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Autore: aKifer    16/06/2007    19 recensioni
Hermione ha cambiato vita, ha chiuso con la magia. Hermione è una prostituta.
E Draco, casualmente, si presenta sotto forma di cliente.
Incominciò con la paura, paura e piacere e una sgomenta curiosità di ciò che sarebbe accaduto. Mann.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Now, I've got arms
And I've got arms
Let's get together and use those arms
Let's go
Time's a wastin'

I've got lips
And I've got lips
Let's get together and use those lips
Let's go
Time's a wastin'
June Carter e Carl Smith.








Hermione osserva Hermione nello specchio

e sorride.


A stento si riconosce. Perchè la lucida superficie rimanda un'immagine limpida e serena. Così tipica di lei quando era ancora tipicamente se stessa. La matita le evidenzia gli occhi nocciola. E le labbra sono rosee e pulite, il rossetto che giace nel cassetto. 
Non ne ha più bisogno, non lo ha mai voluto.

Connie storce la bocca.
-Che fine ha fatto la gran troia della mia migliore amica?- dice con simpatia, con affetto. Sapendo che è proprio ciò che lei vuole sentirsi dire. Che Hermione-puttana-Granger non esiste più. 
Il silenzio è un tacito grazie.

Dolce le ripassa le unghie con uno smalto traslucido e delicato, la testa avvolta in un asciugamano - rosa, come tutto il resto, d'altronde, in quella stanza. Hermione muove allegramente le dita, rimirando l'opera.

-Come sto?- chiede euforica, volteggiando due volte, l'abito che le sfiora dolcemente le gambe.

-Favolosa, cara, favolosa e raggiante.-

Ed è vero.
Hermione sorride con una dentatura perfetta e perlacea, mordicchiandosi il labbro inferiore. Favolosa e raggiante.

-Oh, Sono così agitata.- esplode Dolce all'improvviso, zampettando le mani nel vuoto, nel tentativo di asciugare lo smalto. Dolce è sempre agitato. Quando si prepara per uscire, quando Jennifer Lopez canta in televisione, quando qualcun altro si prepara per uscire. Per questo possiedono piantagioni di camomilla in cucina, sebbene le inutili proteste di Connie (-Ci vuole alcol, non camomilla, alcol.-).

-Qualcuno vuole-
-No, nessuno vuole una camomilla. Dolce. Cristo!

Hermione non bada alla conversazione, né alla risposta di Dolce (- Affoga pure nell'alcol e nei brufoli, allora!).
Osserva con più attenzione l'orologio a muro, che segna le otto passate. Come aveva segnato le sette meno cinque la prima volta che gli aveva lanciato una rapida occhiata, e le sette meno due al secondo sguardo. Hermione lo guarda nello stesso modo in cui l'aveva guardato continuamente nell'ultima ora.
Con impaziente attesa.

Ed il campanello parla (ha spesso di suonare, quando Dolce ha sostituito il classico scampanellio con un dolce e malizioso Uhh-uhh d'apprezzamento).

-Moun Amour! E' già qui!- stride eccitato l'amico ed è già in piedi, strusciandosi le gote per arrossirle appena. Dalla porta giungono i suoi squittii felici e brontolii sommessi ed altre frasi. Connie colpisce sonoramente la coscia di Hermione e schiocca la lingua.

-Buona serata.- dice con malizia allusiva, mentre lascia la stanza.

*** *** ***

Non è propriamente un appuntamento.
Nulla di romantico, niente candele. Solo cibo e chiacchere.
Cose così, cose tra amici .Non è stato un invito premeditato.
Frasi lasciate cadere casualmente. Con la stessa casualità che li aveva spinti ad incontrarsi quotidianamente nell'arco dei due mesi trascorsi.
Non è un appuntamento quello tra lei e Draco Malfoy. Sebbene le gambe di Hermione sono state appena depilate e Draco, Draco si è fatto la barba due volte.
Non è un appuntamento.

In teoria.


- Non avevi detto che lui non era in casa? - grugnisce il biondo insoddisfatto, adocchiando truce Dolce, che lo saluta calorosamente sull'arco della porta. 
- Oh, dettagli.
- Ha cercato di toccarmi il culo! Non sono dettagli! - protesta sonoramente Draco, mentre si incamminano verso la Mercedes.
- Siine lusingato.
- E' un uomo! U-O-M-O!
- Ottima deduzione.
- Non voglio che un uomo cerchi di toccarmi il culo. Sono un estimatore della vagina, IO.
- Sei di una fastidiosa scurrilità, Draco Lucius Malfoy.
- E tu sei una dannata bugiarda.
- Touché. Ma a fin di bene.
Draco la guarda in tralice e lascia cadere la discussione.
Non si vince, con Hermione Granger non si vince mai. Così testarda e risoluta.
- Non puoi cambiare casa?
- No.
- Ma hai smesso da mesi di fare la prostituta!
- Non cambierò casa.
- Ma...
- No.
- Se...
- No!
- Testarda.
- Animale.
E ridendo, Hermione avvolge l'avambraccio attorno a quello di lui.

