...IN LOVING MEMORY...

“Amor che a nullo amato amar perdona,

mi prese del costui piacer sì forte,

che come vedi ancor non m'abbandona”.

“Papà, dove stiamo andando?”

Il bambino fatica a stargli dietro.

Harry lo tiene per mano, cammina a passo svelto fendendo l'aria fredda e umida di dicembre con il cappotto sbottonato.

“Papà”, piagnucola ancora il bambino, “dove stiamo andando? Dimmelo!”

L'uomo si ferma, non si è nemmeno accorto di aver camminato svelto tanto a lungo da avere il fiatone.

“È una sorpresa, Alby”, gli dice sorridendo, inginocchiandoglisi di fronte per permettergli di guardarlo negli occhi, come ogni volta che gli dice una cosa seria. “Ti devo presentare una persona.”

Albus ha capito.

Fa si con la testa, poi si rimette a camminare in silenzio.

Infondo gli piacciono gli amici di papà, non sarà così terribile. Zio Ron e zia Hermione sono simpatici e anche Luna e Neville lo sono.

Harry si ferma davanti ad un piccolo cimitero recintato.

Albus vorrebbe dirgli che ha sbagliato, che no, gli amici non si incontrano nei cimiteri.

Però sta in silenzio.

Sul viso di suo padre è comparsa un'espressione che non riesce a capire. Sembra che voglia sorridere ma che la bocca non obbedisca al comando di piegarsi.

Lo segue a testa bassa sul viottolo di ghiaia rosata che porta alle tombe, ancora senza capire perchè due amici dovrebbero incontrarsi in un cimitero.

I cimiteri non sono posti tristi?

“Ecco, Albus, questo è l'amico che volevo presentarti.”

Suo padre accarezza una lapide di pietra scura con la mano.

Albus fa uno sforzo enorme, ma vuole far sentire ad Harry che sa leggere, visto non tutti a quattro anni sanno farlo.

“All'ama-ta me-mo-ria...di Dra-co...Mal-foy...compa-gno, ami-co...ha com...com...combattu-to con corag-gio e ha protet-to...chi amava”

Il bambino sorride.

Ci ha messo tanto ma l'ha letta tutta.

Harry gli accarezza la testa, compiaciuto.

“Il mio genietto”, gli sussurra scompigliandogli i capelli scuri.

“Chi era Draco Malfoy, papà?”

Harry sorride amaramente, mentre nella sua testa si rincorrono le immagini di quando lui e Draco stavano insieme.

I baci, le carezze, gli sguardi...tutto torna a galla di colpo e Harry deve appigliarsi a qualcosa per non cadere in balia dei ricordi.

Farebbe troppo male, anche se è passato tanto tempo.

“Draco Malfoy era una persona a cui volevo tanto bene”, risponde lanciando un'occhiata triste e piena d'amore alla fotografia sulla lapide. “Vuoi che ti racconti qualcosa di lui?”

Albus annuisce.

“Chi ha protetto, papà?”

Il cuore di Harry prende a battere in maniera forsennata.

Non vuole ricordarsi di come è morto Draco o del perchè.

Ma deve essere forte.

Almeno davanti a suo figlio.

E poi Draco l'avrebbe preso in giro se l'avesse visto piangere.

“Sfregiato, non è carino che il Salvatore del Mondo Magico pianga come una femminuccia”, lo sente dire nella sua testa.

Allora Harry decide.

Decide, per una volta, di non piangere ma di sorridere, così che il sacrificio di Draco non sembri qualcosa di vano.

“Ha protetto me, Albus. Ha protetto me.”

"All'amata memoria di
Draco Lucius Malfoy
1980-1998
Compagno, amico,
ha combattuto con coraggio e ha protetto chi amava"