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Autore: Enigmista96    15/11/2012    2 recensioni
Cosa succederebbe se un pacco misterioso arrivasse a casa proprio mentre siete soli con la vostra combriccola?
Sei amici, un gioco da tavolo, un grande mistero.
No, non è Jumanji...è molto più pericoloso.
Genere: Azione, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Ah, poveri i miei lettori, con tutti gli autori dei quali potevate leggere avete scelto proprio il più dispettoso e cattivello…
Ma per vostra fortuna mi hanno strappato il calendario ed ora segna il 25 dicembre e voi saprete che a Natale si è sempre più buoni, no?
Quindi non vi ho fatto attendere il mese che avrei voluto per il seguito del nostro piccolo racconto.
Chi mi ricorda dove eravamo arrivati?
Oh, proprio lì, grazie…si, parlo con te davanti al PC…tu con gli occhiali…
 
Dicevamo:
I ragazzi temettero un attacco di cuore vista la macabra scena alla quale stavano assistendo.
La loro migliore amica, Diane, penzolava dal lampadario del bagno con una  corda intorno al collo.
Sulla candida maglietta, campeggiava ora la frase “GAME OVER”, vergata probabilmente con un pennarello indelebile rosso.
Peter e Derek tirarono giù il corpo, tremanti e prossimi alla nausea, mentre Robert tentava di calmare Sara, in lacrime e con le mani ai capelli.
«Sui nodi avevi indovinate, Peete»
Io ho due ipotesi su Madison..o è completamente decerebrata oppure non ha chiaro il concetto di reazioni umane normali.
«Santo Dio, ma ti sembra modo e momento di scherzare?»
A quanto pare il povero Robert la pensava come me.
Infatti la fissò, estremamente sconvolto ed adirato.
«Cercavo solo di sdrammatizzare»
«Dannazione, Mad, Diane è morta! Assassinata!»
«L’ho capito che è decessa!»
«D-E-C-E-D-U-T-A!!»
Sbottarono in coro i ragazzi.
«Volete chiudere la bocca per un istante, maledizione?» Urlò Derek.
Il silenzio calò come una pesante coperta su tutti loro.
«Cosa facciamo adesso?»  Mormorò poi.
Chiamare la polizia era senza dubbi la scelta più saggia, ma ormai è risaputo, cari lettori, i giovani non sono quasi mai saggi.
Cominciarono a proporre modi per disfarsi del corpo, che andavano dal classico “La tagliamo a pezzetti e poi la facciamo sparire nel tritarifiuti” a “ La nascondiamo nell’appartamento della vicina antipatica per far ricadere la colpa su di lei”, quando un tonfo sordo proveniente dal salotto li fece precipitare nella stanza.
La pedina bianca mancava dal tabellone e le carte che segnavano la soluzione della partita erano state sostituite da tre biglietti.
«Der, le-leggi t-tu?» Balbettò Peter.
Il maggiore annuì.
«Non vorrete già tirarvi indietro, vero? La strada è ancora lunga» Recitava il primo.
«La vostra amica è fuori dal gioco e alla fine ne rimarrà solo uno…forse» Continuava il secondo.
«Ah, un ultima cosa, non chiamate aiuto o…PERDERETE, TUTTI» Terminava il terzo.
Sul retro di ogni biglietto figurava uno smile un po’ particolare, spaventoso, oserei dire…un misto tra Joker ed It.
«Ragazzi, dobbiamo andare via da qui…»Sibilò Sara con una certa apprensione nella voce.
«Concordo, non voglio morire con le doppie punte»
«Madison!» Esclamarono in coro i ragazzi.
Lasciarono perdere la ragazza, cominciando a cercare una via d’uscita.
Porte e finestre erano bloccate e loro avevano fatto la fine dei topi in trappola.
Il telefono era staccato e non c’era connessione internet.
«Non ci resta che giocare» Considerò Sara, arrendendosi.
Gli altri ragazzi accettarono di buon grado l’unica possibilità rimasta.
Di nuovo organizzarono il gioco.
La partita la vinse Derek, quando indovinò la combinazione
«Rosso, camera da letto, mazza da baseball»
Avevano appena deciso di non muoversi quando un rumore sinistro li convinse a girare per la casa in cerca della fonte di quest’ultimo.
Che vi avevo detto? Stupidi, stupidi, stupidi!
So che state urlando consigli come durante un film Horror, ma rassegnatevi, non possono sentirvi.
Una volta tornati tutti (o quasi) in salotto, si accorsero che c’era qualcosa di strano.
Non si sentiva quell’orribile profumo dolciastro allo zucchero filato, né la solita vocina squillante ed impertinente che parlava di cosmetici o faceva battute di pessimo gusto.
«Diamine!» Esordì Robert, il primo ad accorgersi di tutto.
Si precipitò in camera da letto, dove per poco non svenne.
Avete presente la musichetta delle partite di Baseball dei cartoni animati?
La radiosveglia la riproduceva come sottofondo di una macabra risata.
Lo sguardo del ragazzo, ormai raggiunto dal gruppo di amici, si spostò sulla parete.
Un conato di vomito lo travolse e fu costretto ad allontanarsi.
 
Cosa avrà visto Robert di così sconcertate?
Che fine ha fatto la povera (forse) Madison?
Chi sarà il prossimo a subire lo strike decisivo (mi sembrava in tema come battuta, no?)?
   
 
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