Amori sul campo di Quidditch
-11-
Con la fine della
stagione di Quidditch e l’avvicinarsi degli esami, le attività di studio di
tutta la popolazione scolastica di Hogwarts si erano intensificate a dismisura.
Perfino quelle teste matte di Fred e George furono viste studiare, e non c’era
giorno non migliorassero considerevolmente, tutto questo grazie anche agli
aiuti di Angelina, e laddove non fosse sufficiente, dava man forte Alicia, per
quanto possibile.
“Allora, Fred, George,
concentratevi…voglio che facciate sparire queste due tazze…ci sarà sicuramente
una prova di evanesco per Trasfigurazione, e voi la supererete, vi siete
impegnati e so che potete farcela…al mio tre…uno, du-”
“Aspetta Angelina, e
se non ci riusciamo?! E se le tazze non spariscono?” aveva puntualizzato George
allarmato, accortosi del tono perentorio che aveva usato la ragazza.
“E-se-le-tazze-non-spariscono
George?! Non è prevista questa opzione, o spariscono o spariscono! E se non
spariscono loro…sparirete voi! E senza magia!!!” aveva ruggito quella,
guardando in tralice i due rossi che avevano deglutito il vuoto
contemporaneamente.
“Dai, Angelina, se fai
così li spaventi e basta!”
Alicia, l’angelo
salvatore di George, che al solo suono della voce della bionda, era scattato
come un fedele cucciolo, della serie SeMeLoChiediFaccioAncheBauBau.
Sospiro rassegnato di
Angelina, ormai aveva capito di essere una contro tre. Il perché era presto
detto, avendo la moretta un regime transigente come quello di un mangiamorte, i
due gemelli, dopo tre ore di studio con lei, uscivano si più preparati, ma
anche psicologicamente a pezzi, e alla biondina piaceva avere il suo bimbetto
bello arzillo per chissà quale giochino. Ennesima occhiata ai due lavativi…tze
avevano inserito lo sguardo da cucciolo in via d’estinzione, poteva dire di
aver già preso.
“E va bene,
allora…Alicia, mettiti qui.” Aveva dichiarato facendo cenno all’amica di
spostarsi accanto a lei e di sedersi su una poltrona, quasi si trattasse di una
bambola in esposizione, davanti ai due giovani che non capivano cosa volesse
fare Angelina con la giovane compagna. “Bene, allora George, mettiamola così,
se fai sparire la tazza…hai mezz’ora di tempo per ripetere una qualsiasi
materia con la Spinnett, in caso contrario, ripeterai l’ Evanesco con me
fino a quando non lo imparerai perfettamente.” Psicologia spicciola. Un
semplice ricatto, e sapeva che quei due avrebbero scalato perfino l’Everest per
ottenere ciò che desideravano.
George sembrava più
che soddisfatto, al contrario di Fred…
“Hei Angie, e io? Non
mi interessa ripetere con Alicia!” aveva precisato contrariato. Il fratello
aveva commentato con un “Anche perché se ti fosse interessato ti avrei fatto
passare io la voglia!”.
La moretta ci aveva
pensato un po’ su, non sapeva che cosa mettere in palio per l’altro ragazzo. Se
l’era cavata con un “Se fai sparire la tazza potrai chiedermi qualsiasi cosa.”
George e Alicia si
erano scambiati uno sguardo a metà fra lo scioccato e il perplesso.
Fred parve rifletterci
un attimo su, poi sfoderando uno dei suoi sorrisoni aveva esordito con un
“Ok!”.
E in un colpo di
bacchetta entrambe le tazze erano sparite e con loro anche uno dei Weasley e la
sua biondina, che avevano pensato bene di ripetere chissà quale materia.
La ragazza dalle
chiome corvine si poteva ritenere piuttosto soddisfatta del proprio lavoro,
quei due teppistelli miglioravano a vista d’occhio. Si era voltata per
immergersi nel magico mondo degli incantesimi di locomozione, quando si era
ritrovata davanti al sorriso furbetto di Fred, pronto a riscuotere il proprio
premio. Le toccava.
“Allora Fred,
sentiamo, cosa vuoi?” gli aveva chiesto senza troppo interesse, aprendo Incantesimi
Avanzati sfogliando velocemente le pagine.
L’amico parve pensarci
un attimo su.
Potrei chiederle un
bacio!Dopotutto mi ha detto lei che potevo domandarle qualsiasi cosa! Si, si le
chiederò un bacio!Bravo Fred, sei un genio!!!
