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Autore: Lynn Wolf    02/07/2004    12 recensioni
Vi siete mai chiesti cosa accadrebbe se un portiere, nonché capitano di squadra, e una delle sue cacciatrici si scoprissero innamorati l'uno dell'altro?!? E se questo non fosse che uno degli amori vissuti su di un campo di Quidditch!? Bene, io mi sono posta questa domanda e questo è quello che ne è venuto fuori...
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Amori sul campo di Quidditch

Amori sul campo di Quidditch

-10-

 

Tutti gli studenti si erano diretti verso il castello, Harry trasportato in spalla, trionfante. Aveva restituito l’enorme Coppa d’argento al suo capitano, che ancora piangendo si era diretto verso gli spogliatoi maschili.

Katie l’aveva visto allontanarsi da solo, rifugiandosi nelle stanze addette ai Grifondoro, l’aveva seguito.

Era entrata nel silenzioso corridoio, e si era timidamente avvicinata alla porta dei locali adibiti ai ragazzi. L’aveva aperta cautamente. Oliver era seduto a terra…piangeva…sulla panca dietro di lui, c’era la Coppa del Quidditch.

L’intero corpo del ragazzo era scosso da violenti singhiozzi. Non lo aveva mai visto piangere in quel modo, mai, dacché era entrata ad Hogwarts e lo aveva conosciuto. Gli si era avvicinata, inginocchiandosi davanti a lui e abbracciandolo, sussurrandogli teneramente

 

“Ce l’hai fatta, amore mio, sei il migliore.” Accarezzandogli il capo con fare materno.

 

Il ragazzo aveva poggiato la testa sul petto della giovane, abbracciandola per la vita e piangendo più forte, sfogando appieno e scaricando quella tavolozza di emozioni collezionate quel giorno.

 

Erano rimasti così, come una mamma che consola il suo bimbo, stretti uno a l’altra. Ogni tanto la ragazza gli posava un bacio sui capelli castani, o gli sussurrava qualche parolina gentile per farlo calmare.

Piano piano, il fremiti che percorrevano il portiere diminuirono fino a cessare del tutto, e il respiro del giovane si fece più regolare. Il ragazzo, senza staccarsi, spostò la testa nell’incavo del collo della brunetta, chiudendo gli occhi, lasciando scivolare le ultime lacrime, mentre veniva sommerso da quel profumo di gigli che lo faceva impazzire.

 

“Ti amo Katie” gli aveva sussurrato debolmente.

 

Adesso era lei a commuoversi, sorridendo e chiudendo gli occhi per fermare quelle fastidiose goccioline che avrebbero tanto voluto scivolar fuori.

 

“Ti amo anche io, Oliver…più della mia stessa vita.”

 

E l’aveva visto sollevare il capo e fissarla negli occhi, l’aveva baciata, dapprima con grazia e delicatezza poi sempre con crescente passione.

Aveva sentito ricambiare con slancio e uguale sentimento quel gesto, che stava prendendo pieghe sempre più sensuali ma allo stesso tempo conservando quella dolcezza infinita che gli era propria. Gli aveva tuffato le mani nei corti capelli castani, quasi a voler sottolineare quel contatto, che non voleva sciogliere, e che anzi sentiva crescente e sfacciato, e sempre più impudico. Una leggera pressione sulla spalla e si era ritrovata sotto di lui, quel corpo possente a sovrastarla, quel corpo che amava e voleva con tutta se stessa. Sentiva quelle labbra scenderle  sulla gola e posarvi un’umida scia, ad assaporare quel collo dalla serica grana, che sapeva di buono.

 

L’aveva sentita gemere, ed era certo che in quel momento non avrebbe voluto altro che averla, solo per lui, sua e di nessun altro, bramosia di un piacere che i suoi sensi da diciassettenne non avrebbero saputo controllare, ma che al contrario avrebbero solo accresciuto. Si era staccato velocemente, quasi si fosse scottato.

Uno sguardo incerto da parte della giovane, di certo non si aspettava quella reazione.

 

“Cosa c’è Oliver?”

 

“Vai via Katie, vai via prima che possa fare qualcosa di cui pentirmi…non voglio farti soffrire, ancora…” gli aveva sussurrato. Erano un supplizio quelle parole, ma non voleva farle del male, non ora che finalmente si erano chiariti.

 

“Non mi hai mai fatta soffrire, e questa non sarà la prima volta…ho paura, ma so che se non sarà con te…non sarà con nessun altro…” gli aveva posato una morbida carezza sulla guancia calda.

 

“Non sei obbligata a farlo…se non vuoi…se ti farò male, mi fermerò…se non ti piace, smetterò...”

 

Non aveva ricevuto alcuna parola in risposta, solo un sorriso, muta richiesta di un sentimento ben più profondo che semplice sesso, non lussuria, ma amore, unione di due anime, e fusione di due corpi, vincolo inscindibile che li avrebbe legati l’uno al cuore dell’altra, con invisibili catene, impossibili da spezzare.

 

Si era impossessata delle labbra di Oliver, con il più rovente e dolce dei baci, sciogliendosi dal fastidioso mantello scarlatto, il giovane aveva fatto lo stesso; aveva sentito le mani fresche del compagno sulla schiena nuda, liberandola dall’ingombro della maglia di squadra, a cui seguì quella del ragazzo e i suoi pantaloni.

Si era fermato un attimo per spogliarsi a sua volta, rivelando il torace scolpito e quelle cosce di marmo, appena coperte dalla sottile barriera dei boxer.

