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Autore: pepero    07/04/2007    17 recensioni
Come se la caverà stavolta Harry, trasformato in fatina? R&R please!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: Spoiler!
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Epilogo - Non Tutti I Mali Vengono Per Nuocere

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Epilogo: Non tutti i mali vengono per nuocere

********************


- 'Giorno. Quanto hai di febbre? -
- Solo decimi. Tu? -
- Trentanove e due. Ti ho stracciata, bella mia. -

Salve, sono Harry Potter, non sono più una fatina e al momento sono occupato a pomiciare a letto con la mia ragazza tra una misurazione di temperatura e un'altra. Ah, ho dimenticato di aggiungere che oggi è anche il mio compleanno.

Se solo non mi sentissi un verme verminoso, la vita al momento sarebbe perfetta.

- Concordi con me che è un tantino strano avere trentanove e due per un po' di pioggia addosso? - chiedo a Ginny, mentre lei si è alzata per prendere un bicchiere d'acqua.
Lei si volta verso di me e mi squadra con aria clinica. - Beh, effettivamente no, Harry. Forse sono solo i postumi dell'incantesimo. Vedi, - continua, tornando a letto e sedendosi a gambe incrociate vicino a me, - ogni volta che facciamo un incantesimo questo ha degli effetti sul nostro organismo, a seconda della quantità di potenziale magico necessario per compierlo. Naturalmente per la maggior parte degli incantesimi non ce ne accorgiamo, perché non richiedono molto, ma più un incantesimo è potente più tempo ci vorrà per recuperare a pieno la magia usata.1 -

- Sembri Hermione quando parli così. - le faccio io, appoggiando la testa sulle sue gambe e cominciando a giocherellare con l'orlo dei pantaloni del suo pigiama. - Vediamo se ho capito, è un po' come guarire una ferita in modo babbano, vero? Diciamo che si va dai graffi superficiali che si rimarginano da soli alle ferite che hanno bisogno dei punti di sutura, giusto? -
- Più o meno si. - mi risponde lei, accarezzandomi i capelli. - Bene, hai imparato la prima lezione del corso per guaritori. E in molto meno tempo della media, devo aggiungere. - continua, sorridendo.
- Eh, che vuoi farci. Ho sempre avuto un feeling particolare con la pratica medica, io. -

Ginny ride e si china per darmi un bacio, ma Ron ci interrompe sul più bello, spalancando con la sua solita grazia da elefante la porta.

- Buongiorno. Come stanno oggi i miei cari malati? - ci dice, portandoci un vassoio con la colazione e posandolo sul comodino. - A proposito, visto che oggi è il tuo compleanno eviterò di prenderti a calci perché stai molestando mia sorella. - continua rivolto a me, lanciandomi un pacchetto sullo stomaco.
- Ronald, non sto molestando tua sorella, dal momento che lei è consenziente. - gli rispondo, aprendo il regalo. - E comunque non ti si addice la parte dell'infermiera premurosa, sai. -
- Mi hanno obbligato, caro mio. La colazione infatti te l'ha preparata mia mamma, che al momento è in cucina a parlare con Hermione. Ah, se non volete farle venire un attacco di cuore, è meglio se vi sistemate in maniera un po' più decente. -

A malincuore mi sposto, mettendomi seduto; Ginny prende il vassoio e lo posiziona al centro del letto, e tutti e due cominciamo a mangiare.

- Buongiorno! Buon compleanno, Harry! - fa Hermione, saltando sul letto e dandomi un bacio sulla guancia. - Tieni. - continua poi, dandomi il suo regalo.
- 'Giorno anche a te, 'Mione. - le rispondo, appoggiando la testa alla sua spalla. - Perché non insegni un po' di buone maniere a quel caprone insensibile del tuo ragazzo? Non si trattano così i malati. - continuo, ingoiando un pezzo di crostata di melassa, mentre lei mi da' dei colpetti affettuosi sulla spalla.
- Vedi cosa intendevo quando ti ho detto che diventa una larva, Gin? - dice il rosso con un sorrisetto. - Preparati a sopportare questo ed altro, sorellina. -
- Oh beh, ne ho viste di peggiori nella mia vita. Saprò gestirlo, non preoccuparti per me. - gli risponde l'altra, versandosi un po' di succo di zucca.

