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Autore: Ya_mi    19/12/2012    3 recensioni
Dal capitolo 1:
-[...] Il fatto di non avere nessuno, di non avere radici mi rende diversa dagli altri. E questo è uno di quei posti dove la diversità viene odiata sopra ogni cosa.-
L’espressione in quegli occhi azzurri era forte, a dispetto della timidezza che aveva ostentato prima.
Lavi l’aveva ascoltata con attenzione e aveva sentito qualcosa scattare dentro di lui.
Quella ragazza non aveva origine, non sapeva da dove veniva. Era un’emarginata, era... diversa.
Come lui.
Dal capitolo 15:
Non avrebbero dovuto fargli effetto le piaghe sparse sul corpo di quella ragazza, né l’espressione triste sul suo viso. [...] Si stava dimostrando debole, aveva abbassato le sue difese e ora stava accadendo l’inevitabile.
Lui, che era il solo tra i più soli, lui che aveva fatto voto di una vita dedita alla pura conoscenza e all’assenza di ogni tipo di legame, proprio lui... stava facendo andare in malora tutto quanto per una ragazzina.
Genere: Avventura, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Rabi/Lavi
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Angelica:eccoci qui, ragazzi belli!
Lavi: cavolo! Quanto tempo che non ci si vede!
Crowley: è quasi un mese, invero!
Kanda: tch! E’ anche troppo poco! Dov’è andata a cacciarsi quell’idiota?!
Allen: oh? Parli di miss Yami?
Lavi: purtroppo è agli arresti domiciliari...
Angelica: più comunemente noti come “studio da fine trimestre”...
Allen: a quanto pare la hanno riempita di cose da fare e non è riuscita ad essere con noi nemmeno questa volta...
Kanda: tsk! Che imbecillaggine c’è in giro... dai, forza! Visto che siamo obbligati almeno facciamola breve!
Crowley: prima di tutto i ringraziamenti, invero! Grazie di cuore a Angy_Valentine, LadyWolf e Kanda92, fedelissimi lettori che non mancano mai di deliziarci con la loro presenza e i loro consigli, invero!
Lavi: poi mi è stato ordinato di ringraziare ex novo quella che l’autrice ha definito “l’allegra brigata di perverse roleplayers”, anche se non capisco bene cosa voglia dire...
Angelica: comunque grazie a tutti voi, cari masochist... ehm, lettori che avete letto fino a qui! Grazie, grazie davvero!
Allen: non dilunghiamoci oltre, direi che hanno atteso già abbastanza...!
Kanda: tsk! E falli leggere, no??

CAPITOLO 8 – Riflessioni: cosa avresti fatto se ci fossi stata io?

Angelica aveva il nastro in mano ma non lo attivò:
la paura in quel momento era tanta che l’unica azione che il suo corpo le permetteva di fare era quella di indietreggiare piano piano, fissando il suo aggressore con gli occhi spalancati.
Quello seguiva i suoi movimenti con altrettanta esasperante lentezza finché lei non inciampò nei suoi stessi piedi e cadde seduta per terra.
A quel punto se lo ritrovò a pochi centimetri da lei, con un braccio alzato pronto a colpirla.
Serrò gli occhi con forza aspettando di essere ferita ma li riaprì di scatto quando sentì una voce a lei conosciuta provenire da dietro l’akuma.
 
-Gouka Kaijin... Jika Hi-ban!-
 
Il martello di Lavi apparve dal nulla e colpì l’akuma direttamente sulla testa, sollevando un nuvolone di polvere e fumo.
Angelica riuscì ad intuire la forma del suo compagno in mezzo a quella foschia, in piedi e, soprattutto, vivo.
Lo udì lamentarsi di quanto fossero stupide le ferite che si era provocato ma non lo stette ad ascoltare:
la sua testa era piena solo del pensiero che era vivo e stava bene, non riusciva a pensare ad altro.
Stava quasi per correre ad abbracciarlo (chi se ne importava se li avrebbero guardati tutti, era felice e basta!) ma si bloccò non appena vide la figura dell’akuma riemergere dalla bruma che si stava diradando:
aveva il martello attaccato alla testa ma la cosa che lasciò tutti senza parole era il fatto che fosse ancora tutto intero.
‘Non è possibile! Dopo un attacco del genere dovrebbe essere ridotto in cenere! Che diamine sta succedendo?’
Lavi non riusciva davvero a spiegarsi come potesse essere accaduta una cosa del genere, fissava l’akuma davanti a sé con gli occhi sbarrati e il cervello annebbiato.
 
