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Autore: watereyes    15/11/2012    2 recensioni
Poteva andare in mille altri modi.
Se avesse sentito la sveglia cinque minuti prima, se non avesse dimenticato il libro in hotel e non fosse dovuto tornare a recuperarlo di corsa, se il suo tassista non fosse stato così scandalosamente lento e ligio alle regole.
Ma forse sarebbe stato comunque inutile, forse tutta quella sfilza di ritardi e contrattempi non c’entrava niente, e qualcos’altro sarebbe andato storto ugualmente.
Harry non era mai stato un tipo che credeva al destino o al fato, ma del resto non avevo mai nutrito molta fiducia nella puntualità delle compagnie aeree.
Non gli era mai successo di perdere un aereo in vita sua. Mai.
Ogni giorno, in tutto il mondo, migliaia di persone prendono il loro mezzo all’ultimo secondo e si lasciano sprofondare nel sedile con l’aria di chi è stato miracolato.
Harry Styles, invece, no.
Dall’altra parte dell’oceano, la sua famiglia si prepara a festeggiare il monumentale compleanno di sua madre.
Alle sue spalle, la ragazza con il posto 18A sul prossimo volo per Londra sgranocchia del mais tostato, senza preoccuparsi delle briciole che le cadono sulla camicia.
Chi avrebbe mai immaginato che quattro minuti potessero cambiare tutto?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2

 

- Non ci posso credere! Questo sei tu?!

Amber è senza parole, continua a fissare la copertina del giornalino a bocca spalancata. Harry la osserva, divertito ma al tempo stesso timoroso di scoprire la sua reazione: potrebbe benissimo arrabbiarsi con lui per non averglielo detto, cambiare atteggiamento nei suoi confronti o peggio, Harry rabbrividisce al pensiero, allontanarsi da lui. La osserva con attenzione, le sopracciglia corrugate mentre le mani sfogliano attente le pagine della rivista e le labbra strette in una linea severa: gli ricorda un po' sua madre quando guardava la pagella di fine quadrimestre, percepisce la stessa sensazione di ansia e agitazione, in attesa del verdetto.

All'improvviso, una risatina sfugge alle labbra di Amber, per poi trasformarsi in una risata vera e propria. Harry la guarda, incerto su come reagire anche se inspiegabilmente scappa da ridere anche a lui.

- Scopri quale ragazzo degli 1D fa per te!Sarà il tenebroso Zayn, il tenero Nall o il sensibile Liam? Oppure sei giocherellona come Louis, o hai un debole per i rubacuore come Harry? Vi adorano proprio le ragazze, eh? - dice, scorrendo con lo sguardo tutte le riviste in cui, se non sono in copertina, hanno di sicuro un articolo loro dedicato - E così, tu saresti il rubacuori? - domanda, divertita.

Harry annuisce. Non lo dice, ma è segretamente orgoglioso del suo successo con le ragazze.

- Sì, ma molte delle fiamme che raccontano sono solo montature - afferma, assolutamente sincero - Io non sono così, in realtà, mi dipingono come tale - spiega il cantante, indicando le riviste con un cenno - Non capisco nemmeno perchè si siano incaponiti così tanto sulla mia presunta reputazione da latin lover.. Ogni singola ragazza con cui mi vedono in compagnia, deve essere per forza una mia nuova fiamma, credo di aver avuto una sessantina di ragazze negli ultimi sei mesi, secondo i loro calcoli.

Amber ridacchia:

- Dieci ragazze al mese, una media di cui andare orgogliosi. Hai provato a smentire?

- Sempre! Ma ogni volta che provo a farlo, sembra essere per loro una definitiva conferma della mia conquista. Pensa, hanno scambiato mia sorella Gemma per la mia fidanzata! E' stato epico, davvero, quando l'hanno intervistata a sorpresa e gli hanno fatto anche domande piuttosto esplicite sulle mie.. ehm, diciamo così, capacità. Gemma è esplosa, la risposta più gentile che ha dato è stata che "L'incesto non fa per me, con un fratello come Harry poi! Preferirei buttarmi giù da un ponte!". Cosa che ha fatto davvero, poi - aggiunge Harry, con tono leggero.

- Tua sorella si è suicidata?! - grida Amber, sconvolta.

Harry ride:

- No, è appassionata di sport estremi, fa bunge jumping.

Amber gli molla una sberla sul braccio:

- Sei un deficiente, mi hai fatto prendere un colpo!

- Scusa - dice Harry, per niente pentito - prendi qualcosa? Altrimenti possiamo dirigerci verso l'imbarco, non vorrei perdere anche questo volo - scherza, senza nemmeno troppa convinzione.

Amber lo guarda, dà un'occhiata al vasto assortimento di riviste patinate, per poi afferarne una manciata e sorridere, malefica:

- Credo proprio che mi divertitò con queste.