- Buongiorno, miei cari. Dormito bene? - ci chiede Molly, appena entrata in camera. Si avvicina anche lei e mi da' un bacio sulla guancia, prima di controllare la temperatura sia a me che a Ginny. - Uhm, Harry caro, non mi sembra che il tuo sia semplicemente un colpo di freddo. Forse sarebbe meglio se ti portassimo al San Mungo... -
- Mamma, dimentichi che non c'è bisogno di fare tutta quella strada, dal momento che hai una medimaga proprio qua. - la interrompe gentilmente Ginny. - Ha solo bisogno di una buona pozione ricostituente e un po' di riposo, tutto qui. -
- Ok, vado subito a preparargliela, allora. - le risponde l'altra, avviandosi verso la porta. - Oh, buon compleanno, caro. - continua, prima di uscire dalla camera.

- Beh, andrei anche io, allora. Ho delle faccende da sbrigare in ufficio. - fa Ron, prendendo il vassoio. - 'Mione, vieni? - chiede poi alla mora.
- No, voglio stare un po' con Harry. Sono due settimane che non lo vedo. - le risponde lei. - Dai, non fare quella faccia... - continua poi, guardando l'espressione triste del rosso. - In fondo puoi fare a meno di me per due ore, no? - gli chiede con un sorriso, prima di alzarsi e di dargli un bacio.
- Ok... Allora a più tardi. - replica lui poco dopo, uscendo dalla stanza. - E mi raccomando, tienimi d'occhio questi due. - conclude, chiudendosi la porta alle spalle.

**********


- 'Mione, tu e mio fratello siete troppo carini insieme! - esclama Ginny, quando torna in camera dopo aver portato il vassoio della colazione in cucina.
- Grazie. - le risponde la mora, arrossendo imbarazzata. - Visto che siamo in tema, che sta succedendo qui? Non me la raccontate giusta, voi due. - continua poi, prendendo tra le braccia un cuscino.
- Semplice, ho deciso che non valeva la pena essere arrabbiata con lui. E poi, come potevo tenere il muso ad un esserino così carino? - replica la rossa, prendendomi il viso tra le mani e baciandomi.
- Non le credere, Herm. Non è stato così facile, tra foto compromettenti, vestiti imbarazzanti e tentati annegamenti. - replico io, tirando Ginny verso di me e appoggiando di nuovo la testa sulle sue gambe.
- Beh, l'importante è che stiate di nuovo insieme. Non avete idea di quanto sono felice per voi! - ci dice Hermione sorridendo.
- E non sei l'unica, sai. Di là mamma sta piangendo dalla gioia per essere riuscita ad accasare i suoi ultimi due rampolli nello stesso giorno, ringraziando contemporaneamente Merlino che sia successo proprio con te ed Harry. - replica la rossa sghignazzando.

