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Autore: lemonade    18/04/2007    13 recensioni
Frank e Jake rimasero a fissarsi, le labbra del primo tese e sottili per la rabbia, quelle dell’altro più piene, increspate nel suo tipico sorriso spento.
< Beh, ci vediamo piccolo emo… - lo sfotté il rasta, raccogliendo il suo basso e passandogli accanto – io me la squaglio. >
< Bravo, è la cosa che ti riesce meglio…! > lo sferzò senza voltarsi.
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Il Rullo Compressore

Bastò un attimo, due sguardi del medesimo azzurro s’incontrarono, si scontrano, e Lloyd sembrò pietrificarsi.

Lo videro deglutire spaventato e poi irrigidirsi, stringere i denti ed i pugni, videro il suo visetto infantile farsi improvvisamente più duro ed affilato, quasi temibile.

I suoi occhi, di solito vacui ed acquosi, diventarono in un lampo due lame di ghiaccio puntate in modo minaccioso contro il fratello, bloccandolo a metà della scalinata, nell’atto di tirar fuori una sigaretta dal pacchetto schiacciato.

Shawn sembrava a sua volta disorientato e a disagio, ma si sforzò di sorridere ed alzò una mano incerta in segno di saluto. Jake fu l’unico a ricambiare con entusiasmo prima di essere zittito dall’ormai abituale gomitata censoria del suo migliore amico.

< Andiamocene. > decretò Lloyd con voce decisa.

Tony lo guardò preoccupato, < Lloyd… sei sicuro di stare bene? > chiese con discrezione, poggiandogli delicatamente sulla spalla una mano che fu subito scrollata via.

< Certo, solo non mi va più di stare in questo posto. > disse ancora, guardando fisso il fratello anche senza rivolgersi a lui.

 

Tony alzò gli occhi al cielo preparandosi ad una crisi isterica del biondino, ma al contrario lo sguardo di questo rimase duro, glaciale, come nessuno di loro l’aveva mai visto.

< Andiamocene. > disse nuovamente, con quel tono lapidario che non ammetteva repliche.

< Lloyd… > lo chiamò Franky preoccupato, avvolgendogli un braccio intorno alle spalle e fregandolo un po’, come per consolarlo o fargli forza.

Il biondo lo lasciò fare senza perdere la sua postura rigida.

< Per favore, torniamo a casa? > chiese soltanto, fingendo di non aver visto nessuno in particolare.

< Ehi Lloyd, ma quello non è tuo fratello? > lasciò casualmente cadere il rasta, con un ghigno sadico stampato in faccia, parando il gomito di Frank che era già scattato contro le sue costole, ma beccandosi in pieno lo scappellotto di Tony.

< Jake, sei sempre il solito stronzo! > lo rimproverò il moro con uno sguardo truce ed indignato, quasi ferito.  Ma seriamente questa volta, senza alcun mezzo sorriso.

 

C’era la faccia delusa ed arrabbiata di Franky che lo fissava con disappunto, solo amarezza nei suoi occhi grigi, non la solita promessa di un facile perdono, e la cosa fece più effetto di quanto lo stesso Jake avrebbe mai potuto immaginare.

Più tardi cercò di convincersi che non era stata niente di più di un’occhiata storta però quel senso di angoscia non lo aveva abbandonato.

 

< Ti sbagli, io non ho fratelli. > rispose con distacco Lloyd, guardando fisso il rosso, che ad un certo punto non riuscì più a sostenere il suo sguardo ed abbassò gli occhi, ferito.

Mentre gli altri si avviavano alla macchina, il rasta guardò Frank scusarsi con Shawn e salutarlo con lo stesso tono scostante e diffidente che aveva usato per parlare con lui durante l’intervallo. La sua gentilezza che lo accompagnava ovunque, come una maledizione.

E la sensazione di aver rotto qualcosa, di aver ucciso qualcosa di estremamente bello e fragile, si trasformò in una rabbia silenziosa e senza alcun capro espiatorio, perché l’unico colpevole era lui stesso, anche se non aveva voglia di ammetterlo.

 

Durante il viaggio di ritorno non parlarono, anche Tony era in pensiero per lo strano atteggiamento che Lloyd aveva adottato per difendersi.

