Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: T i f f a n y    20/12/2012    1 recensioni
Angel!Quinn e Rachel, ambientata a New York durante la settimana prima di Natale.
Dal primo capitolo: "Ai piedi di Rachel c’era un angelo. I capelli biondi lunghi le coprivano il viso, la sua pelle era chiarissima, le labbra rosse e socchiuse, a causa dello svenimento, le guance rosa. Dalla sua schiena si aprivano due ali bianche, maestose e candide. Le sembrava di avere di fronte una scultura dell’800, le sembrava surreale, troppo perfetta per essere una creatura vivente."
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Quinn Fabray, Rachel Berry, Santana Lopez, Un po' tutti | Coppie: Quinn/Rachel
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
New York, 20 dicembre 2012
 

“Driiiiin driiiiiin! Miss Rachel Berry, sveglia sveglia! Devi andare a scuola!”
“No ancora cinque minuti dai..”
“Non voglio che tu faccia tardi. Dio, ma sentimi, sembro tua madre. Dai svegliati, Rachel! Bene, ora apro le finestre e ti faccio CONGELARE.” Pronunciò quelle ultime parole con tono minaccioso e la mora capì che era più che seria.
“No, le finestre no.”
“Mhmh. Sì, LE FINESTRE Sì!” Quinn era già intenta ad aprire le ante, facendo entrare una folata di vento gelido che fece alzare di scatto Rachel che, coperta solo dal completo intimo e il piumone, uscì di corsa dal letto portandosi dietro la coperta.
“Quinn, ma sei fuori!? Potrei morire di refrigeramento o di ipotermia, o ancora peggio: mi si potrebbe rovinare la voce! Io con questa,” e fece due scale di MA, “io con questa ci lavoro! Ci vivo! È la mia unica fonte vitale!”
“Oh ehm.. scusa, è che non credevo ci fosse così freddo, fuori.” La faccia di Quinn sembrava davvero dispiaciuta e così Rachel la tranquillizzò.
“No, scusami tu, ogni tanto sclero e sbotto cose che non vorrei dire. Volevi solo svegliarmi, non hai fatto nulla di male. Anzi, volevi farmi un favore. Buongiorno, Quinn!”
L’espressione dell’altra si fece più rilassata e tornò a sorridere.

Rachel si diresse verso la cucina per prepararsi il caffè e rimase allibita da quello che vide in sala. Tutti i muri e il pavimento erano coperti da giornali e scotch. Sopra alla carta c’erano quattro secchi vuoti e due pennelli, uno grande e uno medio. Sembrava di essere in un gigantesco New York Times.
“Oh, ho conservato una pagina, c’è un trafiletto su di te. Rachel Berry, possibile futuro in Broadway? Tesoro, questa è roba grossa!”
“Che è successo qui?” Chiese lei stranita.
“Preferisco che tu non lo veda subito, devo finire alcuni particolari. Appena stasera torni a casa lo vedi, sono sicura che ti piacerà tantissimo. È uscito davvero bene.”
“Mi fido?”
“Sì, davvero, fidati. Se non fosse uscito bene avrei risistemato tutto entro questa mattina e tutto questo ambaradam non sarebbe qui.”
“Va bene, se le cose stanno così, probabilmente questa sera non vedrò l’ora di tornare a casa.”
“Yayyy!”
“Un angelo che dice YAYYY, questa me la segno sul serio ahaha”
“Hei, anche noi abbiamo i nostri modi di dire. Mica siamo tutti perfetti.”
“Beh, fisicamente direi di sì. O almeno, io ho visto solo te ma direi che mi basta. Sei bellissima, non hai niente fuori posto, hai un viso divino e il tuo corpo è perfetto. E le tue ali sono stupende, davvero.”
“Davvero lo pensi? Grazie, anche tu sei bellissima. Hai i lineamenti molto particolari, mi piacciono.”
“Quinn Sonounangeloperfetto mi sta facendo i complimenti. IS THIS THE REAL LIFE? IS THIS JUST FANTASY? Ahahah mi sento onorata, ecco.”
“Addirittura? Beh, fai bene.”
“Gnegne. Io scappo, come sempre. Ci vediamo ok? Oggi stacco prima, per le sette dovrei essere a casa.”
“Va bene mamma, te lo prometto, non ti disordino la casa.”
“Mi sembrava troppo bello per essere vero, che tu fossi simpatica.”
“Gne gne gne gne” Disse Quinn, imitando Rachel, facendo una faccia da ebete indimenticabile.
“Ok, Quinn, ti abbiamo persa! Ahahahahha me ne vado, prima di morire dal ridere, vah. Ci vediamo!”
“Ciao intelligentona, stammi bene e non perderti.”
“Ciao creatura perfetta, stammi bene e mi raccomando, prima di entrare in casa delle persone, aprile le finestre.”
“Mi sono dimenticata di chiederti una cosa! Ti piace l’aria aperta? Il cielo, i prati in primavera, le nuvole..”
“Sì, li adoro!”
Detto questo, ridendo se ne andò a scuola, con una strana felicità che la avvolgeva da capo a piedi mentre Quinn, in casa, si era già messa all’opera per terminare il suo capolavoro.