Harry sbianca:

- No, dai, ti prego. Non farmi questo!!

Ma Amber non lo ascolta e posa le riviste sul balcone, pagandole prima ancora che lui possa fare qualcosa.

- Sei perfida!

- Lo so, adoro esserlo. E' più divertente. - gli strizza l'occhio.

Appena usciti Amber estrae il cellulare di tasca:

- Scusa, un momento, devo fare una telefonata.

- Non preoccuparti, io torno dentro un attimo.

Harry scompare di nuovo nell'edicola, lasciandole un po' di privacy. Amber sospira e, svogliatamente, compone il numero che, malgrado tutto il suo disappunto, ricorda ancora a memoria.

Il telefono squilla per tre volte, prima che una voce profonda risponda:

- Pronto?

- Matt, sono io - dice la voce di Amber, neutra.

- Amber! Che succede?

Il suo tono assume immediatamente un naturale tono di sincera apprensione, che Amber trova intollerabile.

- Niente, ti volevo solo avvisare che non c'è bisogno che tu mi venga a prendere, possiamo vederci direttamente alla cerimonia.

- Ma.. - prova a ribattere il fratello - Io speravo di vederti prima, di.. parlare e.. Anche Liz vorrebbe..

- Non preoccuparti, immagino sarai agitatissimo per l'arrivo del grande momento - sputa Amber, velenosa come un cobra - Ci vediamo domani, scusa se ti ho svegliato. Buonanotte, salutami quella.

Senza quasi sentire il saluto deluso del fratello, la ragazza chiude il cellulare con uno scatto. Si gira e incontra gli occhi verdi di Harry che la guardano incuriositi, intensi e intriganti come quelli di una foresta.

- Hai finito? - chiede.

Amber annuisce, la schiena curva dopo quella telefonata che sembra averla messa a dura prova. Infila il cellulare in tasca e si incammina, mentre Harry le va dietro, senza sapere cosa dirle. Dopo qualche metro, l'andatura di Amber cambia così come il suo modo di porsi: il suo passo torna slanciato e deciso, e raddrizza le spalle. Si mettono in fila al metal detector, talmente vicini da percepire chiaramente il calore dei proprio corpi.

- Ho talmente tanta pipì in corpo che se suono sarà per l'eccesso di ammoniaca nel mio corpo - esclama Amber, senza pensare. Una frazione di secondo dopo però, si rende conto di quello che ha detto e si copre la bocca con le mani, imbarazzata, mentre Harry è piegato letteralmente in due dalle risate.

- Scusa, mi è scappato - borbotta Amber, passandosi imbarazzata una mano fra i capelli - Mi capita di lasciarmi sfuggire le prime cose che penso senza rendermene conto, a volte. Spesso. Okay, sempre - blatera, facendo ridere Harry ancora più forte, mentre la fila del metal detector si accorcia sempre di più.

- Non preoccuparti, mi piace come cosa.

- Ti piace la mancanza di un filtro fra cervello e laringe? Buono a sapersi - ridacchia Amber, sfilandosi la cintura e mettendola nella scatola di dura plastica nera, insieme al cellulare, l'ipod e le scarpe.

Sorride velocemente ad Harry, anche lui impegnato a togliersi la cintura, prima di attraversare il metal detector e farsi esaminare da un uomo in uniforme dall'aria seria, che le passa una strana spazzola su tutto il corpo, deciso a scoprire se quell'esile ragazza possa essere davvero un potenziale terrorista. Appurato che l'unica cosa che quella ragazza potrebbe spaventare è un topo in fin di vita, la lascia andare, facendo cenno ad Harry di avvicinarsi.

Amber recupera le sue cose e si sistema, mettendosi poi in un angolo ad aspettare Harry, che la raggiunge poco dopo, con scarpe e cintura ancora in mano.

- Nessuno dei due ha suonato, hai visto? - esclama, infilandosi la cintura nei passanti dei jeans e chiudendola al terzo buco - Chissà, forse il sistema di controllo americano è meno rigido di un tempo o l'ammoniaca non è considerata potenzialmente pericolosa, oppure..

Si interrompe, una scarpa infilata per metà, al suono della risata di Amber: alza lo sguardo e la fissa interrogativo, mentre lei è piegata in due dalle risate, proprio come lui poco tempo prima.

- Che c'è? - chiede Harry sorridente, divertito dalla risata contagiosa della ragazza.

- Niente! Carine, le calze.

Harry abbassa velocemente lo sguardo e diventa rosso d'imbarazzo. I suoi piedi lo salutano allegri, rivestiti da un paio di calze verde fluorescenti con sopra disegnato un maiale stile cartone animato che dice "I'm a happy pig!".

- Sono.. Me le ha regalate mia madre.. - mormora quasi senza voce per la vergogna.

Amber ride divertita:

- Mi piacciono un sacco. Scommetto che di queste non parli nelle tue interviste, vero?