Franky se ne stava completamente appoggiato alla portiera della macchina, con la testa a ciondoloni, come svuotato, e Jake continuava a lanciargli veloci occhiate nervose. Forse avrebbe solo dovuto lasciar passare un po’ di tempo, giusto per far calmare le acque…

Non ci credeva nemmeno lui, ma non sapeva cosa fare. Non era mai stato bravo a chiedere perdono e con Frank non era mai stato necessario.

 

< Dubito che qualcuno sia in vena di uscire stasera… > si era limitato ad osservare Tony e gli altri, più mogi che mai, avevano scosso la testa sospirando.

Era come se un rullo compressore fosse passato addosso a tutti e quattro. E quel rullo si chiamava Shawn.

 

< Va tanto male tra te e tuo fratello? > si azzardò a domandare Franky, una volta che lui e Lloyd furono soli sulla strada verso casa.

Come gli era sembrata morbida la sua voce mentre glielo chiedeva. Tutto nel suo amico gli era sembrato morbido e discreto in quel momento: il modo tenero in cui rallentava o aumentava il passo per tenere la sua andatura per essergli vicino, il suo offrirsi disinteressato ed allo stesso tempo affettuoso, educato.

Non c’era da stupirsi se anche Jake l’aveva scelto come confidente.

Il biondo guardò dalla parte opposta per qualche minuto, come per raccogliere le forze, e poi, quando ormai l’altro pensava che non avrebbe mai ottenuto risposta, disse piano < Quando ero piccolo… Shawn era il mio eroe, mi proteggeva sempre da tutti, io volevo sempre stare con lui… >

Frank fece un piccolo sorriso, prima di accorgersi che in realtà il suo amico stava piangendo. < Lloyd…! > fece sorpreso, stringendogli le spalle con un braccio per consolarlo un po’. Nessuno slancio nei suoi gesti, non una scrollata energica per scuoterlo dall’autocompatimento.

< Sì, è patetico, lo so… - singhiozzò passandosi le mani sugli occhi in modo secco e nervoso, per scacciare le lacrime, ed aggiunse - Ma io pensavo davvero che lui ci sarebbe stato per sempre… capisci? >

Franky annuì appena, odiava veder piangere le persone che amava senza poter fare niente, ma spesso e volentieri si trovava ad essere incastrato nel ruolo del consolatore, era più forte di lui.

< Ed invece ogni volta che lo vedo si comporta così…! - fece esasperato, indicando con un gesto brusco del braccio qualcosa che per lui doveva essere evidente - Come se non fosse successo niente, come se non se ne fosse mai andato! >

< Forse sta solo cercando di recuperare… > provò a suggerire il moro accondiscendente, ma Lloyd lo fulminò dicendo gelido < Sono arrivato. >

Frank lo guardò per qualche secondo, indeciso se aggiungere ancora qualcosa, poi salutò a sua volta. < Va beh…- sospirò - Ci vediamo… >

 

< Sammy? > chiamò entrando in casa. Nessuno rispose, ma appena fu in cucina, un post-it giallo incollato sul frigo lo avvisava che “le sue meravigliose sorelle erano uscite per una serata tra donne”.

Sorrise e scosse la testa, Samantha aveva una pazienza biblica per voler davvero passare del tempo con Jen.

La piccola infatti, nonostante considerasse lui un perdente, aveva sempre avuto una certa simpatia per la sorella maggiore, probabilmente dovuta al fatto che, se mai fosse diventata una fotografa famosa, le avrebbe certamente spalancato le porte per il mondo di passerelle e copertine.

 

Quella serata fu veramente triste e sola: la pizza arrivò tardi, fredda e gommosa, e la birra andava giù come se fosse acqua dei piatti. Ovviamente a favorire la depressione stagnante, come succede sempre in questi casi, in tv non c’era niente e Jake sembrava avere di meglio da fare che passare la notte a casa sua senza essere stato invitato.

Erano solo le undici e già la bottiglia di Artic che Sam aveva comprato non appena erano partiti mamma e papà cominciava ad attirare il suo sguardo. La quinta volta che si scoprì a guardarla, si alzò dal divano e la afferrò deciso.

Poi la rimise a posto.

Bere da soli è una cosa squallida e Franky aveva già due birre sulla coscienza.