Nessuna remora a privarla di quegli ultimi deboli ostacoli, che nascondevano quella nudità fragrante e perfetta. Era sotto di lui, completamente spoglia, tremante, col volto acceso di vergogna e piacere, il viso appena imperlato di sudore, ansimante.

L’istinto a guidare quei gesti e la passione a superare l’inesperienza. Entrambi in uno spogliatoio vuoto a vivere insieme quell’addio all’innocenza.

Sentiva le labbra del giovane tracciarle una scia infuocata, in mezzo ai seni, giù fino alla conca piatta dell’addome, regalandole momenti di tale piacere, che nemmeno nei suoi sogni più sfrenati era convinta di provare con una tale intensità e con un simile coinvolgimento.

 

DIAVOLO! Quella cacciatrice non era brava solo nel Quidditch, indubbiamente eccelleva anche in altre arti…o era un talento naturale…in ogni caso, non era riuscito trattenere un gemito quando aveva sentito quella bocca amata coprire di baci ogni singolo centimetro di quel corpo statuario, mordicchiandolo dolcemente, aggrappata a quelle spalle tornite.

Era impazzito quando aveva avvertito le manine della giovane giocare con l’elastico dei boxer.

Non ce la faceva più, doveva essere sua, adesso.

Aveva rivolto uno sguardo alla ragazza, leggendo in quegli occhi color del mogano quel consenso che cercava disperatamente, dacché sapeva di non poter più fare a meno di lei.

 

Ciò che seguì non fu che il completamento e la concretizzazione di quel sentimento, che forte aveva unto i loro cuori.

 

 

Un’unica cosa, io e te, tu ed io, insieme…per sempre.

 

 

***

 

“Questo è per il bolide che ha fatto perdere la pluffa a Warrington…e questo…è per la gomitata a Bole!”

 

George Weasley si era portato una mano alle labbra…se quello era il ringraziamento per aver salvato Alicia, lo avrebbe fatto altre duemila e uno volte.

Aveva guardato la radiosa biondina che lo teneva avviluppato in un abbraccio stritolatore, da piovra assassina, e sapeva solo di essere tremendamente felice!

Aveva sospirato beato, e aveva pronunciato un “Ma di che, è sempre un piacere salvarti Alicia!” con aria sognante, posandole un bacino su quelle belle labbra chiare…e un altro e un altro e un altro…

 

“Fred, sto per sboccare!”

 

Angelina aveva un’espressione esattamente a metà fra chi ha visto quell’incrocio fra un pachiderma e una spora batteriologica di Tiger –di cui dal primo ha ereditato le dimensioni, e dal secondo, la sottile intelligenza e la voracità distruttiva- in perizoma e uno che invece si è sorbito una delle –eufemisticamente parlando- pallosissime lezioni di Ruf.

I due piccioncini non si erano certo scomodati per porre fine al loro scambio di effusioni, o quantomeno appartarsi. No, loro erano rimasti fermi, immobili, marmorei nella loro posizione al centro della stanza dei gemelli…della serie GurdateciSoffriteEImparateComeSiFaBruttiBambocciEMagariDateviUnaSvegliata.

 

Una svegliata…da parte sua si sarebbe detto prontissimo, più scattante di un pipistrello fuori dall’inferno…lui, il fratellino minore nei pantaloni e quegli ormoni grandi come pluffe che ormai agivano indisturbati sulle sue sinapsi, provocandogli piacevoli e quanto mai porci trip mentali da quindicenne in calore. Se quella bambolina che adesso sedeva sul suo letto, accanto a lui, e che esibiva un’adorabile faccino schifato glielo avesse concesso, avrebbe democraticamente mandato a cagare quei due pomicioni diabetici, quali suo fratello e la sua ragazza, si sarebbe chiuso in camera con quella pantera e l’avrebbe fatta urlare di piacere, talmente forte, che almeno che non subentrasse l’ipotesi dell’omicidio, tutta Hogwarts –ma era convinto anche Hogsmeade- avrebbe saputo in che modo passasse il suo tempo uno dei rampolli Weasley in compagnia della promettente Johnson.

E invece, quella sexissima cacciatrice, che proprio non ne voleva sapere di disinserire la versione STUPRO MODE:ON -il che implicava testosteronici risvegli dell’ amichetto nelle mutande anche quando la suddetta cacciatrice vestiva con un felpone dei Grifondoro e un paio di jeans con varie prese d’aria- preferiva immolarsi all’altare dell’amicizia…non che gli dispiacesse essere amico della Johnson, anzi, era una delle poche ragazze, terribilmente gnocche, da classificarsi ancora nella specie ‘umani’ e non ‘metamorfosi’  cioè fisicamente STRAFIGA, mentalmente PROTOZOO, come certi esemplari che giravano per scuola. Angelina era diversa, era sveglia e brillante, ma non aveva l’aria di chi pare trasudar intelligenza, come quello sfigato di suo fratello Percy, 17 anni, una ragazza –niente male per altro- e un’attività sottocoperta pari a quella di un fagiolino!

Sarà che sono di case diverse, ma la torre della Cooman, l’avranno costruita a qualcosa no?!

Poteva ben dire che quella pantera non fosse tanto meno annoverata nella sezione ‘squinzie’, per il semplice fatto che a memoria d’uomo, l’ultimo idiota che ci aveva provato con lei, nella speranza di infilarsi nelle sue mutande, si era ritrovato appeso per i piedi, nudo come un verme, fatta eccezione per quei simpatici boxer con la scritta ‘la vera magia è qui dentro’ –già di per se possibile materiale da persecuzione medievale- e con affisso un cartello che recava scritto SONO UNA CACCOLA NINFOMANE.