-Title: come hai fatto a riprenderti?-
 
Tutti osservavano quello spettacolo fuori del comune senza avere il coraggio di intervenire in nessuna maniera.
‘Perché non funziona...?’
Lavi cercò di schiacciare l’akuma sotto il suo martello ma non ottenne risultato, se non quello di essere spedito direttamente contro una delle vele, che fortunatamente attutì l’impatto.
Angelica questa volta reagì attivando la sua Innocence e correndo verso l’akuma.
 
-Bastardo, lascialo in pace!-
 Lavi la intravide e cercò di avvertirla.
 -No, ferma Ann! Non puoi fare niente! Quello è un livello tre!-
 
Lei smise di correre e lo guardò disorientata.
Troppo tardi: l’akuma le piombò vicino all’improvviso e prima che lei potesse spostarsi la afferrò per un braccio e la spedì lontano, facendole battere la testa contro il parapetto.
Prima che il Time Record di Miranda facesse effetto le sembrò di sentire la sensazione del sangue caldo e appiccicoso che le bagnava i capelli, ma fu solo per un momento.
Si alzò in piedi più in fretta che poté e cercò di raggiungere l’akuma, che nel frattempo si era pericolosamente avvicinato a Lavi, il pugno alzato pronto a colpire il ragazzo che, sapendo di non poter reagire in tempo, imprecò silenziosamente nella sua testa e strizzò l’occhio.
 
-Title: distruzione della testa.-
 
Tutti gli occupanti della nave trattennero il respiro.
L’impatto fu tale da spezzare uno degli alberi e far piegare tutta l’imbarcazione da un lato.
L’effetto del Time Record fu immediato: la nave tornò immediatamente al suo aspetto originale, ma la cosa che preoccupava tutti era la situazione di Lavi.
Come Miranda aveva spiegato la sua Innocence aveva un effetto temporaneo e non poteva recuperare il tempo dei morti.
Se un colpo di quella potenza fosse arrivato a segno per Lavi ci sarebbero state ben poche speranze.
Ma per fortuna non fu così:
Bookman aveva provvidenzialmente attivato la sua Innocence e fermato il pugno dell’akuma, il cui stupore era evidente quanto quello degli altri, con uno strato di aghi neri.
 
- Aghi neri?-
 La voce di Bookman risuonò nel silenzio generale, nulla più di un sussurro.
 -Heaven Compass. Aghi dell’autodistruzione, North Crime!-
 
A un semplice cenno della sua mano gli aghi esplosero in un fascio di luce che colpì in pieno l’akuma, facendolo finire lontano da Lavi, coperto da uno spesso strato di quegli stessi aculei.
Quando il ragazzo lo chiamò guardandolo con gratitudine, quello gli riservò un’occhiata gelida.
 
-Imbecille, mi fai prender freddo!-
 
Lavi scivolò giù dalla vela e venne preso al volo da Mahoja, che dopo essere stata ringraziata lo aiutò a mettersi in piedi.
Angelica, che in tutto quel tempo era rimasta immobile a guardare quanto stava accadendo, senza pensare corse verso Lavi e gli saltò praticamente al collo.
 
-Idiota, idiota, idiota, idiota!! Mi hai fatto perdere dieci anni di vita! Almeno stai bene??-
-Starei meglio se tu non cercassi di soffocarmi...!-
Lei gli si stacco di dosso imbarazzata.
-Comunque sto bene, tranquilla. Preoccupati di più per te stessa, piuttosto! Prima hai fatto un gran brutto volo!-
 
La ragazza stava per rispondere ma la sua voce fu coperta da quella di Bookman che urlava:
l’akuma lo aveva afferrato per un braccio e si era alzato in volo a velocità impressionante.
 
