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Autore: Madin    23/11/2012    7 recensioni
Sequel di "Sentimenti Inaspettati", per capirla è necessario leggere la prima. Dopo essersi dichiarata le cose cambiano per la nostra Hermione e alcune domande le affollano la mente: perché quel ragazzo si comporta in modo così strano? Cosa sta nascondendo? Cosa succederà adesso? Molte domande e poche risposte in un mix di bugie e sotterfugi.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Il trio protagonista | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Hermione uscì dalla sala e si fermò in corridoio ad aspettarlo.
-Mezzosangue...- dieci minuti dopo eccolo arrivare barcollando per raggiungerla.

-Sei ubriaco.-
-No.- in effetti lo sembrava, ma non lo era, non lo era per niente. -Cosa vuoi da me?- le chiese
-Mi dispiace. Io, Hermione Jane Granger, Mezzosangue Grifondoro, ti sto chiedendo scusa. Scusa per essermi innamorata dell'altro te e per aver creduto che tu potessi ricordare ciò che avevamo avuto. Per aver fatto l'amore con te e per aver sperato, anche solo per un minuto, che tu potessi amarmi. Che potessi guardare oltre le mie origini e amarmi per ciò che sono.- trattenne le lacrime, doveva sembrare forte e non doveva permettergli di ferirla di nuovo. -Guardaci adesso: non ci siamo mai sopportati e ora siamo qui a parlare di quando siamo andati a letto! Non ti sembra assurdo?!- lui abbassò lo sguardo e a lei venne una risata isterica. -Malfoy dì qualcosa.- lo incitò.
-Cosa dovrei dire?! Non è un mio problema se ti sei innamorata di me e la sola cosa mi provoca ribrezzo. Mi hai dato l'opportunità di andare a letto con un ragazza e io l'ho colta, non mi è importato che fossi tu. Volevo solo sesso.-
-Non ci credo. Se colui di cui mi sono innamorata, e non sei tu ma l'altro te di un'altra realtà, è buono e gentile, non posso credere che in te non ci sia niente che vi accumuna. D'altronde siete la stessa persona. Solo che lui non ha mai conosciuto suo padre e di rimando, anche l'oscurità. Tu non sei cattivo Malfoy, l'hai dimostrato più volte ma sei tu il primo a non crederci.-
-Smettila di analizzarmi Granger, non cosa vuoi da me e non mi interessa. Vuoi che ti chieda scusa per averti portata a letto?! Okay, scusa. Non avrei mai dovuto farlo... e se ci tieni tanto "all'altro me" torna da lui, perché io qui non ti voglio.-
-Devo crederci Draco? Seriamente?!-
-Credi a quello che vuoi, Granger. Non cambierò idea.-
Hermione annuì, soddisfatta di averlo affrntato una volta per tutte. -Posso abbracciarti?- gli domandò ad un certo punto.
Malfoy la guardò divertito, pronto a sputarle addosso tutto quello che pensava di lei, ma quando vide la tristezza dei suoi occhi, non riuscì a negarle questa possibilità. Annuì.
Lei si avvicinò e dolcemente fece passare le braccia sul suo collo e poi lo strinse.
Lui non ricambiò l'abbraccio, ma le rimise una ciocca di capelli dietro l'orecchio quando si staccarono. Stava quasi per sorriderle e buttare al vento tutto ciò che aveva detto prima, smascherandosi.
La ragazza si allontanò senza aggiungere altro, tornò alla Sala Comune con un enorme peso dello stomaco: una cena indigesta.

La serpe la guardò andar via a lungo e solo quando scomparve dalla sua vista, si concesse un sorriso -Oh Hermione... se solo sapessi...- disse e poi tornò nell Sala Grande con ancora addosso il profumo della ragazza.

***


Hermione tornò nel suo dormitorio come una furia, si sentiva così stupida e così sola. Nessuno l'avrebbe capita, neanche lei tollerava di provare quei sentimenti. Non poteva permettere che le lacrime scendessero ancora dai suoi occhi, doveva distrarsi, pensare ad altro e non pensare a lui.
E diveniva difficile non pensare a lui, soprattutto quando andava a dormire: si sdraiava supina sul letto e si rimboccava le coperte, chiudeva gli occhi dopo aver spento la luce e la prima immagine che le balenava in testa era il suo viso, quel maledetto e bellissimo viso.
Allora li strizzava, per cacciarlo via, ma più lei provava a pensare ad altro, più lui le occupava la mente.