No, decisamente era un piacere essere amico di Angelina, ma non poteva negare sarebbe stato molto meglio esserne il suo ragazzo!

Vabbé eliminando tutte le parentesi erotico-adolescenziali, causate più da carenza di affetto, che non da vera e propria perversione, si poteva ritenere un tipo anche piuttosto romantico, sicuramente un tocco di manzo come pochi, e con quel fascino tipico del Bello-e-Simpatico, che gli dava quell’aria da adorabile teppista…insomma, proprio da buttare non era!

Però la deliziosa ninfetta che gli sedeva accanto, non sembrava nutrire per lui alcun interesse, se non quello sopraccitato di una seppur profonda, ma pur sempre limitativa, amicizia.

Le donne! Era sicuro non le avrebbe mai capite! Pazienza, avrebbe aspettato, pazientemente, un giorno lei si sarebbe accorta del povero Fred-sexy-amico-bellissimo-e-divertente-sempre-pronto-ad-aiutarla-perennemente-innamorato-di-lei-Weasley, e lui l’avrebbe accolta fra le sue possenti braccia, con la gioia nel cuore…e nelle mutande.

 

 

***

 

Dio che schifo…

Sarà pure che aveva la sensibilità di un gargoyle in marmo di Carrara, sarà che aveva una finezza nell’intercalare degna del peggior portuale-bestemmiatore-et-ubriaco del mondo magico e non, sarà pure perché, come le ripetevano costantemente le sue due migliori amiche, non era innamorata e/o fidanzata, quindi non riusciva a cogliere quel roseo sentimento per cui si era felici solo nel tenere per mano il proprio amato, e assaporare quel brivido nel guardarlo negli occhi…ma l’unico brivido che in quel momento riusciva a percepire, dal basso dei suoi quindici anni, era quello di zuccheroso disgusto alla vista di un George-microcefalo-in-calore-Weasley che sbaciucchiava vomitosamente una Alicia-lolita-porca-ma-non-troppo-diciamo-più-appassionatamente-romantica-Spinnett, che si esibiva nella classica MossaDelKoala. Aveva guardato il povero George, colpito da un male abbastanza virulento da risultare anche nei registri medici sotto ‘malattie decisamente venefiche’ , ottimo surrogato di un qualche potentissimo acido, da encefalogramma piatto: l’innamoramento.

Poveretto, era un ragazzo tanto attivo e simpatico nel branco, quanto lobotomizzato e semovente nel privato…o forse era meglio dire, che qualora una certa biondina fosse nei paraggi, la peste Weasley inseriva la modalità CUCCIOLO VIOLENTABILE MODE: ON, riducendosi a poco più che un peluche –pur sempre fighissimo-, all’occorrenza spupazzato a dovere dalla suddetta biondina.

Agghiacciante…ma, se da un lato i suoi brillanti neuroni da adolescente riuscivano –seppur con sforzo eroico- a sopportare tutto quell’eccesso di melensi atteggiamenti, quello che davvero le sue sinapsi, ma era certa anche tutte le cellule del suo adorabile corpicino, non riuscivano ad accettare era lo sguardo alla GuardaSoffriEImparaEMagariDattiPureUnaMossaPrimaCheQuelPoveroIdiotaCheTiStaAccantoMiMuoiaPerOverdoseTestosteronica, che la cacciatrice –momentaneamente in apnea e molto occupata- le aveva lanciato.

 

Muoversi un par di palle! Ma porca vacca miseria, se c’era una cosa che non capiva, era perché dalla tenera età di undici anni, età in cui dal profiterol al cioccolato con il punto vita di un autobus che era, si era trasformata nella Gnocca Sapiens Sapiens che era adesso, tutti avevano una voglia matta di vederla sistemata e piacevolmente innamorata con un qualsiasi zotico le avesse chiesto di uscire…uscire poi! Questa era davvero bella! Uscire! Forse era meglio dire ENTRARE…sì, ma fra le sue gambe! Aveva perso il conto degli esemplari, di quella razza che spacciavano per ‘ragazzi’,  con cui avesse accettato di uscire, solo per scoprire che il fine ultimo del galletto di turno era farle conoscere il coso che gli pendeva in mezzo alle gambe…la cosa più dolce che le avevano detto? “Con quel culo che ti ritrovi c’è da tirarsi un gancio con l’alzabandiera!”, ma grazie, il trattore che ho dietro casa è più sensibile! E la cara Alicia le parlava di romanticismo?! Sai, quando hai a che fare con fischi di testosteronico apprezzamento per i tuoi quarti posteriori, anche quando giri vestito da profugo rumeno post-valico dei Carpazi, consigliato da un boscaiolo daltonico, il romanticismo se ne va a strafottere, e subentra quel delizioso spirito di auto-conservazione e atteggiamento da pantera più pronta a sbranarti che non a invitarti nel suo letto. Che poi, se doveva fare una classifica, nella scuola a salvarsi ce n’erano davvero pochissimi. Secondo il suo modestissimo parere da BellaBravaEStronza, escludendo la categoria under-fifteen, tutti quelli studenti cioè, anagraficamente, e molto probabilmente anche mentalmente –fatte le dovute eccezioni-

