Calì e Dean da soli seduti allo stesso tavolo ai Tre Manici di Scopa. I loro sguardi che si incontravano. Tutto aveva un non so che di magico. Non potevano però stare zitti tutto il tempo a fissarsi e a sorridere, allora Dean decise di prendere la parola. Non fece in tempo ad aprire bocca che Padma li raggiunse correndo affannosamente “Ragazzi! Non potete crederci! Quegli antipatici di Draco Malfoy, Pansy Parkinson e tutti gli altri serpeverde del quinto anno sono tornati al castello per le vacanze natalizie…hanno cambiato idea! Questo significa che ci tormenteranno continuamente e noi così non ci godremo il Natale! E’ un ingiustizia!” La sorella subito si alzò esclamando frasi del tipo “Cosa?!? Non è possibile!” oppure “Ma no, non ci credo! Ed io che pensavo di potermi godere delle belle giornate senza di loro!” Anche Dean non sembrava molto contento. “Ma sei sicura che siano tornati? Insomma, mi sembra strano che così tanti ragazzi decidano all’improvviso di ritornare a scuola per Natale..!” “Beh, sì, è quello che ho sentito, e poi ho già intravisto da Zonko Malfoy!” Calì intervenne “Allora addio felicità!” Padma corse via dal locale tutta arrabbiata. Aveva interrotto un momento così bello; Calì non era più così tanto felice, perciò si alzò, salutò Dean e cominciò a camminare per le strade si Hogsmeade. Dean ci era rimasto malissimo. Voleva davvero rimanere da solo con lei, ma ormai la sua gemella aveva rovinato tutto, anche se non aveva cattive intenzioni. Il ragazzo si alzò e si diresse verso l’uscita. “Bene bene bene, ecco chi si rivede! Thomasuccio solo soletto!” disse maligno Malfoy con una risatina. “Sta’ zitto, Malfoy!” rispose Dean uscendo dal locale, ma l’altro lo bloccò. “No, Thomasuccio, tu non vai da nessuna parte! …Allora, che ci facevi qui da solo? La tua ragazza ti ha lasciato? No, aspetta, tu non hai una ragazza, sei troppo brutto per averne una… nessuno si metterebbe insieme a te! Anzi no, forse si! Magari una di quelle idiote di grifondoro!” concluse con la sua solita risata. Gli occhi di Dean si erano infuocati per la rabbia, ma decise lo stesso di non fare nulla e andarsene senza dire niente. “Che c’è, hai paura?” Adesso anche gli altri ragazzi di serpeverde che lo avevano raggiunto si erano messi a ridere. Il giovane grifondoro non ne poteva più, questo era troppo; non diede tempo a Malfoy di difendersi che immediatamente gli lanciò uno schiantesimo. Draco volò via dall’altra parte del bar, e tutti accorsero a vedere cosa fosse successo. Dean, in panico, uscì di corsa dal locale, corse per tutto il villaggio e si rifugiò in un bosco ai limiti della Stamberga Strillante. Era tutto solo. Non riusciva a capire cosa fosse appena successo. Insomma, prima era con Calì, poi con nessuno, e infine era venuto Malfoy a scocciarlo, dicendo che non si sarebbe mai fidanzato perché era troppo brutto. Lui si chiedeva se era davvero così brutto. E poi quell’idiota aveva anche insultato le ragazze di grifondoro. Si, forse lanciare l’incantesimo Stupeficium a Draco è stato esagerato, ma in fondo se lo meritava; e poi non era giornata. Rimase nel bosco per ore, finchè si fece abbastanza tardi e decise di tornare al castello. Sembrava un deserto, perché tutti erano ancora ad Hogsmeade. Eppure ci doveva essere qualcuno, a parte i fantasmi e Gazza; non era possibile che una scuola così grande potesse essere vuota. Entrò nel castello, con l’intenzione di andare nella sala comune, quando vide un’ombra nella sala d’ingresso.