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Autore: _Eleuthera_    21/06/2007    7 recensioni
Torniamo indietro negli anni, quando Murtagh era alla corte di Galbatorix.
Incontriamo Leda, che potrebbe essere diversa da ciò che sembra.
Guerra, tradimenti e, sì, anche amore, forse.
Le cose non sono mai come sembrano.
Genere: Avventura, Fantasy, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Galbatorix, Murtagh, Nuovo Personaggio
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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2. Non importa cosa vi dicono, le parole e le idee possono cambiare il mondo. (L’attimo fuggente)


Murtagh tornò nella sua stanza con la testa che gli girava. Si sentiva come inebriato dalle parole che Galbatorix gli aveva rivolto.
“Figlio del mio amico, vuoi essere al mio fianco nel realizzare questo paradiso?”

Murtagh aveva risposto di sì senza neppure chiedersi se stava sbagliando. Ogni incertezza di quel pomeriggio era svanita. Sentiva ancora l’eccitazione che lo aveva pervaso mentre ascoltava la visione di Galbatorix. Come poteva non essere nel giusto un uomo parlava di scopi così nobili? Unificare Alagaësia sotto un’unica bandiera e ripristinare l’Ordine dei Cavalieri.

Adesso i suoi vecchi dubbi gli sembravano ridicoli.

Il mio destino è nell’Impero. Come ho potuto dubitarne?

Incontrò Leda quando ormai era quasi arrivato alla sua stanza e neppure se ne accorse: per poco non le andò addosso.

La ragazza lo guardò in modo interrogativo, preoccupata. «Va tutto bene?»

«Non sono mai stato meglio» rispose Murtagh, riscuotendosi.

«Sicuro?» Leda lo guardò negli occhi e Murtagh vide che era preoccupata. «Sembri strano.»

«Ho parlato con Galbatorix.» il ragazzo sollevò lo sguardo: Leda lo guardava con un’ombra di inquietudine. «Mi ha descritto la sua visione. Dovevi sentirlo mentre parlava, Leda: era… stupefacente. Non ho mai sentito nessuno parlare così. Combatterò per lui, Leda, lo aiuterò a realizzare la sua visione.» Murtagh notò l’espressione di diffidenza sul volto della ragazza. «Vuole ripristinare i Cavalieri e riunire Alagaësia…»

Leda fece una smorfia. «E tu gli credi?»

«Non dovrei?»

«Murtagh, sembri stregato. Fino a poche ore fa dicevi addirittura che non eri convinto che l’Impero sia nel giusto… e adesso vai giurando fedeltà a Galbatorix!»

Murtagh la guardò «Sembra che la cosa non ti piaccia.»

«Come potrebbe piacermi? Te l’ho detto, la mia fedeltà nell’Impero non è molta. Ho sentito mio padre e gli altri ufficiali parlare della guerra, Murtagh. Parlare dei Varden… e di Galbatorix. Ti basta guardarlo negli occhi per capire che quell’uomo è pazzo…»

«Se ti sentissero, ti arresterebbero per altro tradimento…» sibilò Murtagh. Non capiva il perché di tutta quella diffidenza, era deluso dalla reazione di Leda. E la cosa che gli faceva più rabbia era che in effetti anche lui aveva visto una scintilla di pazzia negli occhi del re…

«Ho più paura di quello che Galbatorix potrebbe fare che di essere arrestata.»

«Non sai quello che dici…»

«Se è per questo, neanche tu.»

«Combatterò per Galbatorix, con o senza il tuo appoggio!»

«Oh, non penso che il nuovo fantoccio del re abbia bisogno dell’appoggio di una comune mortale!»

«Come mi hai chiamato?»

«Mi hai sentito benissimo!»

Murtagh e Leda si fronteggiarono per un attimo. Avevano litigato altre volte, ma quella volta erano entrambi furibondi.

«…bene!» disse Murtagh dopo aver fulminato Leda con gli occhi ed essersi visto restituire un altro sguardo assassino.

«Bene!» ribatté Leda. Poi gli spinse qualcosa fra le mani e si allontanò spedita, rivolgendogli un ultimo sguardo carico di delusione.

Murtagh rimase immobile, sentendosi un idiota.

Rivolse la sua attenzione all’oggetto che Leda gli aveva dato; non si era neppure accorto che la ragazza avesse qualcosa tra le mani, quando l’aveva incontrata.

Si trattava di un pesante involto di stoffa. Murtagh si sedette sul letto e lo svolse: all’interno c’era uno spadone a una mano e mezza infilato in un fodero nero.

Un regalo.

Si sentì ancora più stupido e si maledisse sottovoce.

Provò la tentazione di alzarsi e di andare a cercare Leda per ringraziarla, ma poi l’orgoglio ebbe la meglio.

«Stupido…» sibilò a denti stretti, lasciandosi cadere sul letto e ammirando lo spadone.

Per un attimo, la sua fiducia in Galbatorix vacillò, poi i suoi pensieri indugiarono su Leda e sulla sua diffidenza.

Misurò la sua fiducia per il re con quella verso l’amica e si rese conto a malincuore che quella verso Leda non era neanche lontanamente paragonabile.

Improvvisamente provò ancora il familiare odio verso tutto e tutti.

Lo scacciò, poi chiuse gli occhi e lasciò che il sonno calasse su di lui, per cancellare anche solo per una notte l’amarezza e la rabbia che lo tormentavano.











.................corner A
Secondo capitolo postato. Non ho molto da dirvi, se non da ringraziare chi commenta *-* due persone! Woah! XD

Elweren carissima Elwe! Uhm, cosa potrei dirti? D'altronde, tu conosci parecchio bene questa storia^^ Spero ti divertirai a rispolverarla un po'^^ qualche capitolo l'ho leggermente modificato...

Elva 95 ecco il seguito!! Che ne pensi? *-* Grazie mille di aver commentato!!


Sayonara!
Ele.
   
 
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