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Autore: Lady Deeks    20/11/2012    3 recensioni
-Non ti faccio paura?- chiese improvvisamente, un triste sorriso sulle labbra.
-Paura?- Mary era sorpresa.
-Sì, paura. Non hai visto cosa ho fatto? Sono un'assassina, un...un mostro!-
(....)
-Ho visto cosa ha fatto il lupo ma...-
Genere: Fluff, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mary Margaret Blanchard/Biancaneve, Ruby/Cappuccetto Rosso
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NOTA DELL'AUTRICE: ecco qui la seconda e ultima parte della storia. Spero vi piaccia :)

 

E' così che fanno gli amici

 

Era passato qualche giorno da quell'orribile notte e i giorni del lupo erano finiti, per ora. Mary era rimasta a casa Lucas per dare aiuto all'anziana donna e perché non se la sentiva di lasciare Red nello stato in cui versava: parlava solo se necessario, quasi non mangiava e dormiva pochissimo, disturbata da incubi che la lasciavano a piangere nel buio. Insieme a Granny, Mary la abbracciava sempre quando succedeva e tentava di consolarla ma non sapeva proprio come comportarsi: cercava di parlarle ma ogni tentativo di conversare si riduceva al massimo in un sorriso triste da parte dell'altra. Poteva solo immaginare come Red si sentisse e sapeva che le sarebbe servito del tempo per riprendersi, ma non sopportava di vederla così.
Prese un piatto con della carne e un po' di frittata e lo portò a Red.
La trovò seduta sul letto, con lo sguardo perso in tristi ricordi e con indosso la mantellina che ora non scordava mai di indossare.

-Ti ho portato il pranzo.- disse.

-Grazie.- rispose Red senza voltarsi.

-Come stai oggi?-

Nessuna risposta.
Mary posò il piatto nel tavolino vicino e le si sedette difronte.

-Red, Granny è preoccupata... e lo sono anch'io.- disse, e l'altra mosse velocemente lo sguardo nella sua direzione, forse per vedere se era sincera, pensò Mary.

A qual punto capì che forse la ragazza aveva paura: non solo della luna piena, del lupo e di far del male a qualcuno, ma aveva paura di restare sola, aveva paura che, venendo a sapere della maledizione, lei l'avrebbe lasciata. Si rattristò a quella riflessione, come lei non doveva aver avuto molti amici.
Mary le prese le mani e le strinse fra le sue guardandola negli occhi.

-Red, parlami. Siamo amiche e io non ti lascerò sola.-

 

A quelle parole Red sussultò.
Conosceva Mary solo da qualche settimana e se doveva essere sincera non si aspettava una cosa del genere, soprattutto considerando la situazione in cui si trovavano. È vero, avevano legato molto in fretta e a dirla tutta la conosceva meglio Mary che qualsiasi altra ragazza o ragazzo di quel villaggio, ma fin da quando aveva scoperto la verità era sicura che lei sarebbe scappata.
Tutti l'avevano sempre lasciata: i suoi genitori erano morti in una notte di luna piena e solo ora riusciva tristemente a capire come; e non aveva mai avuto dei veri amici; poi è arrivato Peter: il suo unico compagno di giochi e poi di avventure, lui che le aveva insegnato a seguire le impronte nel bosco e a tirare con l'arco, lui che era stato il suo primo amore, lui che era morto...che lei aveva ucciso.
Solo Granny le era sempre rimasta accanto, l'aveva sempre protetta e solo ora capiva quanto doveva aver sacrificato per tenerla al sicuro.
E poi era arrivata Mary che diceva di essere sua amica, che non se ne sarebbe andata e l'avrebbe aiutata.
Ma come poteva aiutarla?
E come poteva fidarsi di qualcuno che non le aveva neanche rivelato la sua vera identità?
Eppure...

-Non ti faccio paura?- chiese improvvisamente, un triste sorriso sulle labbra.