*** *** ****

- Signor Malfoy, cerchi di controllare la rabbia.
- Al diavolo il controllo e al diavolo quella dannata cretina!
- Vuole raccontarmi cos'è successo?
- OH! OH! - esclama esasperato Draco, agitandosi sul comodo lettino di pelle.
- OH! Quello che non è successo, grazie a me. Se era per lei a quest'ora l'aveva già violentata.
- Vuole spiegarsi meglio?
- E' totalmente illogica! Dannata stupida donna. Voglio dire, eravamo in un locale e quest'uomo arriva e le palpa il culo. Avrà avuto sessant'anni e la palpava il culo. E lei, lei non può reagire come una persona normale, No, perché Hermione Jane Granger non è una persona normale. Dio, è assolutamente illogica! E comunque lei lo guarda e fa: "Gradirei che la smettesse". - continua Draco, in una perfetta e quanto mai ironica imitazione della femminile voce di Hermione. - Gradirei che la smettesse! Come si fa a dire "Gradirei che la smettesse"? Come se Harry avesse chiesto al signore oscuro "Gradirei che non mi uccidesse, la prego". Insomma, Cristo!
- E lei cos'ha fatto?

 ****

- Non osare toccarla. -dice Draco, ma la frase è coperta da un sordo rumore di ossa contro ossa, nocche contro zigomo.
Il molestatore è a terra.
Non importa l'età, non importano i capelli bianchi o le rughe o l'espressione sciupata dell'uomo.
Non importa se il rivolo di sangue e la mascella dislocata presuppongono qualcosa di rotto.
Draco se ne fotte. L'importante è guardare Hermione negli occhi e gridarle con sentimento: 

-Imbecille! Reagisci!

- E questa donna cosa le ha risposto?
- "Non sei mio padre" - mima Draco in una stridula voce lagnosa. - Merlino, grazie al cielo no! Ma quell'uomo aveva tutta l'età per esserlo!

- Non sono tua sorella, non sono tuo figlio! Ma che cazzo c'entra, Granger? Ti stava molestando! Mo-le-stan-do! Scusa se ti ho salvato dalla più brutta scopata della tua vita!
- Potevo cavarmela benissimo da sola!
- Oh, sicuro! "Gradirei che la smettesse"! Bel modo di cavarsela, sicuramente le buone maniere funzionano benissimo coi molestatori!-



- "Potevo cavarmela benissimo da sola". Oh, certo. Dannata imbecille.


- Potevo cavarmela benissimo da sola! - ripete Hermione Granger, stavolta gridandolo. 
- Scusami tanto per averti aiutata. Me ne vado! Così può stuprarti in santa pace.
- Bene!
- Bene!

*** 

- Vacca!

Hermione sussulta, e un sonoro schiaffo è la sola risposta che riesce a dare.

-Ah! Ora picchi me? Cioè lui no, per Diana, figurarsi, d'altronde cosa  ti avrà mai fatto! Però non c'è niente di male a picchiare l'uomo-che-ti-ha-salvata.

L'anziano ha smesso finalmente di osservare inorridito il sangue, il suo sangue. Ed ora guarda, se possibile, ancora più inorridito il suo assalitore. A carponi, sul ruvido asfalto, indietreggia. E Draco, che ha la grande voglia di mollargli un altro ben assestato colpo, stavolta più in basso, lo ammonisce:
- Lei! Lei rimanga dove è! Anzi, ora la stupri! Forza, sembra volerlo.

- Smettila! - grida Hermione esasperata, le nocche bianche, mentre i pugni serrati tremano.
L'uomo prova a rialzarsi. Indugiando, si aiuta con le mani sulla nuda strada e solleva le vecchie ossa. Con gli occhi cerca la macchina, parcheggiata qualche metro più in là. Troppi, per sfuggire a Draco.

- Ora venga qua e la stupri! - grida lui. 

- Finiscila! - ripete Hermione, in un'esplosione di rabbia.

Slap.

Draco si massaggia nuovamente la guancia, colpito per la seconda volta. Ferito nell'orgoglio. Le scocca "quello" sguardo, lo stesso sguardo di quando erano al terzo anno ad Hogwarts. Carico d'odio e disprezzo, senza però la minima punta di paura. Con rabbia, scarica la frustrazione del suo pugno contro la sua stessa coscia.
Perché, nonostante tutto, non colpirà mai Hermione.

*** 

- E poi cos'ha fatto?

- Io, Oh, io. Me ne sono andato, cazzo! Che poteva fare, me ne sono andato! Era così frustrante! Lei è così frustrante!

