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Autore: Ronnie02    20/12/2012    4 recensioni
(Sequel "One Day Maybe We'll Meet Again)
Ormai le famiglie dei nostri pazzi marziani sono stabilite e la normalità regna nella loro vita. Tra famiglia, album e concerti, però Jeremy, come l'ultima volta, si ritrova a sfogliare un vecchio album fotografico. Cosa scoprirà attraverso quelle foto? Che ricordi nascondo quegli scatti?
*slide of life della storia principale*
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'One Day Maybe We'll Meet Again'
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Oddio... Oh God. Ci siamo, siamo arrivati al mini epilogo (scusate se è piccolo ma così va la vita :D)
E... e cosa dovrei dire?... bo leggete, io intanto ci penso e lo scrivo sotto. Sono troppo emozionata, troppo... triste? Sì anche.
Va be, per ora buona piccola lettura




Epilogue. We have a family





 
“Certo che ne avete passate, voi!”, scherzai guardando mia madre, che mi raccontava di quando zia Andy e zio Shannon si erano sposati.
“Sì, abbastanza… e non è nemmeno finita!”, ridacchiò lei, tornando a guardare l’album, nelle mie mani. “A volte molta gente pensa di aver perso il poco tempo che aveva, oppure di non averne ancora abbastanza per fare ciò che vuole… e poi che fa? Sta seduto sul divano!
“Ovvio che così non farai niente di quello che desideri. Ogni santo giorno, invece, puoi fare qualcosa di nuovo. Guarda quante cose abbiamo fatto noi, e molti giorni, come per esempio in tour, facevamo sempre le stesse cose...”.
“Non ti piacerebbe vivere ancora per altri mille anni?”, chiesi. Mia madre era una filosofa nata, era già tanto che per imparare l’alfabeto non mi aveva canticchiato i nomi dei grandi filosofi grechi in ordine (parola di mio padre).
“E perché? Certo se avessi ancora trent’anni sarebbe fico, ma… ho già avuto e fatto tutto ciò che volevo. Non tornerei mai indietro per cambiare qualcosa ma nemmeno rimarrei qui secoli in più per rifare cose che ho già vissuto”.
“Forte”, commentai facendola ridere. Poi ci fu un momento di silenzio, quello tranquillo, quello in cui ti perdi nella tua mente e nei tuoi pensieri.
Erano stati dei momenti fighi quelli in cui così tante persone della mia famiglia avevano deciso di parlarmi di loro, qualunque età avessi. Ecco perché mi piaceva stare così tanto a parlare.
Perché non cercavano di metterti in imbarazzo, non era la solita relazione a gradi di qualsiasi famiglia conosciuta al mondo. No… eravamo tutti allo stesso posto.
Certo, c’erano i momenti in cui li rispettavo da genitori o mi prendevo le paternali, come giusto che sia e come capitava anche a Leslie, a Liam e ad Astrid. Ma non cambiava le cose.
Era la famiglia migliore che mi potesse capitare nell’intero universo.
“Scusa, mi sono persa via, tesoro”, si svegliò mia madre scherzando e sfogliando di nuovo l’album, che ormai avevamo finito. “Vuoi sapere qualcos’altro?”.
“No, penso di aver finito con i ricordi”, scherzai riprendendolo e chiudendolo a mia volta, poggiandolo sul divano.
“Bene, sono contenta di averti fatto sapere un po’ di cose sul nostro conto”, mi fece l’occhiolino e abbracciandomi forte. Ricambiai… era una madre perfetta e l’adoravo. “Ma ora che fai? Liam è riuscito a liberarsi?”.
“Sì, penso di sì…”, dissi indicando il telefono.
“Vai a divertirti, pasticcio vivente. Aspetto io tuo padre”, mi fece la linguaccia per poi darmi un bacio sulla testa e scompigliandomi i capelli.
“Buona fortuna allora”, la presi in giro facendola ridere.
“Già, mi servirà”, commentò ridendo, ma poi si fece più seria, passando alla modalità filosofa on. Una modalità che mi affascinava parecchio. “E Jeremy?”.
“Sì, mamma?”, dissi alzandomi ma rimanendo davanti a lei, sorridente.
“Qualunque cosa tu faccia… non essere mai preoccupato delle conseguenze. Quelle arriveranno sempre, sia in negativo che in positivo. Ma vivi la tua vita tranquillo, okay? Senza ripensamenti”, mi disse alzandosi e sistemandomi il ciuffo ribelle.
“We should never regret about our lives”, canticchiai una delle sue canzoni, Freedom. “O è meglio, I will never regret?”.
“Dipende qual è il tuo genitore preferito!”, scherzò e mi abbracciò di fretta, per poi lasciarmi andare. “Buona serata, piccolo Jer”.
“Ti voglio bene, mamma!”, dissi mentre uscivo dalla porta, con in mano il telefono per chiamare quel pazzo di mio cugino.
“Anche io te ne voglio, Jeremy”, mi urlò da dentro, facendomi scoppiare a ridere.
Non avrei mai potuto scegliere una famiglia migliore, davvero!
 

