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Autore: bik90    01/12/2012    5 recensioni
Mai e Natsuki per questioni economiche sono costrette a tornare nella città e vivere nella casa dove era cresciuta la mora. Per Natsuki non sarà semplice, tra dolore e ricordi, destreggiarsi nella sua nuova vita. Conoscerà nuovi compagni, ritroverà i vecchi...e forse scoprirà che potrebbe esserci qualcosa di più...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mai Tokiha, Natsuki Kuga, Shizuru Fujino, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Fuori il liceo Natsuki ed Emily aspettavano la stessa persona. Da quando la sedicenne le aveva urlato contro, non avevano più parlato. Ogni tanto si erano guardate e la diciannovenne le aveva sempre sorriso come se volesse farle comprendere che non ce l’aveva con lei per quello che era successo. In fondo era stata la più grande a spingerla a farlo. Natsuki fece un respiro profondo e cercò di calmarsi senza successo.
<< Sei nervosa? >> scherzò Emily cui non sfuggiva niente.
Una sola occhiata della più piccola la fece ridere e in quel momento la campanella suonò. Natsuki non si era mai resa conto di quanto rumore e baccano facessero gli studenti che uscivano dal liceo, liberi finalmente di urlare e parlare ad alta voce mentre correvano fuori la scuola. Iniziò a cercarla con gli occhi in silenzio sperando che fosse una delle prime.
<< Ti trovo in forma, Kuga >> disse ironicamente Nao vedendola << Aspetti la tua bella? >>.
La mora arrossì violentemente a quelle parole. Aprì la bocca per dire qualcosa ma poi si voltò impercettibilmente verso Emily. A quel piccolo gesto, la quindicenne notò l’altra ragazza e sorrise.
<< Non mi dire >> commentò con un mezzo sorrisetto osservando la diciannovenne << La pervertita ti ha fatto provare una cosa a tre? Certo che le trova tutte lei >>.
<< Noi non… >> provò a urlare Natsuki per farla tacere alla ricerca di una battuta pungente.
<< Una cosa a tre? >> ripeté Emily divertita << Perché no, tu potresti darmi qualche dritta? A quanto pare, sembri abbastanza ferrata in materia >>.
<< Anche intraprendente la tipa >> affermò la più piccola senza farsi intimorire << Allora alla pervertita non piacciono tutte addormentate come te, Kuga >>.
<< Io non sono addormentata! >> esclamò la sedicenne risentita.
<< Certo che no, fai solo e sempre la parte della rincoglionita >> rispose immediatamente Nao << Tutto il contrario di questa qui >> aggiunse indicandola << E’ una che ci da sicuramente dentro >>.
Emily rise ringraziando per la lusinga.
<< Guarda che non ti sta facendo nessun complimento! >> le disse Natsuki non capendo cosa ci fosse da ridere.
<< Lo vedi che sei sempre la solita addormentata? Sei sicura che non ti soffi la tua bella Presidentessa da sotto il naso? Credo che non avrebbe problemi a farlo, ti somiglia anche >>.
<< Smettila adesso, Nao! >> strillò la sedicenne dagli occhi verdi.
La gentile risata di Shizuru le fece capire che era vicino a loro. Si voltò verso destra e la vide avanzare. Arrossì di nuovo.
<< Mi erano mancate le vostre litigate >> disse semplicemente fermandosi vicino a Nao << E’ carino il modo in cui dai il bentornato a Natsuki >> continuò guardando la quindicenne << Anche a te è mancata parecchio, eh? Ti sei comportata stranamente bene in questi giorni, attendevi il suo rientro? >>.
Per la prima volta Nao arrossì e Natsuki sgranò gli occhi per la sorpresa nel notarlo.
<< Ok, me ne vado prima che saltino fuori strani discorsi >> rispose brevemente la ragazzina sistemandosi lo zaino sulle spalle.
<< Ehi, Natsuki! >> esclamò Mai avvicinandosi al gruppo senza smettere di tenere per mano Tate << Ciao Emily, avete già finito? >>.
<< Ciao Mai >> salutarono le due ragazze che si somigliavano fisicamente.
<< Sì, Natsuki è stata molto paziente a sopportare i miei incontri >> aggiunse la diciannovenne strizzando l’occhio all’altra.
Shizuru fece scivolare la mano sulla schiena di Natsuki e, dopo aver presa per la vita, l’attirò a sé per pochi centimetri.
<< E così sei stata brava? >> le sussurrò in un orecchio assaporando il rossore che si espandeva sulle gote dell’altra.
<< Mi spiace averti dato quello schiaffo >> bisbigliò vedendo che Mai stava presentando Tate ad Emily prima di sciogliersi dalla sua presa.