-Vecchio!-
Lavi impugnò saldamente il martello e lo appoggiò sul ponte, pronto ad andare ad aiutare il suo maestro, ma Angelica lo fermò stringendogli una spalla.
-Aspetta, Lavi! Può essere pericoloso!-
-Non mi importa! Devo aiutarlo!-
 
Si liberò con uno strattone e fece estendere il manico, sfuggendo alla presa della ragazza.
Lei cercò un modo per andare con lui ma Miranda, intuendo le sue intenzioni, le mise le mani sulle spalle e la fermò, scuotendo la testa.
 
-Non andare! Prima hai battuto la testa molto forte, se ti allontani troppo dalla nave ti tornerebbero le ferite e perderesti molto sangue!-
 
L’altra soppesò le sue parole, poi fece un sospiro e rilassò i muscoli:
se si fosse sentita male sarebbe stata solo d’impiccio, meglio se rimaneva lì dov’era.
 
-Ha ragione, Angelica. Resta qui, vado io a dare una mano.-
 
Lenalee le passò di fianco, attivò i suoi Dark Boots, si diede lo slancio e saltò verso l’alto.
Tutti la seguirono con lo sguardo senza riuscire a fermarla o fare qualunque altra cosa.
Passarono attimi interminabili in cui il silenzio regnava sovrano, finché qualcuno dell’equipaggio non ruppe quello stato di mutismo indicando il cielo.
 
-Guardate!-
 
Non fece in tempo a dire altro perché venne colpito da una scarica di raggi luminosi provenienti dalle nuvole, come dei fulmini, e come lui molti altri vennero colpiti.
In una frazione di secondo tutti capirono che si trovavano sotto attacco e che l’akuma di prima non era da solo.
Era il caos: i membri dell’equipaggio venivano colpiti ripetutamente, gli esorcisti facevano quello che potevano, Anita e Mahoja cercavano di tenere la nave stabile e di portarla via in qualche modo ma sembrava che fosse tutto inutile.
Quando Crowley e Angelica videro gran parte degli attacchi concentrarsi sul Time Record di Miranda, sospeso sopra la nave, si scambiarono uno sguardo di intesa e tentarono di avvicinarvisi, ma gli attacchi aerei degli akuma non permisero loro di muoversi.
 
-Scusate l’attesa, Kuro-chan, Ann!-
 
La voce di Lavi li raggiunse da qualche metro sopra di loro, seguita dal serpente infuocato generato dalla sua Innocence che avvolse l’enorme orologio e lo protesse dai colpi.
Crowley fece un sorrisetto e si lamentò:
 
-Non chiamarmi così, guercio!-
Sia il rosso che Angelica ridacchiarono, mentre Bookman atterrava sul Time Record e attivava di nuovo la sua Innocence.
-Heaven Compass. Aghi della divina provvidenza, East Crime!-
L’orologio si ricoprì completamente di aghi neri, molto simili a quelli che aveva usato prima per bloccare l’akuma.
-Al Recorder penso io, voi colpite i nemici in cielo!-
 
In realtà non c’era molto da fare e Angelica e Crowley si sentivano incredibilmente inutili:
non avendo gli akuma nelle immediate vicinanze lei non poteva colpirli con la spada e lui non poteva morderli.
Il principale problema era il fatto che non riuscivano nemmeno a vederli a causa delle nuvole che oscuravano il cielo.
Lavi allora provò una mossa disperata:
con l’Innocence evocò dei potentissimi fulmini che attraversarono le nubi in diversi punti, illuminandole a giorno per qualche secondo.
Subito dopo una nuova scarica di colpi investì la nave e i tre esorcisti riuscirono a schivarli per un soffio.
Crowley si mise a gridare esasperato:
 
-Non ne hai preso neanche uno, deficiente!-
-Tsk. A quanto pare tirare a casaccio non serve...!-
 