Disse fra se e se
compiacendosi per la scelta, pensando che mai niente di più appropriato gli era
passato per la testa. Era sul punto di fare la propria richiesta e stava già
pronunciando “Voglio un ba-”…quando lo colse il pensiero di comportarsi
esattamente come quei porci che senza troppi complimenti le sarebbero balzati
addosso come lupi assatanati, quindi, rimase con la frase a metà, beccandosi
uno sguardo perplesso dall’amica.
“Una ba…?” l’aveva
incalzato quella.
“Un ba…rattolo
di…cioccolata da Mielandia…sì ecco cioccolata!” si era corretto prima di
commettere un errore fatale.
Angelina gli aveva
sorriso teneramente, forse era la prima volta che gli sorrideva così, e Fred
non poté fare a meno di notare, che quando sorrideva in quel modo,
avrebbe chinato al suo volere chiunque, dacché un’espressione così dolce
avrebbe smosso perfino un macigno.
“Sempre a mangiare
eh?!” gli aveva detto scherzosamente. L’altro aveva ridacchiato nervosamente,
glissando sull’argomento con un “Che stai studiando?”
“Incantesimi, ti va di
ripeterne qualcuno con me?” gli aveva domandato spontaneamente.
“E me lo chiedi?!” le
aveva risposto giulivo sedendosi accanto alla giovane e pensando a tutt’altra
cosa che non gli incantesimi di locomozione.
***
E così fra una lezione
e l’altra, fra compiti sempre più numerosi e le ripetizioni con Angelina e
Alicia, erano giunti i tanto temuti G.U.F.O e M.A.G.O, e così com’erano
arrivati erano anche finiti, con buona pace di tutti.
Alicia, Angelina e
Katie erano sedute sulle gradinate davanti all’aula di incantesimi, ultima
materia d’esame, dopo la quale sarebbero state finalmente libere di riposarsi.
Se le avessero viste avrebbero pensato ad un esame fallito: la cacciatrice dai
capelli color inchiostro non la smetteva di tamburellare le dita sul proprio
libro di fatture, la compagna bionda si stava divorando le mani e l’altra
ragazza non la smetteva di guardare l’orologio, lanciando di tanto in tanto
un’occhiata furtiva alla spessa entrata in legno dell’aula. Il perché di tale
comportamento non era certo dovuto ad un esame fallito, quanto ai due Weasley,
che al momento stavano sostenendo la prova pratica. Le tre cacciatrici erano in
ansia per i due amici, che nell’ultimo periodo si erano impegnati molto per
superare i GUFO. Finalmente l’enorme porta venne aperta e ne uscirono Fred e
George con in faccia un’espressione indecifrabile; subito le tre corsero loro
incontro, trepidanti.
“E allora?! Com’è
andata? Ce l’avete fatta?!” aveva esordito speranzosa Alicia.
Fred e George si erano
scambiati uno sguardo eloquente, poi imitando la voce dell’anziano professor
Tofty avevano scandito:
“Mai visti due
giovanotti così capaci in incantesimi…” aveva iniziato uno dei due monelli.
“…e per tutti i
gargoyle galoppanti, non sarà certo in questa materia che verrete
bocciati!!”aveva continuato il secondo.
C’era stato un grido
di giubilo da parte delle cacciatrici e un abbraccio collettivo, più un lungo
bacio per George, da parte del proprio ghiaccioletto.
Quindi aveva preso la
parola il fratello.
“Ehm ehm, innanzitutto
volevo ringraziare sia la qui presente signorina Johnson, che la, al momento molto impegnata con mio fratello, signorina
Spinnett per il loro aiuto, posso ben dire che senza di loro non ce l’avremmo
mai fatta, e sentiamo il dovere di ringraziarvi come si deve…”
“Ma dai, non c’è ne
alcun bisogno!” aveva commentato placidamente la ragazza dai capelli color
della notte.
“…la prego
madamigella, avevamo pensato…di invitarvi…a stare una settimana da noi alla
Tana!”aveva concluso allegramente Fred.
“COSA?!” l’urlo di
Angelina e Alicia –che quando aveva sentito la proposta si era staccata
sconvolta da George - era risuonato in tutto l’atrio.
“Allora? Che ne
dite?!” aveva insistito il gemello con un sorrisone dipinto sul volto.
“Ma-ma, i tuoi che
cosa diranno? Non daremo fastidio?!” aveva pigolato timidamente la biondina.