- A proposito, sono un po' curiosa di sapere come sono andate le cose. Ieri non è che ci abbia capito poi molto, con tutto quello che è successo. - fa dopo un po' la mora, spostandosi un po' per lasciarci più spazio.
- Vuoi la versione lunga o il riassunto? - le rispondo io, mentre Ginny mi accarezza i capelli.
- La versione lunga andrà bene. -
- Dunque... Due settimane fa io e Ron ci siamo ubriacati e prima che collassassimo entrambi lui ha fatto uno strano gesto con la bacchetta sospirando il tuo nome. Quando mi sono svegliato mi ero trasformato in una sottospecie di criceto alato incapace di fare qualsiasi cosa utile alla sopravvivenza e ho chiesto aiuto a Ginny, che mi ha rimediato un tetto sopra la testa e vestiti puliti, anche se piuttosto che mettermi quei cosi avrei preferito andare in giro nudo; insieme abbiamo aiutato Ron e il resto è storia. -
- Quindi tutti quei fiori erano una tua idea? -
- Diciamo di si, anche se devo ammettere che lo spunto me lo ha dato lei. - le rispondo, indicando la rossa.
- E anche le canzoni? -
- Si. Quella è stata la parte che più mi è piaciuta, soprattutto quando lo facevo svegliare di soprassalto con la musica classica. - faccio io, ridendo al ricordo.
- Beh, svegliavi anche me. Giuro, credevo di stare impazzendo! La cosa più strana era il tempismo: comincio a leggere "Cuore di tenebra" e mi parte in testa "The lion sleeps tonight"; sfoglio un album di vecchie foto di Hogwarts e arrivano le Sorelle Stravagarie... Devi ammettere che ci vuole un'abilità fuori dal comune. -
- Eh, che vuoi farci... Stiamo parlando di Harry Potter, mica pizza e fichi. Ahia! - replico io, mentre Ginny mi dà un pizzico sulla guancia. - Perché l'hai fatto? Mi hai fatto male! -
- Non cominciare a fare il gradasso, Potter. Per tua informazione, non mi piacciono i palloni gonfiati, neanche se hanno l'espressione da cucciolotto in cerca d'amore per farsi perdonare. - mi fa lei, dandomi un altro pizzico, questa volta meno doloroso.

- Cambiando discorso, ti piace il regalo? - mi chiede Hermione, stiracchiandosi.
- Si. Sai, mi serviva proprio un'agenda. - le rispondo, prendendola in mano e cominciando a sfogliarla.
- Questa è particolare, ti ricorda gli appuntamenti che prendi. Guarda. - mi fa Hermione, prendendomi l'agenda di mano e cominciando a scrivere qualcosa. Non appena alza la piuma dal foglio, l'agenda comincia a parlare e con un tono assolutamente professionale mi fa: - Si ricordi che domani alle due è atteso ai Tre Manici di Scopa per un aperitivo con Dobby l'Elfo Domestico. -
- Wow. - faccio io, impressionato.
- E non è tutto: il tono cambia a seconda dell'appuntamento che hai. Ma questo te lo lascio scoprire da solo. - mi fa la mora, scoppiando a ridere.
- Posso? - dice Ginny, prendendo l'agenda e la piuma dalle mani dell'altra e cominciando a scrivere.
- Che fai? - le chiedo, sbirciando e notando che sta scrivendo a cadenze bisettimanali "Chiedere scusa alla tua meravigliosa fidanzata Ginny".
- Mi porto avanti col lavoro. - mi risponde, facendomi la linguaccia.
- Ah ah, molto simpatica. -

- Vado a vedere se Molly ha bisogno di aiuto. Non fate niente che Ron non farebbe, ok? - ci interrompe Hermione alzandosi dal letto e facendoci un occhiolino, per poi uscirsene dalla stanza fischiettando qualcosa che somiglia a "Love is in the air".

Ok, ce la siamo giocata. Il virus della Ronite ha colpito ancora.

**********


- Aah. Mi ci voleva proprio. - sospiro a Ginny, quando ci ricordiamo entrambi di respirare dopo tre quarti d'ora passati a baciarci.
Lei mi lancia un'occhiataccia. - Sei l'essere meno romantico del pianeta, lo sai vero? - mi dice ridendosela però sotto i baffi, mentre io la abbraccio e le poggio la testa sul petto. - Ehi! -
- Che c'è? - mi chiede lei incuriosita.
- Sono cresciute! Le tue tette, intendo. - le rispondo, fissandole il seno.
Ginny mi dà uno schiaffo sulla nuca. - Mi correggo. Sei un maniaco. -
- Ma no! E' solo che... Insomma, lo ammetterai anche tu che sono aumentate di un bel po' rispetto a quando stavamo insieme ad Hogwarts, no? -
- Avevo anche quindici anni quando stavamo insieme, sai. E comunque non sono aumentate. -
- Ne sei proprio sicura? - replico ancora io, continuando a guardarle scettico.
- Da quanto è che non vedi da vicino un paio di tette, Harry? - mi risponde lei, trattenendo a stento le risate.
- Ehm... Da un po'. Stai sicura però che le tue sono le più belle che abbia mai visto. - glisso elegantemente io.
- Persino più belle di quelle di Calì? -

Ah ecco, mi chiedevo quando sarebbe spuntata nella conversazione.