All’improvviso la nave tremò e tutti ammutolirono cercando di capire la causa.
Andò avanti a vibrare per un tempo che parve interminabile, poi di colpo la poppa si inclinò decisamente verso il basso, facendo ribaltare tutta l’imbarcazione e i suoi occupanti.
Angelica, già in precario equilibrio, si sbilanciò all’indietro seguendo il movimento della nave e si evitò una rovinosa caduta afferrando al volo il braccio di Crowley, il quale stava tutt’altro che bene:
era a sua volta appeso con una mano sola ad una cima e aveva la faccia di uno che non mangiava né dormiva da giorni.
Lavi lo rimbrottò:
 
-Ohi, Kuro-chan! Cos’è quella faccia?-
-S-sto perdendo le forze, invero... non ho bevuto abbastanza sangue di akuma...-
-Ti sembra il momento di farti venire l’esaurimento?!-
-Vedo... vedo Eliade...-
-Adesso ha anche le allucinazioni?-
-Crowley, cerca di riprenderti!!-
 
Angelica perse la presa dal braccio di Crowley e cadde nel vuoto.
Fortunatamente non erano ad un’altezza troppo elevata, quindi se la cavò con una semplice botta.
Rimase però scoperta agli attacchi aerei degli akuma, così Lavi, nel tentativo di coprirla, si mise a correre lungo un pennone, ma perse l’equilibrio e scivolò.
Quel momento di debolezza gli costò caro:
il ragazzo venne colpito da uno dei proiettili e precipitò, finendo inghiottito dai flutti del mare.
Angelica spalancò gli occhi e rimase a fissare il punto in cui il suo compagno era caduto appoggiandosi al parapetto.
Il veleno contenuto nel sangue degli akuma era micidiale, poteva uccidere una persona in pochissimo tempo.
Lavi era stato colpito da un proiettile di sangue di akuma.
A quel punto il veleno doveva già essersi diffuso in tutto il suo corpo.
Lavi era spacciato.
Quei semplici dati di fatto le attraversarono la testa con la velocità di un fulmine, uno di seguito all’altro, chiari e precisi, e le tolsero il fiato.
Nemmeno si accorse che Crowley si era tuffato dietro di lui appena lo aveva visto cadere, infatti quando li vide riemergere e atterrare sul ponte con un gran fracasso poco ci mancò che le venisse un infarto.
Si mise in ginocchio e lasciò che il vampiro deponesse il corpo inerte di Lavi per terra, facendogli appoggiare la testa in grembo alla ragazza.
Alzò gli occhi disorientata, temendo il peggio ma il compagno sembrava completamente tranquillo.
Dopo pochi secondi il rosso riprese i sensi sputacchiando.
Angelica gli sollevò la testa per farlo respirare mentre lo guardava incredula.
Quando ebbe ricominciato a respirare normalmente le lanciò un’occhiata a sua volta carica di sorpresa.
 
-Ann...-
-Lavi, stai bene...?-
-Si ma... io ero stato colpito...-
A quel punto intervenne Crowley, che per tutto il tempo aveva gongolato in disparte leccandosi i baffi.
-Aaaaaah, mi sono ripreso!-
E allora Angelica notò che sul collo di Lavi c’erano due piccoli buchini da cui uscivano dei sottili rivoletti di sangue.
-Ooooooh...? Lo hai morso?-
-Cheeeee?!-
 
Il ragazzo piegò la testa da un lato e si osservò il collo.
Crowley continuò:
 
