Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Lynn Wolf    09/06/2004    16 recensioni
Vi siete mai chiesti cosa accadrebbe se un portiere, nonché capitano di squadra, e una delle sue cacciatrici si scoprissero innamorati l'uno dell'altro?!? E se questo non fosse che uno degli amori vissuti su di un campo di Quidditch!? Bene, io mi sono posta questa domanda e questo è quello che ne è venuto fuori...
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Amori sul campo di Quidditch

Amori sul campo di Quidditch

-7-

 

Al diavolo le sdolcinatezze, al diavolo i mazzi di fiori e i cioccolatini, al diavolo le belle dichiarazioni da film strappalacrime.

 

Lui era George Weasley ed agiva come tale. Zero regole, zero doveri, seguire l’istinto, il proprio cuore era l’unica regola ammettesse veramente, e il suo cuoricino gli aveva mormorato che forse era il momento di far silenzio.

 

L’aveva baciata. Un bacio leggero, a fior di labbra, impulsivo eppure affatto violento, una carezza, un sussurro. Un bacio che veniva dritto dal cuore, e se erano destinati ad amarsi, lei lo avrebbe capito.

L’aveva baciata e per un istante le loro anime si erano sfiorate, avevano vibrato della stessa bellissima musica.

 

Aveva abbandonato quelle labbra e le aveva sorriso. L’avrebbe schiaffeggiato? Non gli importava.

 

“Già, non dovresti affatto parlare, perché adesso parlo io.” Aveva detto sorridendo, spensierato, con innocenza.

 

L’aveva guardato…confusa forse? Non sapeva decifrare lo sguardo della ragazza. Non gli importava, stava facendo quello che riteneva giusto, e non se ne sarebbe pentito.

 

“Mi piaci Alicia, mi piaci da impazzire.” Era serio mentre lo diceva, ma con una luce negli occhi, ingenua, spontanea. Parole semplici, ma sincere, quasi fossero state pronunciate da un bambino.

 

“Vorrei poter stare con te, sem-” non gli era stato possibile concludere, perché questa volta era stata la ragazza dai serici fili a farlo tacere con un bacio.

 

L’aveva colto di sorpresa, doveva ammetterlo, era arrossito violentemente quando lei, allontanato il viso gli aveva sussurrato

 

 “Ssh…non c’è bisogno delle parole, lascia che sia lui a poter parlare…” e gli aveva posato una mano sul petto, all’altezza del cuore.

 

Era visibilmente imbarazzato, ma aveva iniziato a ridere, come fanno i bimbi quando sono contenti, anche per una cosa sciocca come una farfalla candida su di un bel fiore.

Le aveva sorriso chiedendole

 

“E cosa sta dicendo?”

 

Lei si era messa a ridere, argentina, con le guance rosse rosse per la vergogna, gli aveva preso timidamente la mano…tremava…l’aveva posta sul proprio petto, sul proprio cuore, che batteva, furioso, impertinente, proprio come quello del giovane.

 

“Quello che dice anche il mio.”

 

Gli aveva sorriso di rimando, con le guance più accese di prima…e si era rinnovato quel patto che poco prima avevano sancito, prima uno…poi l’altra…adesso, insieme…

 

Leggere le labbra, come farfalle, come piume portate dal vento, si erano posate, di nuovo, una sull’altra. Un contatto, una scarica elettrica su per la schiena, infinite emozioni.

 

Sentiva sulla nuca una pressione leggera, gentile, segno che l’altra non aveva affatto intenzione di rompere quel magico contatto che si era venuto a creare.

 

Aveva schiuso le labbra e di certo non si era aspettata la reazione che ne seguì.

George aveva spalancato gli occhi ed aveva smesso di respirare…possibile che…no, non ci credeva…

 

“George…non mi dire che questo era…la prima volta che tu…” l’aveva visto abbassare il viso per celare quell’incendio che gli aveva colorato piacevolmente le guance, prova che aveva fatto centro.

 

Non riusciva a crederci, George Weasley, quel monello scavezzacollo terribilmente figo, che aveva fatto perdere la testa, oltre che a lei, anche a gran parte della popolazione femminile di tutta Hogwarts, lui, non aveva mai baciato prima una ragazza!!

Se fosse stata in un’altra occasione si sarebbe rotolata dalle risate…e invece provava solo un sottile piacere, quasi le fosse stata fatta una lusinga…gli aveva preso il volto febbrile fra le mani e aveva puntato il proprio cielo in quello color dell’ambra più pura dell’altro, lo aveva guardato profondamente e gli aveva sussurrato semplicemente

 

“Lascia che t’insegni…”

 

Aveva chiuso gli occhi e si era lasciato guidare, da quelle mani sottili, abbandonandosi a quel suo vero, primo bacio avvicinando il viso, a quell’immagine di perfezione che lo fronteggiava, completamente nuovo a quelle sensazioni, che lei sola riusciva a trasmettergli semplicemente sfiorandolo.