“Mamma lo sa già, e
non vede l’ora di cucinare per ‘quegli angeli che hanno aiutato due
scapestrati come voi a passare i GUFO’, e papà, quando ha saputo che tu,
Alicia vieni da una famiglia di babbani e la mamma di Angelina è anche lei
non-maga ha cominciato a contare i giorni…”aveva commentato sarcastico Fred.
Le due ragazze
sembravano perplesse, ma alla fine Angelina aveva sciorinato un “Per me non ci
dovrebbero essere problemi!”, quindi era stato il turno di Alicia che aveva
sospirato un “Se per voi non ci sono problemi…”.
I gemelli si erano
messi a saltellare euforici canticchiando un “Vengono da noi, vengono da noi,
vengono da noi!!!” sotto lo sguardo allucinato dei passanti.
“Katie, e tu come la
passerai l’estate?” aveva domandato incuriosita la ragazza dai setosi capelli
dorati, all’amica che sorrideva silenziosamente della scenetta appena
assistita.
“I-io? Beh…ecco…Oliver
mi ha invitato a stare da lui, dice che vuole farmi conoscere i suoi…genitori…”
aveva spiccicato quella arrossendo fino ai capelli.
“Oh-ohhh, a quando il
matrimonio?!” l’avevano presa in giro i gemelli.
“Oh, piantatela voi
due checche isteriche! Piuttosto, mi fa piacere, vuol dire che le cose fra voi
due vanno a gonfie vele no?” l’aveva rassicurata la moretta.
Il pensiero di Katie
corse ad uno spogliatoio vuoto, dopo una partita vinta contro i Serpeverde, e a
quello che c’era stato fra lei e il capitano, quindi era arrossita ancora di
più, raggiungendo probabilmente una temperatura che si aggirava attorno ai
duemila gradi Fahrenheit, ed aveva annuito scuotendo vigorosamente il capo. Le
ragazze si erano scambiate uno sguardo eloquente sorridendole.
Così era arrivata
anche la fine della scuola, e con quella l’inizio delle vacanze estive.
Quella mattina la Tana
era in gran fermento, da lì a poco sarebbero arrivati i tanto attesi ospiti.
Mamma Weasley impartiva ordini con una modalità da capitano belligerante.
“Ginny, cara, hai
sistemato i letti delle ragazze?”
“Si mamma!”
“Fred, George, spero
ben per voi che la vostra camera sia in ordine!”
“Sissignora!”
“E spero anche che non
salti fuori NESSUNO dei vostri scherzi!”
“Nossignora!”
“Vi avverto! Una sola
bacchetta che si trasforma, una sola caramella delle vostre, e pregherete che
arrivi l’apocalisse!!!”
“Glom…sissignora!”
“Arthur, caro, hai
preso quelle cose che ti avevo chiesto?”
“Certo tesoro, le ho
poggiate in cucina, sul tavolo. Fra quanto arrivano le vostre amiche?” aveva
chiesto il signor Weasley con impazienza malcelata, già pregustando domande
sulle paperelle gommose per il bagno o su quell’interessantissimo aggeggio
chiamato aspirapolvere.
“Dovrebbero arrivare a
momenti…”aveva risposto prontamente uno dei due rossi. Come ebbe terminato di
pronunciare la frase, vi fu una leggera nuvoletta di fuliggine proveniente dal
camino e dei colpi di tosse.
George sembrò illuminarsi,
e come un fedele cucciolo fiutare l’odore della propria padroncina.
“Questa deve essere
Alicia!” quindi trotterellò allegro verso il caminetto, ma prima di poter
compiere un altro passo fu nuovamente fermato dalla voce della madre che sibilò
un “Un solo scherzo…vi avverto” che gelò loro il sangue nelle vene, quindi come
se niente fosse, la donna sfoderò uno dei suoi sorrisi più accoglienti
dirigendosi verso la fonte del rumore.
In piedi in mezzo alla
stanza sostava una spaesata Alicia, leggermente coperta di cenere –prontamente
spazzata da Molly con un colpo di gratta e netta- con accanto una sacca
da viaggio. George si bloccò un attimo a contemplare cotanto splendore. La
ragazza era vestita con una maglietta rossa che recava scritto a grandi lettere
nere RHCP che le lasciava la pancia piacevolmente scoperta, un paio di shorts
–molto molto shorts- in jeans che evidenziavano la perfezione di quelle gambe
lunghe e ai piedi un semplice paio di scarpe da ginnastica. Dopo un primo
momento di estatica contemplazione, era stato riportato alla dura realtà da una
gomitata da lottatore di wrestling professionista dispensatagli da suo
fratello, quindi si era risolto ad articolare parola salutando la ragazza con
un bel sorriso.
