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Autore: Madin    12/12/2012    2 recensioni
Sequel di "Sentimenti Inaspettati", per capirla è necessario leggere la prima. Dopo essersi dichiarata le cose cambiano per la nostra Hermione e alcune domande le affollano la mente: perché quel ragazzo si comporta in modo così strano? Cosa sta nascondendo? Cosa succederà adesso? Molte domande e poche risposte in un mix di bugie e sotterfugi.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Il trio protagonista | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Hermione si sentì in paradiso. Finalmente aveva scoperto che si era innamorata di una persona che le era stata vicino sempre, senza che lei se ne accorgesse.
-Draco... chi ti ha detto cosa fare quando ci siamo visti per la prima volta nell'altra realtà?-
-Ma come, non l'hai capito?! Pensavo fossi la ragazza più intelligente di Hogwarts!-
-Lo sono, non sottovalutarmi! Ho un sospetto ma vorrei che fossi tu a dirmelo.-
-Silente, è stato Silente.-
-Lo sapevo! Quell'uomo è pieno di sorprese...-
-Era...- il viso dei ragazzi si incupì.
-Ricordarlo mi fa credere che sia ancora vivo. E poi sembra che non sia mai morto, dietro ad ogni mistero c'è sempre lui!-
Draco rise e vedere la sua ragazza ricambiare il sorriso gli fece sciogliere il cuore di ghiaccio.

-Devo andare a lezione.- iniziò la ragazza. -Ci vediamo più tardi?- domandò
Il ragazzo le andò vicino e l'abbracciò. -Certamente. Ma come dobbiamo comportarci in pubblico? Perché i tuoi amici potrebbero non prenderla bene...-
-Non mi interessa cosa pensano loro, io ti amo. Loro dovranno accettarlo prima o poi, anzi, l'avevano già fatto!-
-Solo perché non erano lì a vedere... mi avrebbero ammazzato e non si risparmieranno a farlo adesso!-
-Abbi fiducia in loro, Draco. Lo accetteranno.-

-COSA?!?!- urlarono Ginny, Harry e Ron in coro. Hermione aveva appena detto loro della sua relazione con Draco. Aveva raccontato tutto, non aveva tenuto alcun segreto per sé, tranne il fatto del sesso tra loro.
-Non urlate ragazzi, mi perforate i timpani.- chiese cortesemente la ragazza tappandosi le orecchie.
-Mi dispiace Hermione ma davanti ad una notizia del genere non possiamo non urlare.- disse Ginny all'amica.
-Cosa c'è che non va, Ginny?! Vi sto dicendo che lui non è come sembra. Perché non riuscite ad accettarlo?- la ragazza si sentì selusa dai suoi migliori amici, come potevano voltarle le spalle così?!
-Lui è Malfoy, Herm. Ricordi?! Il Malfoy che abbiamo sempre odiato e con cui ci siamo sempre scontrati. Non può essere cambiato da un monento all'altro. Io non ci credo.- Disse Harry mentre Ron acconsentiva con il capo.
-Siete davvero incredibili! E da te non me l'aspettavo Harry!- la ragazza se ne andò adirata lasciando i suoi amici nella Sala Comune.

Si era recata in biblioteca per restare sola e pensare a cosa fare.
Avrebbe dovuto dar retta ai suoi amici o al suo cuore?
-Emi! Ciao amore mio...- Draco le si avvicinò e la baciò dolcemente.
-Ehi...- rispose lei impassibile.
-Che succede? Sembri triste.-
-Lo sono. I miei amici non vedono di buon'occhio la nostra relazione.-
Draco distolse lo sguardo, stufo.
-Mi dispiace. Ma non posso permettere che tu stia così. Devi fare ciò che vuoi e se i tuoi amici sono davvero come credi capiranno.-
-Tu la fai facile. Abbiamo affrontato di tutto in questi anni e niente ci ha mai separati, nemmeno Voldemort, però adesso arrivi tu e cambi tutto.-
-Oh questo è troppo! Se vuoi che tutto torni alla normalità dimenticati che esisito!- se ne andò via infuriato.
Come poteva avere dei subbi su loro due? E per cosa?! Per i suoi amici!