....
Note Dell'Autrice:
ECCOCI. Eccoci qua. Dicevo prima che, sì, sono molto triste. Insomma è stata la mia prima storia dei Mars, la mia prima serie in assoluto, è la storia che ho sempre sognato e ormai ho questi personaggi nel cuore, con tutte le loro vicende. E' difficile staccarsene, e so che mi capite.
Però vado fiera del mio lavoro e sono felice di vederlo completo. E' finita e, guardandomi indietro, dopo più di un anno a quando ho scritto l'inizio di "One Day Maybe We'll Meet Again", ho fatto davvero un buon lavoro. Ho fatto un viaggio, sono migliorata, mi sono appassionata ai personaggi. Con loro ho vissuto un anno fantastico, pensando sempre a cosa fagli combinare. Mi hanno "vista" crescere, innamorare, piangere anche, cantare dalla gioia, delusa e depressa ma anche perfettamente allegra. 
Bè, sì mi mancheranno davvero, ma sono fierissima del mio lavoro. Spero che anche a voi sia piaciuto viaggiare con me e che ricorderete questa serie. Un GRAZIE INFINITO a tutti quelli che mi seguono, mi scrivono e recensiscono, o anche ai lettori muti. Siete diminuiti ma mai scomparsi e va bene così. E' stato un luuuuuuungo viaggio, capisco che qualcuno si sia perso o se ne sia voluto andare nel mentre.
Grazie davvero a tutti, ad ognuno di voi. 
GRAZIE.
E.... bè, penso che tra un pò (o a Natale, o dopo le vacanze) comincerò a pubblicare la mia nuova FF *non mi fermo mai :D*. Se volete seguirmi sarò ben lieta di accogliervi. 
Questo è un assaggino, tanto per finire con un nuovo inizio, stile "End of The Beginning" (che canzone!!!!)


“E tu ormai troppo incosciente di quello che sei”, rispose il ragazzo. [...] Era diversa… diversa da chiunque in qualsiasi mondo andasse.
Era unica nella sua specie.

 

Bè.... spero vi colpisca almeno un pochino e che vi piaccia. Con questo non voglio dimenticare Ronnie, Andy o Lucy, o i bambini, o le loro storie, di tutti, ma solo andare avanti. Rimarranno sempre dentro di me e spero, come spero che lo facciate anche voi, di aprire un giorno questa storia e rileggerla ancora, con la stessa passione di quando l'ho scritta.

Un grazie speciale al mio... gatto ahhhah Sì, quello stronzo che di notte, mentre scrivo mi fa compagnia. O la mia migliore amica, Andy, che mi sostiene sempre. 
Grazie.

Ronnie02

   
 
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