“Alicia! Ben arrivata!
Tutto ok?”
“S-si, mi gira un po’
la testa, ma credo sia normale...”aveva risposto mitemente quella; quindi
rivolgendosi al resto della famiglia Weasley, che al momento era radunata in
salotto per darle il benvenuto, aveva snocciolato
“Buongiorno, io sono
Alicia Spinnett, spero di non arrecarvi disturbo…”
“Oh, ma cosa dici
cara, sei la benvenuta, piuttosto, lascia che ti presenti al resto della
famiglia! Ah, e non preoccuparti per la testa, se è la prima volta che usi la
Metropolevere è assolutamente normale!” le aveva detto la signora Weasley
cordiale.
“Allora cara, io sono
Molly, la mamma di quei due fetenti, lui è mio marito, Arthur, lavora al
Ministero, poi c’è Ginny, è la piccola di casa, e lui è Ron…Ron, vieni a
salutare la nostra ospite!” l’aveva apostrofato, richiamandolo dalle scale che
stava scendendo.
Ron si era avvicinato
alla ragazza stringendole la mano e commentando con un “Sei Alicia Spinnett,
giusto? Fenomenale quel rigore contro i Serpeverde!!” con aria entusiasta. La
biondina le aveva sorriso leggermente imbarazzata, mai immaginando che la
propria fama nella scuola fosse così tanta.
“Certo certo, parlerai
del Quidditch più tardi Ron, e la potrai torturare quanto vorrai, ora se non ti
dispiace…”l’aveva ammonito il fratello, allontanando la giovane con fare
possessivo, e proseguendo con un “Ti faccio vedere la nostra stanza!”
“Hei, hei, frena,
punto primo, è anche la mia stanza, punto secondo, sconsiglio caldamente a
tutti di salire di sopra, a meno che non lo facciate volando e nel più totale silenzio,
in quanto c’è un’orribile bestia secchiona che potrebbe sbranarvi da un momento
all’altro o peggio, abbattervi a suon di notizie sui calderoni.” Li aveva
bloccati Fred, linciato dalla propria genitrice che lo aveva rimesso a posto
con un “Percy, al contrario di voi due debosciati, si sta impegnando visto che
LUI è entrato al ministero!”
“Su, su, mia cara, la
nostra ospite è qui da appena cinque minuti e già si sta gustando una delle
famose liti alla Weasley, così le toglierete tutta la soddisfazione!” era
intervenuto il signor Weasley, per mitigare quel clima che prometteva urla, con
un tocco di ironia. La consorte aveva rifilato un’ennesima occhiataccia ai due
gemelli, prima di mutare completamente espressione rivolgendosi alla
cacciatrice che assisteva impotente alla scena con un
“Vado a preparare il
pranzo, sarete affamate, tu e la tua amica” detto questo si era diretta verso
il suo regno: la cucina!
“A proposito, dov’è
Angelina?” aveva chiesto interessato Fred, catturando l’attenzione degli altri
due.
“Non ve l’aveva detto?
Non verrà via camino!” aveva risposto allegra la giovane.
“E con cosa allora?!”
avevano chiesto curiosi in coro i gemelli.
In quel momento uno
strano rombo sembrò provenire dal cortile dell’abitazione, facendosi pian piano
sempre più udibile. Alicia aveva indicato con un cenno della testa verso il
rumore e quindi aveva cinguettato un “Eccola!”.
I ragazzi erano usciti
fuori, giusto in tempo per vedere una stupenda moto nera discendere nel
giardino della Tana, con a cavallo, due centauri di tutto rispetto.
La Ducati Monster Dark
-questo il nome della moto- era atterrata dolcemente al suolo, e da quella era
scesa il passeggero di dietro, o meglio, la passeggera, che si era tolta il
caso, ravvivando le splendide chiome corvine e salutando i presenti con un
“Heilà ragazzi, bello rivedersi!”, cui Alicia aveva risposto saltandole al
collo e salutandola con un bacino sulla guancia e George con un cinque e un
“Bella bestia quella su cui sei venuta!!” riferito al gioiello nero con cui era
arrivata.
“Puoi dirlo forte,
questa bambina fa le fusa che è un piacere!” era stata la risposta della
giovane.