Con gentilezza infinita gli aveva posato l’ennesimo bacio su quelle labbra chiarissime, quindi aveva dischiuso nuovamente le proprie, rendendo il bacio più profondo, la lingua a picchiettare vivacemente con quella del ragazzo, a intrecciarsi, a fondersi, fino ad assaporarne tutta la fragranza, fino a diventare una sola cosa.

Si erano staccati uno dall’altra, con le gote arrossate, ansimanti. Era stato quasi spontaneo leccarsi le labbra, quasi a voler assaporare fino in fondo il gusto di quel bacio, che sapeva di buono, dolce e piccante, gentile e passionale al contempo, come loro due, ghiaccio e fuoco fusi in un tutt’uno.

 

Erano rimasti abbracciati, semplicemente, ascoltando il suono del proprio respiro, con la sola compagnia delle stelle.

 

“Alicia…”

 

“Si?”

 

“Stavo pensando…ma se i cioccolatini che volevo mettere sul tuo letto, gli ho messi invece su quello di Angelina…”

 

“Si…”

 

“Ma allora…le mutandine col cuore sono le tue?!”

 

 

***

 

 

Aprì lentamente gli occhi, girò la testa di lato, guardando il piccolo orologio sul comodino accanto al proprio letto. Sorrise.

Dire che quella mattina Katie Bell fosse felice, era un eufemismo! Nessuno avrebbe provato una gioia tale, nemmeno se fosse stato un Grifondoro in procinto di uccidere Piton.

 

Era maledettamente felice. Punto.

 

Si era alzata pimpante come non mai e si era preparata, con più cura e attenzione del solito. Doveva essere *perfetta*! Canticchiando allegramente aveva sistemato i morbidi capelli castani in una mezza coda, che finiva a treccia, legandola attentamente con un nastrino rosso.

Si era guardata allo specchio e aveva sorriso solare, facendosi poi una linguaccia.

Aveva sistemato alcuni libri nella sacca, fischiettando spensieratamente.

Tutto questo fatto sotto gli occhi  perplessi delle due compagne, che vedendola così allegra, ne avevano approfittato per fare dell’umorismo.

 

“Aly, per caso hai trasfigurato tu Katie in un fringuello?”

 

“Mmm…no, no Angelina mi dispiace, ma non è opera mia. Può darsi però sia contenta per qualcos’altro!” disse maliziosa la bionda dagli occhi color del mare, allacciandosi la cravatta rosso-oro della divisa.

 

“Ah sì?! E per cosa di grazia?! No, aspetta provo ad indovinare…mmm, ma certo, come ho fatto a non pensarci prima!!!” aveva detto la bella pantera sbattendosi una mano in fronte, come se non fosse arrivata prima ad un ragionamento elementare “Che scema, ma è ovvio che sia felice per le due ore di tortur…err…pozioni che abbiamo questo pomeriggio! Si sa che hai da sempre un debole per Piton.” Aveva esordito con aria scontata annuendo col capo.

 

“Ma no, non vedi che è contenta perché sa, che questo pomeriggio, andrà a morire in uno di quegli allenamenti alla Oliver-ti-spacco-tutte-le-ossa-Baston! E ci gode, perché sa che tanto poi lui la salva!” aveva detto la ragazza dagli occhi azzurri cominciando a degenerare, lanciandosi in una discussione all’ultima stupidata!

 

Katie assisteva alla scenetta assumendo la tipica posizione di perplessità: braccia incrociate, mano sul mento con fare pensoso, sopracciglio inarcato, mente che partorisce pensieri sul male incurabile che ha affetto le sue due amiche…ma forse doveva rassegnarsi, era una predisposizione genetica alla stupidità, dopotutto i neuroni non sono un dono per tutti…eh no!

 

“Ah-ah…ma guarda che spirito di patata queste due, sono appena le 8,30 e voi già siete così! Calmatemi perché altrimenti questa sera mi raccogliete col cucchiaino per le risate!” aveva commentato sarcastica la brunetta.

 

Le altre due erano scoppiate a ridere, contagiando anche la terza. Alla fine tra una risata e l’altra, Alicia aveva avuto la forza di chiedere il perché di tanta gioia all’amica dagli occhioni color caffè.

 

“Beh, diciamo che oggi è un giorno speciale per me…e il mio cucciolo…” aveva detto arrossendo un poco con aria sognante.

