Proposta
interrotta
“Non
si preoccupi,
Professore” risponde “Sarà un vero
piacere stargli distante”.
Finita la
lezione di Pozioni mi allontano dall’aula per
prima, per correre a quella di Rune Antiche. Sono l’unica di
Grifondoro a
seguire quella materia e ciò mi permette di starmene un
po’ in pace. Senza
Potter che assilla.
La professoressa
inizia a spiegare i modi corretti con cui
interpretare le rune e io mi concentro sul libro che ho davanti per non
perdere
nemmeno un passaggio, ma ben presto la mia mente si perde a ragionare.
Potter
si è trasformato
in un cervo a causa della mia vicinanza. Ma perché un cervo?
Perché è maestoso?
Non definirei maestoso Potter. E soprattutto dovrebbe essere collegato
con me,
ma non viene in mente niente. Mi sembra che il cervo rappresenti il
rinnovo
della vita, ma come può essere collegato con me?
Persa tra i miei
pensieri, l’ora di Rune Antiche scorre
velocemente e mi ritrovo, non so come, a camminare per i corridoi del
terzo
piano dirigendomi verso la Sala Comune Grifondoro.
Passato il
ritratto della Signora Grassa, ritrovo Marlene e
Alice Prewett a parlare. Alice è una mia carissima amica,
nonché compagna di stanza
insieme a Lene, ed è innamorata dal secondo anno di Frank.
Ricambiata egregiamente.
“Ehi
ragazze” le chiamo avvicinandomi a loro.
“Ciao
Lily” mi rispondono insieme “stavamo giusto
parlando di
te” continua Lene.
“Ah
sì?” chiedo “e come mai?”
“Ci
chiedevamo come mai Potter si fosse trasformato in un
cervo, sai, alla lezione di Lumacorno” spiega Alice
sorridendomi.
“Vorrei
saperlo anche io. Ci ho pensato prima ma--“
“Ci
hai pensato??” mi chiede Lene alzando il tono di voce.
“Beh
sì, ma che c’è di strano?”
domando non capendo.
“Cioè
tu ammetti di aver pensato volontariamente
a Potter??” mi chiede Lene ghignando e con un tono
di voce più stridulo del solito.
La guardo male,
arrossendo leggermente, e continuo a dire “Dicevo,
prima ci stavo pensando mentre ero a Rune, ma a me il cervo non dice
niente”.
“Io
sapevo che i cervi sono simbolo di continuità della
vita..”
accenna Alice.
Vedo Marlene
guardarla con la bocca spalancata e poi iniziare
a ridacchiare.
“Cos’hai
Lene?” le chiedo curiosa “perché
ridacchi come una
iena?” la punzecchio.
“Oh
niente, mia cara” inizia “pensavo solo che se
quello che
Alice dice è vero, significa che voi due vi darete da fare
come conigli..”
Capendo le sue
parole, arrossisco di botto, poi prendo un
cuscino dal divano di fianco a me e glielo lancio dritta in faccia, ma
Lene lo
evita facilmente.
“Marlene
Porzia McKinnon” le urlo “come puoi solo pensare
una
cosa del genere??”
“Oh
oh” sussurra lei ad Alice “devo davvero averla
fatta
arrabbiare se usa anche il mio secondo nome”.
“Ma
Lily cara” continua poi rivolta verso di me
“è evidente
ciò che ho detto. E siccome sappiamo che Alice ha sicuramente ragione, questo è
ciò che accadrà”.
“Lene,
io veramente ho detto credo. Non
sono sicura che sia giusto” tenta di salvarsi Alice
timidamente.
So
che Alice ha
ragione, ma è inconcepibile! Inaudito! Non plausibile!
Assurdo!
“Alice,
con tutto il bene che ti voglio, starai sicuramente
sbagliando. Non è possibile
quello che dici” ribatto sicura mentendo
spudoratamente “non accadrà mai niente tra me e
Potter e non c’è alcun tipo di
legame che ci unisce”.
“Sarà”
continua Lene aumentando il ghigno “vedremo come
andrà”.
“Lene
se non la smetti di ghignare a quel modo, qualcuno
potrebbe prenderti per una Serpeverde sotto Polisucco, ti
avviso” ribatto.
“Ma
come ti sei inacidita, Evans” mi risponde lei continuando
a sorridere furbescamente.
“Io
non mi sono inacidita!” le rispondo portandomi le mani
sui fianchi e spostando il peso del corpo verso di lei in un chiaro segno di sfida.