- Saprebbe spiegarsi perché ha reagito così violentemente?

- Nessuno tocca le donne con cui esco! E' una questione di possesso! - sbotta il biondo.

- Ma lei non è una donna con cui esce. - nota puntigliosamente l'analista, sollevando gli occhi dal taccuino e scrutandolo da dietro le sue spesse, opache lenti.

*** *** ***


-Hermione!

Dice Ginny abbracciando l'amica. E' nuovamente venerdì e come ormai da parecchie settimane, Hermione è alla usuale cena a casa dei tre Potter. E viene accolta con entusiasmo. Con lo stesso entusiasmo con cui Ginny l'ha accolta la prima volta che l'ha rivista. Ginevra non reprimerà mai, quel suo esagitato stato d'animo, nel rincontrarla. Non tratterrà mai quel piccolo risolino eccitato ogni volta che il campanello suona e lei è alla porta. L'euforia del riaverla sarà l'ultima cosa a scemare.

-Ginny.

Ride Hermione e con le mani cinte attorno al collo di lei, traballa un po’, in un abbraccio cristallino. E Ginny la trascina oltre la soglia, con l'energia di un adolescente innamorata.

-Oh, quanto mi sei mancata!- dice, scherzando con una pura, invidiabile, sincerità.

-Ci siamo viste oggi!- protesta Hermione, ma si lascia trasportare dall'amica.

-Sono ingorda di te.

-Dovrei essere geloso?- è la voce di Harry, che scende dalle scale a torso nudo. Nuovamente a torso nudo. Perchè Harry è quasi sempre nudo, o giù di lì. Esibizionista. Si passa una mano tra i capelli, umidi. Nessuno gli ha mai detto quanto assomigli a James nel farlo, ma lui lo sa. Inconsciamente lo sa. Forse è proprio questo il motivo che lo spinge a farlo.


-
Molto geloso!

-Allora sono molto geloso.- sorride lui, sfiorando con le labbra la guancia di Hermione e soffermandole più lungo su quelle di Ginny, mentre l'abbraccia da dietro, dondolandola.



-Come sta Lily?- chiede Hermione, appendendo il cappotto all'appendiabiti, con infinita naturalezza ed abitudine. Harry mugugna e solleva gli occhi al cielo, mentre sua moglie lo gomita violentemente nello stomaco.

-E' così insopportabilmente adorabile! Non dormo da notti.- sbuffa il moro, con una punta di orgoglio, perché la sua Lily è testarda, così testarda, che non sa se piangere o sorridere. -Quello di genitori è un lavoro a tempo pieno.

-Io lo faccio da quando ci siamo sposati.- puntualizza Ginny con un sopracciglio levato, in segno di protesta e reclamando i propri meriti.

-E' per questo che mi ami.

-No, ti sopporto perchè ti amo.

E Annah spunta dalla cucina, al fianco di Draco.

*** *** ***


Chi diavolo è Annah?

Ovviamente Hermione non sa ne il nome, ne cosa esattamente ci faccia nella stanza una bellissima donna castana, in compagnia di Draco Malfoy. Prova solo un istantanea antipatia verso di lei, ma, logicamente, non ha nulla a che fare col fatto che sia lì perchè lui l'ha voluta.

E perchè proprio Annah poi?

La donna la saluta e si presenta, avvolta in un vestito che lascia poco all'immaginazione. Harry e Ginny la osservano perplessi. Sono abituati alle continue intrusioni di estranee, accompagnatrici del biondo, diverse ogni settimana. Ma da qualche mese a questa parte, Draco si era presentato solo. O più precisamente, pensa Ginny, da quando aveva conosciuto Hermione, Draco si era presentato solo.
Hermione solleva lo sguardo, ora acido e fisso sugli occhi di lui.


-Malfoy.

-Granger.

*** *** ***




-Come vi siete conosciuti, tu e Draco?- chiede Harry, cauto, ad Annah che sembra irragionevolmente a suo agio. Lei sorride, compiaciuta, e posa il bicchiere con delicatezza sul tavolo. I suoi capelli ondeggiano, accompagnando ogni suo movimento. Come se fossero qualcosa a se stante. Stasera abbiamo a cena Annah e i suoi capelli, pensa Harry.

-Draco- inizia Annah e posa il suo materno sguardo sul biondo, che indifferente aggredisce l'arrosto. - mi ha corteggiata qualche sera fa alla "Vipera Verde". E' una persona così affascinante.

-Mpf.- e tutti si girano verso Hermione ed il suo sbuffo saccente. La ragazza guarda con indifferenza l'insalata e tutto di lei, dal sopracciglio levato alle labbra sottili e serrate, lascia intuire quanto non possa esser più in disaccordo.
Non è gelosa è solo ancora, molto, arrabbiata.