“OOOOHHHHHHH CHECCARIIIIIIINIIIIIIII!” avevano detto in coro le altre due con fare da ochette diabetiche, mettendo i pugni chiusi sotto al naso e sbattendo in modo rivoltante le ciglia stile AdolescenteIdiotaDaFumettoShojo.

 

“Siete spoetizzanti…non ve lo dico più ecco!” detto questo la bella ragazzina, aveva fatto un’infantile linguaccia, e ridacchiando era scesa in Sala Comune, trepidante di incontrare il suo adorato Oliver.

 

***

 

Aveva spalancato gli occhi trafelato, e si era seduto sul letto ansimando, madido di sudore.

 

Buon dio che incubo.

 

Si era guardato intorno, realizzando di essere nel suo letto, al sicuro, nella sua camera, e che quella segheria che sentiva era solo Percy che russava. Era tutto perfettamente normale.

Si era passato una mano sulla fronte gelida e umida. Dire che quella mattina Oliver Baston fosse sconvolto era un eufemismo!

 

Aveva fatto un incubo, che gli sembrava aver dormito appiccicato ad un dissennatore!

Ma cosa aveva sognato di tanto allucinante il povero portiere dei Grifondoro?

Quello che di solito un povero portiere dei Grifondoro, che quel sabato avrebbe dovuto giocare la coppa del Quidditch contro i Serpeverde, teme di più in assoluto: perdere il proprio asso nella manica.

E il suo asso era Harry Potter.

 

Aveva ripensato a quel sogno infausto pregando con tutto il cuore che assolutamente non fosse premonitore.

 

Aveva sognato che Harry veniva menato ogni giorno, più volte, dagli studenti di Serpeverde, e arrivava a sabato più simile a carne macinata che non al suo cercatore dalle manine d’oro. E loro perdevano. E Flitt lo assumeva come schiavo. E lui avrebbe dovuto chiamarlo ‘mio signore e padrone’.

Stava tremando.

 

Si era alzato sconvolto, si era preparato, ed era giunto ad un’unica plausibile, lineare, necessaria decisione: doveva difendere Harry da tutto e tutti, anche dai professori se necessario!!!

Si era preparato frettolosamente ed era sceso in Sala Comune, dove già i ragazzi più mattinieri si erano radunati, chi ripassando le ultime cose prima della lezione, chi chiacchierando allegramente.

 

Si era seduto su di una poltrona aspettando che il numero di studenti aumentasse copiosamente.

Dopo un’oretta buona la Sala Comune era quasi del tutto piena di Grifondoro, bloccati dal fiondarsi a colazione da un proccupatissimo Baston , che li imponeva di dargli retta con aria grave, giustificando quel gesto come un questione di vita o di morte.

Al che George aveva sospirato affranto che nulla era più importante della colazione, anche quella questione di vita o di morte...per lui almeno!

 

Quando ritenne il momento, iniziò a parlare, spiegando di come Harry potesse diventare un facile bersaglio per quei rompiballe dei Serpeverde, e aveva disposto in modo da non lasciare mai il giovane moro dagli occhi verdi da solo, fosse anche per andare in bagno…anzi, soprattutto per andare in bagno!!! I Grifondoro accettarono tutti di buon grado la proposta.

 

Così Harry si ritrovò una sorta di scorta al seguito già da quella mattina.

 

Finita la sua orazione, il giovane portiere era ancora visibilmente crucciato da quella situazione, quando vide correre verso di lui, una secondo lui un-po’-troppo-allegra-Katie, la quale, raggiuntolo, gli aveva gettato le braccia al collo, salutandolo con un bacio, affatto casto.

Il ragazzo l’aveva guardata un po’ perplesso, non capitava tutti i giorni che la sua bimba sprizzasse gioia e ormoni da tutti i pori, così le aveva sorriso. Stava per domandarle il motivo di tanta gioia, ma fu interrotto da un’impaziente George, che era schizzato dal buco fuori del ritratto, infrangendo il muro del suono e urlando qualcosa che decifrò come “PAPPAPAPPAPAPPAPAPPAPAPPAPAPPAPAPPAPAPPAPAPPAPAPPA”…

 

In quel momento anche il suo stomaco gli ruggì contro, così decise di anteporre la propria sopravvivenza alla domanda, rimandando le spiegazioni ad un altro momento.

Aveva guardato la ragazzina che stringeva fra le braccia. Era più bella del solito. Aveva legato i capelli diversamente, e li aveva fermati con un nastrino scarlatto, e gli sorrideva con la faccia della felicità: *deliziosa*.

 

Le aveva preso la mano ed erano scesi insieme in Sala Grande, unendosi agli altri compagni.