inferiori a lei, che comprendevano una vasta gamma di opzioni, scegliendo le quali sarebbe sfociata però nella pedofilia, la restante popolazione maschile di Hogwarts si poteva dividere in ‘cozze’ cioè quegli esseri che dovevano avere nelle vene del sangue mostro, visto l’aspetto fisico da film horror, che finivano sessualmente frustrati come Piton, un uomo, che se si facesse una scopata al posto di togliere ogni volta punti a Grifondoro, risolverebbe tanti di quei problemi, che sarebbero tutti più contenti, lui compreso! Per continuare, c’è la categoria ‘microcefali da accoppiamento’ categoria tanto vasta quanto deleteria. Gli esemplari di tale specie, sono i tipici fighetti del Quidditch la cui massa muscolare è inversamente proporzionale a quella dell’encefalo, e laddove avessero un qualche surrogato di cervello si troverebbe sicuramente ad altezza pelvica, cui se ne dedurrebbero i ragionamenti scrotali che concepiscono! Insomma i classici ragazzi-trofeo SeiBelloFinchéStaiZitto, che facevano la felicità di parecchi esemplari del gentil sesso –a detta sua della stessa intelligenza, visto che non dovevi averne molta per trovare interessante un tipo, che ha la loquacità o la gamma di argomenti del mocho vileda!-.

Quindi si passava al sicuramente meno affollato genere dei ‘carini’ , cioè quei maschi mediamente guardabili e non del tutto idioti con cui intrattenere una discussione non al livello TuberoCongliOcchi, ma quantomeno uno scambio al di sopra del mononeuronico; apparteneva a questa specie, senza ombra di dubbio, il Capitano Oliver-cuoricino-di-burro-Baston. L’unica pecca di questo gruppo era quello di comprendere elementi dalla timidezza impressionante –vedi il sopraccitato portiere- o comunque non predisposti a sopportare un tipina caliente come lei.

Quindi c’erano i classici ‘Belli e impossibili’ categoria che contava scarsissimi esemplari, e che era l’evoluzione massima del genere maschile, quei quarti di manzo significativamente stuprabili che mandavano kaputt il sistema endocrino della stragrande maggioranza delle femmine, ormonalmente e mentalmente sane della scuola, un esempio? Cedric Diggory.

Nonostante si possa pensare che la scelta della bella cacciatrice dalla chioma color della notte potesse ricadere proprio su quelli esemplari di rara maschia perfezione, la sopraccitata moretta rilegava in una serie tutta sua i maschi degni del suo apprezzamento, la classe ‘Maschi Fuoriserie’ , quei ragazzi cioè geneticamente predisposti a farla andare di matto, quegli esseri che anche se comportanti alcuni difetti, riuscivano ad intrigarla e inflipparla a dovere, grazie a quel carisma ed un certo non-so-che da orgasmosa contemplazione…insomma quei tipi provvisti di un cervello pensante, collocato nella giusta sede quale la testa, fisicamente scopabili, anche se non del tutto perfetti, e che soprattutto fossero divertenti e, perché no, anche un tocco romantici –attenzione, non diabetici, ma romantici, passionali-, qualcuno che sapesse al contempo essere preda, ma all’occorrenza anche predatore. Diamine! Non poteva fare sempre e solo tutto lei, o tutto lui –il che di solito prometteva disastri-! Appartenevano a questa divisione Fred e George Weasley…anche se, a dirla tutta, il cervello del secondo adesso poteva benissimo essere scambiato per zuppa inglese, una pappetta giallognola, che lo rendeva un adorabile ma pur sempre mansueto cucciolotto nelle mani della sua ragazza, tutta sospiri d’amore e romanticherie…contenta lei!

No, non aveva bisogno di quel genere di smancerie lei, non che fosse una sorta di bestia senza sentimento, capace solo di concepire sesso, ma nemmeno un’adorabile principessina tutta principe azzurro, cavallo bianco e atteggiamenti mielosi! Voleva passione bruciante, ecchediamine! Baci febbrili da farle sciogliere il cuore e…anche qualcos’altro ad altezza inguine, se doveva essere sincera!

Passione, rovente passione, ecco la parola d’ordine per accedere al suo inviolato cuoricino, abbattendo le barriere del suo granitico orgoglio e sviscerato femminismo.

Purtroppo non aveva trovato ancor nessuno che l’avesse capito…o forse si…era convinta che quell’intrigante maschietto seduto accanto a lei, potesse essere un potenziale ‘ragazzo tipo’, ma non voleva correre, non voleva l’ennesimo fiasco, perché era certa non l’avrebbe retto.

 

 George, si era resa conto, calzare a pennello per la sua seducente compagna dagli occhi color del mare, come ragazzo s’intende…come amico, poteva andarle benissimo anche a lei.

Fred invece, per quanto tutti li professassero gemelli anche nell’animo, era diverso –ovviamente nel limite delle microdifferenze che potevano comprendere quei due esseri sfornati dallo stesso stampo- ad essere sincera, non lo aveva ancora inquadrato perfettamente, insomma, Fred era un tipetto ben diverso dai disadattati-passeri scopatoli-fedifraghi con cui aveva avuto il dispiacere di passare del tempo, e a dirla tutta erano stati proprio alcune delle suddette checche isteriche a farle prendere di quelle cantonate mostruose, a causa delle quali il suo –allora- tenero cuoricino era tutta una cicatrice. Colpa di quei mononeuronici se adesso aveva preso le sue drastiche precauzioni, e preferiva di gran lunga rimanere amica di qualcuno a cui teneva davvero, che non pagare un potenziale biglietto per l’inferno, sola andata, ergo poi ritrovarsi nuovamente sola, abbandonata e ferita.