- Guarda che quelle non le ho viste poi molto bene, alla fine. - le rispondo, nascondendo la faccia nel suo collo.
- Certo, come no. - sbuffa lei.
- Beh, credimi. E comunque oramai è acqua passata, no? Ero giovane, ingenuo e inesperto. -
- Concordo. Una cosa però non ho mai capito: perché proprio Calì? Voglio dire, ho sempre avuto l'impressione che non ti stesse particolarmente simpatica. -
- E' stato un puro e semplice caso, Gin. Tu uscivi di nuovo con Dean, e io non potevo certo venire a chiederti di pomiciare un po' in memoria dei vecchi tempi. - le dico, alzando gli occhi verso il suo viso.
- E perché no, scusa? - mi domanda lei candidamente.
- Ma... - faccio io scioccato. - Mi avresti mollato un pugno nello stomaco, ecco perché. -
- Sbagliato. Ti avrei mollato un pugno nello stomaco e poi ti avrei trascinato di corsa nel ripostiglio delle scope più vicino, ecco cosa avrei fatto. E giusto a titolo informativo, io e Dean non stavamo insieme, eravamo solo amici. In realtà lui aveva una cotta per Calì. -
- Non ci credo. - le rispondo io, ancora più scioccato. - Mi stai dicendo che ho perso tutto questo tempo solo per colpa del mio dannato complesso dell'eroe?! Qualcuno mi prenda a calci. -

Ginny ride e comincia ad accarezzarmi la schiena. - Su, non fare così. L'importante è che alla fine ci siamo chiariti, no? -
- Già. - le rispondo io, mogio mogio.
- E dai, riprenditi! - mi fa lei, spostandosi un po' più in giù e posizionandosi faccia a faccia con me. - Già che siamo in tema, vuoi vedere il mio regalo? - mi chiede sorridendo maliziosa e passandomi una mano tra i capelli.

Io annuisco e lei si scosta leggermente l'orlo del pigiama, rivelando un paio di mutandine bianche con delle fragoline sopra. - Vedi, alla fine ho trovato il coordinato, come desideravi. - mi dice, ridendo alla mia espressione stupita.
Io la abbraccio e le do un bacio sul collo. - Se non sentissi una larva capiresti di più quanto apprezzo il gesto, mia cara. - le dico, prima che lei mi dia un bacio. - Ora non è che potresti andare a vedere se quella pozione ricostituente è pronta? -
- Ai suoi ordini. - mi risponde lei ridendo e mollandomi una pacca sul sedere, prima di alzarsi dal letto.
- Ah, a proposito. - le dico, prima che lei esca.
- Si? -
- Le tue sono di gran lunga più belle. -

**********


Dopo una bella dose di pozione ricostituente, una buona dormita e una lunga doccia mi sono finalmente alzato dal letto, giusto in tempo per la cena che Molly ha organizzato per festeggiare il mio compleanno.

- Tio Harry! - mi accoglie la voce del piccolo James, il figlio di Remus e di Tonks, quando entro nel salotto.
- Ehilà! - gli faccio io, prendendolo in braccio e facendogli il solletico.
- Jamie, lo so che Harry è il tuo zio preferito, ma non cominciare a saltargli addosso come tuo solito. - lo ammonisce Remus, avvicinandosi a me sorridendo. - A proposito, buon compleanno. - continua, dando un buffetto sulla guancia al figlio.
- Grazie. - rispondo io. - Non preoccuparti, mi fa piacere tenerlo un po'. - continuo sorridendo anche io, mentre James mi dà un bacino sulla guancia.
- Se vuoi te lo lascio volentieri per la prossima settimana. - replica, scherzando. - E' un teppistello in erba, questo giovanotto. Sospetto che abbia preso tutto da sua madre. -
- Come se il padre fosse uno stinco di santo. - si aggiunge Tonks, questa sera con un buffo caschetto viola, alla conversazione.
- Credi che non sappia delle tue scappatelle mensili con i tuoi degni compari, caro il mio lupo mannaro? -