 

 

 

George, era accoccolato sulle braccia, con lo sguardo sognante e fissava insistentemente, la graziosa biondina che lo fronteggiava, la quale, imbarazzatissima, stava spalmando del burro sul proprio toast. Gli aveva dato un morsetto, degno di un uccellino. Aveva lanciato uno sguardo al rosso, che la guardava adorante.

 

“George, potresti smetterla di fissarmi per piacere?” aveva chiesto mitemente quella.

 

“No” aveva risposto candidamente il ragazzo.

 

Alicia si era rassegnata, dando un altro morso alla propria colazione e di tanto intanto lanciando uno sguardo al Weasley che non le staccava un secondo gli occhi di dosso.

 

“George, ma mi puoi dire che guardi?”

 

“Te”

 

Alicia, aveva abbassato lo sguardo sospirando…niente da fare, George era più bravo in altri usi della lingua che non quello del parlare.

Aveva posato il proprio toast nel piatto, rassegnandosi a saltare la colazione, quando il ragazzo che le stava davanti, era scattato spalancando gli occhi con espressione da bimbo a cui è stato tolto un bel gioco e aveva mugolato un “Nu! Perché ti sei fermata?! Sei *così carina* mentre mangi!!” supplicandola con sguardo sbrilluccicoso.

Alicia era rimasta leggermente interdetta, aveva guardato George, che aveva l’aria da CUCCIOLO MODE: on, che se glielo avrebbe chiesto, era sicura, avrebbe iniziato a scodinzolare! Quindi arrossendo aveva ripreso la fetta tostata –che non gli era mai parsa tanto grande- e aveva rincominciato da dove si era fermata, con sommo piacere del ragazzo dalla chioma sanguigna, che aveva ripreso la propria posizione da adoratore e si era rimesso ad ammirare quell’immagine di perfezione che lo fronteggiava, sospirando innamorato.

Cosa non si fa per amore!

 

Tre posti più in là, una spensierata Katie, non faceva che sorridere al ragazzone che le stava seduto davanti, il quale, sedata la fame e ingollato l’ultimo boccone di bacon, le aveva infine domandato:

 

“Come mai così felice?”

 

 

NON L’AVESSE MAI FATTO!

 

Katie a quella domanda parve diventare un po’ meno allegra.

 

“Ma come Oliver…tu non sei felice?” gli aveva chiesto lei un po’ confusa.

 

“Euhm…si…perché? Cosa c’è oggi?”

 

La brunetta aveva improvvisamente perso tutta la propria allegria, gli occhioni color caffè erano diventati due pozzi di lacrime, che a stento riusciva trattenere.

 

Com’è possibile, lo ha dimenticato?!

 

A quella reazione tutti i compagni si erano voltati a fissarlo.

Oliver si era guardato intorno furtivamente.

 

Perché si sta mettendo a piangere!? Perché la mia piccola Katie si comporta così?Che ho detto?! Che le ho fatto?! Ommioddioooo!!!

 

“C-cosa c’è Katie?”

 

La ragazzina aveva alzato li occhioni lacrimosi, facendolo sentire come se fosse stato preso in pieno da un bolide. Quindi, tirando su col naso gli aveva chiesto con la voce rotta dal pianto

 

“O-Oliver sniff sniff , tu sai che giorno è oggi vero?”

 

Oliver era nel panico!

 

Che cosa diavolo c’è oggi!?! Cosa c’è di così importante!?!?!

 

Quanto odiava quel genere di domande!! E quanto odiava il fatto che le ragazze andassero pazze nel festeggiare sempre qualcosa! Sarebbe impazzito, e se non lo avesse fatto lui, sarebbe sicuramente morto, o annegando nel pianto monsonico che Katie si preparava a versare o comunque linciato dalla Johnson, che aveva tirato fuori uno sguardo inceneritore alla CosaLeHaiFattoBruttoInensibile.

Aveva deglutito il vuoto. Sudava freddo. Stava facendo uno sforzo IMMANE, tentando di ricordare cosa diavolo ci sarebbe dovuto essere quel giorno. Niente. Il vuoto pneumatico.

Angelina lo stava mutamente minacciando di morte, Alicia lo guardava perplessa alzando un sopracciglio, Fred e Lee lo fissavano apprensivi, come se dovesse morire da un momento all’altro –il che potenzialmente sarebbe stato vero- e George…George guardava Alicia con aria sognante.

Vabbé non se n’era curato più di tanto, visto che in quel momento il suo istinto di sopravvivenza era in netto vantaggio su tutte le altre sensazioni.

Gli rimaneva un’unica disperata via d’uscita: Inventare.

 

“Ehm…è…è…il tuo…compleanno?” aveva tentato, riducendo praticamente ad un soffio l’ultima affermazione.

