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Autore: SweetNemy    11/09/2012    1 recensioni
Questa è la storia di una ragazza che ha sempre viaggiato in giro per il mondo. Per merito di sua madre riesce a rimanere per sempre nella città in cui è nata e lì è determinata a farsi nuovi amici. La sua prima amicizia sarà una ragazza di nome Serena, ma in seguito conoscerà anche un ragazzo un po’ particolare...
Genere: Drammatico, Slice of life, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo V

-Un amore improvviso-

{Punto di vista di Anna}
Lo lessi due volte per capacitarmi che sia tutto vero e distolsi per un attimo gli occhi dal cellulare. Il cuore mi batteva a mille e la mia bocca era curvata in un sorriso che non voleva terminare. Una frase semplice, presa da chissà dove, mi faceva quell’effetto. Forse non m’importava chi era l’autore, m’importava che un ragazzo splendido come lui avesse scelto me per quella frase.
“Se io fossi l’universo, tu saresti le sue stelle. Senza le stelle esso sarebbe buio, freddo. Ecco cosa sarei io senza di te! Buonanotte.”
Era stato davvero dolcissimo e io mi sentivo davvero bene quella sera e anche quella notte, e anche quella mattina...
-Ciao Ste! – dissi felice.
-Ciao Anna. Come stai?
-Bene. Tu?
-Abbastanza bene. In verità devo dirti una cosa.
-Dimmi.
-Io... credo di essermi innamorato di te.
-Ma se mi conosci da un giorno?
-Non importa... sarà stato un colpo di fulmine o non so cosa, ma tu mi fai uno strano effetto. Non fraintendermi, uno strano, ma fantastico effetto!
-Ah... Mi dai il tempo di pensarci?
-Non c’è bisogno di pensarci. Rispondimi ora.
-Beh... io... – ero confusa! Non volevo dirgli di no, perché altrimenti sarebbe stato male, ma non volevo neanche mentirgli. – non lo so, Stefano. Tu sei un bravo ragazzo, ma io non sono mai stata con nessuno.
-E allora? C’è sempre una prima volta!
-Ma non così. È troppo all’improvviso. Magari... magari potremo conoscerci meglio.        
-Già so tutto quello che bisogna sapere su di te. Sei una ragazza splendida e hai un carattere fantastico.
-Anche tu sei molto simpatico e carino... ma non mi sembra abbastanza per essere una coppia.
-Lo è invece. Ti innamorerai pian piano, basta solo starmi vicino!
-Davvero è così semplice? – dissi con tono meravigliato. Forse Stefano aveva ragione, forse prima del vero amore c’è una semplice simpatia. Del resto l’estate è la stagione degli amori, forse mi farà solo bene. –Va bene!
-Quindi è un sì?
-Sì...
A quel punto mi prese il viso tra le mani e mi baciò. Forse stava durando un po’ troppo, quindi decisi di finirla lì.
-Oh, ma che ti sei incollato?
-Scusa... è così bello che è quasi impossibile rinunciarvi.
-Figurati. Beh, io ho caldo. Vado in acqua.
-Il mare è leggermente mosso oggi. Non allontanarti!
-Tu non vieni?
-Preferisco restare qui.
Non lo capivo. Perché non voleva stare con me se mi aveva appena baciato? E poi... mosso? Le “onde” saranno massimo di 5 cm.
Forse aveva paura dell’acqua. Ora mi veniva da ridere! Nessun ragazzo in questa città ha paura dell’acqua.
Sì, ci saranno ragazzi che non sapranno nuotare bene, ma è strano che un ragazzo tanto sereno e spontaneo abbia paura dell’acqua. Beh, c’è un solo modo per scoprirlo.
-Ste, ma hai paura dell’acqua?
-Cosa? No! Io, paura dell’acqua? No! Ma cosa vai a pensare?
-Se non ti immergi significa che hai paura dell’acqua.
-Cosa? Ora non ne ho voglia.
-Vieni qui immediatamente, altrimenti significa che non tieni a me e che non vuoi starmi vicino. – dissi cercando di farlo innervosire, e se anche questo non bastasse, ricorrerei alla parola magica per far cadere d’orgoglio un ragazzo. Ha funzionato con mio fratello che è tutto fuorché permaloso!
Stefano sbuffò e poi fece un passo e si avvicinò all’acqua. Camminò fino a quando l’acqua gli arrivava alle ginocchia.
-Caspita, è fredda! –disse con un tono strano.
Gli andai dietro e lo spinsi in acqua. Lanciò un urlo e cadde in acqua, io ovviamente ridevo. Non ci mise molto a rialzarsi, anche se sembrava molto nervoso e impacciato.