Crede.

-Oh, insomma, che diavolo avete voi due?- sbotta Ginny improvvisamente, guardandoli con esasperazione.

-Niente.-
-Nulla.

-Bene.- dice Ginny, almeno su qualcosa sono d'accordo. "Niente". Sono d'accordo su "Niente". Cristo, Lily è più matura.

-Annah.- dice.

-Si?

-E' stato un piacere conoscerti.

-Come?

-E'-stato-un-piacere-conoscerti-Esci.

Annah socchiude le labbra interdetta. Guarda la padrona di casa, che risoluta ostenta convinzione in quello che ha detto, e si chiede se sia tutto uno scherzo. No. Non è uno scherzo. Cerca gli occhi di Draco, cerca supporto e si aspetta qualcosa come: -Se se ne va lei, vado anche io.- Ma Draco non lo dice. I suoi occhi sono attentamente posati su quelli di Hermione. In un reciproco scambio di puro, caustico, astio.

Annah lascia cadere pesantemente le posate nel piatto e inviperita afferra la borsa.

-Bene.- dice e si alza dalla tavola. Harry vorrebbe sprofondare sotto terra. O essere uno struzzo. Sarebbero tutte e due ottime soluzioni, pur di non doversi sentire talmente imbarazzato. Insegue Annah, cercando di salvare le buone maniere della famiglia Potter.

-Uh, ti accompagno alla porta.- dice, nel tentativo di farle strada.

-So dov'è la porta.

-Usala.- deplica Hermione, tagliente e acida come non vorrebbe essere. In fondo Annah, nonostante i capelli cotonati e il vestito trasparente e i modi civettuoli, potrebbe anche essere simpatica. In fondo non è colpa sua se è così inopportuna. E' colpa di Draco, per averla portata. E' sempre colpa di Draco, conclude Hermione.

Coglione.

I cardini protestano vivamente, quando la porta viene sbattuta con ferocia ed Harry riappare, sospirando pesantemente e pulendosi gli occhiali sulla camicia.

-Chiaritevi.

-Non ho nulla da dirgli.

-Un grazie sarebbe un ottimo inizio.- replica Draco, velocemente.

-Grazie per trattarmi come un idiota.

-Ti stava stuprando!

Ecco Ginny ha perso il filo del discorso, o forse non lo ha mai avuto. Però ora sente di averlo decisamente perso. Chi ha stuprato chi? Harry, dal canto suo, molleggia sulla sedia, ciondolante, indeciso se allungare o meno la mano verso le crocchette di pollo. Sarebbe insensibile? Forse si, decide infine.


-Oh, Cristo.- sbotta Hermione.

Senza parole.

Draco la lascia sempre senza parole. Nel bene o nel male. Così maledettamente testardo, non si vince con lui. Mai. Tenace fino all'ultimo anche dalla parte del torto. Così intenzionalmente lascia che la sedia strida sulla piastrelle in un inconfondibile, fastidioso rumore. Ascende in tutto il suo ego e lancia un ultima giudiziosa occhiata a Draco, prima di abbandonare la tavola senza proferire altro. I cardini cigolano una seconda volta, prima che un rumore di passi giunga dalla strada.

*** *** ***


Ed è sceso il silenzio.
Più profondo di prima, che non nasconde sguardi o parole celate. Un silenzio che non ha nulla da dire.
Draco guarda con sufficienza il bicchiere, dondolandolo prima da un lato e poi da un altro, con la stessa meticolosità con cui Hermione aveva dato i MAGO anni prima. Scocciato, più da se stesso che da altro. Ginny pesta dolorosamente il piede a Harry, guardandolo con occhiate esplicite. Il suo indice indica prima suo marito, poi il comune amico..

Parlagli

Il moro spalanca gli occhi e scuote la testa. Ginny ripete il gesto con il potere conferitogli dal matrimonio.


-Allora?- dice il moro incrociando le braccia e guardando severo Draco Malfoy. Più severamente, ordina Ginny in un linguaggio che solo Harry può capire.
Harry guarda Draco Malfoy, più severamente.


-mh-Mh- si schiarisce la gola il moro, in un climax ascendente.

-...

- MH-MH-

-Si?- chiede Draco, falso ingenuo.

-Allora?

-Allora cosa?

-Seguila.- dice Ginny

-Eh?

-Se.Gui.La.- ribadisce la rossa.

-Non voglio seguire Hermione!

-Tu stai già seguendo Hermione!

-Eh? Perchè diavolo la starei "già seguendo"?

-Perché la ami.- Ginny rende tutto così semplice.

-Cosa?!- esclama Draco, dopo aver sputato un oliva lungo la tavola. -Non essere ridicola! Per Merlino, Ginny!

- Smettila di ragionare col pene, Draco! Quante "Annah" dobbiamo sorbirci prima che tu lo capisca?