 

Katie era scoppiata in lacrime correndo via dalla Sala Grande. Angelina l’aveva seguita lanciandogli un’occhiata che aveva tutta l’aria di voler dire DiLeTueUltimePreghiereMaledetto mentre Fred e Lee si erano sbattuti una mano in faccia con espressione sofferente. Alicia si era alzata e gli aveva poggiato una mano sulla spalla, abbassando il viso fino all’orecchio del portiere e sussurrandogli un

“Il compleanno di Katie è il 22 di Agosto…”

 

Gli era crollato il mondo addosso.

 

Applausi, applausi, grazie grazie, non merito tanto amore! Come vincitore del premio ‘sfigato idiota’ di quest’anno volevo solo dirvi, che se la deficienza avesse un nome si chiamerebbe OLIVER BASTON!!!!

 

Fred e Lee si erano scambiati uno sguardo molto eloquente, e lo avevano scambiato anche con un George ancora sognante, che parve solo in quel momento –rendendosi conto che il suo oggetto del desiderio se l’era svignata- capire a quale catastrofe di proporzioni apocalittiche avesse assistito.

Si erano fatti tutti intorno a lui, Fred alla destra, George alla sinistra e Lee gli si era seduto di fronte.

George aveva sospirato e gli aveva passato un braccio intorno alla spalla esordendo con un “Oliver, Oliver, Oliver…così giovane, come potevi saperlo…” in tono da navigato conoscitore che elargisce suggerimenti ad uno scolaretto “devi sapere, che anche nell’amore vi sono delle regole…” aveva detto.

 

“Già, come…il Quidditch!” aveva proseguito Fred, buttandogli un braccio sulle spalle come il fratello.

 

“Regole? Quidditch?” aveva mugolato affranto Oliver, che pareva un condannato pronto a salire sul patibolo.

 

“Già vecchio mio, regole. E guai a non rispettarle,  potresti trovarti in un colpo di bacchetta magicamente single!”

 

“Verissimo!” aveva annuito Lee scuotendo la bella testa mora.

 

“E quali sono queste regole?” aveva pigolato sempre più preoccupato il portiere.

 

“Regola numero 1) Mai dimenticare una qualsiasi data, fosse anche il compleanno del criceto della zia del cugino del nonno della tua ragazza.” Aveva decantato Fred a memoria.

 

“Regola numero 2) Mai mentire ad una ragazza se ti dimentichi di una qualsiasi data.” Aveva continuato George sullo stesso tono del gemello.

 

“Regola numero 3) Mai tentare di indovinare date che si è certi non ricordare. Meglio dirle qualcosa di vero e assolutamente scontato.” Aveva concluso Lee semplicemente.

 

“Bene…sono fottuto…” aveva infine sospirato rassegnato il capitano chinando il capo sconfitto.

 

“Maaaa noooooooo…” avevano detto in coro i due gemelli con aria rassicurante.

 

“…sei solo in un mare di guai!” aveva concluso sorridendo spensierato Lee, come se avesse appena detto che non avrebbe avuto alcun problema a risolvere tutto.

 

“Grazie Jordan, davvero, la tua presenza è rincuorante!” aveva esordito sarcasticamente il diretto interessato. “Ma adesso cosa dovrei fare?!” aveva piagnucolato continuando.

 

“Due semplici, elementari, basilari, stupidissime cose: 1) scoprire COSA si festeggia oggi.

2) cercare di scoprire COME rimediare!” aveva spiegato George in tono pratico.

 

“Ah…ecco…e voi mi darete una mano?”

 

“Assolutamente no, fra moglie e marito…sai come si dice no?” si era affrettato a rispondere il moro.

 

“Questo è vero, ma magari, scemo com’è, il secondo punto potrebbe risultargli problematico no?!” aveva detto candidamente Fred.

 

“Giusto, magari una mano per il secondo ci scappa!” aveva concluso l’altro Weasley facendogli l’occhiolino.

 

Oliver li aveva visti uscire dalla Sala Grande, ed era stato come se da quella porta non fossero usciti Fred, George e Lee, ma Aiuto, Speranza e RisoluzioneDeiMieiProblemi.

Era davvero in grossi, grossissimi guai.

 

***

 

“Bwaaaaaaaaaaaa, c-come ha p-potuto sigh sigh dimenticarsi di o-oggiiiii strasigh!!!”

 

“Su su, Katie, andiamo, non fare così, dai, asciugati gli occhi.” Le aveva gentilmente detto la compagna dagli occhi cerulei passandole un fazzoletto. Quella però vi aveva tuffato la faccia, proseguendo nel suo ‘umido’ sfogo, accompagnata da rumorosi singhiozzi.

Le altre due cacciatrici si erano scambiate uno sguardo molto, molto eloquente.