Sapeva, o meglio sperava che l’esemplare Weasley che adesso era tutto preso da chissà quali pensieri, non fosse l’ennesimo SDDS (Sexy Deficiente Da Scopata), e a dire la verità lo aveva ampiamente dimostrato, sempre pronto a consolarla e a difenderla, a farle fare addominali extra a furia di ridere e a farle provare il brivido dell’espulsione con le sue cazzate! Insomma il prefetto amicone, mai di troppo, sempre gradito, una persona con cui poter parlare liberamente di…beh quasi tutto, e soprattutto l’unico, che seppur irrimediabilmente cotto –da quel che sapeva, e vedeva- non aveva osato toccarla nemmeno con un dito! Notevole da un ragazzo, non ancora immolato all’ara dell’omosessualità e cerebralmente a posto. Tuttavia, non sapeva dire il perché non avesse già aperto la caccia di quel raro esemplare di maschio…o forse lo sapeva fin troppo bene…limiti.

Secondo la sunnomata moretta era limitante mettersi con un proprio amico, cioè, non diceva di infilarsi nel letto del più odiato essere dell’universo, semplicemente evitare di trasformare un bella, anzi no, bellissima, stabile, rilassante amicizia, in quello stato da chiamare la neuro che è l’amore, in cui si diventa insicuri e stressati manco avessi sopportato quello zotico del caro Severus per tutti i tuoi 15 anni! Limiti…perché quello che tu dici liberamente ad un amico, potresti non dirlo al tuo ragazzo, e lei non voleva avere segreti per le persone che amava, non era nella sua natura, Angelina Johnson era notoriamente una faccia di bronzo, che nel bene o nel male ti spiattellava quello che pensava, pur sapendo di essere, a volte, piacevole come un calcio sotto la cintura…e allora, come poteva lei, discepola del credo secondo cui la persona amata deve vivere nel più alto stato dell’idillio psico-fisico, ferirla con quella linguetta da cobra, che a volte sputava talmente tanto veleno da potersi strozzare?! Come?! Semplice, evitava proprio di esporsi a quel rischio, e riservava alle persone più importanti della sua vita quel sentimento di amicizia profondo, puro, vero, che considerava l’espressione massima dell’amore per qualcuno: Esserle accanto, senza farla soffrire…oddio…anche se a guardare bene, il manzo dai capelli color del sangue che aveva accanto non aveva propriamente la faccia di chi è perso ‘nell’estasi mistico dell’empireo’ –leggasi: paradiso- visto che dallo stato catatonico in cui era caduto, si poteva ben dire si stesse tribolando in fastidiosissimi tormenti testosteronici…chi sa cosa frullava in quella matta testolina in quel momento?

 

 

***

 

   Niente, quel suo fratello perverso e autolesionista, al momento caduto in una sorta di trance da sega mentale NC17, che aveva –ne era certo- come protagonista la cacciatrice dai capelli corvini, che tracannando burrobirra, gli sedeva accanto, non si decideva a farsi avanti. Il nulla! Vuoto pneumatico, nonostante lo spettacolino che da ormai un’abbondante mezzora i due si stavano gustando fra lui e il suo ghiaccioletto sexy preferito; nessuno di quei ritardati si decideva a darsi una mossa. Cosa diavolo aspettavano? Che scendesse la Madonna con al seguito tutte le intelligenze celesti ad illuminarli? O forse avevano deciso di vedere chi dei due avrebbe avuto prima il crollo ormonale?! E senza ombra di dubbio ragionevole, quello messo peggio era il suo adorato gemello, che con tutta la spavalderia di cui erano geneticamente dotati, al  momento vantava un’audacia da coniglio! E volete sapere perché signori miei!? Per degli insulsi concetti della deliziosa Angelina-sono-giovane-e-rampante-bella-di-notte-di-giorno-bella-sempre-Johnson, la quale seguiva la fede del NonVoglioFartiSoffrirePerciòTiRimangoAmicaAncheSeInRaltàSonoSolaComeUnCaneEHoTantoBisognoDiAmoreENonAmicizia…tze, pivelli! Ed avevano anche il coraggio di dirgli che in amore era un bambinone lui, un cuccioletto troppo innocente per essere definito stuprabile e troppo poco per non esserlo, una sorta di scolaretto delle elementari tutto bacini e occhiatine da ulcera duodenale, quando poi, i fatti erano inoppugnabili, che dei due, quello sessualmente appagato era proprio il suddetto cuccioletto, e non quell’abominevole eccesso di ormoni e porcate mentali in cui poteva identificare il suo fratellino. Dio che spreco, davvero non capiva cosa ci fosse di tanto complicato, era chiaro, lampante, trasparente come l’acqua, che quei due si piacevano. Punto. Realtà, dura realtà. Che suo fratello fosse in modalità cinghiale in amore, ormai lo avevano capito anche quei disadattati-parameci di Tiger e Goyle, d’altro canto, di quella moretta, sboccata come uno scaricatore di porto e pericolosa come una Manticora incazzata si sarebbe giurato il contrario, eppure, era proprio quel suo costante amichevole menefreghismo, che gli aveva fatto sorgere il dubbio amletico secondo cui la bella bambolina considerasse –naturalmente a sua insaputa- il caro Fred ben più importante di un amico. Ne era arcisicuro, il suo sesto-senso-Weasley non sbagliava mai, ma allora, perché nessuno dei due faceva niente?! Perché stavano ancora giocando alle belle statuine invece di sbatterli fuori da quella stanza, con buona pace di tutti, e fare sentire alla torre dei Grifondoro sinfonie tipo ‘La cavalcata DELLA VALCHIRIA’ con controcanto da telefono erotico e apertura in CHIAVATA  di violino? Perché non stavano già ruzzando come gli adolescenti in piena crisi ormonale che erano? Perché quel suo stramaledetto sosia, porco da far pura, bello da far invidia –non che lui avesse niente da invidiare, sia ben chiaro- non le aveva già strappato le mutande?! Perché!?!?…oddio forse perché in quel modo la moretta gli avrebbe strappato qualcos’altro effettivamente, ma non ne era mica troppo sicuro…da come lo stava guardando adesso, cipiglio alla NonMeNeFregaMolto, da leggersi TiVorreiScopare, tradito da quel leggero rossore, che voleva far credere frutto della burrobirra ingollata, ma che era sicuro fosse provocato da un certo teppista seduto accanto a lei, si poteva dedurre la sua teoria sottilissima non fosse poi così sbagliata, e che quel cioccolatino che stava sibilando da ormai troppo tempo per risultare convincente frasi tipo “Che schifo” “Sbocco” “Vomitevoli”, si stesse rodendo d’invidia…eh carina, c’è chi può e chi non può, io può! Ennesimo sguardo rivolto ad Angelina-gnocca-gnocchissima-e-intoccabile-Johnson, classica posa alla topa-nature che sfodera quando deve conquistare o quando deve annientare, e visto che gli unici bersagli che avrebbe dovuto fare fuori in quel momento, si stavano ancora slinguazzando amorevolmente, propendeva per la prima opzione…riflesso incondizionato del carattere da seduttrice? Può essere, o forse era un muto FredGuardamiCazzoEFaiIlTuoDovereDaUomoEtero…anche questa ipotesi accettabile.

