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Autore: BigFut16    11/11/2012    2 recensioni
Amore e avventura: ecco cosa NON troverete in questa storia. Potreste chiedervi:
"Riuscirà Harry a distruggere i malefici piani di Voldemort, Priscilla e del terribile Lord Hamtaro?"
"Chi è che si cela dietro la maschera di Zorro?"
"Probabilmente proprio Zorro!"
"è nato prima l'uovo o la gallina?"
"Se Tanto mi dà tanto perché ho comunque poco?"
La risposta è intorno a voi, ragazzi, e vi sta cercando! Ma nel frattempo potete comunque leggere questa storia, no?
No.
Uffa!
 
(Harry Potter e la Camera dei Criceti: il racconto che il tuo criceto non ti farebbe mai leggere!)
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Il trio protagonista
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Atto 4:
Chi non muore si rivede, nel senso che cambia atteggiamento

NARRATORE: Voldemort era davanti alla casa di James e Lily Potter. Stava davanti al portone principale pronto ad una violenta irruzione in casa; già pregustava la carneficina. Voleva vedere i corpi adagiati in posizioni scomposte mentre la radio nel frattempo suonava canzoni apocalittiche, per aggiungere quel tanto che bastava a far accapponare la pelle. Voleva che il sangue scorresse a fiumi mentre si accendeva una sigaretta dicendo “Adoro l’odore del napalm la mattina a colazione!”.
Era colmo di adrenalina quando un terribile dubbio si fece largo nella sua mente.
Si sarebbe potuto intrufolare da una finestra e poi cogliere di sorpresa i coniugi, ma entrare di nascosto avrebbe sminuito la sua virile figura, e una volta dentro i due non gli avrebbero portato il dovuto rispetto.
“Ma bravo,” gli avrebbe detto James “passiamo dalle finestre, come un bimbo che torna a casa senza che voglia farsi scoprire dai genitori! Oltretutto è estate e fa davvero un caldo infernale, quindi è normale che ci siano le finestre aperte! È inutile fare il figo e prendersi il merito del piano; è solo grazie a noi se sei riuscito a entrare! Poi di notte, sai che ci vuole! Oltretutto, guarda un po’, sono le 3! Non ti sembra un po’ tardi, caro mio? Dove sei stato fino ad ora? Scommetto che eri con i tuoi amichetti a far finta di conquistare il mondo, come al solito! Ma questa è la vita, la vita vera, mio piccolo Voldy, e scommetto che non hai neanche finito i compiti per domani, vero? Mi sbaglio forse? No, che non mi sbaglio, e anzi vorrei proprio sapere che figura mi farai fare con i tuoi insegnati. ‘Suo figlio sarebbe intelligente,’ mi ha detto la tua professoressa di matematica ‘se non fosse un perfetto idiota!’. Sai cosa penso? Penso abbia torto a dire tu sia un idiota, perché sei proprio un demente completo! Penso tu sia il disonore, e sottolineo DISONORE, della famiglia e io, che sono tuo padre James T. Voldemort (dove la ‘T’ sta per ‘Ti-spiezzo-se-non-fili-dritto!), ho il dovere morale di punirti, dato che sei solo un codardo che non sa affrontare la vita reale, prendersi i suoi stupidi impegni e fare i compiti! Fila in camera tua e non uscire finché non avrai finito!”

[Silenzio pesante.]

NARRATORE: No, effettivamente preferiva evitare le finestre: gli evocavano strani ricordi. Avrebbe bussato, mostrandosi impavido. Avrebbe sfondato le porte e distrutto chiunque gli si parasse davanti.

[TOC, TOC.]

JAMES: Chi è?

VOLDEMORT: Pizze!

NARRATORE: Sì, questa nuova tattica era ancora più crudele! Più sadicamente sadica.

JAMES: Ma io non ho ordinato pizze! *apre la porta* Ma lei non ha nessuna pizza; chi è? Oh, no! Ma lei non è un fattorino! No, la prego no! Non mi dica che lei è…”

VOLDEMORT: Muhahah, mi hai riconosciuto, io sono il terribile…

JAMES: *strillando*…testimone di Geova!