Per fortuna il professore Lupin, con cui avrebbero dovuto fare quell’ora di lezione, vedendo il nubifragio a cui andava incontro la classe, aveva consigliato alla povera Bell di sfogarsi insieme alle proprie amiche con tutta tranquillità, possibilmente fuori dalla classe.

 

Effettivamente Oliver non avrebbe potuto dimenticarsi data più importante, possibile che i ragazzi fossero delle tali teste vuote?!

 

“Dai Katie, non fare così, dopotutto, sai che quel babbeo di Oliver è preso dal Quidditch in questo periodo, no, sai quanto ci tiene, può essergli sfuggito di mente…”aveva azzardato cautamente la mora.

 

La ragazza aveva sollevato la testa castana dal fazzolettino –fradicio- e aveva ribattuto depressa

SniffSniff sigh strasigh l- lo so, ma mi s-sembra che per lui sigh s-sia più importante il Quidditch che ioooooo waaaaaaaahhh” e giù di nuovo a piangere.

 

La ragazza dai capelli color della notte aveva alzato lo sguardo al cielo, segnandosi mentalmente che se mai si fosse messa con un ragazzo –cosa molto improbabile visti alcuni esempi- avrebbe depennato tutte le date da ricordare dai calendari, compreso Natale, Pasqua e San Valentino!!!

 

 

Nel frattempo, un noto portiere della squadra rosso-oro, assisteva, apparentemente molto interessato ad una lezione di trasfigurazione, riguardante i possibili problemi nella smaterializzazione, argomento dei M.A.G.O, da parte della Professoressa McGranitt. In realtà il ragazzo era preso da ben altri problemi, affatto magici. Aveva segnato su un foglio tutto quello che era accaduto d’importante fino a quella tragica mattina. La maggior parte degli avvenimenti riguardavano il Quidditch: A Harry viene sequestrata la Firebolt, la McGrannitt restituisce la Firebolt a Harry, Harry prova per la prima volta la Firebolt, Allenamento con la Firebolt, Partita contro i Corvonero, vittoria contro i Corvonero.

 

Senza accorgersene era stato catturato dai ricordi. In quel periodo aveva scoperto di piacere alla sua Katie, e poco prima di  quella benedetta partita, per uno stupido malinteso, e per il suo ‘sangue freddo’ avevano litigato…proprio come adesso, poco prima della partita contro i Serpeverde, grazie alla sua maledettissima memoria, avevano litigato di nuovo.

Oliver si stava mentalmente prendendo a cazzotti.

 

Porca miseria Oliver, sei un maledettissimo lobotomizzato! Possibile tu riesca a ricordarti a memoria tutto ‘il Quidditch attraverso i secoli’ e non ricordi cosa diavolo ci sia da festeggiare oggi?! Sei un fallito ecco cosa!!! Idiota di un cervello, a cosa mi servi se non sai risolvere i problemi, è colpa tua se adesso sono in questa situazione, esattamente com’era colpa tua l’altra volta che la mia dolce bimba ha pianto…sigh…povera piccola, non la merito…la faccio solo soffrire…anche prima che ci mettessimo insieme la facevo soffrire…prima della partita…mettersi insieme…partita…OCCAZZO!!!

 

Finalmente il cervellino bacato di Oliver si era vendicato di tutti le offese ricevute –mica tanto ingiustamente a volte- facendo accendere una preoccupante lampadina nella testa del capitano.

Un binomio inscindibile era comparso nella mente del ragazzo:

 

METTERSI INSIEME=ANNIVERSARIO.

 

Binomio che lui non aveva assolutamente tenuto da conto.

 

Oddio, oggi…oggi sono 3 mesi che sto con Katie…e l’ho dimenticato…un quarto di anno, mica cazzi! Ma come ho fatto a trascurarlo!? E’ ovvio che adesso non mi voglia più vedere, uscirmi di mente così, come se non fosse importante! Perché poi?! Per pensare a cosa?! A delle sciocchezze, come il Quidd…no aspetta, il Quidditch NON è una sciocchezza, è vitale per me tanto quanto la mia bimba…Aaargh, sto divagando!!! Allora, adesso ho capito COSA c’è da festeggiare, ma non so COME rimediare al casino che ho combinato…vacca miseria, urge il consiglio di quei tre scapestrati!

Bhe almeno ho risolto un problema…mi sento molto meglio!

 

“Bene Baston, visto che sei così contento, oggi ripeterai davanti a tutta la classe, ciò che ho spiegato durante questa lezione” la voce della McGrannitt, lo aveva bruscamente, inesorabilmente, sfortunatamente riportato alla realtà.

 

Oliver aveva deglutito il vuoto, guardando sconsolato la propria pergamena per prendere appunti…bianca.

