"Ogni runa si compone di tre aspetti. Si tratta di una triade che deve essere considerata in modo unitario e pertanto non può essere separata, in quanto nessuna di queste tre parti può avere senso da sola: ognuna implica l'esistenza e la sussistenza delle altre due."
Il sole filtrava dolcemente dalle finestre impolverate della biblioteca quel pomeriggio, mentre tutto attorno taceva. Gli scaffali avevano sempre emanato quella fragranza dolciastra? E Madama Pince.. Era sempre stata così vecchia?
Hermione scosse la testa con disappunto prima di tornare ad abbassarla sul tomo aperto sul tavolo al quale era seduta.
"Il suono: valore fonetico della runa è la sua caratteristica vibratoria nell'aria e nello spazio. Si suppone che nella religione nordica ciò rappresentasse la qualità creativa che risiede nella magia della vocalizzazione; probabilmente è la qualità alla quale ci si riferiva quando s'immaginava la parola di Dio, per esempio."
Il suono. La voce. La sua voce.
- Attenta, Granger! -
Era ferma, certo. Sostenuta e stizzita magari. Ma così calma.. E melodiosa, per qualche verso. Le sue labbra si erano mosse quasi impercettibilmente mentre le parole traboccavano fuori, invitanti come schiuma che cola sull'orlo del bicchiere..
"Il glifo della runa: rappresenta la qualità visibile e tangibile della runa. Questa è, forse, la caratteristica che si ritiene fosse più comprensibile per i non iniziati; l'ipotesi è supportata dall'idea che ciò che fosse visibile al lettore della runa ne influenzasse maggiormente la sensibilità spirituale."
Il glifo. La forma. La sua forma.
Non dubitava affatto del suo fascino e del suo carisma, la testarda Grifondoro, ma averlo davanti era tutta un'altra storia. Le goccioline d'acqua bagnate sulla sua gota scavata, la sottile peluria bionda che fuoriusciva dall'accappatoio, allentato sul torace, i suoi occhi di tempesta, lampi e fulmini..
"Il contenuto simbolico: rappresenta i significati che sono stati attribuiti alla runa; tuttavia, si immagina che questo aspetto fosse solo un riflesso del reale significato attribuito alle rune e che dovrebbe comunque restare celato ai sensi. La ragione di una simile interpretazione è rintracciabile nell'ipotesi secondo cui le rune esistono in una realtà molto più estesa di quella tridimensionale e possono solo essere accennate nel diagramma bidimensionale."
Il contenuto simbolico. L'anima. Un'anima divisa a metà.
L'aveva detto ad Harry, gli aveva detto che secondo lei Malfoy non aveva il Marchio Nero.
Ma ora.. Quel sogno - il loro incontrarsi e sfiorarsi, il sussurro abbandonato al vento - e il loro incontro - ricordava perfettamente il marmo appannato dal vapore e quel profumo così insistente - le avevano messo in testa mille dubbi, e altri mille ancora. Era come una sensazione insensata quella che le opprimeva il petto e le annebbiava la mente, qualcosa che le diceva di non avere torto, non fino in fondo almeno..
Era il modo in cui lui camminava per i corridoi quell'anno, privo di spavalderia, quasi fosse lui ad accompagnare quei beoti di Tiger e Goyle, e non il contrario. Nel corso degli anni aveva potuto imparare molto sul comportamento di Draco Malfoy, dallo sguardo di superiorità e disgusto che riservava a tutti - soprattutto ad una Mezzosangue come lei - ai movimenti studiati e innaturalmente eleganti, quasi eterei.
Ma quell'anno pareva quasi spento. Gli occhi bassi e cerchiati dalle occhiaie, il volto scavato, il passo strascicato.. Come se avesse il mondo sulle spalle e nulla potesse alleggerirgli l'animo. E lei lo sentiva, diviso tra luce e buio. Due uomini diversi albergavano nel corpo di Malfoy, due animi in contrasto che lo logoravano.. Ma questo non lo aveva detto ad Harry, ne tantomeno a Ron, perché di certo non lo avrebbero capito.
"Si suppone che i significati più oscuri delle rune possano essere concepiti soltanto da alcune persone ritenute più 'sensibili' alla componente misterica delle rune."
Loro no, ma forse lei si. E se c'era una possibilità - una remota, minuscola possibilità - lei l'avrebbe inseguita, fin dentro alle tenebre più oscure.
Chiuse il libro di Rune Antiche e si alzò dal tavolo, quasi correndo fuori dalla biblioteca, sotto lo sguardo confuso di Madama Pince.