VOLDEMORT: Beh… Cioè, io… vede… io, cioè…

NARRATORE: Voldemort si guardò i vestiti: indossava una lunga tunica nera con cappuccio. Possibile che i testimoni di Geova gli avessero copiato il look? Ma non doveva perdersi in chiacchiere, aveva una missione importante.
Richiamò tutta la sua decisione, fissò negli occhi James Potter e gli disse:

VOLDEMORT: Sono in missione per conto di Dio. Che ne dice di parlare un po’ del Signore?
 
NARRATORE: Qualche ora dopo James era agonizzante su una poltrona mentre Voldemort continuava a parlare ininterrottamente, sempre con maggiore enfasi.

VOLDEMORT: Perché lei… lei non capisce! La fine del mondo è vicina, e la sua in particolar modo! (Eheheh) Ma lei lo sa quanti sono i sette peccati capitali? E perché si chiamano capitali e non provinciali, eh, lo sa? E scommetto che lei è uno di quelli favorevoli al sesso prima del matrimonio; ma ha idea di quanto sia facile rovinare un abito da sposa durante l’amplesso? Bisogna saper aspettare! E lei lo sa che persino nel dizionario il sesso viene dopo il matrimonio e dopo il divorzio? Ma secondo lei perché si dice: ‘Qual è il tuo scopo nella vita’, e non ‘qual è il tuo perennemente casto nella vita’? Se l’è mai domandato? Tra l’altro lei sostiene che noi non conosciamo la scienza, ma noi la conosciamo e sappiamo come anch’essa sia intrinsecamente legata alle violazioni sessuali! Ad esempio Galileo venne condannato per il telescopio… Ma secondo lei perché uno si dice ‘telescopio’, ma due ‘telescopi’? Glielo dico io il perché! Perché lei è un ateo porcaccione adoratore del sesso anale! E poi io… e poi lei… io vi… vi…

NARRATORE: Accidenti, pensò Voldemort, non so più cosa dire! Certo che è proprio complicato fare il testimone di Geova, soprattutto se non hai la minima idea di cosa predichino! Giuro che la prossima volta ascolterò almeno un po’ di quello che dicono.

VOLDEMORT: Lei sa di quella parabola di nostro signore nella quale si dice: un signore entra in un caffè – Avada kedavra! Ahahahahah. Muhahah, come sono cattivo! Muhahah.
 

***

 
AUTORE: Bentornati a tutti! E a tutti i vitelli: ben-tonnati!

VOLDEMORT: Questa era un po’ triste.

AUTORE: Lo so, ma non mi veniva in mente nessuna entrata in scena spettacolare.

VOLDEMORT: Credo di capire il problema.

JAMES: Non dovreste dire qualcosa ai lettori?

VOLDERT: Zitto, tu sei morto!

AUTORE: È vero che James è morto, ma questo non è un buon motivo per discriminarlo!

VOLDEMORT: Posso almeno andare a deridere Harry dicendogli che è uno sfregiato?

AUTORE: Accordato! *rivolgendosi ai lettori* Allora, vedo che questa storia stia iniziando ad avere un discreto numero di lettori; e quanti commenti! 1, 2… 2! Ma entrambi entusiastici! Possono apparire come gocce nel mare, ma il mare non è forse composto da gocce?

JAMES: Sì, da gocce più tutta l’acqua dei vari oceani!

AUTORE: Ci sarà un buon motivo si morti in genere non parlano! Tra l’altro mi basta cambiare una lettera per trasformare i “mangiamorte” in “mangiamorti”.

VOLDEMORT: Ehm, potremmo lasciare il mio squadrone al di fuori di questa faccenda, per favore? Hanno già abbastanza problemi così (come il non riuscire a catturare dei ragazzini indifesi) e non vorrei se ne aggiungessero altri.

AUTORE: In ogni caso ci tengo a ringraziare tutti coloro che seguono questa storia, e ringraziare doppiamente tutti coloro che decidono di lasciare un commento! In più un ringraziamento speciale ad Andwecouldrunaway e ai suoi commenti molto peculiari.

VOLDEMORT: Però io non ci ho capito niente!

JAMES: Perché sei un ignorante e non hai riconosciuto la citazione al monologo conclusivo dell’Ulisse di Joyce!

VOLDEMORT: Ah, in quel film mi sono addormentato dopo l’esplosione dell’Apollo 13.

AUTORE: In ogni caso tutti i commenti saranno graditi!

HARRY: Soprattutto se prima avrete meditato a lungo sul fatto che ruotando la parola “NO” si ottengono anche “ZO”, “ON” e “OZ”!
   
 
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