Se però magari andava fuori sulla casetta sull’albero ad aspettare il suo migliore amico per farsi un goccetto insieme…

Probabilmente ora quella testa di cazzo era da qualche parte a pomiciare con la ragazza di turno, sempre che non fossero già passati oltre…

Oh, ma che razza di pensieri erano?

Quando Jake era diventato di sua proprietà? E soprattutto, quando lui era diventato così patetico da stare a casa a struggersi pensando a lui…?

… Ok, beh, diciamo che la situazione non versava esattamente a suo favore… ma gli era sembrato che quando il suo amico gli aveva afferrato il polso al cinema, quel pomeriggio…

Inconsciamente si toccò il polso, per poi darsi nuovamente dello scemo.

Quel gesto non voleva dire niente, Jake era fatto così, se voleva proprio cercargli un significato probabilmente avrebbe dovuto pensare alla solita presa per il culo…

E poi non era un bene pensare a lui quando si sentiva così male. Jake in quelle occasioni sapeva essere il colpo di grazia.

 

Prese la bottiglia ed uscì dalla porta a vetri che dava sul giardino di dietro prima di ripensarci, ma appena alzò gli occhi per iniziare a salire sull’albero si accorse che non era solo.

Seduto a ciondoloni sulla porta della casetta, con una cicca che gli pendeva dal labbro ed una ciocca di capelli fulvi che si arricciava sulla sua guancia, stava il motivo scatenante di tutta quell’apatia.

< Hai portato gli alcolici? - sorrise Shawn vedendo l’Artic che aveva in mano Franky - Beh, allora vorrà dire che non ti faccio pagare l’ingresso. >

< è proprietà privata, Himmel. > replicò il moro, già preso male di suo, incrociando le braccia sul petto e guardandolo dal basso.

< Dai, non fare i capricci e sali. > rise il giovane, entrando nella piccola costruzione di legno per fare spazio anche all’altro.

 

Frank sbuffò, indeciso, ma infondo il fratello di Lloyd era sempre stato gentile con lui ed era meglio la sua compagnia che vegetare davanti alla tv. Così salì la scaletta ed entrò in quello spazio angusto e buio, dove le uniche luci, fatta eccezione della luna, erano quella di un lampione lontano e della brace della sigaretta di Shawn.

< Che ci fai qui? > chiese il rosso, soffiandogli fumo addosso e continuando a sorridere divertito.

< Che ci fai tu qui! Questa è casa mia… > ribatté scocciato.

Shawn aspirò e scosse la testa compiaciuto, < Avevo bisogno di un posto tranquillo per pensare e casa di mia madre è troppo orrendamente pulita… - disse rabbrividendo, poi sorrise ancora accarezzando una parete di legno e tenendo la sigaretta tra l’indice ed il medio - …questa casetta è qui da sempre, c’ero quando è stata costruita… ho dato qui il mio primo bacio. >

< Il tuo primo bacio? > ripeté incredulo Franky.

< A tua sorella… avevamo undici anni… - spiegò con un accenno di risata - Non dirmi che non lo sapevi...! >

Il ragazzino scosse la testa, < Credo mi avrebbe fatto schifo l’idea… - aggiunse poi con una smorfia -  Anzi, mi correggo, mi fa schifo anche adesso. >

Shawn rise, < Beh, che fai? - disse indicando la bottiglia - L’hai portata per bellezza o hai intenzione di berla… >

Frank fece per aprirla, poi si bloccò e chiese < Che ore sono? >.

< Quasi le undici, - rispose l’altro, inondando di luce azzurra le loro facce per guardare l’orologio del cellulare - perché? Aspetti qualcuno? >

< No, non credo verrà… > disse, rompendo finalmente il tappo dell’Artic e mandando giù un sorso di liquore dolciastro e fruttato prima di passarlo a Shawn.

< Ah, adesso capisco quella faccia da funerale… - ghignò dopo aver bevuto un goccio - Niente riduce peggio dell’amore… >

< Risparmiami queste cazzate… > berciò riagguantando la bottiglia e prendendone una lunga sorsata.

Non era da lui parlare a quel modo, non era da lui essere cattivo, era da Jake, ma questo Shawn non poteva saperlo.

