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Autore: Madin    09/11/2012    3 recensioni
Se il fatidico trio tornasse indietro nel tempo per evitare che Voldemort diventi il più grande mago di tutti i tempi e, una volta tornati al presente, tutto fosse cambiato? Se i buoni fossero i cattivi? Se la nostra Hermione si trovasse innamorata di uno che non è Ron? Accetterà i suoi sentimenti o tornerà dal suo amico di sempre? E come farà a tornare a casa?
Prequel di Vertià e Bugie. NUOVA STESURA IN CORSO, migliorata spero...
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Ecco un altro capitolo. Spero vi piaccia! Commentate e ecenstire pure! Mi fa piacere ricevere i vostri pensieri... grazie mille a tutti, sempre!

Hermione guardò dietro ad ogni angolo, dentro ad ogni armadio, sotto il letto ma niente, di Draco Malfoy neppure l'ombra.
Iniziò a urlare il suo nome, trattenendo a stento le lacrime.
Corse da Piton che stava tenendo una lezione di pozioni nella sua classe -Dov'è?- chiese furiosa.
-Signorina Granger, la prego di bussare la prossima volta, se vuole parlare con me.- Hermione uscì dalla classe, poi bussò alla porta e rientrò ancora più furiosa. -Allora dov'è?- disse incrociando le braccia al petto.
-Signorina Granger, se non l'ha notato la prima volta che è entrata, io adesso starei tenendo lezione, e sarebbe pregata di aspettare la fine di Pozioni prima di annoiarmi con le sue domande enigmatiche.- e riprese a scrivere sulla lavagna graffiando di tanto in tanto con il gesso.
Hermione uscì più furiosa che mai -Lei però non è cambiato! è sempre lo stesso impertinente, arrogante e cretino professore delle arti oscure... oh no... ma lei non è un insegnante delle arti oscure, non ha avuto il posto!- disse con falsa tristezza e richiuse la porta dietro di sé.
Corse per i corridoi spargendo lacrime ad ogni passo e si diresse nell'ufficio della McGranitt.
-Professoressa! Professoressa! Professoressa McGranitt!- urlò con disperazione.
-Signorina Granger! Che succede?- la McGranutt uscì di corsa dal suo ufficio e raggiunse la ragazza in corridoio.
-L'hanno preso! L'hanno preso!-
-Signorina Granger, la prego si calmi.- disse prendendole le spalle. -Mi spieghi tutto daccapo.-
Non poteva dirle che aveva fatto l'amore con Draco Malfoy, era pur sempre la sua professoressa! -Sono andata in camera di Draco Malfoy quest mattina per... per... restituirgli... una... sua cosa... e non c'era più, al suo posto c'era una lunga scia di sngue che percorreva tutta la stanza.- fece una pausa -Dove si trova Ronald Weasley?-
-Il professor Piton l'ha rinchiuso nelle segrete. Mi dispiace, è proprio una disgrazia. Vedrà che lo ritroveremo... dobbiamo solo avere pazienza.-
-Potrebbero fargli del male! Non abbiamo tempo!-
-Non possiamo permetterci di fare un passo falso per salvare un solo studente mettendo a rischio tutti gli altri.-
-Se non mi vuole aiutare, allorà lo salverò da sola!- e detto questo corse via.

