Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: lyy223    10/10/2012    1 recensioni
"Come vi comportereste se la vostra vita cambiasse improvvisamente?", così recitava una di quelle squallide
pubblicità della tv via cavo. Non mi sarei mai aspettata che proprio la mia vita potesse cambiare in un
secondo, inaspettatamente.
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Vivo nella periferia di Dallas, in Texas. I miei genitori sono i soliti perfezionisti. Appena sposati volevano una
casa perfetta, una famiglia perfetta e il loro più grande desiderio, da come avete capito, era quello di avere una vita perfetta.

La loro vita fu perfetta fino a quando nacqui io. Con i miei due fratelli maggiori tutto ando' liscio, li avevano
educati come tanto desideravano. Avevano Ottimi voti a scuola , bravi negli sport, rubacuori, bellissimi e
popolarissimi. Erano pero' i soliti stronzi ed egoisti a cui non importa nulla degli altri e che preferiscono
passarti addosso piuttosto che aiutarti.

Io invece sono la sfigata della famiglia: per nulla perfetta, per niente brava a scuola, goffa, non predisposta
per alcuno sport a meno che non sia quello chiamato "dormire", in cui modestamente sono una
campionessa. Non sono mai stata fidanzata, in realtà non voglio neanche esserlo. Preferisco starmene a casa
a leggere piuttosto che farmi abbordare da qualche idiota qualunque, per poi essere trattata come un
oggetto e lasciata come se fossi un vecchio cartone.

Tutto comincio' a causa dei miei genitori. Decisero di mandare me ed i miei fratelli ad un campo estivo. Io naturalmente avevo cercato di convincere i miei a cambiare idea così da lasciarmi in pace con i miei amati libri... Ma purtroppo quando decidono una cosa solo un miracolo può fargli cambiare idea.

Durante l' ultima ora dell'ultimo giorno di scuola prima della pausa estiva, mentre La signora Finch ci augurava di passare delle belle vacanze, tutti nella mia classe erano in trepidazione. A differenza di tutte le persone normali su questa terra che adorano le vacanze estive, io invece le odio. Per il semplice fatto che in estate le persone si divertono e si rilassano. Io invece no, dato che sono costretta a fare qualcosa che non voglio. Per me il campo estivo è solo una perdita di tempo. Quelle capanne di legno marcio, quegli istruttori
adrenalinici, quelle stupidissime attività che diciamoci la verità, non servono a nulla. E in più c'è mia madre che rincara la dose con le sue inutili parole:"Tania, figlia mia! Sii ragionevole, non essere sempre asociale. Ci saranno i figli di molte famiglie ricche, è meglio stringere già un buon rapporto con loro per favori futuri!". Ma chissene' dei figli dei ricchi: che vadano a quel paese! E' già tanto avere due fratelli con la puzza sotto il naso, immaginate un campo intero, pieno zeppo di questi esseri..

L'angoscia aumentava ogni secondo di più. Ero tanto immersa nei miei pensieri che quasi non mi accorsi che mancavano pochi minuti al suono della campanella. Mentre contemplavo l'orologio e il passare inesorabile dei minuti, qualcosa mi colpì. Qualcuno aveva lanciato una palla di carta. Guardai verso quelli che erano seduti nei banchi di fianco al mio e vidi Greg, il mio migliore amico, sorridermi.

Ebbene sì, anche una persona asociale come me poteva avere un amico. L'unico che riusciva a capirmi, l'unico che riusciva a tirarmi fuori dal mio piccolo mondo, era Lui. Un ragazzone affascinante e misterioso, dagli occhi celesti e dalle labbra carnose, capitano della squadra di basket, uno dei ragazzi più ambiti e desiderati della scuola, mi era amico.
Ci incontrammo per la prima volta ad una grigliata di quartiere. Avevamo circa 5 anni. Lui mi offri' un po' delle sue caramelle, io lo buttai in piscina senza motivo.. e chissà come, da quel momento non ci siamo più separati.

Da lontano mimo' di aprire il foglietto. Lessi, Il biglietto diceva: " Quest'estate non sarai da sola, mi dovrai sopportare. Il campo ci aspetta, Tia hai già preparato le valigie, vero?". Gli sorrisi, almeno il campo sarebbe stato sopportabile con lui al mio fianco.

Arrivarono finalmente gli ultimi 2 minuti. Alcuni sembravano pronti per gli 800m. La Finch, professoressa di matematica, vecchia zitella infoiata che adorava chiamare i bei ragazzi alla lavagna per ammirare il loro lato b, era seduta, immobile, sembrava quasi un uccello imbalsamato. Attendeva anche lei il suono fastidioso della campanella quasi con aria triste.
Quando suono' la fatidica campanella dell'ultima ora in meno di un minuto tutti si catapultarono fuori dalla porta. Mi alzai con tutta calma dal mio posto, ma improvvisamente fui trascinata fuori dalla classe. Mi ritrovai senza volerlo nella folla che si dirigeva verso le uscite, sembrava quasi di essere ad un concerto rock... mancava solo qualcuno che distruggesse una chitarra. Improvvisamente mi sentii tirare...

Nate, un ragazzo enorme, amico di Greg, era stato incaricato di prelevarmi dalla massa e di portarmi in salvo. Fui portata di peso fuori dalla scuola, appena mi mise giù, subito Greg mi sorrise e mi abbracciò. Mi gurdava sempre con quel suo fare "dannato e misterioso" che faceva crollare le ragazze ai suoi piedi.. anche se sapeva che con me non funzionava, ne ero immune. Il suo sguardo aveva qualcosa in più questa volta, una luce diversa. Nel suo viso si intravedeva la felicità per la libertà dal "carcere scolastico".

Per strada iniziò ad elencare tutte le cose che avrebbe portato ma Si accorse ben presto che non lo stavo ascoltando.. Scrutava il mio volto tentando di capire cosa stessi pensando.
"Tia, perchè sei così silenziosa? Non vuoi che venga?" Quasi sparì quella lucina nei suoi occhi.
"No! Sei la mia unica salvezza!"
"Cos'è che ti turba? Sei più silenziosa del solito.."
"Ho un brutto presentimento.."
"Sì certo! Ecco che torna "Tia la chiromante" : con soli 3 dollari scruterà nel vostro futuro" e subito inizio' a farmi il solletico e io risposi con i pizzicotti. Sembravamo due bambini. Mi spinse in un cespuglio, inciampai nei rami e caddi. Mi aiuto' a rialzarmi ma questa volta fui io con molta fatica a farlo cadere, urlai:" Che la guerra abbia inizio!".

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: lyy223