26/10/2012
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Epilogo
Una ben triste pace
è quella che ci reca questo giorno.
Quest’oggi il sole, in segno di dolore,
non mostrerà il suo volto, sulla terra.
Ed ora andiamo via da questo luogo,
per ragionare ancora tra di noi
di tutti questi tristi accadimenti...
Aprì gli occhi.
Era sdraiato, sdraiato su un letto comodo, ma aveva male dappertutto.
La luce bianca era accecante, quando gli occhi si abituarono riconobbe l’infermeria.
Cos’era successo? Ricordava solo lo schiantesimo di Lily.
Aveva sempre saputo che quella ragazza aveva una potenza straordinaria, ma un solo schiantesimo non sarebbe stato sufficiente per ridurlo in quello condizioni.
Si tasto la testa: la trovò bendata. Anche una gamba era immobilizzata dal gesso.
Possibile che fosse caduto dal balconcino? Ma no, lui era James Potter, non avrebbe potuto fare la figura dello scemo fino a questo punto!
<< Complimenti Prongs! Un gran bel volo da quattro metri! La Evans ha fatto le cose per bene! >>
Come non detto.
Il solito impietoso cane gli aveva sbattuto la verità in faccia.
James si sollevò a fatica sui cuscini e individuò gli amici ai piedi del suo letto: Sirius ghignava, Remus era sconsolato, Franck sembrava sinceramente dispiaciuto e Peter sollevato che stesse bene.
<< Da quanto tempo sono qui? >> chiese mentre continuava a osservare il suo corpo alla ricerca di altre fratture.
<< Da ieri pomeriggio James,ci siamo un pò agitati in effetti. Ti sei rotto la gamba e hai sbattuto forte la testa. >> rispose Remus.
<< Bhè per la testa non eravamo molto preoccupati, ormai non avevi più neuroni da fare fuori, fratello! >> rise invece Sirius.
<< Grazie Pad.. è sempre un piacere essere consolato da te.. >> si lamentò James, ma fece soltanto ridere di più l’amico.
<< Tu, consolato? Io sono qui per colpa tua, Potter! Tua e delle tue stupide manie di protagonismo! Ho passato qui tutta la notte! Io dovrei essere consolata! >> disse una voce alla sua sinistra.
Jame si voltò di scatto: Lily Evans era sdraiata nel letto in fondo alla stanza, circondata dalle sue amiche che fino a quel momento erano rimaste in silenzio per godersi lo scambio di battute tra i ragazzi.
<< Lily, ecco... Non è come può sembrare.. Io non volevo metterti in imbarazzo.. Davvero! – esclamò vedendo il sopracciglio della ragazza alzarsi in un espressione perplessa – io soltanto.. >>
<< Non hai pensato alle conseguenze del tuo gesto insano perchè eri troppo preso dalle vostre vicende che assomigliavano a quelle del libro. >> concluse Remus per lui, con semplicità.
James lo guardò, aveva capito perfettamente.
<< Spiegati meglio, Potter. >> disse Lily, guardandolo questa volta in modo confuso.
<< Vedi Lily, a Pasqua i miei sono stati a Verona, in italia, lì hanno conosciuto la storia di.. >>
<< Romeo e Giulietta, avevo intuito, sai.. da un paio di dettagli >> lo interruppe lei con sarcasmo.
<< Esatto, e bhè, me l’hanno raccontata e a me a ricordato la nostra storia. La festa, lo scontro con Piton, la punizione ingiusta.. >>
<< Non avevi tenuto contro della morte però! - concluse Lily, accompagnando la frase con una risata – Si può essere più idioti? Proprio una tragedia scegli di imitare? >> e tutti si aggiunsero a lei ridendo.
Quel ragazzo era davvero strano. Aveva capito che non aveva cattive intenzioni, solo manie da prima donna, innocue, ma fino a un certo punto. Tuttavia una parte di sè non poteva che sentirsi onorata delle attenzioni, spesso maniacali, che le riservava.
Anche James, sebbene un pò a malincuore, si aprì in un sorriso, passandosi una mano sulle fasciature della testa.
<< Ecco, scusami Lily.. >> disse impacciato.
<< Signorina Evans, lei può andare. Ma mi raccomando, niente più incantesimi fuori dalle aule! >> disse Madama Chips severa, entrando improvvisamente nella stanza.
<< Per lei signor Potter, ci vorrà ancora qualche giorno. Buona giornata! >> e come era arrivata, uscì.
Lily si alzò dal letto.
Si avvicinò a quello di Potter:
<< Bene Potter, anche questa volta hai dimostrato la tua più completa stupidità. Che ci possiamo fare? Questa volta ti perdono, tutto sommato eri divertente in calzamaglia! Solo.. >>
Si avvicinò al ragazzo, che non si aspettava quell’improvvisa vicinanza e..
SCIAF!
Gli stampò una manata sul coppino.
<< .. Non farlo mai più! >>
<< AHIA! Ma Lily, mi hai fatto male! >> urlò James con un tono piuttosto isterico.
<< Comunque, gente – si intromise Sirius – tutta questa storia ci ha rivelato come ulteriore prova, che il sottoscritto ha sempre ragione. >> tutti lo guardarono perplessi.
Con uno sguardo di finta superiorità continuò:
<< I libri fanno davvero male alla salute! >>
E tutti, perfino James,sebbene dolorante, si unirono in una grande risata...
<< Ero perfetto in quella calzamaglia comunque! >>
...che pose fine a quella tragedia.
...ché mai vicenda fu più dolorosa
di questa di Giulietta e di Romeo.
NOTES:
Bhè, è finita.. Spero che tutto si spieghi da sè!
A me è piaciuto molto scrivere questa storia, davvero.
Spero, dunque, che un pò del mio entusiasmo sia arrivato fino a voi, e che vi abbia lasciato qualcosa :)
Aspetto le vostre recensioni, ringraziando in particolar modo Eve Potter, che ha recensito e mi ha sostenuto in tutti i capitoli! Grazie mille :)
Alla prossima storia!
Ila