-Paura?- Mary era sorpresa.

-Sì, paura. Non hai visto cosa ho fatto? Sono un'assassina, un... un mostro!-

Silenzio.
Certo che l'aveva vista, Mary sapeva che diceva la verità.

-Io vedo solo una ragazza buona e-e gentile che mi ha ospitata nonostante sapesse che le mentivo sulla mia identità; insomma, potevo anche essere un'assassina!-

-No, non lo sei.- rise Red.

-Sì, ma questo non potevi saperlo.- rispose Mary con fare saccente.

Red non aveva mai pensato che Mary fosse una poco di buono: quale ladro o assassino chiede scusa per aver preso delle uova dal pollaio? No, anche fosse vero che Mary era una ricercata, lei era sicura che fosse solo una vittima.

-Red, lo so che sei triste per... Peter, e che hai paura, e- e posso capire come ti senti, ma... -.

-Capire?- Red quasi urlò, si avvicinò alla finestra e con tono irato continuò. -Scusa, ma non credo tu possa capire niente Mary! Ogni notte vedo Peter. Ogni notte vedo il suo volto, lo posso toccare... abbracciare... lo posso baciare. Posso sentire il suo profumo.-

Salate lacrime le bagnarono il volto illuminato dal sole del pomeriggio e nonostante cercasse di controllarla anche la voce cominciò a tremare.

-Ogni notte lo vedo morire, e sono io ad ucciderlo. Posso sentire le sue urla, vedere il mio riflesso nei suoi occhi, sentire il sapore del suo sangue sulle mie labbra... - si fermò. Non voleva girarsi, ma sentiva che anche Mary singhiozzava.

-Puoi capire questo?- chiese infine. -Puoi capire la paura di poterlo sognare? La consapevolezza che tre notti al mese questo potrebbe ripetersi?-

Il silenzio cadde pesante nella stanza.
Red sapeva che non doveva prendersela con Mary, ma davvero non era riuscita a trattenersi e ora che aveva finito l'altra non rispondeva. Cosa avrebbe potuto dirle? E cosa stava pensando? Red aveva paura di scoprirlo, ma ancora più paura le faceva quel silenzio quasi innaturale. Poi Mary si alzò e le si avvicinò.

-Hai ragione, non posso capirlo. E non sono neanche sicura di poterti aiutare.-

Ecco, ora le avrebbe detto che se ne sarebbe andata e Red avrebbe detto addio alla sua unica amica.

-Ma una cosa la so... - la voce decisa, -... so che se mi capitasse una cosa del genere vorrei qualcuno accanto. Anche se non potesse fare niente come spezzare la maledizione, vorrei qualcuno vicino, qualcuno di cui fidarmi e su cui contare.-

Red si girò e Mary scosse la testa.

-Ho visto cosa ha fatto il lupo ma...ho visto anche la vera te. Ecco perché qualsiasi cosa tu dica io non me ne andrò. È così che fanno gli amici, e tu sei mia amica.- sorrise e l'abbracciò.

-Mary, io... -

-Sono Snow... Snow White.-

-Snow... grazie.- disse Red, e si strinse in quel caldo abbraccio sorridendo per la prima volta dopo tanto tempo e altre lacrime, di felicità questa volta, le rigarono il volto.

Anche Snow sorrideva e strinse con maggior vigore l'amica come per dirle che lei c'era e ci sarebbe stata sempre.

 

Una solida amicizia era nata quel pomeriggio.
Un legame talmente forte e vero che neanche la magia sarebbe riuscito a spezzare...

 

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NOTA DELL'AUTRICE: eccoci qua a fine storia. So che forse non è un granché, ma vi assicuro che mi sono impegnata e mi piacerebbe conoscere il vostro parere :) Non importa quando leggerete la storia, se ora o fra qualche anno, mi piacerebbe lo stesso leggere cosa ne pensate :)

  
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