< Sei fortunato, piccolo, ho giusto qui con me la medicina adatta! > bisbigliò in tono cospiratore tirando fuori dalla tasca un pacchetto di tabacco.

< Grazie, non fumo. - disse blando Franky, sollevando un sopracciglio. - E poi tuo fratello mi ha detto che l’uso regolare di cannabis causa impotenza entro i trent’anni. >

< E che ti frega? - rise l’altro, buttando il mozzicone giù dall’albero ed infilandosi un filtrino sotto la fascia che gli teneva indietro i capelli - Tanto non te la dà! > disse riferendosi alla presunta ragazza di Frank.

Il moro bevve ancora, per nulla offeso, < Ah, tu non hai la minima idea di cosa stai parlando…! >

< Tiro ad indovinare? - sorrise Shawn, bruciacchiando con l’accendino e sbriciolando quello che sembrava essere un pezzo di legno, ma che aveva un odore decisamente più buono - Lei ti piace e ti vuole davvero molto bene, farebbe di tutto per non perderti, ma ti vede soltanto come un amico… >

< Non è così semplice! > s’imbronciò Franky punto sul vivo, strappandogli un sorriso, < Però c’ho preso! > gioì lui, facendo scorrere la cartina tra indice e pollice per distribuirne il contenuto.

< Neanche te lo immagini quanto… - fu costretto ad ammettere il più giovane - Allora ti sbrighi? Quanto ci metti a rollare? >

Shawn rise ancora, < Ho quasi finito, tu intanto non scolarti tutta la bottiglia… >  lo rimproverò.

Frank fece un'altra smorfia, aspettando che l’altro chiudesse lo spinello e lo accendesse prendendone una boccata, poi gli passò il liquore ed aspirò dal rocchetto senza prenderlo in mano.

Le sue labbra sfiorarono per un istante le dita di Shawn, mentre la brace arancione brillava un po’ più forte, ed il sorriso del rosso si congelava, trattenendo il respiro, prima di allargarsi con la bottiglia già sulle labbra e le iridi ombrose del ragazzino puntate addosso.

Lavarono via quel brivido momentaneo con l’alcool, lo soffocarono di fumo, nascosero ciò che entrambi avevano visto con risate dai freni sciolti.

Con una piccola parte del cervello ancora sobria, Franky registrò vagamente che avrebbe dovuto sentirsi in colpa, che stava fraternizzando col nemico, che Lloyd e Jake non sarebbero stati per niente contenti di quello che stava facendo, ma sentì anche crescere in sé un’indignazione sconosciuta ed allo stesso tempo perfettamente legittima.

 

Jake era il suo migliore amico fin da quando riusciva a ricordare e gli piaceva, forse -quasi sicuramente - ne era anche innamorato, ma sapeva benissimo che la cosa non avrebbe portato da nessuna parte, se non alla distruzione della loro amicizia.

Era un pensiero che gli era cresciuto dentro con tranquillità, che non lo spaventava neanche più di tanto, come un senso di serena rassegnazione.

Non c’era niente che li teneva legati e lui non poteva certo passare la vita ad aspettare che il rasta scoprisse di amarlo, soprattutto dato che questa possibilità era estremamente remota.

Shawn poi aveva quella luce strana negli occhi, come se guardasse sempre il sole, e tutti i suoi gesti, tutti i suoi sorrisi, erano così naturali e spontanei che niente in lui poteva sembrare finto o premeditato. Sicuramente tra lui e Lloyd ci doveva essere stato un grosso malinteso che ora andava pian piano chiarito, proprio non riusciva a pensare che Shawn, così solare e sincero, avesse fatto star male suo fratello di proposito.

 

Franky tirò ancora, il fumo aveva un sapore zuccheroso ed una strana consistenza sul palato. Le sue preoccupazioni si facevano sempre più leggere, quasi sparivano, e tutto nel mondo sembrava ritrovare una giusta collocazione, un po’ come la sua testa che ridendo e scherzando era andata ad incastrarsi perfettamente nell’incavo della spalla di Shawn.

Sentiva la sua gola vibrare ad ogni parola, il suo petto alzarsi ed abbassarsi velocemente ad ogni risata, l’odore di tabacco mischiarsi a quello più leggero ed indefinito dei suoi capelli e dei suoi abiti, come un lieve sentore di the.