-Sei stato fortunato: sono riuscito a succhiare via il veleno prima che si diffondesse. Grazie per il delizioso pasto, invero. Ah, ovviamente ho bevuto anche un po’ del tuo sangue, ma non è un problema, no?-
Lavi era improvvisamente impallidito e lasciò ricadere debolmente la testa sulle gambe di Angelica, che lo osservava preoccupata.
-Ehi...? Ehi, Lavi?-
-Sono stato morso... in un certo senso sono traumatizzato...!-
-Ehm, dai c’è di peggio nella vita...-
Lui stava per fare un imbarazzante commento sulla posizione in cui si trovavano ma l’urlo esasperato di Bookman li riportò alla realtà (con gran dispiacere di entrambi).
-Idioti! Per quanto tempo avete intenzione di restar lì a chiacchierare?! Sbrigatevi a sconfiggere i nemici, razza di stupidi!-
Crowley si irritò non poco per la maniera poco civile con cui il vecchietto gli si era rivolto, mentre Lavi (ancora comodamente adagiato in grembo alla compagna dato che da lì non doveva neanche far la fatica di alzare la testa per guardare il suo maestro) ancora rimuginava sulla scioccante esperienza di essere morso da un vampiro.
-Perché non usi il cerchio di legno, Lavi?!-
Per tutta risposta il rosso ebbe un leggerissimo sussulto.
-Oh, giusto! Potevo usare quello! Sono proprio un cretino...-
-Sei un DEFICIENTE!-
-Così però è un po’ troppo, Panda!-
-E vedi di alzarti da lì o ci farai la muffa!-
Il richiamo del vecchio gli provocò un altro sobbalzo involontario che in una frazione di secondo lo fece mettere seduto, anche se con quel movimento repentino non diede tempo ad Angelica di spostarsi così le tirò una sonora testata.
-Ow!-
-Ouch!-
-Accidenti! Che testa dura hai!-
-Potrei dirti la stessa cosa! Fai un po’ attenzione!-
-Ops... scusa!-
 
Per farsi perdonare le tese una mano e la aiutò ad alzarsi.
Poi prese Crowley per un orecchio e se li tirò vicini, sussurrando qualcosa.
Dopo un po’ di tempo passato a parlottare tra di loro la voce di Lavi emerse dal gruppetto.
 
-Okay?-
-Uhm... ho capito, invero...-
-Ma su una superficie così instabile ce la farete?-
-Per forza, altrimenti se va avanti così finiamo tutti a far compagnia ai pesci...-
-Tsk! Non sia mai, invero!-
-E poi pensa che figura se quando torna Lenalee non trova più la nave!-
-Uhm...-
Il rosso mise una mano sulla testa di Angelica e le sorrise con fare rassicurante.
-Andrà tutto bene, vedrai. Tu resta qui e guarda: sarà uno spettacolo interessante!-
All’improvviso la nave ebbe un sussulto e tornò a galla tra lo stupore generale, facendo finire gran parte delle persone a bordo lunghe distese sul ponte.
-Oh?-
-Ma... perché?-
-La sorte è dalla nostra parte!-
La voce di Bookman li raggiunse di nuovo dall’alto.
-Vai Lavi! Distruggili!-
Lui sorrise sicuro di sé, facendo l’occhiolino ad Angelica.
-Yes, Sir!-
 
Lavi fece un salto verso l’alto roteando il martello.
Apparve la solita serie di strani simboli ma questa volta non scelse quello del fuoco.
 
-Timbro! Moku Ban: Tenchi Bankai!-
 
Abbatté il martello sul ponte lasciandoci impresso il timbro del legno e atterrò in piedi al centro del sigillo.
Rivolse il suo viso sorridente al cielo e alzò un braccio ad indicare la coltre di nubi sopra di lui, che nel frattempo erano state attraversate dalla colonna di luce azzurra creata dall’Innocence del ragazzo.
 
-Per favore, toglietevi di mezzo, nuvole!-
 
Nel momento in cui ebbe detto quella frase l’intera cortina grigiastra si illuminò come se fosse giorno e si diradò in un luccichio di saette blu.
Crowley osservò il firmamento finalmente libero con aria soddisfatta e inquadrò subito ciò che cercava.
 
-Eccoli!-
Prese la spinta e si lanciò verso l’alto, seguito da Lavi.
-A ore quattro...-
-Ok, vai Kuro-chan!-
 
Impugnò più saldamente il martello e lanciò Crowley più forte che poteva.
Poi atterrò sul ponte su un piede solo e guardò Angelica con un sorriso che andava da un orecchio all’altro.
 