 

Sarebbe stata una giornata MOOOOOOLTO lunga.

 

 

 

 

Continua…

 

 

 

Ohohohoh (<- risata sadica) credevate voi, poveri lettori, che filasse tutto liscio…e invece, la qui presente sadica ha voluto metter su un po’ di casini ^^.

Muahahahahaha me perfida…no vabbé…sto scherzando, tanto, prevedibile come sono si può facilmente immaginare come andrà a finire…il fatto è che mi ero accorta che ho trascurato un po’ troppo questa coppietta, e non mi sembrava giusto. Inoltre, non potevo mica bruciarmi così la storia fra George e Alicia, o peggio, liquidarmi in una baleno la quanto mai complicata relazione fra Angie e Fred!? (della serie, ma se me la liquidavi ero più felice -.-).

 

Volevo deicare questo chap a tutte quelle persone che ammorbano i propri partners a colpi di “cucciolo” “bimba” e così via, e riescono a festeggiare anche le ore e i minuti che sono stati insieme.

Per favore, abbiate pietà!

 

Ah…per quanto riguarda il sondaggio della scorsa volta, forse non mi sono spiegata bene, ma davvero avevo aperto la domanda ai lettori…vabbè ripetiamo il tutto:

 

VORRESTE VEDERE ANCHE LEE JORDAN FIDANZATO?

LASCIATE UNA RECENSIONE CON LA VOSTRA OPINIONE!

^^ ^^ ^^ ^^

 

Ma adesso passiamo a rispondere alle vostre belle recensioni che, guarda guarda, sono aumentate vertiginosamente rispetto agli altri capitoli!!!

[Fred ringrazia u.u NdFred] [ Me ha ricevuto 10 recensioni, me contento ^^ NdGeorge]

[ graaaaaaaazie *-* NdLynn]

 

 

George Weasley: *-* George…sono così contenta che la tua storia ti piaccia sblink sblink (Lynn ha il tipico sguardo sbrilluccicoso -.-’’). Fammi sapere cosa ne pensi dei questo chap e ovviamente se hai qualche suggerimento per il sondaggio sopracitato ^^.

 

Silphie: Davvero ti è piaciuta la parte nella torre di astronomia?! Me onorata!!! L’ho continuata anche in questo chap perché presumevo non vi sareste accontentati dell’ unico rigo che ho scritto la volta scorsa [presumevi male =.= NdTutti]…vabbé ciccia, che vi devo dire, la mia vena romantica è saltata fuori così all’improvviso e mi sono fatta prendere la mano.

Recensisci anche questo chap e…ti prego partecipa al sondaggio, me ha bisogno di sapere ;__;!

 

Angèle87: Angèle!!! Mademoiselle *.* !!! Ha visto che non era solo un rigo, per la gioia dei miei lettori (che stavano già benissimo come stavano), ho prolungato la scena!!! Me onorata del fatto le siano piaciuti i miei disegnininini! Qualche altra su Ron ed Hermione? Perché no, l’importante è che mi arrivi l’ispirazione °-°*!! Recensisca anche questo chap, e anche se mi ha posto lei la domanda, mi faccia sapere cos ne pensa del sondaggio!! ^^ Au revoir!!!

 

 

Mokichan: *.* ohhh una pecorella smarrita ritorna all’ovile (Lynn si è fatta di cioccorane staseraaaaaa...con Georgeeeee @_@)…vabbé lasciamo perdere gli sbarellamenti da overdose di cacao, piuttosto, mi fa davvero piacere tu mi recensisca di nuovo, continua a farlo, perché mi fa molto piacere ricevere recensioni, e come vedete mi aiuta a scrivere più velocemente!!! Ah…fammi sapere cosa ne pensi riguardo al sondaggio su Lee ^^!!!

 

Janice: U-un miliardo?!?!?!?!? °-° credo di essere sul punto di svenire…*wooooooow* me tanto felice per tutti questi complimenti, e tanto contenta di avere una recensione in più!!! Fammi sapere se ti è piaciuto anche questo chap, e visto che Lee ti sta simpatico, fammi sapere se lo vuoi vedere fidanzato o meno, e se hai qualche suggerimento per il “con chi” lo vorresti sistemato, fammi sapere ^^!!!