E poi osavano dargli del bambinone-sempre-a-fare-scherzi-o-in-stato-Alicia-contemplativo?! Mi sa che aveva capito molto più lui di tutta quella faccenda, che stava al disinteresse come lui a uno Schiopodo, che quei due bifolchi che facevano finta di ignorarsi, quando non chiedevano altro che calcolarsi, e magari giungere a quello stato di beatitudine, cui lui adesso faceva ampiamente parte…vabbé meglio tornare a concentrarsi sulla sequenza BACIARE-LECCARE-BACIARE quella deliziosa boccuccia a cuore, la cui proprietaria era altrettanto allettante, prima che la suddetta proprietaria decidesse di privarlo di un tale piacere...Ah, l’amour!

 

 

***

 

Ok, a questo punto scattava l’opzione sei lesbica o completamente rincoglionita?!

Nonostante avesse lanciato –o linciato- ad Angelina un’occhiata da far passare l’Avada Kedavra per un divertente giochino fra amici, pericoloso quanto il ‘Lumos’, la ninfetta fatale aveva la mobilità di un sasso sotto incantesimo Pastoia Total Body, in confronto al quale, un Moloch di pietra era l’essenza stessa del moto! Ora, considerando il fatto fosse amica della graziosa cacciatrice dalla sensibilità belluina, da ben cinque lunghi anni, poteva di certo affermare la suddetta non fosse una delle figlie di lesbo, ergo le veniva messa davanti agli occhi l’unica incontestabile verità: Angelina si era rincoglionita! E doveva averlo fatto anche in modo abbastanza traumatico se tutti quei suoi splendidi neuroni avevano indetto sciopero ad unanimità.

Che fosse prevenuta, era risaputo, e lo sarebbe stato anche lei se avesse avuto al seguito un torma di pecoroni lobotomizzati, arrapati un giorno sì e l’altro pure, il cui unico obbiettivo è farti perdere la verginità –sebbene tu non sia affatto d’accordo- con la grazia di un trivella. E’ naturale che poi la poveretta prenda i suoi tempi per mettersi con qualcuno, visto che in quel cervellino femminista che si ritrova, comincia a spaziare la convinzione, secondo cui, i maschi non discendano dalle scimmie ma dai maiali! Su questo non poteva che essere d’accordo con la moretta, che adesso guardava distratta l’esemplare di ‘vir stuprandus’  -latino signori!!- e al posto di mettere in atto una delle sue napoleoniche strategie d’adescamento (che non le sarebbero servite a molto visto che al momento quel quarto di manzo con occhio lubrico poteva più definirsi uno STRACOTTO bovino) cioncava burrobirra da cirrosi epatica. Le sarebbe uscito un ‘Ti Odio’ alla Malfoy se non fosse stata troppo impegnata a dilettar la lingua con ben altri giochi…quello che davvero non capiva era perché, la Pantera di Hogwarts stesse temporeggiando tanto, quando il soggetto da film porno che le sedeva accanto, e che tentava di diventare strabico nell’intento di:

 -gettare l’occhio su un certo davanzale da porto d’armi, perché davvero quella moretta senza ritegno, aveva un corpo da bruciare anche le ultime cellule cerebrali –laddove ve ne fossero- dei poveri idioti che le capitavano a tiro (e detto da una, che è felicemente fidanzata e ostenta un tono da SonoEteroEMeNeVanto, voleva dire che era davvero una bella ragazza)