- Oh, ne abbiamo fatte di peggiori, sai. Però solitamente partiva tutto da Sirius, che mi sembra di ricordare sia tuo cugino; quindi i geni sono quelli. Dimmi se sbaglio, eh. - le dice l'altro in tono scherzoso, mettendole un braccio sulle spalle.
- Mi è appena venuta in mente una cosa. - faccio io, sghignazzando. - Magari lo spirito del mio padrino si è reincarnato nel piccolo Jamie. Così tutto si spiega. -
Tonks guarda attentamente negli occhi del bimbo. - Sirius, se davvero abiti il mio adorato figlioletto palesati. Ok, possiamo stare tranquilli, a quanto pare il caro cugino è ancora sulle nuvole. - conclude, quando James la guarda divertito.

- Ciao a tutti! - fa Ginny, che si è appena avvicinata a noi. - Bel colore, Tonks. - le dice, abbracciandola.
- Qualcuno che ne capisce, finalmente! - esclama l'altra, ridendo. - Sai, mio marito non era particolarmente d'accordo. - continua, dando un bacio sulla guancia a Remus.
- Cambiando discorso, - fa quest'ultimo, schiarendosi la voce. - Noto con piacere che hai risolto i tuoi problemi di statura, Harry. -
- Le voci girano, eh? - dico a Ginny, lanciandole un'occhiataccia.
- Ehi, dovevo pur avvertirli di mantenere la copertura, casomai Hermione avesse chiesto loro di te. - mi risponde lei, con una linguaccia.

Questa ragazza è un genio del male.

- A proposito, i due piccioncini dove sono? - chiede Tonks curiosa, squadrando la stanza attentamente.
- Hermione è di là che parla con Fleur, mentre Ron non è ancora tornato. Suppongo abbia problemi a scegliere i fiori, ora che non c'è più Harry a farglieli apparire magicamente in mano. - replica Ginny. - Oh, devo farvi proprio vedere una cosa! - continua poi, correndo in camera.

Ho l'impressione di sapere cosa è andata a prendere. A costo di mangiarla, farò sparire quella dannata foto.

- Ehi Jamie, vuoi venire con me a salutare Molly? - chiedo al piccolo, che si illumina e mi fa di sì con la testa. - Ci vediamo dopo. - faccio ai due, che mi guardano divertita.

Questa Ginny me la paga. Eccome se me la paga.

**********


- Un brindisi a Harry! Colui che è riuscito in due imprese che tutti quanti credevano impossibili: sconfiggere Voldemort e far mettere insieme questi due testoni. Auguri! - esclama Ginny alzando in aria il suo calice, suscitando le risate di tutta la tavolata.

Siamo arrivati alla fine della cena, al momento del brindisi. E siccome questo è già il decimo che fanno, Hermione ha preventivamente tolto a Ron la bacchetta.

- Auguri! - si uniscono tutti al brindisi, mentre io sorrido imbarazzato.

- Ehi, voglio fare anche io un brindisi! - fa Ron alzandosi in piedi e levando il calice. - Agli amici! Quelle rare persone che ti chiedono come stai e ascoltano anche la risposta. -
- Agli amici! -

- Da quando sei diventato un poeta, Ron? - gli dico io, bevendo un sorso di vino.
- Da quando abbiamo cominciato a mangiare cibo cinese perché né tu né io sappiamo cucinare, Harry. Quei biscotti della fortuna sono una miniera di perle di saggezza. - mi risponde, ridendo e bevendo anche lui.

- Harry, noi andiamo. Ancora auguri. - si avvicina a noi Remus, con James addormentato tra le braccia.
- Grazie, Remus. A proposito, non è che la settimana prossima potremmo vederci? Ho dei problemi a trovare dei mollicci per il corso del terzo anno, e ho pensato che magari avresti potuto darmi una mano. -
- Certo, quando vuoi. Buonanotte a tutti! - mi risponde, sorridendo e salutando con la mano il resto dei commensali.

A poco a poco se ne vanno tutti, e rimaniamo solo noi e i signori Weasley.