Il mattino successivo si svegliò di soprassalto a causa della sveglia che le ricordava di dover andare a lezione. Si diresse in bagno per sciacquarsi via il torpore delle coperte e prese uno spavento guardandosi allo specchio.
Aveva profonde occhiai sotto gli occhi, i capelli ribelli e arruffati, e un marchiato segno del cuscino sulla guancia destra.
-Oh no...- si disse capendo di essere un totale disastro.
In quel momento anche Ginny entrò in bagno. -Che succede?- disse mentre con un elastico cercava di racchiudere la sua rossa chioma fluente in una coda di cavallo.
-Guardami. Ecco cosa c'è che non va.- le disse l'amica cercando di sistemarsi i capelli.
-Hermione! Sei una maga, per Merlino! Usa la magia!- disse la rossa come ovvietà.
-Non voglio ricorrere alla magia per ogni cosa... non mi sembra giusto.-
-Allora lo farò io per te, così non sarai tu a usare la bacchetta. Ma come hai fatto a ridurti così?- domandò la rossa con un'espressione confusa in volto mentre prese una spazzola per domare quell'esplosione mattutina.
-Non ho dormito bene...-
-Pene d'amore?-
-NO! Che stai dicendo?! Quali pene d'amore?! Non farmi ridere, Ginny.-
-Quindi non hai più una sbandata per... quella serpe!-
-...no. Era solo un'infatuazione da poco conto...- mentì. Senza farsi vedere, la rossa esultò di gioia e poi tornò a spazzolare i capelli di Hermione.

Mezz'ora dopo erano in ritardo e si stavano dirigendo all'aula del professor Piton: pozioni.
Entrarono provocando un gran chiasso e attirando l'attenzione di tutti. Ginny se ne rese conto e con passo molto aggrazziato e femminile, corse al suo posto, mentre Hermione, senza curarsi di grazia e fimminilità, si sedette al suo banco in prima fila, tirando fuori taccuino e calamaio.
-Bene, ora che, finalmente aggiungerei, ci siamo tutti, possiamo iniziare a preparare la pozione. Tuttavia, la signorina Granger e la signorina Weasley, si fermeranno, una volta terminata la lezione, a riordinare e ripulire i calderoni.- enunciò Piton divertito.
Hermione fu presa dallo sconforto ma poi pensò che una punizione l'avrebbe aiutata a pensare ad altro.
Harry guardò l'amica che stava sorridendo tra sé e sé -Tutto bene, Herm?- domandò.
-Sì, sì, è tutto a posto.- rispose sorridente.

La lezione finì e Hermione stava sistemando le sue cose dentro la borsa quando Ron si avvicinò.
-Herm, posso farti una domanda?- chiese il rosso, rosso in volto dall'imbarazzo.
-Me l'hai già fatta, Ronald.- disse lei mantenendo un tono distaccato a freddo mentre riponeva la sua piuma nello spazio apposito sul banco.
-Giusto.- esordì il rosso confuso -Posso fartene un'altra?-
-Ronald, se andiamo avanti così non finiremo più, fammi questa domanda e basta!- rispose lei divertita dalla buffagine dell'amico.
-Avrei bisogno di un aiuto in pozioni, è più difficile quest'anno e mi chiedevo se tu fossi disponibile per qualche ripetizione.-
-E cosa dirà Lavanda?-
-Non lo so, ci siamo lasciati.- Hermione si sentì dispiaciuta e in colpa, era così preoccupata di ciò che le stava succedendo col furetto che si era dimenticata totalmente del suo migliore amico, anzi, dei suoi migliori amici.
-Mi dispiace tanto Ronald.- disse tristemente prendendogli la mano per consolarlo. Lui la strinse nella sua e non sembrava poi così triste. -Ti aiuterò...- continuò Hermione.
-Grazie! Grazie di cuore!- esultò felice e le stampò un bacio sulla guancia e poi scappò via, mentre lei rideva divertita.

-Cosa ti ha chiesto Ron?- chiese Ginny avvicinandosi all'amica mentre puliva un calderono grande quasi quanto lei.
-Mi ha chiesto delle ripetizioni in pozioni... e ho detto di sì.-
-Si è lasciato con Lavanda, sai?-
-Me l'ha detto. Come l'ha presa?-
-Bene. L'ha lasciata lui...-
-L'ha lasciata lui?! Ma sembrava così innamorato...-
-Oh avanti Hermione! Non capisci che l'ha fatto per farti ingelosire?! E poi quella ragazza era veramente una cozza appiccicosa!-
-Voleva farmi ingelosire?- chiese con finta innocenza  -Pensavo che non mi amasse più dopo che...- e ripensò all'altra realtà, a Malfoy, e tutto le passò nella mente così in fretta che le lacrime non tardarono ad arrivare e dovette sedersi, improvvisamente stanca.
-Non ha mai smesso di amarti, Herm. Ma ti prego di non farlo soffrire più, chiarisci subito come stanno le cose.-
-Non lo farò Ginny, te lo prometto.- disse e poi tornò a riordinare i tavoli.