L’unico che sembrava
–o per meglio dire era- caduto in uno stato catatonico, corredato da mascella
altezza ginocchia e sguardo allucinato era Fred, non si sa se solo per la moto,
o solo per Angelina, inguainata in una tuta da motociclista in pelle nera, che
non lasciava proprio niente all’immaginazione, o se dall’insieme
donna-macchina. Fatto sta che aveva un’aria da cernia davvero poco furba e il
suo cervellino malato aveva cominciato a darsi alla pazza gioia con porcate
alla sedicenne in calore…
State per assistere ad
un trip mentale di un sedicenne in piena crisi ormonale che ha davanti una
pantera vestita di pelle:
Lui: fighissimo nella sua tuta di pelle
da motociclista, a cavallo di una bestia a due ruote da far invidia a chiunque,
sgasa e saluta il pubblico di idioti con un profluvio di dita medie. E’ il re
della strada, nessuno può fare meglio di lui. Sfriziona e parte lanciatissimo,
nessuno lo può fermare. Le ragazze gli asfaltano la strada di bava, ma lui non
le guarda affatto…fino a quando non becca LEI.
Lei: sexissima, fasciata da una tuta in
pelle aderente rosso fuoco, che sottolinea tutta la carenatura da pantera, in
mezzo alle gambe, una sorta di drago a due ruote rosso, che fuseggia come la
padrona. Sgasa e lo invita ad una gara fra centauri dell’asfalto…non aspetta
altro. E’ un continuo rincorrersi e rimontare, fino a quando non si trovano in
un vicolo stretto buio e pieno zeppo di Serpeverde assetati di sangue. Non gli
fanno paura, accelera e fa strage degli idioti verde-argento, lasciando via
libera per la bella pantera che gareggia con lui.
Escono in un mega parcheggio e frenano.
Lui rimane fermo, a cavallo del suo bolide color della notte e sfila il casco,
lei scende dalla sua moto e con passo provocante si avvicina ancheggiando,
togliendo anche lei il casco e rivelando le chiome color inchiostro,
ravvivandole con fare sexy. Lui fa ruggire il motore e fa capire che non è l’unica
cosa in mezzo alle gambe che pare un leone, lei si passa la lingua sulle labbra
carnose, prima di avvicinarsi e divorarlo con un bacio…quindi sale in sella e
volano dritti verso l’infinito, dove si ameranno in almeno cento posizioni
differenti.
Sguardo preoccupato di
Angelina. La ragazza si era rivolta a George con un inquieto “Ma sta bene?”
indicando il gemello, ancora in trance da porcata repressa, e ricevendo un
placido “Lui?! Oh tranquilla, si sta divertendo un mondo!”, accolto dalla
moretta con un’alzata di sopracciglio.
Quindi lasciando
perdere Fred, si era rivolta al motociclista ancora in sella:
“Yian, mi ridimensioni
il bagaglio please?” ed
aveva estratto da una tasca un borsettina che pareva quella delle bambole. Il
misterioso guidatore, aveva aperto leggermente la propria tuta, molto simile a
quella di Angelina, ma dal taglio maschile, estraendone la bacchetta, quindi
pronunciato, un incantesimo, aveva ingrandito il borsone della ragazza.
“Ah…se non ci fosse la
magia!” aveva sospirato beata la giovane, quindi sventolando una mano per fare
un po’ d’aria aveva mugolato un “Mio dio, si squaglia!” abbassando anche lei la
cerniera della tuta, e rivelando parte del decolté, sotto lo sguardo dei
presenti.
Fred era sicuro gli
stesse uscendo sangue dal naso*, per non parlare del fratellino minore
che era ormai sveglissimo. Dio, come poteva quello splendore femminile agire
così, senza pensarci! C’erano maschi in calore alla Tana! E lui era uno di
quelli! E a quanto pareva, la lolita porca non portava niente sotto!!
“Angelina! Non hai
niente sotto la tuta?!” aveva commentato leggermente scandalizzata l’amica.
“Ma se fa un caldo
boia solo con la tuta! Mi volevi vedere morta?!” aveva ribattuto quella.
Morta no, ma nuda si!
Aveva pensato Fred.
Piuttosto, bisognava sapere chi fosse il fortunato che si era goduto il petto
di quella bambolina attaccato alla schiena per tutta la durata del viaggio!
Come se gli avesse
letto nel pensiero, Yian si era sfilato il casco, rivelando una cascata di
dread locks che incorniciavano un bel viso color cioccolato. Decisamente era un
bel ragazzo. Fred cominciava ad innervosirsi, non solo era fortunato, ma pure
carino! Lo avrebbe fatto fuori…
George si era subito
presentato interessato.