- Buonanotte, Harry caro. Ancora auguri di buon compleanno. - mi dice Molly, dandomi un bacio sulla guancia. - E buonanotte anche a te, Ronald. - continua, voltandosi verso il figlio.
- 'Notte Molly. E grazie per la cena, era squisita. - le faccio io, prima di stringere la mano ad Arthur.

- Buonanotte, Molly. - le dice Hermione, avvicinandosi all'altra e abbracciandola.
- Buonanotte anche a te. - le risponde lei, rispondendo all'abbraccio. - Sono così contenta che finalmente tu e Ron stiate insieme! -
- Anche io, sa. - replica la mora, con un sorriso imbarazzato.

- 'Notte mà. Io resto a dormire da Hermione, ok? - fa Ginny alla madre, dopo aver dato un bacio sulla guancia al signor Weasley.
- Ok, Ginny. Ci vediamo domani? -
- Certo. Ciao! - replica impaziente, accompagnandoli al camino.

- Buonanotte a tutti! - fa ancora una volta Molly, prima di prendere una manciata di polvere volante e sparire nel camino.

**********


- Allora, festeggiato... Buonanotte, e vedi di non fare cose sconcie con mia sorella. - fa Ron, prendendo Hermione per mano e avviandosi verso camera sua.

- Di grazia, potrei sapere perché io non posso fare niente con tua sorella, mentre tu puoi fare i tuoi porci comodi con la mia? - gli domando sghignazzando, mentre Hermione sorride. - Quindi, se proprio non vuoi dormire da solo stanotte, ti consiglio vivamente di smetterla di fare l'idiota. -
- Oh, frena un attimo! Quand'è che 'Mione è diventata tua sorella? -
- Non bisogna essere necessariamente consanguinei per essere fratello e sorella. -
- E da quando in qua ti interessi di quello che fa o non fa Hermione? -
- Da quando tu fai l'idiota. Chiariamoci, anche se non mi fa certo piacere avere certe immagini davanti agli occhi, per me Hermione è adulta e vaccinata e può fare quello che vuole. Ma se tu ragioni in modo medioevale, io mi adeguo. -

Il rosso sbuffa e guarda per un po' me e Ginny. - E va bene. - sospira alla fine, abbassando la testa sconfitto. - Mi sa che te lo devo, dopo tutto quello che ti ho fatto passare. -

- Oh, Ron! - fanno contemporaneamente Ginny ed Hermione, abbracciandolo. - Come sei dolce! -
- Come al solito, a te le ragazze e a me niente. - scherzo io, facendogli l'occhiolino.
- Mi sembra giusto. - replica lui, sorridendo. - Ora muovetevi e andate a dormire, prima che cambi idea. -

- Ok. Buonanotte papà. -lo prende in giro Ginny, dandogli un bacio sulla guancia. - Dormite bene, mi raccomando. - continua, prendendomi per la mano e trascinandomi in camera.

**********


- Finalmente. - dico a Ginny, appena ci chiudiamo la porta alle nostre spalle.
Lei si volta verso di me e mi sorride. - Bella tattica, quella della sorella. Complimenti. - mi dice, dandomi un bacio.
- Beh, non era una tattica ma la pura e semplice verità. Voglio bene ad Hermione come se fosse veramente mia sorella. - le rispondo, imbarazzato. I sentimenti non sono decisamente il mio forte, che volete farci.

- Lo so. - replica lei, allacciandomi le braccia intorno al collo. - A volte quando guardi 'Mione hai lo stesso sguardo di Ron quando guarda me. - continua, sorridendomi.
- Ah, ammettilo che non puoi togliermi gli occhi di dosso! - scherzo io.
- You're just too good to be true, can't take my eyes off you... - canticchia lei, stando al gioco. - Che ne diresti di metterci a letto? Non so te, ma io sono un po' stanca. -
- Concordo. - le rispondo, sbadigliando. Mi avvicino al letto per prendere il pigiama e faccio per andare in bagno a metterlo, ma lei mi blocca. - Oh, andiamo, Potter! Possiamo benissimo cambiarci entrambi qui, no? -
- Se poi ti salto addosso non darmi la colpa, però. -
- D'accordo, non lo farò. - mi risponde, sfilandosi la maglietta e infilandosi una canotta. - Visto? -