Poco tempo dopo, il professor Piton entrò nell'aula e squadrò le ragazze, che stavano pulendo tutto, da capo a piedi.
-Vedo che avete pulito. Bene, ora potete andare, tuttavia...- ed eccolo che iniziava -Toglierò venti punti a Grifondoro, ciascuna. E mi aspetto il massimo della puntualità la prossima volta, se non volete ricominciare tutto da capo.- e da com'era venuto, si dileguò per la scuola.
Le ragazze uscirono dalla classe esauste, e si diressero per il pranzo nella Sala Grande.
C'era un grande fermento nella sala, molti erano in piedi e festeggiavano, altri erano in piedi sui tavoli a lanciarsi il cibo, a Hermione venne un colpo.
-Che succede?- urlò rivolta ad Harry che si trovava nella mischia, cercando inutilmente di uscirne e raggiungerla alla porta.
-Non lo so! Tutto è successo così in fretta che non ho fatto in tempo a riparar...- splash! una torta gli era finita in faccia e lo costrinse a fermarsi e a togliersi gli occhiali, Ginny accorse in suo aiuto mentre sia lei che Hermione se la ridevano a crepapelle.
Ginny passò un dito sulla faccia del fidanzato e lo portò alla bocca, mormorando quanto fosse buono mentre Harry cercava di ripulirsi gli occhi.
Mentre rideva, anche Hermione venne colpita e vagò alla ceca per cercare qualcosa con cui pulirsi, intravide una figura indistinta accanto a qualcosa di rosso e ipotizzò fosse Harry, allora prese un budino al cioccolato che le era capitato tra le mani e lo tirò, cercando di divertirsi.
Finalmente riuscì a ripulirsi gli occhi, ancora sorridente, ma quello che vede una volta averli aperti, la fece imbronciare immediatamente: Malfoy se ne stava lì ricoperto di budino al cioccolato che la fissava furioso.
Hermione gli scoppiò a ridere in faccia e il biondo non poté far altro che ricambiare, prese un po' di gelato e lo tirò addosso alla ragazza che urlò per il freddo.
Iniziarono così a tirarsi il cibo a vicenda fino ad arrivare a pochi centimetri di distanza e prendersi le braccia per evitare che l'altro ricominciase a lanciare qualcosa.
Si agitarono per un po' e poi si calmarono, smisero di ridere e guardarono com'erano ridotti. Malfoy allungò la mano e sistemò una ciocca di capelli sporca di gelato, dietro l'orecchio della ragazza che resipirava a fatica, incerta su cosa fare, mentre lui sorrideva sincero. Ne approfittò anche per accarezzarle una guancia, pulendole del cioccolato e portandoselo alla bocca.
Appena realizzarono che si stavano comportando da fidanzatini innamorati, subito si voltarono e tornarono dai propri amici.
-Che ti è successo?- chiese Ginny mentre asciugava la faccia di Harry che, senza occhiali, non vedeva neanche un gufo!
-Niente. Qualcuno mi ha colpito ma niente di grave.-
-Aiutami a ripulire il mio Piccolo Potty...-
-COSA?!- urlò Harry indignato per quel terribile nomignolo -Non osare mai più chiamarmi così!- urlò puntando l'indice contro Ginny, scherzosamente -Puoi chiamarmi Grandissimo Harry Potter o Magnifico Bambino Sopravvissuto, oppure Colui che ha sconfitto Voi Sapete Chi...- Harry stava delirando e Ginny lo zittì con un bel bacio.
Hermione era commossa dal vederli così felici, talmente tanto che non sentì Ron arrivarle alle spalle -Da quando si scambiano effusioni in pubblico?- le sussurrò ad un orecchio.
-Non preoccuparti Ronald, Harry è tuo amico e non farà mai soffrire tua sorella.-
-Lo spero per lui, altrimenti si ritroverà un'altra ccatrice su quel bel faccino!-
-Avanti Ronald, non essere così possessivo!-
-Io non sono possessivo!- Hermione lo guardò torva e lui capì di essere MOOOLTO possessivo nei confronti della sorella. -Quando ci troviamo per studiare pozioni?- cambiò argomento.
-Non mentre sembro ancora una torta uscita male come in questo momento... più tardi o domani forse.-
-Certamente, anch'io devo darmi una ripulita.... sembro un'enorme torta al cioccolato a più strati!- Hermione rise.
Lui ricambiò il sorriso e poi le passò l'indice sulla punta del naso, per ripulirma dalla crema.
Era un gesto dolce, ma non era come il SUO, non era LUI e doveva a bituarsi che, da adesso, sarebbe stato Ron al suo fianco e non LUI.



Ciao a tutti! Ecco il primo capitolo della nuova storia. Che ne pensate per il momento? Vi prego Vi prego Vi prego Vi prego recensite!!!! Ne ho davvero bisogno per l'autostima :P Se avete suggerimenti o desideri, fatemelo sapere! Un grosso bacione dalla vostra Rusher1






 

   
 
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