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Autore: Madin    29/11/2012    2 recensioni
Sequel di "Sentimenti Inaspettati", per capirla è necessario leggere la prima. Dopo essersi dichiarata le cose cambiano per la nostra Hermione e alcune domande le affollano la mente: perché quel ragazzo si comporta in modo così strano? Cosa sta nascondendo? Cosa succederà adesso? Molte domande e poche risposte in un mix di bugie e sotterfugi.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Il trio protagonista | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
Capitoli:
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Erano ancora seduti sul tappeto quando calò la sera. Avevano studiato tutto il pomeriggio e iniziavano ad essere molto stanchi.
Hermione cercò di togliersi la stanchezza dagli occhi mentre Ron cercava di non sbadigliare ancora.
-Forse dovremmo andare a dormire, riprenderemo domani.- disse la ragazza, ormai sfinita.
-Hai ragione... andiamo a riposare.- si alzarono insieme e si abbracciarono.
-Buona notte Ronald...- disse lei staccandosi dal suo abbraccio.
Lui le sorrise e le mise le mani sulle spalle, tenendola saldamente.
-Buona notte Herm...- disse mentre si avvicinava. Più vicino, sempre di più... e poi la baciò.
La ragazza rimase immobile, incerta sul da farsi. Avrebbe dovuto staccarsi? O non fare niente per non deluderlo?
Non fece in tempo a scegliere che Ron si staccò da lei e se ne andò nella sua camera.
Hermione andò nella sua ancora sconvolta e si mise a letto senza dire una parola, ripensava a quel gesto, quel semplice piccolo gesto che le avrebbe incasinato la vita ancora di più.
-Buona notte Hermione.- disse Ginny dal suo letto, mentre si raggomitolava sotto le lenzuola bianche.

Quando si svegliò all'alba, Hermione non scese subito dal letto come faceva ogni giorno. No, rimase a letto con lo sguardo fisso sul soffitto ad osservare un punto impreciso.

Erano passate due ore, ed era ancora lì. Ginny si svegliò e si alzò per andare in bagno.
Non si accorse neanche che Hermione non era già uscita com'era solita a fare, ma quando tornò in camera per vestirsi la vide e subito corse da lei per assicurarsi che stesse bene.
-Herm! Herm stai bene?- la ragazza scosse la testa.
-No.- rispose
-Cosa c'è che non va?- continuò la rossa togliendole le coperte di dosso e constringendola ad alzarsi.
-Ronald mi ha baciato ieri sera.- sputò tutto fuori come se non riuscisse ancora a metabolizzare la cosa.
-Oh...- disse Ginny, abbastanza contrariata -Ascolta Herm, io ti voglio bene, ma Ron è mio fratello e non merita di soffrire. Perciò chiarisci una volta per tutte cosa vuoi che voi due siate. Devi farlo immediatamente!-
-Ma io non so cosa voglio!-
-Non eri innamorata di Malfoy fino a pochi giorni fa?-
-Non posso stare insieme a lui ed è ora che lo dimentichi una volta per tutte. Proverò a frequentare Ronald, vedremo cosa accadrà. Magari è la mia anima gemella!-
-Mi piacerebbe, così saremmo parenti!- entrambe sorrisero e si prepararono per non arrivare di nuovo tardi a lezione.

Nell'aula di pozioni, Hermione si sedette accanto ad Harry che le sorrise felice di vederla.
Quel giorno era molto buio, il sole non riusciva a liberarsi dalle nuvole e tutto aveva un aspetto più tetro di quanto in realtà non sembrasse.
-Ecco cosa vi diletterete a fare quest'oggi...- disse Piton indicando la lavagna su cui erano scritte le formule e gli ingredienti per una pozione in grado di leggere la mente -Iniziate pure!- continuò il professore.
Passarono tutta la mattina ad aggiungere ingredienti tra i più strani e aspettare che ognuno raggiunse il proprio punto di ebollizione.
Una volta terminata la lezione, tutti gli studenti inizarono a dileguarsi e a "scappare" da quella classe e dalla visuale di Piton.
Hermione aveva fatto una pozione degna di lode e lentamente stava riordinando le sue cose nella borsa, non era l'ultima rimasta, c'erano anche altri che aspettavano che la pozione bollisse per racchiuderla in una fiala e consegnarla al professor Piton.
Uscenso dall'aula, Hermione urtò Malfoy, seguito dai suoi soliti amici, tra cui anche Blaise Zabini.
-Granger! Sta più attenta a dove metti i piedi!- la rimproverò lui
-Mi dispiace Malfoy, non ti avevo visto.- fece per andarsene ma lui parlò di nuovo.
-Se vuoi tanto sentire come è fatto il mio corpo, avere un contatto con me, possiamo fare un accordo: sappiamo entrambi che tu vuoi me e io voglio il sesso. Possiamo prendere due piccioni con una fava e accontentarci entrambi!- Hermione aveva un'espressione basita in volto -Malfoy sei solo un'idiota!- gli disse prendendo a pugni il suo petto violentemente. Lui le afferrò le mani per fermarla e si guardarono intensamente negli occhi per qualche istante.
Il cuore di lei batteva all'impazzata, batteva così forte che forse avrebbe potuto anche accettare l'accordo pur di rimanere con lui, gli avrebbe fatto cambiare idea e l'avrebbe fatto innamorare.
-Non ti scaldare Granger, cos'avrò detto mai per farti arrabbiare?!-
-Vuoi del sesso, Malfoy?! Bene! Vallo a cercare con quelle puttanelle di Serpeverde!- si scansò per andarsene ma Malfoy la trattenne per un polso e le si avvicinò per sussurrarle all'orecchio -E se io volessi te?- disse e poi la lasciò andare.
Lei lo guardò negli occhi un'ultima volta stupita e infuriata mentre lui riprese a camminare, sorpassandola.
Hermione riprese a camminare come se nulla fosse successo.