< Che c’è, piccolo? - aveva sorriso stringendogli le spalle con un braccio, ancora in quel modo blando ed imparziale. Niente nel suo tono era crudele o strafottente - Già non ce la fai più? >

Il ragazzino aveva mugugnato qualcosa che somigliava pericolosamente ad un “va a farti fottere” ed il rosso era scoppiato a ridere, < Gentile come sempre. > aveva commentato, allontanandolo dal suo corpo.

Franky mosse delle leggere rimostranze, aggrappandosi alla sua maglietta e mugolando in maniera piagnucolosa.

< Ma sei un uomo o un gatto?! -  rise ancora Shawn, cercando di farlo stare su da solo - Forza!, è meglio che scendiamo di qui mentre sei ancora in grado di farlo… > disse cercando di indirizzarlo verso l’uscita.

Il moro scese pigramente le scale, sotto lo sguardo attento ed un po’ preoccupato dell’altro che lo vedeva a terra ad ogni scalino, e fu subito raggiunto e sorretto da Shawn, che lo accompagnò in casa e lo fece sedere sul divano.

Mentre agguantava il telecomando e si dedicava ad uno zapping distratto alla ricerca di qualcosa che attirasse la sua attenzione, Franky si raggomitolò di nuovo contro di lui, scivolando quasi subito in un sonno pesante e senza sogni.

Shawn lo guardò dormirgli addosso e sorrise di nuovo, da piccoli anche Lloyd cercava sempre il suo abbraccio prima di addormentarsi davanti alla tv…

Ma era tanto tempo fa, prima di scoprire che fosse malato, prima che sua madre cominciasse a sclerale e a dare la colpa di tutto a lui e suo padre, prima che divorziassero, prima dell’Africa e dell’università, quando ancora guardando negli occhi azzurri di suo fratello non vedeva uno sconosciuto che lo odiava.

 

Poi la porta d’ingresso si aprì ed una ragazzetta bionda con le mèches fucsia entrò saltellando e chiamando emozionata il fratello < Franky! Franky! Guarda cos’ho fatto ai capelli! >.

< Smettila di urlare, Jen… c’è gente che dorme a quest’ora. > la rimproverò bonariamente una voce femminile che Shawn intuì essere quella di Samantha.

Frank si svegliò stropicciandosi un occhio con le dita e stiracchiandosi proprio come un felino < Sono qui Jenny… - sbadiglio, veramente poco interessato alla novità - che hai fatto? >

La biondina cambiò bruscamente direzione appena lo ebbe inquadrato, dirigendosi verso di lui con la solita baldanza < Sono fucsia! - esclamò esaltata - Non sono assolutamente da punk? >.

< Ehm… siiiii! - si sforzò di sembrare incoraggiante, aprendo un po’ di più gli occhi per la sorpresa e capendo vagamente il piano della sorella maggiore - Assolutamente! Sembri quasi Avril Lavigne! >

Lei sfoderò un sorriso e baciò - sì, baciò - suo fratello sulla guancia con un < Grassie! > che veniva direttamente dal cuore prima di tornare sui suoi passi, abbracciare anche Sam e trotterellare in camera sua.

< Avril Lavigne? > chiese la mora sollevando un sopracciglio e seguendo con la coda dell’occhio la figuretta di Jennifer che saliva le scale.

< Procedo per gradi, no? - sorrise assonnato Frank, prima di voltarsi verso il ragazzo seduto accanto a lui sul divano - Sammy, ti ricordi di… >

< Shawn! - lo precedette lei con un sorriso sulle labbra, avvicinandosi per salutarlo - Quando sei tornato?, saranno anni che non ti si vede qui in giro…! >

Il rosso si alzò a sua volta per abbracciarla, era la prima persona in tutto il vicinato che si era mostrata veramente felice di rivederlo e Franky osservò quello slancio con un briciolo di stupore.

Non si era mai impicciato più di tanto degli affari di sua sorella, soprattutto durante l’infanzia, quando ancora non parlavano come adesso, e quindi non aveva notato la simpatia che correva tra lei ed il figlio degli Himmel, quello che a quanto pare era stato il suo primo amore.