“Piacere, sono George
Weasley!” gli aveva detto stringendogli la mano guantata.
“Piacere mio, sono
Yian Johnson, il fratello di questa scavezzacollo, nonché suo fedele autista!”
aveva dichiarato ironico rivolgendosi alla sorella –Fred tira un sospiro di
sollievo- che ribatte con un:
“Vacci piano con i
complimenti ciccio, senno mi arrossiscono anche le mutande!” con un ghignetto
sul viso.
In quel momento,
probabilmente attirati dal rumore del motore, erano usciti in giardino il
Signor Weasley, seguito da un’altro ragazzo: Bill.
Come il maggiore dei
fratelli Weasley, aveva visto il famigerato autista, aveva spalancato gli occhi
e gli era corso incontro abbracciandolo amichevolmente.
“Yian! Porca miseria
da quanto tempo! Che ti venga un bene, dove ti sei rintanato per tutto questo
tempo?!” aveva snocciolato il rosso, sotto lo sguardo basito dei presenti.
“Bill, maledetto
capellone, è una vita che non ci si vede! Io sono entrato come addestratore di
troll nella sede in Kenya, lì sono piuttosto duri da convincere, e piuttosto
stupidi da addestrare! E tu invece? I tuoi pidocchi pensano ancora per te?!” lo
aveva apostrofato il moro.
“Mai come i tuoi! Hai
davanti uno dei migliori spezza incantesimi della Gringott, me la spasso in
Egitto fra mummie e danzatrici del ventre, mio caro!” aveva ribattuto l’altro.
“Mmm, entrambi
soggetti pericolosi, certo, non per il nostro latin lover! O sbaglio? Suppongo
che quella poveretta della Durson stia ancora piangendo lacrime amare!
Poverina, e tutta per colpa delle tue manie da bello e dannato!!!”
“Senti chi parla! Mr
Le-ho-tutte-ai-miei-piedi! Dovunque c’eri tu c’era una bufera di ormoni in
tempesta!!”
“Frena, frena,
frena…fatemi capire, voi due vi conoscevate già?!”
Toh, Fred era uscito
dallo shock da tuta di pelle aderente, e aveva bruscamente interrotto il
discorso fra i due amici.
“L’hai detto
funghetto! Io e il qui presente capellone Weasley eravamo inseparabili a
Hogwarts!” aveva sciorinato quello con i rasta.
“La croce di tutte le
donzelle della scuola…ah bei tempi quelli!!!” aveva sospirato Bill.
“Forte!!!” era stato
il commento dei ragazzi presenti. A quel punto era intervenuto il signor
Weasley, rimasto in silenzio fino a quel momento, invitando a rimanere per
pranzo anche Yian, il quale però aveva gentilmente declinato l’invito
scusandosi e spiegando di avere degli impegni inderogabili. Dopo aver salutato
il vecchio compagno di scuola e schioccato un bacio alla sorella ammonendola
con un “Non me li fare impazzire tutti, mi raccomando!” si era congedato dai
presenti ed era ripartito in sella alla sua Ducati color della notte.
***
“Bene, allora, voi due
ragazze dormirete in camera di Ginny, vi aiutiamo a portare su i bagagli.”
Aveva spiegato uno dei
gemelli con fare pratico caricando in spalla uno dei due borsoni. Erano saliti
per le scale che zigzagavano per la casa, arrivando al secondo piano, dove
l’altro aveva continuato “Quella lì in fondo è la nostra camera, gentilmente
lasciataci per questa settimana, sennò avremmo dovuto dormire con Ron visto che
Charlie e Bill se ne sono impossessati! Poi, quella accanto è la camera di
Mamma e Papà, affianco c’è quella del futuro Ministro della Magia, quindi c’è
il bagno. La vostra camera è di sopra, sotto quella di Ron.” Così dicendo erano
saliti ancora raggiungendo la porta della camera della sorella. Erano entrati.
Era una cameretta graziosa e molto illuminata, indubbiamente apparteneva ad una
ragazzina. C’era un grande letto matrimoniale e accanto vi avevano sistemato un
lettino singolo. Di fronte al letto v’era un vecchio armadio in legno scuro e una
scrivania sempre dello stesso materiale, sormontata da diversi scaffali,
accanto alla quale v’era una piccola porticina che probabilmente dava ad un
bagnetto. Ai piedi del letto troneggiava il baule di scuola. Le pareti erano
decorate da un grazioso motivo di glicini e alla finestra erano appese delle
tendine color panna, l’intera stanza era piena di pupazzi e peluches. Ginny era
seduta sul letto, con le gambe incrociate.