Arrivò in Sala Comune e finalmente riprese a respirare. Non si era mai sentita così... nessuno l'aveva mai fatta sentire in quel modo.
Quel cretino di un furetto la stava confondendo sempre di più, cosa aveva fatto per meritarsi di innamorarsi di un ragazzo che la faceva soffrire con ogni sua parola?!-
-Hermione! Stai bene?- chiese Harry vedendola respiare a fatica -Hai una faccia!-
-Sto... sto bene Harry, grazie. Tu che stai facendo?- gli chiese sedendosi accanto a lui su una poltrona rossa.
-Niente. Stavo pensando...-
-A cosa pensavi?- gli domandò dolcemente.
-Ginny è... è... non riesco a dirlo.- Harry si interruppe, scoraggiato a piuttosto triste.
-Che cosa è successo a Ginny?!- chiese lei allarmata alzandosi dalla poltrona.
-Niente di grave... lei è incinta.-
-COSA?!- urlò Hermione allibita -INCINTA? Com'è successo?- continuò a chiedere.
-Beh credo che tu sappia com'è successo Herm...- le disse lui.
-Sì certo che lo so! Ma non sapevo voleste dei figli...-
-Infatti non era premeditato, è successo e ne siamo felici.-
-Però?-
-Però è capitato in un momento poco piacevole...-
-Te l'ha detto lei?-
-No.-
-E come lo sai? Le hai fatto un incantesimo?-
-No... ma ci sono dei segnali che me lo fanno capire...-
-Harry! Dei segnali non sono nulla, potrebbero essere solo coincidenze! Non per questo una ragazza è incinta!-
-E allora perché c'era ancora l'alone di un incantesimo che si usa per scoprirlo?!-
-Un alone?-
-Sì, sai che ogni incantesimo contiene una traccia che non svanisce per giorni, anche dopo che l'incantesimo è stato terminato.-
-Lo so bene... e quindi credi che lei lo sia?-
-Sì. Potresti chiederlo a lei per me?-
-Ma perché ti sconvolge tanto il fatto di diventare padre?- iniziò ad alzare la voce.
-Non so se sono pronto.-
-Non si è mai pronti, Harry...- gli disse poggiandogli una mano sulla spalla, rassicurandolo.
Lo lasciò seduto su quella sedia e lei si allontanò, diretta in camera sua.

-Ginny, sei qui?- chiese entrando nella stanza buia.
-Sono qui!- una voce proveniva dal bagno, sicuramente era lei.
Hermione si diresse dall'amica e la trovò intenta ad acconciarsi i capelli per un incontro speciale con Harry e con la professoressa McGranitt.
-Che dici?! Sto bene così?- le chiese raggiante.
-Sei bellissima.- rispose l'amica appoggiandosi allo stipite della porta -Posso farti una domanda?- continuò e l'amica annuì.
-Sei incinta?- chiese facendosi coraggio.
-Hermione! Ma che stai dicendo?!-
-Rispondi. Harry mi ha detto di aver visto l'alone dell'incantesimo rivelatore.-
-Harry ti ha detto questo?-
-Sì, rispondi Ginny.-
-Non sono incinta.- l'amica sospirò -L'ho fatto a te l'incantesimo.- Hermione si mise di nuovo sull'attenti
-Cosa? E perché l'hai fatto??- disse infuriata
-Sei stata tante volte con Malfoy e questo mi ha allarmato.-
-Ma perché l'hai fatto! Non pensi sarebbe bastato chiedermelo?-
-Mi avresti risposto sinceramente? L'ho fatto perché se tu non volevi dirmelo, l'avrei scoperto e avrei potuto aiutarti! Mi sarei presa cura io di te... l'ho fatto in buona fede.-
-Grazie Ginny, sei una buona amica. Grazie per esserti presa cura di me.-
-Non c'è di che, sei come una sorella e ti voglio molto bene.- disse tornando a guardarsi allo specchio per acconciarsi i capelli al meglio.
-Un'ultima cosa: qual'era il risultato?- l'amica sospirò facendo spaventare Hermione.
-Era negativo. Sei solo tu, tu da sola.-
-Oh grazie Merlino!- esultò Hermione abbracciando l'amica.