-Ormai mi sono immerso, quindi... mi prenderò una rivincita.
Mi prese in braccio e guardava l'orizzonte coi suoi occhi, mentre le sue mani mi tenevano sospesa in aria, camminò per qualche secondo e mi lanciò in acqua come se fossi una pietra.
Caddi ben in profondità, ma risalii subito in superficie andando da lui.
-Come vedo hai molta forza.
-Il mio costante allenamento giornaliero mi aiuta molto. Sai, io faccio in media 100 addominali al giorno, con almeno 50 flessioni e 10 km di corsa.
-Ah... - dissi con tono disgustato, ma non perché facesse tutta quella roba, ma per il suo tono mentre lo diceva. Mi sapeva di esaltato anche lui, e pure tanto!
Quella mattinata passò, per fortuna, velocemente e andai a casa.
Lì, sotto lo sguardo sorridente di mia madre, buttai tutto a terra e corsi in bagno a fare una doccia.
Quando uscii andai subito in cucina, siccome mamma aveva preparato da mangiare.
I giorni scorrevano in fretta ed era già passata una settimana.
Ste non si era fatto sentire, e non rispondeva alle mie chiamate, così decisi di andare a casa sua.
Presi aria e bussai.
-Chi è? - una voce femminile, ma allo stesso tempo imponente, mi rispose.
-Sono Anna, un'amica di Stefano. È in casa?
-Certo. Te lo chiamo subito. Entra.
Entrai e aspettai che Stefano arrivasse. Probabilmente stava dormendo, visto che aveva i capelli tutti scompigliati e gli occhi semichiusi.
-Ciao. Prima di dire qualsiasi cosa andiamo in camera mia. - disse afferrandomi per il polso e tirandomi.
-Perché mi hai portato qui?
-Mi dà fastidio che i miei ascoltino. -disse chiudendo la porta a chiave.
-Perché chiudi la porta a chiave?
-Non voglio che entrino. Tu, piuttosto, perché sei qui?
-Perché sono qui? Ste è da una settimana che non ti fai sentire, non rispondi alle mie chiamate. Ero preoccupata. Dicevi di amarmi, ma se ami qualcuno non puoi stare senza di lui neanche per un secondo, saresti disposto a tutto pur di vederlo e non mi sembra che abbia fatto molto pur di vedermi.
-Anna non è colpa mia, i miei vogliono una mano al lavoro e quindi mi sveglio presto di mattina e torno tardi di sera e non ho la forza di uscire.
-Faccio finta di crederci. Potevi chiamarmi, no?
-Non ci ho pensato.
-Faccio finta di crederti per la seconda volta.
-Anna io tengo a te.
-Davvero? Beh, a me non sembra.
Non finii di parlare che Stefano mi spinse contro il muro e mi baciò in modo molto intenso. Forse questo era bastato per farsi perdonare.
-Ora mi credi che ti amo?
-Forse... va beh, ora vado. Ciao... e fatti sentire ogni tanto.
-D’accordo. Ciao.
Uscii dalla stanza sorridente e salutai la madre di Ste, uscendo da quella casa. Il problema era che apparivo sorridente, ma dentro era terribilmente confusa. Sentivo che ogni giorno che passava mi avvicinavo sempre di più a lui, ma non sapevo se fosse uno sbaglio o una cosa giusta. Sapevo che lui, in qualche modo, mi voleva bene, ma non sapevo dire con certezza se quel bene fosse amore, o semplice affetto.
A me piaceva stare con lui, ma se l’amore è solo questo ti fa sentire un po’ a disagio.


  
Ciaoooo.. Grazie per aver letto :P . Secondo voi Anna si innamorerà di Ste e se sì quanto durerà? Lo scopriremo solo vivendo... u.u
Tra poco inizia la scuola.. sia per me che per i nostri protagonisti. Vi aspetto col prossimo capitolo. Mi raccomando, non perdetevelo perché scopriremo la reazione di Clay al suo arrivo nella sua città (Penso che abbiate capito da tanti dettagli che la città in questione è Napoli) xD e soprattutto scopriremo la storia di Aaron. Come mai viveva da solo a casa quando era a Melbourne? E soprattutto, avrà davvero deciso di dimenticare Daiana?? Ci sarà una sua riflessione molto personale .. Tutto questo e molto altro nel prossimo capitolo =P
Ora scappo che sta per iniziare la partita! Forza Italiaaa! Ciaooo :3
SweetNemy <3
 
 
  
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