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Autore: Trick    14/10/2012    2 recensioni
«Il mondo non è diviso in brava gente e Mangiamorte».
Raccolta di drabble, flash-fic e one-shot di mediocre pretesa spudoratamente a caso.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Note: In occasione dei cinque anni di Ferao su EFP – non sapevo si potesse festeggiare il compleanno pure così, quindi vi informo che ho un sacco di anni di arretrati – ho finalmente avuto la fortuna di partecipare ad una delle folli Drabble's Night.


*

Little Talks - Of Monsters and Man
RemusxTonks
104 parole.


«Sei tornato».
Gli occhi di Remus erano stanchi, arrossati, vecchi di cent'anni e la voce di Tonks fremeva di accuse masticate fra i denti come vetri rotti. Non osava sollevare il capo, non osava guardarla, non voleva vedere l'ombra sul suo viso pallido, e i capelli fradici per aver corso sotto quel dannato temporale continuavano a gocciolare sulle punte delle scarpe logore.
Plic.
«Sembra che tu sia appena cascato in mare».
Plic. Plic.
«Mi dispiace».
Plic. Plic. Plic.
Le labbra di Tonks si piegarono in un sorriso tirato. Sbuffò nervosa e appoggiò il capo alla sua giacca bagnata.
«Sali a bordo, razza di cretino».


*

RonxHermione!Bellatrix
117 parole.


«Come... ti sembro?».
Lui l'aveva guardata come se non avesse mai visto una donna in vita sua. La feroce criniera nera le circondava il viso come i serpenti di Medusa e per quanto la sua espressione fosse intimorita, titubante – per quanto fosse Hermione, miseria, perché sotto quello spettro c'era Hermione – i suoi occhi sembravano ardere di follia. La osservò piantare un dente nel labbro inferiore, rosso e sottile quanto il graffio di una gatta sulla pelle candida.
Che diavolo era quel fremito incontrollabile lungo la spina dorsale?
«Sei... terrificante».
Hermione aveva arrangiato un lieve sorriso – o forse lo credette soltanto, perché ciò che Ron vide realmente non fu nient'altro che un sogghigno di scherno.



*

Io amo lei, Diaframma
JamesxDorcas
120 parole.



Con il trascorrere degli anni James si era convinto che la vita non fosse nient'altro che una monotona serie di calci in culo. Ne rideva sempre, sprovveduto e sfrontato come uno scarmigliato Peter Pan con i Doc Martens, ma alla fine pure lui si faceva sempre un sacco di male.
Cascava ogni volta, James, e per quanto continuasse a rialzarsi, le sue ginocchia rimanevano sempre un po' sbucciate.
«Prongs».
Il sussurro di Sirius aveva la voce di uno schiaffo – di un altro calcio in culo.
«Lei non amava nessuno. Lo ha fatto un po' con tutti».
James annuì con una smorfia indifferente, ma la tomba di Dorcas sembrava prenderlo a calci un po' più forte di tutte le altre.



*
"Il mondo si beffa di questo, e qualche volta manda al patibolo per questo", Oscar Wilde
LunaxLucius
What-If (Harry è morto), 109 parole.

Nei suoi occhi c'era l'innocenza di una guerra combattuta dal fronte sbagliato – già perduta – e a guardarla ergersi con tutto quell'ardito contegno quasi si aveva l'impressione di essere al cospetto di una regina.
Ma Luna non aveva la corona, non aveva lo scettro e non aveva nemmeno voluto sguainare la spada; quando le sue mani si erano levate in segno di resa, il sangue dei suoi compagni le era scivolato fra le dita.
Lucius levò la bacchetta.
La folla trattenne il fiato.
Fu tutta questione di un alito di vento.
Pregava solo che Lord Voldemort non avesse notato quella sciocca carezza concessa al cadavere di una condannata.



*
"Le lacrime non sono l'unica arma di una donna"
PercyxFerao
106 parole.

Ferao era infuriata. Se solo lo avesse avuto fra le mani in quel dannato momento, lo avrebbe ridotto in una manciata di coriandoli. Gli avrebbe stritolato il collo, avrebbe affondato le unghie nella sua carne, gli avrebbe rotto il naso, due costole, tutto.
Alzò tremante le mani e cercò di contenere l'implacabile furia che stava inesorabilmente montando dentro di lei.
Lo avrebbe ucciso – oh, se lo avrebbe ucciso!
Con un respiro profondo, fece l'unica cosa che la sua mente razionale ritenne logico fare.
Appoggiò le dita sulla tastiera e scrisse:
«E fu così che nella mia fan fiction Percy Weasley trapassò innumerevoli volte».
   
 
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