Intanto, nella casa del Signore del Male a Londra, Ronald Weasley teneva legato Draco Malfoy per i polsi a delle catene fissate al muro. -Dimmi dove si nasconde tuo padre!- urlò.
-Mio... padre... è morto....- disse mentre un rivolo di sangue gli scendeva dalla fronte, scendendo verso la guancia.
-Non mentire!- gli tirò un pugno sulla mascella. -Non. Mentire.-
-Non sto mentendo.- Ron ghignò e poi con la bacchetta gli inflisse dolore con un incantesimo. Draco si lasciò scappare una lacrima che dalla coda dell'occhio arrivò fino alle labbra, facendogli scoprire il sapore amaro che racchiudeva.
Continuarono così per diversi minuti, quando Harry Potter fece capolineo nella stanza.
-Draco Malfoy. Purosangue, serpeverde da generazioni... il tuo nome mi ricorda qualcosa, compagno di studi.-
-Harry Potter. Non continuare questa sceneggiata, lasciami morire, non ho più niente da rivelare...-
-Oh Draco, sarebbe troppo facile lasciarti morire, come farebbe la tua ragazza senza di te? Dovremmo tenerla qui, al sicuro, e rassicurarla.-
-Non osare toccare Hermione!-
-Io non la toccherò... sarà Ron a farlo. D'altronde lui ha sempre avuto un debole nei suoi confronti...-
-Lei non prova più niente per lui!-
-Non ti conviene parlare nelle tue condizioni, ora come ora, Draco...- poi si smaterializzò, lasciando che Ron continuasse a torturare il povero serpeverde.

Hermione preparò la sua bacchetta e si incamminò fuori dalla scuola, dove si smaterializzò, decisa a ritrovare Draco.
Sapeva dove andare, e riapparve in una casa scura, enorme, e cupa.
-Harry Potter!- urlò a gran voce -Harry Potter vieni fuori!-
-Non verrà...- una voce rimbombò nella sala, spaventando la ragazza. Si girò in ogni angolo per cercare di scoprire a chi appartenesse.
-Chi c'è!?- urlò di nuovo, con la bacchetta alla mano.
Nessuno rispose più. Iniziò a correre nella casa alla ricerca di Draco, vide una figura incatenata e moribonda, tutta insanguinata e senza sensi.
-Draco! Amore mio! Adesso ti porto via da qui...- ruppe i lucchetti delle catene e la figura cadde a terra, esamine. Ad un certo punto, alzò la testa e un sorriso maligno comparve su quel viso. Non era Draco, non era il suo viso, non era lui quello che aveva liberato, quello era Ron.
Hermione iniziò a correre indetro, il più lontanto possibile da Ronald, cercando Draco.
Arrivò fino ad una stanza che non sapeva definire cosa contenesse, c'era di tutto e di più.
Un particolare però, richiamò la sua attenzione. Delle pagine...
-Il capitolo mancante!- esclamò prendendole in mano e sfogliandole. Sentì un rumore improvviso e si voltò di scatto. Raccolse i fogli e si rimise a correre.
Non sapendo più dove andare, si fermò a guardarsi intorno, il respiro affannoso e la stanchezza che stava per prendere il sopravvento.
Sentì dei respiri deboli in lontananza e corse in quella direzione, vi trovò Draco a terra mal ridotto come lo era la figura che aveva visto in precedenza.
-Draco!- gli toccò il braccio e mentre Ron la stava raggiungendo, urlando come una furia, si smaterializzarono nell'infermieria ad Hogwarts.
-Madama Chips! La prego mi aiuti!- l'infermiera accorse e prese Draco, lo mise sul letto e cacciò fuori Hermione per poterlo curare in pace. Fuori dalle porte chiuse, Hermione andò in giardino e si sedette su una panchina. Teneva ancora in mano le pagine mancanti del libro ma non riuscì a leggerle, si sentiva troppo sconvolta, sentiva le urla di dolore di Draco e le facevano male come se fosse lei a subire tutto quel dolore.
La professoressa McGranitt raggiunse la ragazza e l'abbracciò. -Lei è stata molto coraggiosa, signorina Granger. Anche se le avevo ribadito di non andare da sola! Ovviamente non mi ha ascoltato... e devo dire che è stata molto fortunata ad uscirne indenne.- Hermione si scostò dal suo abbraccio e si appoggiò alla porta dell'infermieria, mentre una lacrima seguiva il profilo del suo viso, per poi cadere a terra.
   
 
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