-Allora? Come ballerino posso andare?-
Lei ridacchiò e gli si avvicinò.
-Insomma, fai un po’ troppo rumore quando ti muovi. E sei un po’ scoordinato nel muoverti, il movimento di braccia e gambe deve essere più armonioso, e poi...-
-Ohi, ma come sei pignola!-
-Mi hai chiesto un parere, sono stata sincera...-
-Non ti sembra di esserci andata un po’ troppo pesante...?-
-No, è la verità: ti serviranno molte altre ore di allenamento con me, caro mio!-
-Certo, ma intanto mi hai guardato per tutto il tempo a bocca aperta come un’ebete. Ti ho vista, sai?-
La ragazza arrossì appena, poi bofonchiò:
-Beh, sei stato abbastanza bravo, tutto sommato...-
-“Abbastanza”??-
-Uff, e va bene! E’ stato impressionate vederti spostare le nuvole come se niente fosse...! Contento?-
-Estasiato! I complimenti mi si addicono molto di più!-
Lei gli tirò scherzosamente un pugno sulla spalla.
-Modesto come al solito tu, eh?-
 
Si ammutolì quando vide un piccolo granellino rosso passarle davanti.
Lo seguì con lo sguardo finché non si fu posato ai suoi piedi, poi alzò la testa e vide che il cielo era pieno di quei batuffoli vermigli.
Crowley riatterrò a pochi metri da loro e annusò l’aria intorno a sé.
 
-Neve cremisi, intrisa dell’odore del sangue... meravigliosa.-
 
Tutti lo guardarono con gli occhi spalancati.
Crowley a volte sembrava tutto tranne che umano...
Poi, di colpo, il vampiro impallidì e cadde a terra semisvenuto.
Miranda, in ginocchio al suo fianco, lanciò un urletto di sorpresa.
 
-Crowley! Siete bianco come un lenzuolo! E’ anemia!-
-Ma non era andato a succhiare il sangue agli akuma...?-
-S... silenzio, invero!-
Lavi e Angelica assistettero alla scena ridacchiando, ma la voce di una delle vedette li riportò ben presto alla realtà.
-Ehi, cos’è quello?!-
-Guardate laggiù, all’orizzonte!-
-Sembra la luce di un’esplosione!-
Lavi non perse tempo e corse al parapetto, dove poteva avere una prospettiva migliore di quello che stava succedendo.
-In quella direzione... c’è Lenalee...?-
 
Anche Angelica si avvicinò e trattenne il respiro.
Poi la luce scomparve, lasciando un vuoto e un silenzio carichi di ansia e paura.
 

* * *

 
-Adunata! Adunata generale! Qualcuno potrebbe essere caduto in mare!-
 
Mentre l’equipaggio si riorganizzava e la nave tornava intera Lavi se ne stava seduto sul ponte con i gomiti sulle ginocchia e il mento appoggiato sulle mani a guardare nel vuoto.
Angelica non era con lui.
Lo aveva visto e al momento aveva pensato di mettersi lì vicino e fargli compagnia, per quel che valeva.
Ma nella sua testa si era fatto strada un sentimento sgradevole, una sensazione amara alla bocca dello stomaco che non le permetteva di guardare il ragazzo senza provare rabbia.
Anche lei era preoccupata per Lenalee, anche lei sperava di vederla tornare sana e salva e non aspettava altro se non il momento in cui la nave avrebbe ripreso a muoversi per andare a cercarla.
Ma quell’emozione che le tormentava i pensieri... proprio non voleva sapere di andarsene via.
Appena formulava una riflessione subito arrivava una vocina fastidiosa a porle domande scomode e fare commenti velenosi.
‘Forse dovrei dirgli qualcosa...’
‘Ti ignorerà come ha fatto le altre tre volte in cui ci hai provato...!’
‘Un po’ lo capisco. Lenalee è una nostra compagna, è normale che sia preoccupato.’
‘Eppure è un Bookman, non dovrebbe avere sentimenti del genere... ricordi? Bookman non ha bisogno di un cuore...’
‘Ma Lavi non è del tutto indifferente a noi. Cerca di nasconderlo ma so che almeno un po’ gli importa dei suoi compagni...’
‘Chissà se avrebbe avuto la stessa reazione se tutto questo fosse successo a te...?’
‘Ma certo che sì! Perché non avrebbe dovuto?’
Ma perché quel pensiero così risoluto all’improvviso le sembrò così vuoto e privo di senso?
Si riebbe dal suo scambio di battute interiore a causa di un gran fracasso proveniente da qualche metro più avanti a lei:
Lavi aveva ingrandito il suo martello e sembrava pronto ad allontanarsi dalla nave verso l’orizzonte silenzioso, se non che buona parte dell’equipaggio gli si era ammucchiata addosso nel tentativo di fermarlo.
 