<< Te l’ho detto che mi piaci di più quando t’ingelosisci >> le rispose con un sorriso la diciottenne << Pranziamo tutti insieme? >> chiese subito dopo rivolta agli altre tre ragazzi.
Emily guardò per un solo attimo Natsuki prima che questa parlasse.
<< No! >> esclamò << Non possiamo! >>.
Shizuru la guardò con aria interrogativa sentendole usare il plurale.
<< Ah sì? >> domandò Mai maliziosamente << Beh, allora possiamo andare noi a mangiare qualcosa. Che ne pensi Emily? >>.
La mora si limitò ad annuire sorridendo e alzò gli occhi sulla Presidentessa. Per un lungo secondo si fissarono negli occhi e silenziosamente le disse addio.
<< Per me va bene, non potrei mai rifiutare l’invito se ad accompagnarci c’è un ragazzo così bello! >> scherzò tornando a voltarsi.
Mai ed Emily risero mentre Tate s’imbarazzò di fronte a quel complimento.
<< Ok, allora noi andiamo! >> rispose Natsuki afferrando la mano di Shizuru e trascinandola verso casa.
La diciottenne la lasciò fare senza dire niente, divertita da quell’intraprendenza che stava mostrando la più piccola. Mai l’aveva presa per mano con la coscienza dell’amore che provava per lei. Non si vergognava dei sentimenti che sentiva. Le strinse le dita beandosi della consapevolezza che era pronta ad amarla senza remore. Il sorriso che le rivolse la mora le parve il più bello dopo tantissimo tempo. Arrivarono a casa della diciottenne e, una volta dentro, Shizuru la baciò con foga facendole cadere lo zaino per terra.
<< C’è qualcosa d’importante che devi dirmi? >> le sussurrò stringendola da dietro e dandole un bacio sulla guancia.
Natsuki gemette costatando di non avere la forza di opporsi al suo volere e di non volerla nemmeno cercare.
<< …sì… >> sussurrò << …ma non qui… >>.
Shizuru allentò la presa per poterla guardare negli occhi e l’attimo dopo il cuore le saltò in gola nel vederla prendere nuovamente la mano e condurla nella sua camera. Non appena chiuse la porta alle sue spalle, la gettò sul letto salendovi a cavalcioni per tenerla ferma e le sbottonò la divisa scolastica per potersi finalmente beare del suo seno.
<< Shizuru… >>.
<< Me la dirai dopo >> la interruppe la diciottenne con un sorriso sfilandole il capo intimo.
Iniziò a massaggiarle il seno finché non sentì i capezzoli turgidi tra le sue dita. A quel punto prese ad accarezzarli con la lingua con lentezza descrivendo dei cerchi. La sedicenne si contorse per il piacere e strinse con una mano il lenzuolo con forza impossibilitata dal non gemere pesantemente. Con l’altra decise di farsi ardita e le sfiorò la gamba salendo lentamente verso l’alto. La sentì rabbrividire e ne fu compiaciuta.
<< Ci siamo fatte ardite >> scherzò Shizuru prima di chinarsi e baciarle il collo.
Fu in quel momento che la situazione si ribaltò. Quasi non si accorse di essere finita distesa sul letto mentre Natsuki la sovrastava. Sorrise nell’incontrare i suoi occhi che brillavano di malizia.
<< Io voglio fare l’amore con te tutti i giorni della mia vita >> le disse arrossendo << Voglio stare con te >>.
La Presidentessa le accarezzò una ciocca di capelli sentendo una lacrima scivolarle sulla guancia destra. La sedicenne si affrettò ad asciugargliela.
<< Perché… >> mormorò leggermente impaurita << …perché piangi? >>.
Shizuru scosse il capo baciandole quelle dita dal sapore salato.
<< Sono così felice Natsuki >> le rispose semplicemente.
A quelle parole la più piccola si chinò per baciarla iniziando a sbottonarle l’uniforme scolastica. Quella volta voleva che fosse sua, voleva sentirla gemere sotto i suoi baci; era stanca di essere vista come l’eterna bambina che ancora doveva crescere. Lasciò una scia di carezze con la lingua sul suo ventre mentre arrivava alla gonna che ancora indossava. Le aprì la zip con gesto deciso sentendo il suo respiro farsi affannoso per l’eccitazione che cresceva in lei. La diciottenne la lasciò fare, curiosa di sapere fino a che punto si sarebbe spinta. Si alzò leggermente sui gomiti per poterla denudare e tornò a stendersi quando Natsuki la spinse giù facendole capire che avrebbe fatto da sola. La vide sfilarsi la gonna dell’uniforme scolastica e rimanere solo con lo slip prima di chinarsi nuovamente sul suo corpo. Shizuru le accarezzò i glutei avvicinando le dita all’elastico del perizoma e accarezzandoli con desiderio. La sedicenne si morse il labbro inferiore per il forte piacere che l’attraversò e le sue pupille si contrassero ed espansero velocemente. La mano della diciottenne s’intrufolò sotto lambendo la sua intimità. La mora fremette ansimando e si chinò sulla sua spalla mordendogliela mentre la Presidentessa le baciava la tempia sinistra.