Ginny vorrebbe iniziare a parlare di amore, vorrebbe iniziare a parlare di sguardi, dei loro sguardi. Vorrebbe spiegare a Draco cosa siano quelle fiamme che ti bruciano, piacevolmente, l'anima. Ma non lo fa. Lui non capirebbe.

-Le guardi continuamente le labbra.- dice invece con veemenza, perchè sa che non afferra il lato emotivo delle cose. E' tardivo. Non se ne intende di baci sotto le coperte. Quindi lo mette di fronte alla realtà fisica dei fatti, sfinita dalla mancata eloquenza del biondo..

-Potrebbe essere attrazione fisica.- ribatte Draco, caparbiamente e si chiede, perchè diavolo paga un analista, se conosce Ginevra Potter. E sopratutto, se lei conosce lui.

-Non ha detto gambe, ha detto labbra. - rettifica Harry.

-Uh.- dice Draco. Tra uomini ci si intende sempre.

In fondo lo sapeva anche lui.
Lo sapeva benissimo anche lui. Non saprebbe dire quando ha realizzato. Quando la corrente ha percorso furiosa i circuiti della lampadina. Quando alle parole "sesso" "alcol" "droga" se era aggiunta un altra: "Hermione". Anzi prepotentemente si era posta sopra tutte le altre, spadroneggiando regina.
Poi come si era accesa, la lampadina si era spenta.

Ma "Hermione" era rimasta chiara, bruciando, stampata a caratteri rossi, nella sua vita.
Forse è il caso di smettere d'ignorarla. 

-Uh.- dice Draco, che non può più fingere sia l'istinto riproduttivo.

-Uh. Cazzo.

Non si rende nemmeno conto di essere scattato sulle ginocchia. Non sente il suono della sedia, sbattere violentemente contro le piastrelle, non sente Ginny esclamare -OH- compiaciuta. Sente solo il dannato bisogno di aprire quella porta e iniziare a correre.

Verso di lei.

*** *** ***











-'Fanculo, Ginny, 'fanculo

Continua a ripete mentre corre per le vie deserte di Londra. E' profondamente arrabbiato con la moglie del suo migliore amico, per essersi decisa solo ora a prenderlo a calci nel culo e fargli fare quello che doveva fare da diverso tempo. Tutto quel girarci intorno così a lungo, cazzo. Ora è tutto così vivido. Draco può sentire i suoi sentimenti sotto la pelle, fin dentro le ossa. Si nutre di loro. E' bastato un calcio di Ginny a trasformarlo in un monogamo. Ora corre, non avrebbe mai corso così. Non pensava nemmeno di essere capace di correre così. Dimentica addirittura la Mercedes e i mezzi pubblici e la metropolitana, corre quei chilometri che lo separano dalla casa di Hermione, sentendosi incredibilmente vivo.
La paura che tutto questo, un possibile noi sparisca, se si fermasse a prendere ossigeno, a dar riposo alle gambe, lo assale. Non sente nemmeno il dolore alle piante dei piedi o la milza che implora. Il freddo colpisce il suo volto e lo tiene sveglio e lucido nella sua totale incoscienza.
Svolta l'angolo ed è nella strada.

-Granger!

Grida, battendo forti colpi sulla porta. Dolce, in accappatoio rosa e maschera da notte apre. Osserva il biondo, deliziato. E si permette pochi lunghissimi secondi, prima di rispondere.

-Non è qui, caro.

-Dov'è?

-E' andata da Connie, al palo. Ha detto che voleva sfogarsi per colpa di un dannato imbecille.-

-Grazie.

-Non penso che tu sia un imbecille.- dice Dolce.

-Ha parlato di me?

- Certe cose non c'è bisogno di dirle, caro.

*** *** ***


-Granger.


Draco è ad Edkins Street. I polmoni che esplodono nel petto e la milza che impazzisce. Non l'ha ancora vista, ma sa che è lì. E che può udirlo. Segretamente spera che lei voglia udirlo.

-Granger!- grida, cercandola con lo sguardo.

Ora la vede, ma è troppo esagitato per notare le sopracciglia alzate , la testa reclina di lato e gli occhi sforzati all'inverosimile per capire chi sia quel dannato idiota che la rincorre.

-Granger- dice sollevato di averla raggiunta e sorride in un mare di ansimi.

-La risposta è no!

Draco espira, inspira perplesso.

- Non ti dirò grazie. E odio ripetermi ma potevo farcela benissimo da sola.

-No!- dice.

-Cosa?

-La risposta non è no.

-La risposta è noi

-Oddio.

-Ascolta Granger. Io ti voglio, tu mi vuoi.

-Sarebbe una dichiarazione? Non ho afferrato la parte romantica della cosa.

-La parte romantica viene tra le coperte.