Hermione lo chiamò per farlo tornare indietro ma lui non si voltò.
Si ritrovò ancora più triste di prima. Da quando l'amore era così complicato?
Dov'era il perdono che Harry predicava tanto?
Sapeva che da Ron non poteva aspettarsi un comportamento diverso, ma da Ginny! Lei poteva capirla... l'aveva già fatto. Sapeva che lei e Draco erano innamorati.
Perché ora non li accettava più?
Raccolse i suoi libri e andò nello studio della professoressa McGranitt.
Bussò alla porta e aspettò l'invito ad entrare.
-Buongiorno signora preside, avrei bisogno di parlarle.-
-Signorina Granger! Che piacere averla qui. Mi dica pure quali problemi la affliggono.-
-Draco Malfoy ed io ci siamo fidanzati, dopo che ho scoperto che lui era con me in quel mondo parallelo che lei sicuramente conosce...-
-Ne è sicura?-
-Sicurissima. Lei ne era al corrente e scommetto che è al corrente del fatto che Draco sia stato aiutato da Silente. Ciò che voglio sapere è come.-
La McGranitt le fece segno di accomodarsi su una poltrona, mentre lei si alzava in piedi e iniziava a camminare per la stanza.
-Tutto quello che ha detto è giusto. Sapevo dell'esistenza di quella realtà parallela, lo sapevo. Draco Malfoy mi aveva raccontato tutto una volta tornato. Avevo promesso di aiutarlo e gli avevo detto che avrebbe dovuto stare tranquillo, che tutto presto si sarebbe risolto. Era sconvolto. Non capiva ciò che era accaduto, si sentiva confuso e.... vuoto.- lo disse guardabdola tristemente negli occhi.
-Si ra ritrovato in un altro mondo senza capire né come né perché. Era scombussolato ed è venuto da me, dall'altra me.-
-Lei come lo sa?-
-Ho uno specchio che mi mostra le altre realtà, così come ce l'ha l'altra me. Lei è venuta da me e mi ha informato di aver visto Malfoy nella scuola.-
-E che c'è di strano?! Poteva essere il Malfoy di quella realtà!-
-Non era possibile, quel Malfoy è morto all'età di cinque anni. Un tragico incidente.-
Hermione rimase basita e sconvolta. Non se lo aspettava minimamente.
-Così ho capito che qualcosa era andato storto. Che qualcuno aveva viaggiato nel tempo. Perciò ho sbirciato nello specchio e ho visto lei, signorina Granger, in compagnia di Malfoy.-
Hermione fece per replicare ma la McGranitt la batté sul tempo -La signorina Granger di quella realtà non era così studiosa, intelligente, composta e posata. Osservandola un po' ho capito che era lei ad aver viaggiato nel tempo.-
-Quindi ha visto tutto ciò che è successo?-
-Sì.- Hermione avvampò e la professoressa se ne accorse. -Non si preoccupi, non ho guardato anche quello! Non sono una guardona.-
Hermione lasciò andare un sospiro di sollievo.
-Comunque, sapevo che c'era bisogno di aiuto e così l'ho chiesto a Silente.-
-Ma lui è morto!-
-Qui è morto, ma non lo era lì. E abbiamo avuto la fortuna che era lo stesso Silente di sempre, quello che conoscevamo anche qui.-
-Ma Draco mi aveva detto che era morto per mano di Harry!-
-Era una bugia necessaria, altrimenti avrebbe voluto incontrarlo e avrebbe compromesso tutto.-
-Quindi Silente ha aiutato Draco a fingersi di quella realtà, senza dirmi nulla?!-
-Non poteva. Era una questione più grande di lei signorina Granger e lo è tutt'ora. Draco era lì per il suo stesso motivo e meno male che siamo riusciti a farvi tornare indietro o le conseguenze sarebbero state disastrose.-
Hermione rimase in silenzio a meditare per un po' e la McGranitt tornò a sedersi.

-Ho bisogno di un consiglio. So che lei è la preside ma è la donna a cui sono più vicina e mi piacerebbe avere un suo parere.-
-Deve scegliere se seguire il cuore o gli amici riguardo al fidanzamento con il signorino Malfoy, non è così?-
Hermione si soprese ancora di quanto quella donna fosse in gamba. Annuì con un cenno della testa.
-Non posso dirle cosa fare signorina Granger ma posso dirle cosa non fare: non si arrenda.-
Hermione si alzò dalla sedia e salutò la preside, dirigendosi alla porta e uscendo.

Iniziò a camminare per i corridoi con alcuni libri stretti al petto.
All'improvviso si sentì afferrare e trascinare nello stanzino delle scope.
Accese subito una luce con la bacchetta e trovò Draco ad un palmo dal suo naso, serio.
-Draco! Mi hai fatto prendere un colpo! Che vuoi?-
Lui la strinse e la baciò, facendola stare zitta.
-Volevo baciarti, ne avevo bisogno.-
-E non potevi farlo fuori o aspettare la fine delle lezioni?-
-Pensavo non volessi farti veere in giro con me. E poi un po' di suspense mantiene la relazione interessante.-
-Oh, non temere, la nostra relazione è molto interessante.- lo baciò ancora e rimasero alcuni minuti nello stanzino.
Poi uscirono a cinque minuti di differenza e ognuno si diresse nella propria aula.

Hermione si sedette accanto a Ginny ma non le disse una parola, era troppo arrabbiata per parlarle e l'amica non fece che lo stesso.




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