 

Ale: Bwahahahahahahahah Piton versione Angioletto mode:ON…bwahahahahahahahah ommioddio mi sto spanzando!!! XDDD Mammina che ridere!! Deh, per quanto riguarda la storia fra Angelina e Fred…beh, portate pazienza, essendo la mia coppia preferita, me la voglio analizzare ben bene *-* sblink!!…a-aiuto…n-no t-ti prego, Ale, perché mi punti quell’ascia bipenne contro? Noooo, da brava, metti giù quella motosega!!! O.O**

 

Bryn: ^o^ una nuova lettriceeeeeeeee siiiiiiiiiiii!!! Bene, e così ti sei immedesimata con Katie…cavoli…anche li stessi trip mentali…è grave!!! Se poi sei fidanzata anche con un tipo che si chiama Oliver…allora mi sa che di cognome fai proprio Bell…Ti ringrazio per l’appoggio sulle coppie, in realtà senza rendermene conto, la Rowling aveva già anticipato qualcosina nel terzo libro…alla partita Grifondoro-Serpeverde…ci sono una paio di cosucce che hanno confermato la mia teoria…vabbè di Fred e Angelina lo si capive dal 4° libro…ma ci sono un paio di atteggiamenti durante la partita…vabbé lasciamo stare…(mi ha terrorizzata l’idea delle due gemelle più pestifere…credo che sarebbe la fine per Hogwarts a quel punto °-°!!!) Mi raccomando recensisci anche questo chap e dimmi che te ne pare di un Lee fidanzato^^

 

Ryta Holmes: Ohohohohohohohohohohohoh (<- ristata molto, molto, molto sadica alla Drag Queen) Tu osi chiedere pietà per non aver recensito?! Giammaiiiiiii Muahahahahahaha!!!! Scherzavo ti ho già perdonata, tranquilla ^^. Lo so, i M.A.G.O sono esami molto difficili purtroppo, quindi non fa niente se ci metti l’ira di dio a recensirmi…l’importante è che tu lo faccia!! Grazie per le minacce, ma non mi chiamo né Luna Malfoy, né Ryta Holmes, quindi, aggiorno abbastanza in fretta (almeno adesso) XP. Grazie a dio sei stata una che ha risposto al sondaggio…cmq mi scervellerò per inventarmi qualcosa riguardo al nostro Lee…si vedrà si vedrà…per quanto riguarda la coppia Fred e Angelina, leggi le altre risposte e mettiti l’anima in pace. [anche perché io non ho intenzione di mettermi con nessuno! NdAngelina fermamente convinta] [nuuuuuu!!! NdFred decisamente depresso…]

 

Felpy: Un’altra lettrice, un’altra lettrice, un’altra lettrice (Lynn gognola cantilenando come una bimba scema -.-’’)…Ecco l’aggiornamento, spero non me ne vogliate se non parla dei gemelli, che noto sono i personaggi preferiti…adottare i due cuccioli? Se fosse possibile lo avrei già fatto u.u!!! Recensiscimi ancora e rispondi al sondaggio che ho un bisogno disperato di sapere cosa ne pensa il mio pubblico (-.- vuoi dire quelle povere anime che ti sopportano forse!?)!!!

 

Audrey: *.* un’ altra pecorella smarritaaaaaaa…oddio, lasciamo stare, lasciamo stare prima che chiamiate la NEURO…mi fa piacere che ritorni a seguirmi, mi raccomando recensisci anche questo chap e dammi notizie sul sondaggio ^.^!!!

 

Luna Malfoy: ahi ahi ahi…ouch…dolore atroce…Vostra Potenza signorina Luna, la prego, le fatture senza perdono, magari le eviti, altrimenti chi si rialza e arriva FINO AL PC!? Chiedo umilmente perdono per aver…err maltrattato il suo migliore amico, ma come ho già specificato nello scorso chap, io contro i Serpeverde non ho assolutamente niente di male, ma mi consenta, parlo dei Grifondoro, dovrò pur scrivere secondo l’ottica rosso oro no?! Per quella cosuccia fra George e Flitt, non se la prenda, certo, il povero, povero Marcus aveva il naso che gli sanguinava, ma non è che George fosse messo meglio sa?! [mi ha rotto il labbro quel b******o NdGeorge] [Geroge, per l’amor di dio, piantala di insultare Flitt se non vuoi ritrovarti avada kedavrato!!! NdLynn]…e cmq mi sembra abbastanza importante che nella astoria abbia fatto comparire anche Marcus no?! Mi sembra già un gesto abbastanza carino visto che è uno dei personaggi che nessuno caga! E poi al tuo Dracuccio non è successo niente!!!….P-P-Potter…d-d-dissennatoriii...uhhhhhhhh…lo ricorderemo per sempre così, un allegro figo da paura…

Mi perdona?!

 

 

 

Mia raccomando recensite numerosi, perché un commento non costa niente e aiuta l’autore a scrivere meglio!!! ^.-

 

 

Segui la freccia….

||

||

||

||

||

||

||

||

||

\/ …e lascia una recensione^^

 

  
Leggi le 16 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Lynn Wolf