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Autore: eos75    06/05/2007    2 recensioni
Può l'obiettivo di una macchina fotografica leggere nel cuore delle persone? E' quello che scoprirà il più forte portiere della Bundesliga! Tra fotografie, partite e allenamenti, la storia di un'amicizia molto particolare.
Genere: Romantico, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji, Karl Heinz Schneider
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un mercoledì sera come tanti: cena veloce, televisione accesa e piatti da lavare.
La vita di due ragazze single che condividono un piccolo appartamentino in una zona tranquilla di Monaco di Baviera può essere, a seconda, molto tranquilla o molto movimentata. E a volte, basta una partita di coppa a renderla a dir poco rovente...
“Dio, quanto sei FIGO!”
“Marjorie!!!”
“Ok, ok, lo so... Però è TROPPO BELLO!”
Ormai ci ho fatto il callo... In questa casa non si vive in pace quando gioca il Bayern...
“Siii!!!!” all'urlo di gioia,strappo il piatto gocciolante dalle mani della mia biondissima coinquilina, che ha cominciato a saltellare per il salotto, estasiata dalle prodezze del suo idolo.
Scuoto la testa e sorrido rassegnata mentre i suoi occhioni azzurri luccicano beati, fissi allo schermo sul quale appare, per la gioia delle fans, una bella inquadratura in primo piano di un giovane asiatico che, con molta flemma, si sistema la tesa del cappellino volatogli via dopo il balzo felino col quale è agilmente arrivato sul pallone, salvando per l'ennesima volta la porta del Bayern ed il suo meritatissimo titolo: Super Great Goal Keeper.
Il pallone viene rimesso in gioco con un rinvio millimetrico al regista della squadra, lo svedese Stefan Levin, e Marj si appoggia pesantemente coi gomiti alla spalliera del divano, il viso tra le mani e lo sguardo trasognato, totalmente dimentica dei piatti da lavare...
Inutile dire che quell'uomo è il mio incubo... A  quasi trent'anni mi trovo a convivere con la mia più cara amica che è totalmente strapersa per colui il quale viene considerato uno dei migliori portieri in circolazione in campo mondiale, tale Benjiamin Price. Posters appesi alle pareti di camera, foto all'interno dell'anta dell'armadio e, ovviamente, abbonamento televisivo a tutte le partite del Bayern. A volte mi pare di abitare con una quindicenne!
Me ne torno in cucina, lasciandola a bearsi e sospirare, tanto lo so che neppure se scoppiasse un incendio riuscirei a smuoverla di lì. A volte, quando fa così, un pochino non la sopporto, ma è grazie a lei ed al suo carattere schietto e vivace che sono qui, lontana dai miei guai, a costriurmi una nuova vita.
Mentre affondo le mani nella schiuma, sorridendo all'ennesimo grido di esultanza proveniente dall'altra stanza, ripenso a quella mattina di tre mesi fà, quando Marj si catapultò letteralmente a casa mia nella nebbiosa Milano, mi fece i bagagli, caricò me ed il mio stallone su di un van e ci portò qui a Monaco.
“Bada! Lo faccio più per me che per te! Ne ho strapiene le scatole di leggere mail disperate e di raccoglierti col cucchiaino via telefono! E’ ora di cambiare vita, signorina!”   disse senza lasciarmi il tempo di replicare.
Ed ora, eccomi qua: convivo con una pazza scatenata, monto a cavallo sognando un giorno di partecipare ad un Grand Prix di dressage ed ho ripreso con successo il mio lavoro di fotografo sportivo free-lance.
La vita sentimentale... beh, lasciamo perdere... Per quella ci sarà tempo...
Un sussulto ad alta voce mi strappa nuovamente un sorriso: Marj, che di problemi non ne avrebbe proprio a trovarsi un ragazzo, carina com'è, alta, bionda platino, occhi azzurrissimi da gatto ed un fisico da favola, ad altri non pensa che a lui, l'uomo della sua vita...
“SEI TROPPO FIGOOO!”
Già... lui, il suo sogno impossibile...
“Dai Marj, finiamo qui che poi il secondo tempo ce lo guardiamo dal divano!”  supplico, senza speranza di essere ascoltata.
“Si... si... un attimo...”
Appunto...