Harry alzo lo sguardo e le sorride, complice:

- Decisamente no. Andiamo?

Amber sta per annuire, quando viene letteralmente travolta da due furie bionde:

- Omioddio, Harry Styles! – strilla la prima, mulinando i lunghi capelli neri.

- Sei proprio tu – sospira la seconda.

Amber, rimasta in disparte, osserva il fenomeno, affascinata.

Quelle due ragazze sono molto diverse dalla precedente, sono molto più sicure e disinibite: ronzano attorno al ragazzo come api intorno al miele, sbattendo le ciglia e mettendo in mostra la scollatura delle loro magliette. Harry conversa gentilmente, e loro ridono (Come iene! – pensa prima di riuscire a fermarsi) alle sue battute.

Dopo aver firmato loro autografi con tanto di dedica, aver abilmente scansato un attacco bacifero troppo vicino alle labbra, deviandolo invece su uno più tranquillo e innocente sulle guance, Harry si accinge ad allontanarsi, quando una delle due ragazze (mentalmente rinominata Oca Numero Uno da parte di Amber) lo blocca, chiedendogli una foto.

Così Amber si ritrova di nuovo nel ruolo di fotografa improvvisata a immortalare il riccio in mezzo fra le due ragazze, a cui forse calzava meglio il soprannome di Polipi anziché di Oche, a giudicare dal modo in cui si erano avvinghiate a Harry.

- Mi dai il tuo numero? – chiede la più sfacciata delle due, sorridendo maliziosa, ancora attaccata al ragazzo.

Harry si allontana e sorride, lanciando una rapida occhiata nella direzione di Amber, nella speranza che non se ne fosse andata. Vedendola ancora lì, le braccia incrociate e il piede che batte ritmicamente il tempo sul pavimento, sospira sollevato, rispondendo gentilmente alla ragazze:

- Mi piacerebbe, ma non posso. In questo periodo siamo veramente impegnati, non abbiamo un solo attimo di tempo libero.

- Oh – esclama la ragazza – Beh, dammelo lo stesso, per quando avrete finito questo periodo!

Harry sorride, un po’ esasperato.

- D’accordo. – esclama, pronunciando poi una serie di cifre – Andiamo? – chiede poi, rivolto ad Amber rimasta ad attendere, in disparte.

- E lei chi è? – domanda Oca Numero Due, sfacciata almeno quanto la prima, con tun tono di evidente disprezzo nella voce.

Il sopracciglio di Harry scatta all’insù, irritato, ma, prima che possa dire qualcosa, la voce di Amber si inserisce dolcemente nel discorso:

- Sono la cugina di Harry, sto andando a fare visita alla famiglia.

Le due ragazze perdono immediatamente la loro aria minacciosa:

- Ooh, piacere di conoscerti, tesoro! – esclamano, ruffiane – Fate buon viaggio!

Harry e Amber salutano e si allontanano in fretta.

- Grazie – dice Harry.

- Per cosa?

- Per avermi aspettato e avermi aiutato. Alcune fan proprio non le sopporto!

Amber ride:

- Ho temuto seriamente che, se avessi rivelato di non essere affatto tua parente, mi avrebbero squartata.

Harry scoppia a ridere, mentre fra sé e sé si chiede quale sarebbe la definizione adatta ad Amber per lui:

- È molto probabile. Grazie a Dio non vanno a Londra anche loro.

Amber sorride e mostra per l’ultima volta il biglietto alla hostess salendo sull’aereo, toccando per l’ultima volta il suolo newyorkese.

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Buongiornooo!!! O buonasera, dipende :)

Come state? Avete scioperato? Io credo sia molto importante cercare di farci sentire, anche nel nostro piccolo, non dobbiamo farci trattare a pesciate in faccia (?)

Cambiando argomento, avete visto gli EMA??? Sono stati fantastici, LORO erano fantastici ahah.

Come sempre, un gigantesco GRAZIE!!!!! *urla* per le recensioni, sono raddoppiate (quattro è il doppio di due giusto? Giusto. Io e la matematica siamo incompatibili come la dieta e il cioccolato kinder) e sono mucho felice della cosa, quindi grazie a Alyson Nobody e DaniaSmiles (è la seconda volta, grazie!) e a gamberetta e arydirectioner :))

Ppppoi, muchos gracias a: 

arydirectioner e StyTomHorPayMal (ahah che figata!) per aver inserito la storia nelle preferite;

arydirectioner per aver inserito la storia nelle ricordate;

gamberetta, _Pikadis_ (ci rivediamo ahah :)), arydirectioner (ti farò una statua prima o poi, sappilo :D Grazie mille) per aver inserito la storia nelle seguite.

Ci vediamo presto, con il terzo capitolo!!! 

Baci, buon resto della settimana! :)

E.

   
 
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