La giornata continuò come da routine: scuola, pranzo, lavoro. Non era successo nulla di speciale, aveva visto Brody, erano andati  mangiare un piatto di pasta insieme e poi lui la accompagnò al lavoro. Lei gli ripetè che le dispiaceva per com’era andata la sera prima ma lui, tranquillo, le disse: “Su dai non ti disperare per quello. Un rifiuto, che sarà mai! Piuttosto ci sono cose più importanti a cui pensare: DOBBIAMO TROVARTI UNA RAGAZZA. Allora, ti piace qualcuna? Ne conosco due che sono wow ma stanno insieme..”
“Brittany e Santana? La coppia storica della NYADA? Va beh solo Britt viene alla NYADA, Santana studia medicina ma è sempre a guardarla alle prove. Le conosco, sono bellissime, sì.”
“Beh, non più di te. Dai, ci sarà qualche ragazza che ti interessa..”
“No, sinceramente non ho avuto neanche il tempo di conoscerne, sono sempre impegnata con il canto e quindi ottengo titoli sui giornali e non una ragazza che mi ama. Comunquepossiamo parlarne domani ora devo proprio scappare..”
“Sìsì non c’è problema, non fare tardi, mi raccomando.”
Finito il suo turno di lavoro percorse quella strada a lei fin troppo familiare ma, una volta entrata in casa, i suoi occhi si sbarrarono, la bocca si spalancò e un urletto entusiasta uscì dalla sua gola. “Oddio Quinn ma tutto questo è.. wow. Oddio. È stupendo!” Quello che Rachel aveva davanti non era più il suo vecchio appartamento con le pareti di mattoni e il pavimento rovinato, ma un capolavoro. Un vero e proprio capolavoro.
“Mi hai detto che ti piace l’aria aperta, gli spazi estesi, e così ho deciso di risistemarlo così e portarteli a casa.. spero ti piaccia!”
Il pavimento della sala era dipinto di verde, con le diverse sfumature e i fili d’erba che sembravano veri, tempestati di fiori di tutti i colori; le pareti erano celesti, con, qua e là alcune nuvole bianche quasi invisibili, mentre il soffitto era semplicemente del colore del cielo, con la luce al centro, che, probabilmente, stava a simboleggiare il sole.
Rachel entrò in cucina, nella quale era dipinta solo una parete, con il panorama di un campo di grano a mezzogiorno.
Il bagno era stupendo: in quella stanza il cielo era al tramonto , mentre in camera da letto il materasso sembrava volare e stare in equilibrio sulle nuvole, illuminato appena dalla luce principale e altre lucine dorate appese al soffitto, che ricordavano molto le stelle. La camera di Kurt era invece decorata con il cielo e il panorama Newyorkese di notte, con le vie principali.
“Quinn, è fantastico, meraviglioso, un’opera d’arte! Grazie grazie grazie! Non puoi immaginare quanto io ti voglia bene!” E la abbracciò fortissima all’altezza del collo.
“Di nulla, tanto non avevo nulla da fare e poi beh, dovevo sdebitarmi in qualche modo, no? Oh, ecco, oggi mi son permessa di usare la tua vasca da bagno, volevo farmi una doccia e lavarmi i capelli, tanto non credo sia un problema per..”
“…I tagli! Devo controllare i tagli. Oddio che stupida che son stata.. ti fanno ancora male? Hai ancora qualche dolore alla schiena?”
“Beh sì ma è diminuito, sono riuscita a stare senza fascia, oggi, e poi son riuscita a dipingere. Ma ho fatto fatica, i tagli fanno ancora male.”