< Che mi racconti? - chiese Sam, sciogliendosi dall’abbraccio per tornare a guardarlo in faccia - Cosa fai di bello? >

< Studio medicina a Boston. > rispose timidamente, arrossendo un poco, come se la vicinanza della ragazza lo mettesse in imbarazzo.

< Medicina? Wow… - disse lei, facendo segno ai due di seguirla in cucina - Non avrei mai pensato che avresti seguito le orme dei tuoi… >

< Già, la mia vita ha preso una piega decisamente inaspettata! > sorrise Shawn, seguendola e togliendosi la fascia dai capelli per ravvivarli con un gesto energico della mano.

< Caffè? - domandò, allungandosi sopra al lavandino per prendere le tazze. Il rosso annuì e lei si rivolse al fratello - Tu, Franky? >

Il ragazzo sembrò quasi sorpreso che si ricordassero di lui, < No,… - rispose appoggiandosi stancamente allo stipite della porta e guardandoli assonnato - credo che me ne andrò a dormire. Grazie della medicina, Shawn… >

< Di niente, piccolo. - sorrise lui guardandolo - Quando vuoi! >

< Che medicina? - sentì chiedere la voce di Sammy, mentre saliva le scale - è successo qualcosa mentre ero via? >

< Niente di cui preoccuparsi… > rispose quella di Shawn, sempre più debole alle sue spalle.

 

Jake non bussò alla sua finestra quella sera, ma lo sentì ridere insieme al rosso nella casetta sull’albero e senza più la forza di pensare andò a cercare qualcuno che non avrebbe fatto domande.

La ragazza dai capelli di seta nera e la pelle di neve che lo teneva fra le braccia era sempre stata la sua preferita.

Lui e Yuki si erano semplicemente trovati, troppo simili per amarsi davvero, troppo uguali per non essere perfetti insieme. Anche lei aveva genitori misti ed i suoi occhi color cielo tradivano inevitabilmente la sua condizione.

Non uscivano insieme e non parlavano mai, solo l’indispensabile, avevano capito presto che le parole erano come veleno ed avrebbero solo peggiorato le cose.

Se ne stavano zitti e facevano l’amore, perché con Yuki non si scopava mai, volgarità e squallore erano banditi.

Lei non era una puttanella come le altre, lei era la sua piccola geisha dalle labbra di perla, ed era da lei che si era rifugiato, più o meno ogni notte, durante quei sei mesi in cui Frank stava con Sharon e loro avevano quasi smesso di essere amici.

 

< Pensavo non saresti più venuto. > disse atona, puntellando il mento sul suo petto ed alzando gli occhi blu a guardare il ragazzo nel suo letto.

Jake non rispose, le portò tutti i capelli da un lato del collo ed accarezzandole la schiena nuda la baciò con trasporto.

Quando smise Yuki lo guardò ancora per qualche secondo, poi appoggiò di nuovo la guancia sulla sua pelle.

< Sei sempre triste quando vieni da me. - sussurrò disegnando cerchi con le dita sul petto del rasta - A volte vorrei sapere per chi sono i baci che mi dai… >

 

 

 

***

Ciao a tutti! Se non si fosse capito sono la disgraziata autrice di questa storia...

Anche stavolta c'ho messo molto ad aggiornare, ma come al solito ho dovuto aspettare di essere convinta del capitolo.

Pensate che questo l'ho riscritto due volte! L'avevo già finito, ma poi l'uomo del monte (leggi come Jesus) ha detto no (leggi come: ma veramente qui non si capisce bene... e poi in generale mi sembra più "lento" dei precedenti...) e come al solito aveva ragione. >.<

Così con l'intenzione di sistemare solo un pezzetto alla fine ho modificato addirittura la trama del chap, ma così mi convince molto di più, è più scorrevole e vivace, con un po' più di dialoghi e di parti "vissute" ed un po' meno di elocubrazioni sconclusionate (non temete, ve le beccherete in differita! ;) )

Voglio sapere le vostre impressioni sui due personaggi nuovi!!!

Shawn in questa versione è venuto molto naturale nonostante fossi parecchio preoccupata perchè il suo carattere non era ancora ben definito, ma credo che lo lascerò a briglia sciolta e vedrò che piega prende.