-e cercare di non dare nell’occhio per non fare la figura del suino

 

quest’essere si sapeva essere uno di quei rari esemplari, che, a parte le porcate da maschio adolescente, tollerabili in quell’età, era buono come il pane, che se gli fosse capitata una mosca in cinta l’avrebbe aiutata a sgravare! Ma allora cosa diavolo aspettava quella matta?! Anche a volerlo creare con la magia non ci sarebbe stata una persona più affidabile, gentile e passionale di Fred, e laddove ci fosse, era il suo sosia naturale, che al  momento era bello che occupato con lei e recava un cartello con affisso PROPRIETA’ PRIVATA ALICIA SPINNETT : KEEP OUT!, anche se era certa, che quel cucciolone con cui stava amoreggiando da un abbondante mezz’ora, non era quel concentrato di erotismo di suo fratello. No, decisamente, il suo ciccino era teneroso quanto voleva -ma anche terribilmente maschio all’occorrenza- mentre il suo gemello Angelina-dipendente era decisamente più passionale. Ora, facendo un rapido calcolo secondo cui:

1.la sua amica detestava, come le stava chiaramente facendo capire da mezz’ora, rincoglionendola a suon di “Che schifo”, le romanticherie -per cui lei invece stravedeva- ed era più il tipo da sgroppata iper passionale al limite della censura

2.Fred non fosse proprio il tipo tutto zucchero e paroline dolci, piuttosto si poteva dire tutto frasette maliziose da telefono erotico e palpatine nemmeno troppo ‘ine’ , ma non fosse nemmeno uno di quei mufloni in calore, con la sensibilità di un bolide, che si prefissavano come scopo della vita perdere la verginità il prima possibile e possibilmente con la più figa

3.la Johnson avesse esplicitamente ammesso di trovare il caro Weasley per lo meno fisicamente interessante, se non anche psicologicamente, sostenendo quei due fossero amici per la pelle, il che tradotto in termini umani voleva dire il rosso fosse ampiamente entrato nelle sue grazie

 

Sommando il tutto si poteva avere un’unica, semplice, lampante soluzione = AMORE.

E allora perché quei due mentecatti erano ancora lì, seduti uno accanto all’altra sul letto, con fare da debosciati, quasi quello che stesse succedendo davanti ai loro occhi non li toccasse, ma sapeva benissimo che non era così, perché da che mondo e mondo una pomiciata i piena regola come quella che stavano eseguendo lei e la sua fognetta adorata –cui avrebbe dato 10 solo per come la stava baciando- l’avrebbe fatto venire duro anche a quell’impotente di Piton –perché Piton ERA impotente! Era una legge della biochimica, un uomo così non può essere altrimenti!-!!!

Ora, perché non stava vedendo la stessa scena, magari con risvolti vietati ai minori –ma che ci poteva fare lei se quei due parevano essere usciti da l’ultimo numero di Sexy Magic?- fra quelli esemplari di carne da monta? Eh? Perché?! Che aspettavano?! Speravano forse che si facesse scopare dal suo George per avere una qualche reazione di esito vagamente positivo?! No perché in quel caso potevano pure estinguersi, tanto lei non lo avrebbe fatto. O per precisare, non lo avrebbe fatto così, con due idioti che si sarebbero parati tipo cinema, con tanto di bidone di popcorn, a godersi la scena! Sticazzi!!!

Ecco, adesso si era fatta un training autogeno al suicidio…poteva pure dire addio all’ultimo refolo d’intelligenza, tanto dopo st’analisi da paranoia se l’era giocato! Meglio lasciar perdere e concentrare le attenzioni su quel gioiello di maschia perfezione che stringeva fra le braccia, la cui mano era piacevolmente scesa ad altezza natica…povero piccolo George, mi sa che voleva qualcosa di ben più sostanzioso che qualche misero bacetto…e lei, non chiedeva altro!

 

 

Continua…

 

 

 

…non credo ci sia niente da commentare °-°*…

 

 

 

Bryn: Effettivamente se la Rowling mi deve far diventare sfigati e sfregiati anche quei poveri cristi dei componenti della squadra di Quidditch, VADE RETRO!! °-° Cmq, vedo che non sono l’unica esagitata durante le partite di Quidditch! Della serie, il calcio non mi si fila di striscio, ma datemi una scopa e vi sollevo il mondo (o il mondiale vista la figura di melma dell’Italia -.-)…Povere Angelina e Alicia, hai detto bene che dovranno sorbirsi una Katie-sono-sola-e-abbandonata-mi-manca-il-mio-cucciolo-Bell…immagina i pianti -.-…ma…ma…c’è un ma di salvataggio, perché, le tue speranze pie sono state ascoltate e alla coppa del mondo di Quidditch c’è tutta l’allegra brigata (XD ooooohhh yeah!!!)…piuttosto mademoiselle, je espère que la France est amusante et il y à beaucoup d’internent café…così mi recensisci…e sei di nuovo la prima (\o/ \o/<-balletto della vittoria)…vabbé chiudiamo la parentesi francofona e demenziale per favore sennò mi si arrovella il neurone!! Fammi sapere che te ne pare di sto chap^^.        

 

Felpy: °\\° *blush* d-davvero t-t-ti sono piaciuti i miei disegni (*Lynn con sguardo sbrilluccicante*) graaaaaaassieeeeeeeee ^^. Il disegno di Fred e George cuccioli l’ho fatto proprio in onore delle mie lettrici (o lettori se ce ne sono…sono una frana a capire nick e cose varie -.-), soprattutto quelle a cui piacciono i due gemellini in versione cucciolo ^^. Fammi sapere che ne pensi di questo chap…sarà un po’ troppo NC17??

 

Selphie: Sai, non sei l’unica a sognare ancora George in mutande…perché la qui presente autrice, devi sapere, che non ci dorme più la notte!! *ç* sbaaaaaaav inutile, è troppo figo!!! Sono tutti fighi porcaccia la miseria! (escluso Percy, che già è tanto se si è trovato quella povera anima di Penelope, che è pure carina!).