-Lasciatemi! Lasciatemi, ho detto!-
-Non fare l’idiota, ragazzo! Hai delle ferite gravi, no? Se ti allontani dalla nave morirai dissanguato!-
-Riporteremo subito la nave nel punto in cui prima abbiamo visto quella luce, quindi adesso stai buono!-
-E chi ha tempo di aspettare?! Faccio prima ad andare là con il martello!-
 
Cercò ancora di resistere solo con le proprie forze, quando però capì di non potercela fare allungò un braccio fino ad afferrare l’impugnatura del martello e lo fece ingrandire, allontanando tutti quelli che gli davano fastidio.
Prima che potesse allontanarsi, però, fu fermato da Miranda che lo afferrò per le braccia.
 
-Lavi, no!-
-Miranda?-
-Ti prego, non trattare male i signori dell’equipaggio! Hanno protetto me e la nave!-
Anche Angelica fece qualche passo avanti e cercò di convincerlo a desistere.
-Lavi, pensaci: se ti allontani ti torneranno le ferite e potresti sentirti male, cadere... non pensi a cosa succederebbe se nemmeno tu dovessi tornare...?-
Lui rimase in silenzio per qualche secondo, poi si girò dando loro le spalle e riafferrò il martello.
-Scusate.-
Miranda corse nella sua direzione mentre Angelica gli prendeva un polso.
-Davvero non hai ferite gravi?-
-Quando quell’akuma ti ha colpito la prima volta sembravi messo davvero male!-
-Sto bene, non preoccupatevi per me.-
-Almeno dimmi dove pensi di essere ferito più gravemente, così posso bendar...-
Lavi la interruppe bruscamente, dando uno strattone con il braccio per liberarsi dalla presa di Angelica.
-Cosa credi che me ne importi in questo momento?! Non sei preoccupata per Lenalee?! E’ una nostra compagna, no?!-
 
Entrambe le ragazze fecero un passo indietro e lo guardarono in silenzio.
Angelica sentì gli occhi che le si riempivano di lacrime, ma non seppe spiegarsene il motivo, mentre Miranda sussurrava timidamente:
 
-Si ma... anche tu sei un nostro compagno...-
 
Lavi le fissò ancora per qualche secondo, lo sguardo che passava dall’una all’altra, senza sapere cosa fare.
‘Ann, perché hai gli occhi lucidi? Perché piangi? Piangi per Lenalee... o piangi per me?’
Senza voler trovare una risposta a questa domanda il ragazzo si girò dall’altra parte, salì sul martello e partì a tutta velocità prima che qualcuno potesse fermarlo.
‘Visto? Lo sapevo! Altro che “compagni”! Stai sicura che non lo avrebbe fatto tutto questo casino se in pericolo ci fossi stata tu!’
Angelica lasciò che due lacrime le scendessero lungo le guance ma se le asciugò subito.
Tirò su col naso, si avvicinò al parapetto e tirò fuori il nastro.
 
-Io vado.-
 
Author Characters corner:
Kanda:ancora?? Ma basta, non ne posso più di star qua con voi!!
Angelica: eh, tu qui sei l’unico che non ha ancora lavorato, a quanto pare...
Allen: ehm, veramente anch’io manco da un po’...
Lavi: bene, è tutto anche per questa volta!
Crowley: l’invito è sempre lo stesso: RECENSITE, invero!
Angelica: ci teniamo davvero a sapere la vostra opinione! Ogni critica è ben accetta per crescere e migliorare! ;)
Lavi: alla prossima (che si spera essere presto...)
Allen: miss Yami sarà in vacanza tra qualche giorno e (forse) avrà più tempo da dedicare alla scrittura...
Crowley: nel frattempo ci scusiamo per il sostanziale ritardo con cui è arrivato questo capitolo, invero!
Kanda: tch! Quante ciance...
   
 
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