-No.

-No?

-No. Non farò sesso con te, Draco Malfoy. Sei un dannato poligamo adultero e io sono Hermione Granger. E' ridicolo, siamo intrinsecamente diversi. Non funzionerebbe mai.

-Diversi? Io ho le braccia, tu hai le braccia. Io ho le labbra e tu hai le labbra. Andiamo a casa mia ed usiamole. Stare qui a parlare è un enorme spreco di tempo.*


Hermione è palesemente interdetta.
Le labbra schiuse e la fronte corrugata, mentre guarda Draco Malfoy. Temporeggia, qualche secondo di troppo, nel tentativo di trovare la giusta risposta alla carovana di idiozie che il biondo dice, con convinzione, da qualche minuti.

-Che diavolo d--


-Adesso ti bacio.- dice Draco.

E la bacia.
Le sue labbra aggrediscono quelle di Hermione. E lei vorrebbe dire "non farò sesso con te Draco Malfoy", l'ha ripetuto così a lungo che la frase la rassicura, ma l'unico suono che esce dalla sua bocca è -Cristo- e poi mugugni e rumori umidi. Non è proprio la conversazione che Hermione si era preparata in vista di quel momento. Non è propriamente una conversazione, sono solo accenni di parole e -Sta Zitta, Granger, sta zitta- e poi altri suoni bagnati e così profondamente intimi. Hermione non pensava che un bacio potesse essere così pornografico.
Vuole spingere Malfoy lontano, ma le sue mani lo afferrano per la camicia, attirandolo violentemente.

Maledette mani.


-Cazzo, Granger

-Sta zitto!- ordina Hermione. E lo sbatte contro il palo, seguendolo. E' un bacio inconsapevolmente atteso, quasi esasperato dalla voglia. Draco respira nella bocca di Hermione. E non ha tempo per pensare a cosa comporti il bacio per loro e soprattutto se questo loro sia ipotetico o meno. Meravigliato, capisce di non aver mai respirato per davvero. Fin ad allora. Lui allontana la bocca con difficoltà e prende il fiato, ansimando contro le labbra di lei.

-Dovremmo sposarci.- Dice.

-Sta zitto!- ordina nuovamente Hermione continuando a tenerlo premuto contro il palo. Poi ci pensa ed esclama:

-Cosa?!

-Sposami, Hermione Jane Granger.

-Zitto e baciami.

*** *** ***



Draco passeggia irrequieto nel corridoio di San Mugo, solcando ellissi nel pavimento a piastrelle.
Qualche passo a sinistra e subito si gira in un altra direzione. C'è ansia e nervosismo nella sua andatura.
E nella sua mente soltanto Hermione. 
Guarda ripetutamente la porta che, verde sul muro bianco, esercita un richiamo mesmerico.

-Ancora non capisco- dice con un irritazione degna del suo nome. -Cosa ci faccia tua moglie Potter, con mia moglie, là dentro.

Harry che da qualche minuto non pensa altro che -E sta fermo, Merlino, sta fermo-, posa lo sguardo su Malfoy.

-Tu davvero non vuoi sapere cosa accade li dentro. Fidati. C'è voluto tutto il mio coraggio per far nuovamente sesso con Ginny. Dopo aver visto- Harry agita la mano in aria in un ampio movimento. -quella cosa.

-Credimi, ci vuole ben altro per farmi desistere dal sesso.

-Vantatene.- osserva Harry levando un sopracciglio.

Un grido strozzato e prolungato interrompe la conversazione. E Draco pensa o, più giustamente, unisce parole a caso: "Urlo, Hermione, dilatazione, bambino"

-Oh cazzo.- Draco sbianca, fermandosi rigidamente.

-Io entro.

Dice.

Ed entra.

Harry alza il culo dalla comodissima sedia, dove preferiva di gran lunga stare e segue l'amico attraverso la porta. Avrà bisogno di un maschio la dentro, tutti quegli feromoni femminili muterebbero chiunque in una gigantesca checca.


-Merlino!- sente Draco gridare appena varca la soglia.

-Morgana!- aggiunge lui appena vede Hermione, in una posizione ginecologica che non avrebbe mai voluto vedere.

-Smettila di guardare la vagina di mia moglie Potter!- grida Draco, incapace di dire altro.

-Harry!- dice Ginny, tutt'altro che civile.

-Oh, Dio Merlino.- Harry che ha assunto una tonalità verde pisello e si sente sul punto di vomitare. Facilmente impressionabile.

