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Autore: thehurtlocker    14/12/2012    3 recensioni
"Poi la vide, e fu come un fascio di luce nel buio più totale. Nel vederla smise di essere cieco su quel pezzo di carta; l'ispirazione stava tornando."
Fanfiction sul mio più grande idolo. DJ Madeon.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Ciao! Ecco un nuovo capitolo, anche più lungo del primo xD Questa volta ho parlato poco di Eileen, ma ho introdotto nuovi personaggi; sono altri DJ amici di Madeon anche nella realtà. Spero vi piaccia anche questo! :)

Madeon(Hugo)                                                                                                                                             Zedd(Anton)

Madeon(Hugo) 
Porter Robinson                                                                                                                                          Dillon Francis






I loro sguardi si intrecciarono e si capirono all'istante; Hugo vide quei profondi occhi verde smeraldo arrivargli davanti al viso e delle calde braccia avvolgerlo.
- Hugo! Mein Kind, era ora che venissi! - gli urlò Anton, alias Zedd, nelle orecchie.
- Mon ami ... sono felice di essere qui. - i due amici si diressero verso un SUV nero posteggiato di fronte all'aeroporto e vi entrarono, posando nel bagagliaio la valigia e l'attrezzatura del giovane DJ Madeon.
- Porter e Dillon?
- Sono a casa a ... riordinare. - Zedd ammiccò un sorriso divertito, come se quel «riordinare» nascondesse qualcosa di più.
- Che significa ''riordinare''? Che avete fatto ieri sera?? - Hugo sembrava alquanto spaventato a pensare che cosa due americani e un russo-tedesco abbiano potuto fare la notte prima che un loro amico, non ancora ventunenne, li raggiungesse lì, nel Colorado; probabilmente la risposta la sapeva già.
- Ehm ... - Zedd si passò la mano calda dietro la nuca; il solito gesto che sta ad indicare «Ops abbiamo fatto un casino» - Hai presente quella canzone di Taio Cruz che dice, ''I got an hangover, wo-oh! I've been drinking too much for sure ...'', be' ... forse ... - Ecco. Hugo lo sapeva.
- Un'altra volta?! Sarà almeno la quarta volta che vi ubriacate da fare schifo! Meno male che ora è arrivato ''il minorenne'' in casa Robinson. - pronunciò alla fine solenne Mr. Leclercq.
- Seriamente Hugo, ci devi dare una sistemata perché io, Porty e Dillon non possiamo più stare da soli! Ahahaha. - l'autista del grosso SUV, un omone di colore tale e quale a Will Smith in Men In Black, fece un cenno con la testa a Zedd ed egli aprì poi il finestrino che stava sul tetto dell'auto per poi urlare con tutta la voce che aveva - POOOOOOORTEEEER, DIIIIIIIILLOOOOOON!!! SIAMO QUIIIIIIIII!!! - I due americani sbriciarono dalla finestra della cucina nascosti dietro le tende e poi uscirono correndo come due gorilla sbronzi verso la macchina, inciampando ogni tanto.
- Hey Baguette! - urlarono insieme DJ Porter Robinson e DJ Dillon Francis - Homme! Sei qui finalmente!
Madeon uscì dall'auto, mentre il grosso autista prendeva la sua roba e la portava dentro l'enorme casa di Porter.
- Cavoli man, non mi avevi detto di avere un rifugio così grande! - esclamò sorpreso Hugo.
- E come facevano a starci uno stecchino come te, un casinista come Zedd, uno Yankee come me e un ciccione come Dillon in una casa più piccola?? - Dillon si lanciò su Porter, e i due cominciarono una buffissima lotta impacciata.
- Daaai ragazzi! Basta fare i children. Piuttosto: dove andiamo? - intervenne Zedd. 
I due gorilla ubriachi smisero di picchiarsi e si ricomposero di tutta fretta, ma con un infantile sorriso ancora tra le labbra.
- Al parco che ti dicevo due giorni fa, quello dove è caduta tutta la neve!
- Come al parco?! - chiese Hugo sempre più confuso.
- Perché? Pensavi di restare a casa?? QUANDO SI E' NELLA ZONA DI PORTER ROBINSON, O FAI QUELLO CHE TI DICE LUI O QUELLO CHE TI DICO IO, CHE SONO SEMPRE PORTER ROBINSON! - gli urlò a squarciagola - Quindi, tutti al parco!
Fortunatamente, Madeon era coperto abbastanza da poter «giocare nella neve» come volevano i suoi pazzi coinquilini Disc Jokey che non gli lasciavano un minuto di pace, nemmeno dopo un viaggio faticoso come quello da Nantes a Denver. 
Indossava un semplice cappotto nero e dei jeans blu con delle Adidas nere, quasi nuove perché non le usava mai; un cappellino a tenergli calda la testa e una morbida sciarpa attorno al collo, anch'essi neri. Abbigliamento adatto per inizio Novembre.
Raggiunsero tutti questo famoso parco, che a Hugo ricordò il suo di Nantes d'inverno; anche lì vi era un lago, ma era ghiacciato per il freddo.
I due gorilla si buttarono a peso sulla soffice distesa bianca e cominciarono a fare una battaglia a palle di neve; altro che nella fascia dei vent'anni questi ragazzi!
Zedd e Madeon li raggiunsero poco dopo e fecero lo stesso. 
Dopo un quarto d'ora di guerra, i quattro si misero seduti sotto un grande albero nei pressi del lago e cominciarono a parlare del più e del meno.
- Così l'ho mollata. Non la sopportavo più. - dichiarò Dillon senza pudore; Anton e Porter risero divertiti, mentre Hugo sembrava contrario.
- Quindi, l'hai mollata soltanto perché aveva detto di essersi «innamorata» e perché insisteva a stare con te più spesso??
- Esattamente. Lo sai che non voglio storie serie; quando si innamorano vuol dire che vogliono qualcosa di importante. 
- Non ti capirò mai Dillon .. - disse Hugo muovendo la testa contrarariato.
- Nemmeno io capirò mai te, se per questo! Da quant'è che non hai una ragazza, baguette??
- Da quando avete incominciato a chiamarmi in quel modo.
- Ahahahaha, no seriamente. Che io sappia, non ti ho mai visto freq uentarne una .. Devo dedurre che tu sia gay? - Zedd e Porter si allontanarono da Hugo ridendo.
- No, certo che no! Voglio solo trovare quella giusta...
- ''Quella giusta''?
- Sì, insomma ... - Hugo si ricordò, infine, di Eileen, dei suoi lunghi capelli rossi, dei suoi splendidi occhi «infernali», delle sue timide lentiggini, e dei suoi sguardi fugaci che lo colpivano dritto al cuore - Quella ragazza che mi faccia sentire ... vivo.
Dillon era perplesso e cercava risposta tra le facce perse di Porter e Anton, ma purtroppo loro erano sconvolti ugualmente; infine Zedd si riprese e parlò.
- HEY! DOVE TIENI NASCOSTO IL MIO HUGO, TU STRANGER?! DOVE LO HAI NASCOSTO, EH?? - scosse il piccolo francese con le braccia, prendendolo per le spalle; Hugo abbozzò un tenero sorriso. - Mate, non sappiamo cosa ti sia successo là a Nantes, ma si vede che è qualcosa che non ti fa stare felice, quindi non toccherò più l'argomento, ma ora sei qui con noi, e NOI VOGLIAMO VEDERTI RIDERE E DIVERTIRTI E BASTA!- tutti e tre i DJ lo abbracciarono e gli diedero una pacca sulla schiena come per confortarlo.
- Grazie ragazzi; significa molto per me avervi come amici! - poi iniziarono a canticchiare canzoni e a ridere insieme come quattro uniti fratelli.
Dopo mezz'ora di stupido chiacchericcio tornarono a casa; Zedd e Dillon sprofondarono nel comodo divano di pelle nera e presero due birre dal mini-frigo lì a fianco; Porter stette in cucina a trafficare con bicchieri e piatti sporchi nel lavandino, probabilmente rimasti lì dalla «notte brava»; Hugo si diresse nella camera predisposta per lui. Vide che la sua roba era stata adagiata sul comodo letto rosso, rosso come i folti capelli della sua Eileen; quanto gli mancava!
Prese il suo Mac dalla valigia e lo accese; inserì la password e si collegò a twitter per aggiornare i suoi amati fan: ''A casa di @porterrobinson con @Zedd e @DILLONFRANCIS''; poi controllò le menzioni:

- @faiience 3 ore fa: ''@madeon hey bb come te la passi?? Have a great day! 
- @deadlyclaris 1 ora fa: ''@madeon ma non vuoi più parlarmi? sei arrabbiato?                                    
- @DILLONFRANCIS ora: ''@madeon asshole vieni in sala e non fare l'asociale!'' - e tante, tante altre che non stette a controllare.

Hugo rise e raggiunse gli altri nel grande salone.
- Molto simpatico Fran. - poi prese una red-bull analcolica dal mini-frigo e si sedette affianco ad Anton.
- Non eri mica tu il nostro angelo Castiel che ci doveva aiutare a bere di meno?? - disse il russo bevendo, intanto, un'altro sorso.
- Sarò pure il vostro Castiel, ma anche lui si dava da fare ogni tanto! Non l'hai vista la quinta stagione? - ammiccò sorridente Madeon.
- Amo Supernatural. - aggiunse, infine, Porter tornando dalla cucina - Quella sì che è una cazzo di serie tv che merita!
- Woh-woh, ragazzi! - urlò all'improvviso Dillon con gli occhi quasi incollati allo schermo del suo blackberry - Calvin Harris mi ha twittato.
- E cosa dice lo scottish?
- Dice che starà qui a Denver per pochi giorni insieme alle Nervo Twins; gli piacerebbe vederci.
Tutti guardarono Porter che quasi non impazziva per ciò che aveva appena sentito - HAI DETTO PROPRIO LE NERVO?! - mezzo mondo sapeva che lui aveva un debole per le bionde DJ Nervo; perfino esse.
- Yeup! Miriam e Olivia Nervo; Cal ha detto di farci trovare al Denver Nightlife alle 10 p.m.
- Che ore sono ora? - chiese Zedd.
- 7.45 p.m.
- Bene, allora abbiamo tutto il tempo per prepararci. Intanto Porty, cuciniamo qualcosa che sto morendo di fame e scommetto di non essere l'unico.
Mentre si dirigevano in cucina. Hugo avvertì qualcosa allo stomaco. Non sapeva cosa fosse. ma sentiva che quella serata avrebbe riservato qualcosa ...
Non lo sapeva, ma lo sentiva.
  
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