“Bene, ecco la vostra
roba, c’è un po’ di tempo prima di pranzo, se volete potete iniziare a
sistemare le vostre cose, altrimenti vi mostriamo la nostra camera!” avevano
subito proposto i gemelli.
Le ragazze si erano
scambiate un’occhiata, quindi avevano optato per sistemarsi e –nel caso di
Angelina, per la gioia di Fred, ancora in tuta- cambiarsi. I ragazzi avevano
sgomberato il campo, scendendo nella propria camera.
“Bene, tu sei Ginny
giusto? Io sono Angelina, e lei è Alicia, romperemo le scatole per questa
settimana!” la ragazzina aveva riso di gusto stringendo la mano delle due.
“Tranquille, non credo
che farete peggio di quei due disadattati dei gemelli!” aveva sorriso. “Se
volete sistemare la vostra roba, potete metterla nell’armadio, ho liberato due
ripiani per voi, se volete darvi una rinfrescata invece di là c’è il bagno!”
“Grazie! Sei molto
gentile! Ci dispiace averti disturbato!” si era scusata Alicia cominciando a
sistemare i propri vestiti.
“Scherzi?! Finalmente
un po’ di compagnia femminile!!!” aveva detto la rossina cordialmente. Quindi
avvicinatasi di più alla bionda, le aveva sussurrato un “Mi raccomando, mettilo
in riga tu George!” facendole un amichevole occhiolino. La bionda aveva assunto
un colorito in confronto al quale il celebre Rosso Valentino sarebbe parso lo
scaracchio di un tisico, balbettando un “M-ma t-tu, come fai a…t-te lo ha detto
lui?!”
Dal canto suo Ginny
aveva incominciato a ridere, vedendo l’espressione della ragazza, ma l’aveva
rassicurata spiegandole “No, no, ma lo conosco dalla bellezza di tredici anni,
e per me è come un libro aperto! Come anche Fred…” aveva poi proferito
eloquente scoccando un’occhiata ad Angelina, che afferrato il messaggio aveva
grugnito un “Ci mancavano solo le tredicenni sibilline!!!” seppur arrossendo
leggermente…infilandosi nella maglietta di cotone nera dei Wizard’s Blood –noto
gruppo metal mago- e allacciando un braccialetto borchiato per concludere il
tutto.
Le altre due l’avevano
guardata con un’espressione indecifrabile in volto. Sentendosi squadrare
insistentemente, cosa che non le era mai piaciuta troppo, aveva sbuffato un
“Che c’è adesso?!” piuttosto seccato.
Era stata Ginny a
prendere parola.
“Tu ascolti i Wizard’s
Blood?!” le aveva chiesto con un misto di curiosità e sorpresa.
“Si, perché? Li
conosci?” aveva proferito la moretta, con una punta di sorpresa, convinta non
fossero molti ad ascoltare quel genere di musica.
“Certo che li conosco!
A parte Perce, qui a casa mia i Wizard’s e le Weird Sisters sono all’ordine del
giorno! E’ il gruppo preferito di Bill, che a sua volta ha influenzato Charlie
e i gemelli, per la disperazione di mamma!” aveva spiegato la ragazzina.
“Fico! E così siete
una casa di metallari eh? Beh avrei dovuto immaginarlo visto com’era vestito
tuo fratello Bill!” aveva esordito allegramente la ragazza.
“Non tutti, a me e a
Ron non dispiace il metal mago, ma siamo più per il buon Rock, io ho tutti i cd
delle Weird Sisters!” aveva trillato gioiosa la piccola.
“Beh, non c’è che
dire, quanto a gusti musicali siete al top! E tu Alicia, che genere di musica
ascolti?”
“Io?! Oh, beh, oltre
alle Weird Sisters, ascolto molti gruppi babbani Rock, tipo i Red Hot Chili
Peppers, i Queen, Guns’n Roses, Nirvana, ma non mi dispiacciono i gruppi maghi
come i Morganas o anche Celestina Warbeck…cose così…” aveva spiegato tranquillamente.
“Capisco, beh, davvero
niente male! Certo, niente metal, ma non sono nemmeno da buttare, anche se
conosco appena la metà dei gruppi babbani che mi hai detto…mamma è fan dei
Queen!” si era spiegata Angelina.