-VOI- Hermione ruggisce nella pura e più totale agonia.  -VOI! Fuori! FUORI!-

I tre stanno per lasciare la stanza quando il ruggito si fa sentire nuovamente. -TU no! TU resti!-

Draco deglutisce e si avvicina al lettino di Hermione.
Cerca la sua mano, ma lei decide che agguantarlo per la cravatta sia una soluzione migliore. Draco vorrebbe dirle che va tutto bene, che sono in due a far fronte a tutto questo e che presto saranno in tre. Ma tutto non va propriamente bene.
La cravatta si stringe sempre più ferocemente intorno al suo collo, mentre Hermione non accenna lasciare la presa e la prima cosa che vorrebbe dire, se solo riuscisse a prendere fiato, sarebbe -Sedatela-. La stanza è così bianca e igienica da ingigantire ogni più piccolo atroce dettaglio. E le luci, troppo forti, invece che abbagliarlo, lo rendono ancora più consapevole.

Sua moglie sta dando alla luce il loro bambino.

-
BambinA.- dice nell'agonia Hermione, che ha imparato a leggergli dentro.

Draco non replica. Collo, respiro, soffoco. Hermione è davanti a lui. Paonazza, sudata e scurrile che non lo è mai stata. Una visione grottesca della donna che ama. Perchè più che mai, lui, in quel momento, sa di amarla..


Le urla di Hermione lentamente si placano, rimangono ansimi e gemiti e poi finalmente solo il suo respiro. La sala è ghermita da altre grida, più stridule, più acute.















Nota dell'autrice:

*
Citazione da time's a wastin' June Carter Cash.


Ed ecco l'ultimo glorioso atto.
Riappaiono un po’ tutti, Connie, Dolce, l'analista (troppo affezionata per non citarlo), Harry, Ginny, Lily ( a modo suo, ma appare). E ovviamente loro. Che non smetteranno mai di litigare. E di amarsi. (Draco non lo ammetterà MAI).
E poi c'è il piccolo primogenito Malfoy.
Uhm, pensavate in un finale più, diciamo, pacato? Munito di una semplice dichiarazione? E NO! signori, no! che sia mai! Questo capitolo doveva strabordare in tutti i sensi!
E ora, commentiamolo:

Mi è piaciuto scriverlo. Non ho atteso altro (o forse ho atteso poco, perchè è stato uno dei primi ad essere steso.) Comunque mi è piaciuto. Mi chiedo solo se non sia stato troppo veloce. Se avrei dovuto soffermarmi più a lungo, sulla gelosia e sull'attesa. Sarete voi a giudicare.

Ma io NON amo temporeggiare. I loro momenti, dolci, piccoli, insignificanti, teneri Draco ed Hermione gli hanno avuti. Guardando le stelle, parlando nei caffé, semplicemente sopportandosi. Ci sono stati, nel corso della storia, sebbene sommersi dal peso del passato di lei, ci sono stati. Ho pensato ad un casuale bacio, prima del verdetto finale. Ma poi ho capito. Ho capito che LORO avrebbero capito.
Baciandosi, anche solo una volta, avrebbero dovuto capire tutto.
E così arriva la fatidica proposta.

-Sposami, Hermione Jane Granger.-

E mi emoziono a riscriverla, anche qua, senza significato,tra le note. Perchè ogni volta che la digito, ogni volta che la leggo, Draco è lì, che guarda Hermione e cerca di sfuggire all'asfissia dei suoi baci e alle sue maledette mani per chiederle di invecchiare con lei. Un Draco che nella mia mente ha preso vita. Spero anche nella vostra.
L'ultima parte, poi non l'ho pensata. Senza saperlo l'avevo già scritta, prima di realizzarlo. Era, semplicemente, naturale scriverla.





Recensioni!


Sono così euforica dall'avervi sentito dire: "ti prego non finirla ora". E mi piacerebbe poter parlare di un futuro seguito, ma non ci sarà. Potrei aggiunger qualche missing moments (Come l'addio al nubilato di Draco, o l'inizio della sua amicizia con Potter, o scene di vita a casa Malfoy.). Nel frattempo voglio lasciarvi con una chicca: A breve posterò un missing moment "riprendendo la mano" che vedrà protagonista Hermione nel tentativo di tornare in possesso delle proprie abilità magiche.


Lady_Slytherin: Ginny è Ginny! Può essere vista come una coiona innamorata per anni di un ragazzo che non l'ha corrisposta così a lungo o come una donna, una donna che ha sempre vissuto nella consapevolezza che avrebbe avuto un figlio da lui. Io l'interpreto nel secondo modo! Ed Harry...Be' lui è un po’ un coione. Molto maturo sotto alcuni aspetti, molto infantile sotto altri (Come le emozioni, Uh). Spero che questo capitolo ti coinvolga!

Goldbuble:Ho fatto un salto nelle tue storie. Purtroppo io non recensisco spesso, e le tue non sono proprio il mio genere, per questo mi sarei sentita un po’ ipocrita a commentarle. Però recensisco anche negativamente (in maniera costruttiva) alle volte. E non ho trovato critiche da svolgere ai tuoi scritti. Sono sicura che prima o poi scriverai una fanfiction che mi piacerà molto recensire.