“Ops
hai ragione scusa!” cinguetta lei “sei sempre stata
acida. Dovresti farti sciogliere da Potter” propone.
La guardo
stupita con la bocca leggermente aperta e le braccia
che mi ricadono lungo i fianchi.
“Lene,
ma dici sul serio?” le chiedo, sentendo
un’incrinazione
nella mia voce.
Lei mi guarda un
po’, poi mi dice dispiaciuta “No Lily,
scherzavo. Solo che sembri sempre così sulle tue, sempre
perfetta. Pensavo di
scuoterti un po’, non volevo offenderti”.
“Non
lo so” le dico “forse hai ragione te. Ormai siamo
infondo e non so cosa ci succederà fuori di qui”.
I nostri
pensieri profondi vengono interrotti dall’ingresso
del quintetto casinista formato dai ragazzi Grifondoro del nostro anno:
Potter,
Black, Remus, Minus e Frank Paciock.
Quando ci vedono
fermi a fissarli, si zittiscono. Per poco.
“Evans,
sei uno splendore oggi” mi dice Potter.
“Sono
come ieri, Potter” gli rispondo atona.
“Allora
sei bella sempre” risponde lui, sempre guardandomi
profondamente. Ha uno sguardo così profondo
che sono costretta a distogliere il mio.
“Ciao
Sirius!” sento dire dalla mia amica Lene per spezzare
quella tensione creata.
“Ciao
Marlene” le risponde lui sorridendo in maniera
ammiccante. Devo bene capire come sia un
sorriso ammiccante, ma di sicuro fa effetto sulla mia amica che
arrossisce come
un pomodoro.
“A-Alice”
balbetta Frank Paciock timido.
“Ciao
Frank” gli risponde la mia amica sorridendo emozionata.
“Avanti
Frank” bisbiglia Potter spingendolo leggermente
“sembra
un buon momento questo”.
Guardo
sospettosa Potter per questo consiglio e lui mi
risponde con un gesto della testa.
“Senti
A-Alice” inizia Frank.
“Si
chiama Alice, non A-Alice” lo prende in giro Black
ridacchiando.
Paciock si gira
verso di lui e lo guarda malissimo, poi gli risponde
alzando la voce “Lo so benissimo come si chiama, Black! Non
riesci a stare
zitto nemmeno quando devo chiederle di venire a Hogsmeade con me,
vero?”.
Temo non si sia
reso conto di ciò che ha appena fatto. Ma ci
mette poco ad accorgersene.
Esclama un
“Oh” che non so se sia più imbarazzato o
intimidito, ma rimane lì fermo a guardare la mia amica. Alle
sue spalle Black
ghigna insieme al suo compare Potter e si lanciano gomitate in segno di
ammiccamento.
Alice rimane a
guardarlo felice, facendo finta di non
accorgersi dei soggetti che stanno alle spalle del Suo
Frank e gli chiede “Allora, dove mi porti a
Hogsmeade?”.
Nell’esatto
momento in cui Frank capisce ciò che gli ha
risposto Alice, si illumina e le si avvicina svelto “Possiamo
andare dove vuoi”
le sussurra ancora imbarazzato “scegli tu, a me va bene
tutto”. Vedo Alice
annuire e rimanere a fissarlo.
Sono
così carini insieme che mi sento in dovere di distogliere
lo sguardo da un momento così privato.
Potter nota il
mio comportamento e mi si avvicina dicendo “Hai
visto Evans? Visto che la tua amica va ad Hogsmeade con il mio amico,
potremmo
andarci insie--“.
Ma non fa in
tempo a finire la frase che veniamo abbagliati
da una luce e, davanti a me, al posto di Potter, ricompare il cervo.
Eccomi di
ritorno con un altro capitolo!
Avrete notato
che non sono lunghi. È stata una scelta,
discutibile certo, ma è comunque una scelta.
Due piccoli
appunti: non so davvero se Lily seguisse Rune
Antiche e se fosse la sola del suo corso. Mi sono presa questa licenza
poetica,
fatemela passare xD
Ho dato ad Alice
il nome Prewett da nubile, anche qui con
licenza poetica in quanto la Rowling non lo dice espressamente.
Direi che per
questo capitolo abbiamo finito.
Avete
dubbi/domande/commenti/critiche da fare? Qualcuna ha
capito cosa è successo realmente?
Uhuh
Io sono qui.
Ah,
già che ci sono vi lascio il link di una OS scritta
qualche giorno fa, è sui problemi di peso. Se avete voglia e
tempo passateci. Il link è questo
Alla prossima!
Dafne