<< Ti amo Natsuki >> le disse con un filo di voce.
<< A…aspetta… >> riuscì a pronunciare la ragazza dagli occhi verdi sentendo di essere vicina all’orgasmo << …voglio…voglio… >>.
S’imbarazzò nel parlare e quindi decise semplicemente di agire. Si mise seduta sul corpo della più grande e fece un respiro profondo. Portò la mano destra davanti al volto di Shizuru e le sorrise nell’accarezzarle leggermente le labbra. La diciottenne comprese immediatamente cosa volesse la sedicenne e iniziò a leccargliele. Anche quel gesto la fece talmente impazzire di piacere che varie volte provò l’istinto di baciarla con foga. Si trattenne e attese che le sue dita fossero abbastanza umide. Non voleva farle male, voleva essere gentile e delicata come lo era stata l’altra con lei. Dopo un tempo che le parve interminabile, le tolse, la baciò con trasporto e si riempì del suo odore così dolce. Poi decise di concentrarsi sulla sua intimità. Le accarezzò l’interno coscia rabbrividendo, osservando come tremasse di piacere sotto il suo tocco e sorrise. Tutto quello era per lei, solo ed esclusivamente per lei. Allungò una mano verso il suo seno per giocarci mentre baciava la pelle sempre vicina alla sua parte più nascosta. Shizuru gemeva e sussultava ad ogni bacio umido che le lasciava e infine sobbalzò quando sentì di essere stata penetrata. Con una mano cercò quella della sedicenne e intrecciò le dita alle sue stringendo con forza. La vide avvicinare il volto al suo sfiorandole il naso affinché la guardasse negli occhi e spinse il bacino verso quella mano che le stava facendo provare quel meraviglioso piacere inarcando contemporaneamente la schiena. Natsuki le sorrise senza smettere e si strinse ancor di più a lei. Aumentò il ritmo infilando un altro dito e sentendo l’eccitazione per quello che stava facendo montarle dentro come un uragano. La diciottenne ansimò pesantemente sentendo le spinte farsi più veloci e socchiuse gli occhi quando l’altra le baciò e mordicchiò con gioia il collo. Gemette più forte e fu come se il suo corpo fosse attraversato da una moltitudine di scariche elettriche nel momento in cui raggiunse l’apice dell’orgasmo. La sedicenne si stese al suo fianco e le accarezzò la pancia delicatamente mentre la osservava tornare a respirare normalmente. Salì lentamente seguendo il profilo del suo seno e infine arrivò alle sue labbra. La Presidentessa gliele baciò sentendo il suo sapore su quelle dita. Era stata la prima volta dopo tanto tempo che aveva lasciato a qualcun’altra le redini del gioco e lei le aveva sapute gestire benissimo. Dallo sguardo lucido dell’altra comprese che anche lei doveva essere venuta semplicemente assecondando il ritmo delle dita che aveva fatto muovere dentro la più grande. Natsuki si raggomitolò in posizione fetale vicino a Shizuru, che sorrideva e si lasciò abbracciare. Aveva bisogno di quel calore che solo la diciottenne riusciva a trasmetterle. Le diede un bacio sul collo mentre giocava con una ciocca di capelli neri. La sentì rabbrividire mentre si riprendeva dal piacere appena provato.
<< Stai diventando davvero una brava bimba >> le sussurrò leccandole il padiglione auricolare << Ti amo, Natsuki >>.
La sedicenne alzò i suoi grandi occhi verdi arrossendo per quello che era riuscita a fare. Si era dimostrata davvero molto audace.
<< Anch’io ti amo, Shizuru >> disse vincendo finalmente il suo imbarazzo nel parlare dei suoi sentimenti di fronte all’altra << E non ti lascerò più andare via. Tu sei solo mia >>.
La Presidentessa sorrise di gioia a quelle parole stringendosi ancor di più al suo corpo.
<< Shizuru >> aggiunse la più piccola prendendole la mano e intrecciandole le dita con quelle dell’altra prima di baciarla << Se becco di nuovo Emily che gira per casa mezza nuda l’ammazzo, sia chiaro >>.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
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