Chris87:anche io gli adoro! Sono un soggetto così bello, del quale scrivere!

Riru: OH! Grazie! Io sto iniziando a detestare quel titolo. Non solo perchè non ha niente a che fare con la storia, ma credo oltretutto che stoni molto con il racconto. Ho letto (e recensito) una tua Draco Hermione. L'ho trovata così ricca nel vocabolario e piacevole, stilisticamente parlando. Senza tralasciare l'originalità con cui hai trattato un tema trito e ritrito. Aspetto l'ultimo capitolo!

Fanny92: Sono felice che Lucius ti abbia colpito! Mentre scrivevo il pezzo iniziale ho desiderato così tanto di poter scrivere ancora del suo rapporto con Draco e di un loro possibile futuro insieme. Ma questa è una storia di rimpianti.

Merryluna: Salve! Figurati! le apparizioni improvvise sono sempre gradite. Ebbene si, questo era l'ultimo . (Soddisfatta o desolata?) Anche a me mancherà scrivere di loro, ma spero di sfornare presto un altra storia. Non so da dove sia uscita la scelta di Atti e scene, ho solo pensato, che era così appropriata. Quella cena sembra una recita.

JiuJiu91: Già, Draco era destinato ad uccidere Lucius, come Harry per Voldemort. Però, in quell'ultimo, dolce amaro momento, Draco comprende finalmente l'amore del padre e Lucius capisce di aver perso il figlio. Così triste per entrambi, ma così straziante per il piccolo Malfoy. Be', oddio, forse prostituta era meglio. Effettivamente era molto meglio. Ma se Ginny non voleva dare peso alla propria frase non avrebbe parlato. E lei invece voleva essere risoluta nel chiarire, finalmente, tutto. Sapevo non ti sarebbe piaciuta, gh, gh! (Che rido? dovrei essere triste). E così finalmente Harry ed Hermione ce l'hanno fatta. A me la riappacificazione è piaciuto descriverla. Con Harry legato e le mattonelle e tutto il resto. Ti prego guardarlo. Perchè ogni mio tentativo di descriverlo non può che sminuirlo. Guardalo e basta. Poi mi devo dire che ne pensi.

Gemellina: Ed in realtà è sempre lo stesso Lucius. Solo più approfondito. Solo che dietro al cinismo c'è un contorto senso dell'affetto. Che porta a inevitabili conclusioni. E tragedie. E dolore. Dimmi cosa ne pensi di questo capitolo, invece! Sono curiosa!

HimenoChan: Ginny deve essere dolce e saggia o non potrebbe resistere al fianco di Harry (che riesce ad essere un enorme adorabile coione, alle volte). Lucius umano. Lo so. Speravo proprio che trasmettesse questo. Una contorta umanità. Hey, Grazie per i complimenti! (Draco Herm forever!). Così l'ultimo capitolo è arrivato. Spero ti sia piaciuto.

Chikka:Mica mi hai fatto arrossire, eh! Mi hai fatto letteralmente morire d'imbarazzo! Soprattutto per la parola scrittrice. Suona così altisonante. Io mi definisco un umile digitatrice, ma chissà, un giorno potrei davvero diventare tale. Sono felice di averti catapultato nella storia! Io ci sono dentro fino al collo!

SweetChocolate: Ebbene si, questo era l'ultimo. Il grande finale. Sono felice ti sia piaciuto Lucius. E' un personaggio così odiato che temevo non sareste riusciti a capirlo e invece! E invece, siete fantastici! [Credo sia piaciuto più di Ginny, anzi, sicuramente!]

Aysha:
In effetti me lo dite in molti. Che il finale poteva essere più lontano. Forse. Ma ti assicuro che è già un miracolo che io abbia scritto una long-fic. Io amo lo stile incisivo, le frasi brevi i momenti, che non sono momenti ma qualcosa di più. Una long fic, sopratutto come primo scritto, per me era una vera sfida. Non vorrei rischiare di viziarla. Portandola oltre la sua iniziale concezione. Tutte le scene tutti i momenti non sono mai stati ragionati ma sempre spontanei, cosa che non credo succederebbe strabordando la mia idea originale. A parte questo, credo farò un missing moment, dove si vede Hermione riprendere dimestichezza con la magia con l'aiuto di Draco (OH).


VIVIANA91: Ovvio che faccio il quinto capitolo! Ed infatti eccolo! Piaciuto?

ImAya: Sai che fuori dalla rete non ho mai conosciuto un fan dei Lifehouse? dannazione, dobbiamo diffonderli! Esatto, titolo da Bon Jovi. Era troppo appropriato, perchè Hermione è dalla parte giusta del torto? Possibile? Be' per lei è così.

  
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