Per quanto riguarda Oliver e Katie, purtroppo duole anche a me, che mi sono curata quei due timidoni nemmeno li avessi inventati io Y-Y rimarrete sempre nei nostri cuori ragazzi! Ma purtroppo è così, mi devo attenere alla storia..non che non compariranno riferimenti, ma non sarà mai com’era prima…sigh!

 

Angéle87: Innanzitutto, volevo farti I complimenti per la fan fic “perché Weasley è il nostro Re”, che non credo di aver recensito, ma che ho letto e ho apprezzato parecchio *-* Ronnino ed Hermy, la mia coppietta adorata *sbrilluccic sbrilluccic*, davvero ben scritta, ben fatta…STUPENDA! Ora, ti ringrazio per la recensione e spero commenterai anche questo chap…ah, cedo che da qui in poi ci saranno diversi capitoli NC17…sono una lurda lo so -\\\-…

 

George Weasley: George! Ciccio! Che bello, ti recensisci…piaciuto questo capitolo? All’insegna dell’ humour mi pare, e delle speculazioni cerebrali per altro…quanti, quanti, quanti altri trip dovranno ancora sopportare i miei lettori? TANTI! Perché sono una sadica! E pure masochista…mio dio sto sfollando, meglio che concluda qui con sta risposta prima che metta in mezzo anche i puffi e le farfalle…fammi sapere che ne pensi di questo chap^^.

 

Cleon Weasley: *-* me è troppo contenta per tutti questi complimenti, davvero, me non li regge!!! Grazie per l’atto di fedeltà, di lettura e recensione dei capitoli, che ne pensi di questo? Piaciuto?

 

Pea: T-T ho sbagliato i personaggi, sigh sigh, mi sento un’autrice fallita…però, quel disegno…sarà che sono giapponesi, ma ci ero cascata…porca paletta, ho sbagliato i character…sono una fallita, farò seppuku per questo…George, rinuncerai all’idea della biancheria? [Giammai!!! NdGeorge fermamente convinto]..allora ti servirà un giubbotto antiproiettile e taaaante preghiere u.u [Lynn e Pea annuiscono con aria grave…]…bwahahahaha mi immagino Fred con la coppola che cavalca la scopa, e quando vede che disarcionano Angelina tira fuori il fucile a canne mozze!!! Bwahahaha spassoso!!! Bellissima anche la tua storia, davvero complimenti! ^^ fammi sapere che ne pensi di questo chap^^.

 

Ale: *100* CENTESIMA RECENSIONEEEEEEEEE XD! Non mi aspettavo davvero che la mia storiuncola riscuotesse tanto successo! Sono commossa, sigh sigh, cento recensioni…nemmeno nei miei sogni più sfrenati…vabbé sniff, sorvoliamo…bien bien mademoiselle, comment à été la France? Madonna, riesco ancora a parlare francese nonostante sia finita la scuola da un mese…impressionante! Hai visto che lavoro certosino di compensazione fra il mio chap e quello della Rowling? Ma dopotutto, certe cose si capiscono subito! Altro che Mondiali di Calcio, tze, mezze seghe, è col Quidditch che si conclude qualcosa (Cannoni di Chudley a parte, che poracci non battono chiodo da un’era…ma la speranza è l’ultima a morire!). Fammi sapere che te ne pare di questo capitolo ^^.

 

Ryta Holmes: Toh una delle mie Beta-Reader latitanti, fa piacere rivedervi qui ogni tanto…lo so lo so i M.A.G.O sono un brutto affare, soprattutto quando alla prova di Pozioni, Piton fa di tutto per fotterti…e ci riesce! Ma dico, una pozione un cincinnino più semplice no eh? Dovrò parlare a Severus, non mi piace come si sta comportando, eppure è una persona così sensibile…chissà come mai è cambiato così radicalmente…radicalmente…ok, non radicalmente, ma è diventato un botto più cattivo rispetto a quando frequentava Hogwarts con me…ma basta con le elucubrazioni mentali, e, se sei ancora viva, fatti sentire! ^.^ (mocho vileda)…bwahahahahahahahahahahahahahahahahahahahhahahahahahahahahahahahahahahahah!

 

Luna Malfoy: [ Lynn tremolante tira fuori la testa da sotto al tavolo dove si era nascosta, con in mano una sorta di moloch in cioccolata anti-dissennatore e all’occorrenza anti-LunaConMalditesta] brrr, fai paura quando stai male, in confronto a te zio Voldie è un allegro simpaticone pronto a scherzare cordialmente [ma io SONO un allegro simpaticone pronto a scherzare cordialmente!!! ^o^ NdZioVoldie] [°-°** ok…adesso ne siamo sicuri…zio Voldie si è rincoglionito!]cmq…toh ch si rivede, la mia seconda Beta-Reader [che al momento è in brodo di giuggiole perché è venuto a trovarla l’amoruccio suo ^^…]…ma tralasciamo!!!

Grazie per i complimenti e le osservazioni, fa sempre piacere riceverne! Goditi sto chap, all’insegna delle minuziose elaborazioni mentali…che dio ce la mandi buona a superare anche questo capitolo!!!

 

 

Un ringraziamento particolare a Luna Malfoy e Ryta Holms che mi sopportano e supportano, leggendo questa st…quest’ accozzaglia di lettere unite a caso…ragazze vi voglio bene!!!

 

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