Yuki (che significa neve *___* ) è nata sul momento, non avevo alcuna intenzione di inserire un altro personaggio, soprattutto femminile (le ragazze occupano sempre un sacco di spazio! non so come ma è così! O_ò )... ma mi piace perchè è saggia e silenziosa, una specie di oracolo improvvisato e quindi ho deciso di darle una possibilità.

Se volete azzardare ipotesi su quello che succederà nei prossimamente io sarò felice di leggere i vostri vaneggiamenti e poi fare cmq come voglio io (ehehehe! dopotutto sono io l'autrice,ma mi piace sapere cosa ne pensate... ^_^' )

Purtroppo per problemi con la connessione ed impegni di scuola i tempi di aggiornamento saranno sempre molto lunghi, spero che non ve la prendiate troppo, ma questo è un periodo abbastanza incasinato. Sorry ç_ç

 

Passiamo ora a rispondere a chi ha lasciato una recensione:

Reader: spero vivamente alla prima categoria! mi fa piacere sapere che prende ;)

non ho molti spunti su cui chiacchierare >.< quindi... ciau! XD

HP Mary: tutti che amano gli emo da queste parti! Io non sono così innamorata di loro, diciamo che quoto in pieno quello che ha detto Jemei nella sua ultima rec. ( "io poi amo gli emo XD non per niente li piglio in giro dalla mattina alla sera °__°" )  e anche per quanto riguarda i miei gusti musicali diciamo che ciò che ho mostrato nella storia non è una briciola di tutto quello che ascolto. U_U

Ultimamente poi esplorando il magico mondo delle Yaoi altrui mi sono spesso imbattuta nei Placebo ed i Muse e da allora è stato amore!!! *___* (sì, lo ammetto, amo Brian Molko... ù_ù Ho una sua foto mentre fa il bagno con la paperella di gomma XD )

Quindi prossimamente potrebbe esserci un tributo anche a loro, nonostante le proteste di Jake che voleva i System... povero!

Per quanto riguarda la storia: l'intenzione era proprio di dar tempo al sentimento tra i due di crescere, di descrivere le varie fasi ed il modo diverso in cui le vivono. L'ho fatto perchè dando un occhiata in giro mi sono accorta che nella maggior parte dei casi i personaggi si scoprono gay e nel giro di un ora sono a letto a fare porcate...

Posto che non ho nulla contro le porcate, volevo mostrare qualcosa di più "adolescenziale" nel senso vero del termine (non nel senso di OC, Dawson's Creek e via dicendo...), quelle storie dove tutto accade all'interno ma senza scadere troppo nell'introspettivo. Sinceramente mi piace abbastanza com'è venuta.

Sono sempre felice che i miei personaggi piacciano, specialmente Lloyd che si è trovato suo malgrado sotto luci della ribalta XD magari più avanti lo vedremo un meglio nel rapporto con suo fratello ^^

Il fatto che Sam sia bisex è una spinta per Jake a fare cosa? a provarci con lei o con Franky? @_@ non ho capito >.<

SoavisLabes: Grazie, grazie! ^___^ Sammy piace un sacco anche a me, è venuta proprio adorabile senza essere invadente. Purtroppo, come ho detto, gli aggiornamenti non saranno molto frequenti, mi spiace. T_T

Ciocco: Mia adoratissima adorata! Non perdere le speranze, io sono come il natale! (quando arrivo, arrivo, ma arrivo sempre! )

Sono stracontenta che Sam ti piaccia così tanto, quanto al fatto che sia bisex, nonostante abbia sorpreso più o meno tutti, devo confessare che non è stato uno stratagemma per far ingranare le cose tra i protagonisti, ma che sin dall'inizio l'avevo pensata così (anche nella conversazione con Franky del chap 2).

No, Shawn non è solo una comparsa, come dice il titolo, lui è il rullo XD No, dai... Povero! Alla fine non ha fatto ancora niente...