Uscì dalla sala Comune tutta allegra e percorse i corridoi della scuola fino ad arrivare alle scale.
-Granger... che ci fai fuori dal tuo letto a quest'ora di notte?- Draco Malfoy scendeva le scale per andare nei sotterranei, dove si trovavano gli alloggi per i Serpeverde.
-Fatti i cavoli tuoi Malfoy!- disse lei continuando a salire per le scale, ignorandolo.
Stavano andando in direzioni opposte, lei saliva e lui scendeva.
Lui la prese per un braccio e lo accarezzò facendole venire i brividi.
-Hai pensato al mio accordo?-
-Non vale la pensa sprecare del tempo a pensare a qualcosa di così stupido...-
La fece voltare verso di sé e le afferrò entrambe le braccia -Non è stupido. È la migliore offerta della tua vita.-
-Tu non sei la migliore offerta della mia vita. Non lo sarai mai.-
-Suvvia Granger... sappiamo entrambi che stai mentendo.-
-Ti sbagli.-
-Provamelo.- la punzecchiò lui facendo scendere le mani per tutte le braccia, fino alle mani e poi di nuovo su.
Hermione era pervasa dai brividi, il suo corpo si eccitava al richiamo di quel tocco.
-Lasciami in pace Malfoy...-
-Vieni a letto con me. So che è quello che vuoi.-
-Io... non... posso...-
-Sì che puoi. Basta solo che tu venga con me.- si smaterializzarono in camera della Serpe. Era deserta. Un enorme letto matrimoniale nero a baldacchino regnava al centro della stanza le cui pareti erano verde e le tende argentate.
Draco la baciò e lei non seppe ritrarsi, era quello che voleva, era tutto quello che desiderava.
Rispose al bacio. Strinse le sue braccia dietro di lui e continuò a baciarlo.
Lui pian piano la spinse contro il letto e la fece sdraiare, lui sopra di lei.
Hermione gli accarezzò il collo e poi lui si staccò.
-Avevo ragione. Tu mi desideri...-
-Draco io...-
-Non mentire. Sai che sarebbe una menzonia.-
-Draco! Io...-
-Vattene. Ho dimostrato quello che volevo sapere, ora puoi andartene.-
-Mi hai usato! Mi stai solo usando!-
-È quello che credi tu.- Hermione si asciugò una lacrima dalla guancia e lo guardò insistentemente negli occhi. Giurò di aver visto compassione e tristezza in quel ghiaccio ma era solo frutto della sua fantasia, vedeva solo ciò che voleva vedere.
Corse via da lui e si smaterializzò all'ingresso del dormitorio dei Grifondoro, disse la parola d'ordine e la Signora Grassa la fece entrare.

Scese nella Sala Comune e incontrò Ron che leggeva il giornale su una delle poltrone rosse accanto al camino.
-C-Ciao Hermione! Come stai?- domandò il rosso staccando gli occhi dai risultati del Quidditch e guardando dritto nei suoi occhi ambrati.
-Sto bene, Ronald, grazie.- disse asciugandosi le lacrime -Senti, volevo parlarti de...-
-Non dire niente!- la interruppe alzandosi dalla poltrona e raggiungendola alc entro della stanza -Ho sbagliato a fare ciò che ho fatto, probabilmente tu pensi ancora a quella Serpe quindi...- Hermione gli accarezzò una guancia e poi lo baciò.
Non sentì lo stomaco in subbuglio né il suo cuore pulsare per l'emozione, ma sapeva che quel bacio era ricambiato da una persona che le voleva bene anche se non era per niente simile a quello passionale e stravolgente del Principe Delle Serpi.

Si staccarono e si guardarono negli occhi -Non penso più a quella Serpe. Non è quello di cui mi ero innamorata...- gli disse prendendogli il viso tra le mani.
-Non sai quanto mi fai felice dicendomi questo... ti ho aspettata per tantissimo tempo...-
   
 
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