“Ti dispiace togliere il vestito? Vorrei dare un’occhiata..”
“No tranquilla fai pure.” Detto questo Quinn si tolse il vestito, rimanendo in completo intimo. Rachel non riuscì a non arrossire di fronte alla bellezza di quella creatura perfetta e poi, con cautela, le tolse i cerotti dalle ferite. Fece passare lentamente una mano sui tagli, soffermandosi per un attimo sulle ali, ammirandone la maestosità, prendendo con l’altra mano il disinfettante e alcune garze. Bagnò una garza e la fece passare con movimenti dolci sulla schiena di Quinn, poi prese una fascia e cercando di non farle male o schiacciarle le botte, la usò per fasciare l’intera parte superiore della schiena. “Sarà un po’ anti-estetico ma almeno ti permette di non sforzare troppo i muscoli e guarire prima. Stasera è meglio se tieni un po’ di ghiaccio dove ci sono le botte, per far passare il gonfiore.”
“Ok, grazie mille per la cura. Ti dispiace se stanotte dormo ancora con te? Mi sento ancora un po’ stanca per via delle ferite..”
“Per me è ok, non ci sono problemi, devi guarire e stare meglio, quindi puoi far tutto quello che ti serve per arrivare al livello ottimale di benessere.”
“Sembri un’esperta quando ne parli.”
“Sì, lo so, l’ho letto sul giornale ahahah”
“Mi sembrava strano!”
“Dai vieni, preparo la cena! Sto morendo di fame!”

Rachel preparò apposta per Quinn un piatto di lasagne alla bolognese e delle polpette di carne, il tutto seguito da una fetta deliziosa di torta al cioccolato. Entrambe mangiarono decisamente troppo, rispetto a quanto erano abituate e, complice anche il bicchiere di vino di troppo che bevettero, assalì entrambe un grande sonno e alle dieci e mezza decisero di iniziare ad andare a letto.
“Sai, Quinn, sto iniziando ad abituarmi ad averti qui, stai diventando l’unico motivo per cui potrei essere felice di tornare a casa.”
“Davvero?”
“Mhmh.. Non ti manca casa tua?”
“Noi non abbiamo proprio una casa, noi viviamo nei cieli, nonostante non abbiamo quasi niente a che fare con Dio. Alcuni di noi vegliano sulle persone e sono custodi, altri sono semplici angeli, vivono in cielo, conoscono i loro simili e ci fanno amicizia, a volte si innamorano, ma raramente hanno contatti con gli umani.”
“Ahm, e come mai sei finita qui? non dovresti vivere lassù?”
“Sì ma non ero felice. Ero popolare, ero amata da tutti, ma avevo come un vuoto, volevo vivere diversamente. Un romano di cui ho dimenticato il nome diceva che se una persona potesse salire in cielo e vedere le bellezze nella natura sarebbe quasi dispiaciuta, perché non potrebbe condividerla con nessuno. Io volevo quel qualcuno con cui condividerla, un amico, qualcuno che mi capisce, e allora ho pensato che qui forse lo avrei trovato. E poi beh, il resto lo sappiamo.”
“Già, beh la mia povera finestra può dimostrarlo, è devastata!”
“Sì, sono un disastro..” Disse ridendo sottovoce.
“Quinn..”
“..Dimmi, Rachel”
“Hai trovato quel qualcuno che stavi cercando?”
“Sì, direi di sì. Sai, Rachel..”
“Dimmi..”
“Ti voglio bene.”
“Anche io. E se ti chiedessi di abbracciarmi?”
“Sarà fatto.”
E la abbracciò ancora prima che Rachel potesse chiederglielo di nuovo.
“Grazie, buonanotte, Quinn.”
“Buonanotte, amica mia.”



--------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Spazio Autrice: Eccomi con il terzo capitolo :) spero vi sia piaciuto, vale ancora il fatto di recensire e come sempre ringrazio tutti quelli che leggono, seguono e recensiscono. :D Son sicura che il capitolo di domani vi piacerà! ahahha Hasta manana!
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: T i f f a n y