Mi siedo sul letto e comincio a spogliarmi, e in poco tempo sono già sotto le lenzuola. - Ehi. - faccio a Ginny quando mi raggiunge, attirandola verso di me.
- Ehi. - mi fa lei, prima di baciarmi. - Davvero, non lo so che mi fai, Potter. Ogni volta che sono vicina a te ho l'impulso irrefrenabile di baciarti. - mi dice ridendo, quando ci stacchiamo.
- Se è per questo io ti farei cose ben peggiori che baciarti. - replico, cominciando a baciarle il collo. - Sarà che forse siamo tutti e due sotto uno strano incantesimo... -
- Ah si? -
- Hm-hm. Sai, sono più meno dieci anni che mi hai stregato, Ginny Weasley. - le dico, guardandola negli occhi.
- Tu mi hai stregato da molto più tempo, Harry Potter. -

La abbraccio stretta e le accarezzo i capelli. - Non farmi ricordare quanto sono stato idiota, per favore. - scherzo, giocherellando con la spallina della sua canotta.
- D'accordo. L'importante è che ora siamo qui. Sai, alla fine non è stato poi così male aver aspettato. -
- Perché? - le chiedo, curioso.
- Beh, ne è valsa la pena. E poi le cose per cui si aspetta alla fine sono quelle più belle. - mi risponde, baciandomi di nuovo.

Eh si, ha proprio ragione. Mentre la bacio, penso che equivoci, Oscuri Signori e incantesimi andati male siano stati un adeguato lavoro per avere finalmente tra le mie braccia il mio preziosissimo premio.

E ora guai a chi osa anche solo pensare di potermela portare via.

********************


1: Teoria liberamente ispirata da "La figlia della luna" di Margaret Mahy

Ok, siamo alla fine. E non avete idea delle camice che ho dovuto sudare per scrivere questo epilogo XD
Ad ogni modo questa è proprio la fine, signori e signore: un po' mi dispiace, mi sono affezionata parecchio a questa fanfiction, e soprattutto a voi tutti miei fidi recensori ;D Spero di avervi fatto ridere almeno un quarto di quanto ho riso io scrivendola ^_^

Ma veniamo a noi... L'ultimo angolino delle risposte, nuuuu ç___ç

flyingstar16, amico mio! Signor Cavia, mi dica cosa non le è piaciuto del capitolo, mi raccomando eh! XD Se ti avessi beccato su msn lo avresti letto in anteprima ghgh... E non preoccuparti, lo so che in realtà sei un pezzo di pane imburrato e con la marmellata ^_^

pinkstone, il Cappellaio Matto ti manda i suoi saluti! LOL Ma certo che puoi aggiungermi tra i contatti msn! Pensa che stavo per chiedertelo io LOL Allora, basta che usi il modulo "Contatta" sul mio profilo, tanto la mail è quella ^_^ Ti aspetto speranzosa, pinkuzza!(posso chiamarti così, vero? :D) E grazie per il complimenti, mi fai arrossire!

ginny89potter: avrei da ridire anche io se un ragazzo mi paragonasse ad un kiwi, ma trattandosi di Ron, tutto è concesso LOL

PazzaWendy, sono contenta che la frase ti piaccia! E si, i System spaccano XD

chiaretta: *Pepero si immagina al posto della statua di Dante di fronte al suo ex liceo* uhuhuh! E' un onore! Però se per cortesia si potrebbe fare in piperno, la statua... LOL

Lilian Potter, mi dispiace, ma il povero Richard è ancora in mezzo a noi LOL

Dark_Iori, era glucosio ^_^ Ma grazieeeeee!!!

Alicesil, Hiromi, Mary Cry, Killer, Illy, Mokarta e Frozen, grazie di cuore!

Adieu, mes amis! In questo momento sono le 2:22 di sabato notte, sulle note di "Stockholm Syndrome" vi saluto e vi auguro buona Pasqua!

Alla prossima,
Pepè

   
 
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