“Marjorie, più andatura, forza! Ele, mani più ferme! E più flessione interna!”
Così cominciano, più o meno, tutte le nostre mattine: sotto la frusta inflessibile della nostra istruttrice, Kristine Schneider. Ex amazzone di dressage di fama internazionale, ha dovuto lasciare l’agonismo a causa del calcio di un cavallo ad un ginocchio ed ora si dedica solamente all’istruzione.
“Ele, più trotto! Marj, anche tu! Allora, ma che avete oggi?!”
“Piano sorellina, così le massacri! A volte ringrazio il cielo che tu non faccia l’allenatore di calcio!” l'Adone biondo che ha appena pronunciato queste parole, appoggiandosi alla cavallerizza accanto a Kris, è Karl Heinz Schneider... Già, quel Karl Heinz Schneider: capitano del Bayern Monaco, della Nazionale tedesca  e, naturalmente, compagno di squadra di Price, nonchè fratello minore della nostra maestra. La quale ha avuto una non bella esperienza sentimentale col bel portiere, tanto da arrivare ad interdirgli l'ingresso in scuderia, con grande disperazione di Marjorie.
“Benjiamin è peggio della droga: dà dipendenza, lo ami, lo odi ma non puoi più fare a meno di lui. Ma lui non si innamora... mai.” ripete continuamente alla mia socia quando la sente sospirare sconsolata, assicurandole che è anche per il suo bene se il giovane giapponese non deve neppure osare mettere la punta del naso al club, pena la fucilazione.
Poi un giorno...
“Ele, quando hai finito di fare le fasce, vieni in club house per favore!”
“Sissignora!" risposi scattando allegramente sull'attenti. Non sapevo cosa mi aspettava.Era una bella mattina dei primi di maggio e Kristine stava per dare una svolta alla mia vita .
“Ieri sera è venuto qui a cena il patron del Monaco.” esordì sedendosi su un divanetto e distendendo le gambe ancora fasciate dagli stivali, guardandomi sorniona.
“Wow! E che ci faceva qui Stephen Lauber?” mi sedetti cavalcioni ad una sedia di fronte a lei, incuriosita.
“E’ uno dei soci di maggioranza del club ed ogni tanto viene a dare un occhio. Sai, è rimasto affascinato dalle tue foto...”
In quei pochi mesi avevo dato sfogo alla mia fantasia ed il risultato era che la club house ed il ristorante del centro erano letteralmente tappezzati di immagini di cavalli in gara, salti, particolari di occhi e narici sbuffanti.
“Sai, Stephen è un maniaco dell’immagine” continuò “stava giusto cercando un fotografo in grado di realizzare delle immagini “alternative” dei giocatori da inserire sui siti ufficiali e da dare alle riviste. Vorrebbe te!”  mi annunciò Kris con un sorriso.
“ Coosa? Ma io non ne capisco un accidenti di calcio! Mai visto una partita dal vero in vita mia! E non ho l’attrezzatura adeguata, e...”
“OOOh basta! Domani ti presenti alla sede del Bayern (ti ci porto io) e non ti preoccupare! Lauber non vuole foto di gioco, di quelle ne è strapieno! Vuole quelle cose strane che sai fare tu...”  disse indicando il particolare dell’occhio del suo cavallo, stampato formato poster e appeso alle sue spalle  “Capito?”  mi fece l'occhiolino, incoraggiante.
“Grazie, capo...  Ma non è c’è dietro il tuo zampino?”
“Mah, può essere...”   mi sorrise complice.

Così dovevo a Kristine la mia nuova collaborazione come fotografo al Bayern Monaco.
“Gli farai tante belle foto, vero?” Marj era al settimo cielo e saltellava per la stanza come una bimbetta alla quale avessero appena regalato una bambola nuova. La sua migliore amica avrebbe visto tutti i giorni dal vivo il suo amore impossibile!
“Marj, ti prego!Kri mi ha detto che ha un carattere terribile, scontroso, arrogante, pieno di sé e...”
“Figo!”  sospirò, lo sguardo sognante perso nel vuoto. Ormai ero rassegnata...
“Ok, ok, non è che me ne importi molto.” tentai di riportarla alla realtà " Basta che non mi venga a rompere le scatole!”
“Sei sempre le solita!” disse fissandomi corrucciata “ Per te chi è dall’alta parte dell’obbiettivo è solo un soggetto da manipolare a tuo piacimento!”
“Più o meno...  Ma ti ricordo anche quello che dico sempre: quando il soggetto ha  dentro qualcosa, in foto viene fuori  ed allora si che si ottengono delle immagini fantastiche!”
“Vedrai come verranno belle le foto del mio amore!” e si lanciò a pancia all'aria sul letto, sorridendo beata.
No, non c'era assolutamente speranza...

   
 
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