Non credevi che alla fine Jake avrebbe cominciato a cedere? XD strano!, sei una delle poche ^^ Cmq ti assicuro che con lui non saranno mai rose e fiori. Andiamo!, ma ce lo vedi?! XD Non farei mai una cosa del genere al mio adorabile stronzo! ù_ù

Per quanto riguarda la storia dell'autobus: vieni pure quando vuoi!, il posto a sedere non c'è, siamo tutti pigiati come sardine, ma a me fa piacere dividere quel poco d'aria con te ed altre 70 persone... XD

Oggi c'era Lloyd e appena riesco a fare una foto a Franky te la faccio vedere! (ma quanto sono scema?! O_O)

Silencio: No, scusa, ma che tipo di dubbio ti stava sorgendo sulla mia Sam?? °__° Me lo devi proprio dire!

Grazie per i complimenti e per aver risposto alla mia domanda dell'altra volta (mi sono resa conto che ne faccio di più io... ò_o )... magari sarò questo titolo stupido che ispira... Mah!

Jemei: Wahaha! Ragazza (<-- lo dico perchè dal modo di scrivere mi sembri una ragazza, spero di averci azzeccato e di non fare figure... >.< ) sarà anche la tua prima recensione alla mia storia, ma tu hai già capito tutto XD Non per niente mi sono permessa di citarti un po' più su per la faccenda degli emo XD

condivido in pieno!

Jake DEVE essere un infame bastardo, è lì il suo bello ed il motivo per cui affascina ù_ù Lo dice anche Franky dopotutto... ^^

Per quanto riguarda la "risoluzione istantanea" l'ho già detto prima a HP Mary che non era quello che mi interessava, preferisco parlare delle forze che entrano in gioco quando scopriamo di piacere a qualcuno o che qualcuno ci piace.

Il fatto che siano entrambi maschi in un certo senso rallenta il naturale sviluppo delle cose e li rende un po' più insicuri ed impacciati, il che è molto fine a quello che volevo ottenere ^__^

Anche se, come mi ha fatto notare una mia amica che certe situazioni le ha vissute da protagonista, sono già andata un po' troppo veloce, soprattutto nel primo chap con la scena del bacio: cosa che si sarebbe rivelata abbastanza realistica se si fosse trattato di due ragazze (noi siamo molto meno disinibite da questo punto di vista, ci facciamo meno problemi... hi hi!) ma altamente improbabile dato che si tratta di due maschi, di cui uno tra l'altro si vanta non solo di essere eterosessuale, ma addirittura un donnaiolo! >.<

A mia discolpa posso dire solo che questa è una yaoi (anzi, una shonen ai XD ), non un raccondo gay, e a sentire cosa ne dicono in giro, c'è una bella differenza. (un giorno mi spiegheranno quale... v_v )

Kuji13: Grazie per la pazienza dimostrata e per tutte le belle cose che dici sui miei personaggi, io li amo tutti e mi dispiace quando non hanno l'occasione di emergere come dovrebbero, tipo il povero Tony chè è caduto in disgrazia e nessuno nota... sniff! ç_ç

Però è difficile dare spazio a tutti senza andare fuori tema >.< quindi vige un po' la legge darwiniana della sopravvivenza del più forte XD

Lloyd (ma anche Jake che all'inizio non era un protagonista) è riuscito a conquistarsi la simpatia di tutti a forza di headtrip sulle malattie, ma poi alla fine qualcosa che non va ce l'ha davvero... grazie anche alla comparsa di Shawn credo che avrò modo di dare spessore ad entrambi e magari di spiegare un po' i motivi che hanno portato alla disgregazione della loro famiglia.

Jake comincia ad essere geloso, sì... anche se un po' lo è sempre stato, mentre Sam e Franky sono troppo giusti *___* li adoro!

Jesus: LOL! la loro esperienza di coppia! XD sì, sì, ho fatto un ottimo lavoro, ormai ti sei davvero appassionato ^___^

Dopotutto come farei senza di te? ti rendi conto che disastro sarebbe senza i tuoi preziosi consigli, eh???

Lloyd dev'essere il tuo preferito... e da quello che mi hai detto anche suo fratello comicia a starti simpatico, quindi bien! Ora che ci sono anche i Pla e i loro "giretti armonici" da te gentilmente forniti, l'ispirazione non potrebbe essere più accesa!

Ps: Il sab 30 giugno hanno il concerto da noi al duomo!!! *___* vero che ci andiamo??? °O°   

 

Grazie a tutti per aver letto, lasciate una recensione se vi va ^^

*Baci*

Lem

  
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