L’allegra
conversazione fu interrotta dalla parolina magica di mamma Weasley:
“IL PRANZO E’
PRONTO!!”
E una mandria di
maschi affamati si era riversata nel cortile di casa Weasley, apparecchiato
all’occorrenza per 11 persone.
Continua…
*Per chi non lo sapesse, nei manga, quando qualcuno è molto, molto
eccitato perde sangue dal naso. Non saprei dire perché, ma fatto sta che
succede quando qualcuno guarda o si ritrova in scene hot!
^^’’ ok, magari qui qualche chiarimento ci
vuole…partiamo dal fatto che la scelta dei gruppi musicali che ascoltano le tre
è un tributo a tutti gli amanti del Rock e del Metal (babbano e non) …spero non
si sia visto troppo, il mio voleva essere solo un appunto fatto così, tanto
per! Ora, i gruppi babbani che avete letto suppongo li conosciate tutti, invece
quelli maghi, come i Wizard’s Blood (^^ Pea docet!) e i Morganas sono tutti
inventati di sana pianta. Tutti i rimanenti esistono davvero, e sono andata a
beccarli in giro per i libri (a voi il compito di scoprire quali!).
Secondo, non avendo la più pallida idea di come sia
fatta la Tana l’ho inventata, spero non ci siano problemi^^!!!
In poche parole, a partire da questo chap fino alla
Coppa del Mondo di Quidditch tutto sarà leggermente (o pesantemente) inventato,
quindi non prendete nulla per vero, se non lo ha detto la Rowling! è.é…
Passiamo alle vostre recensioni ^^
Angèle87: ^^
grazie per i complimenti, devo dire che lo
scorso chap mi
sono impegnata davvero tanto per scriverlo bene, e se pensate che mentre lo
scrivevo ridevo da sola -.-‘’’…cmq, ho letto tutte le tue one shot, e le ho
trovate davvero meravigliose! Non vedo l’ora di leggerne qualcun’altra^^.
Cleon Weasley: Ciao
fedelissima ^^, sono contenta che ti sia piaciuto lo scorso chap, meno male! Ti
ringrazio ancora per i complimenti e fammi sapere che ne pensi di questo capitoletto,
che a me sa davvero di poco…
Selphie:
Allora, volevo ringraziarti di cuore per i complimenti, e credimi, sentire che
le mie storie aiutano le mie lettrici (o lettori se ce ne sono) a superare dei
problemi o quantomeno a distrarsi da questi, mi riempie di gioia e commozione.
Quando ho letto la tua recensione sono rimasta davvero colpita, non cedevo di
poter fare tanto solo scrivendo quattro parole, vi ringrazio davvero di cuore.
Mira’82: *.*
nuova lettrice!!! Bene bene, che bello!!! Sono proprio contenta che la mia
storiella stia riscuotendo un tale successo, mi raccomando mi aspetto camionate
di recensioni!!!
Felpy:
Grazie per i giudizi tecnici! Speravo davvero che il chap scorso non fosse
troppo…ehm…HARD…ma alla fine mi rendo conto io stessa di non aver scritto
niente di eccessivamente sconcio…anche perché sennò cosa doveri combinare con
La Pantera e Lo Stracotto Bovino?! Fammi sapere che ne pensi di questo capitolo
^^.
Janice: ^^
heilà chi si rivede!! Allora, letta l’e-mail e anche risposta, devo solo
mettermi all’opera (credo che quando leggerai avrò già iniziato…si spera!!!
^^’’). Spero solo non partorisca l’ennesimo schifo cartaceo! Beh tu recensisci
mi raccomando ^.-!
George Weasley: George,
concordo pienamente con te, ma devo fare una puntualizzazione, dovresti
estendere l’ammonimento ad Angelina, che se non si sbriga, mi fa morire tuo
fratello per overdose ormonale!!! Recensisci anche il tuo prossimo chap mi
raccomando ^o^!!!
Ale: Cara
Ale, mi hai fatto sorgere il dubbio…e se davvero gli elfi domestici
imbottissero di afrodisiaci i piatti di questi sei matti? °-° c’è da
preoccuparsi! Ma no, dai magari è l’età, gli ormoni e tutto il resto…magari…ma
anche no…non voglio neppure pensarci!!! Y-Y buone vacanze, mi mancheranno le
tue recensioni…quando ritorni però mi aspetto un papier di non so quanti righi
^o^!!! Grazie per i complimenti e divertiti mi raccomando!!!
Bryn: Heilà
francesista!! O.o 300 euro in 2 giorni?!?!?! Ti sei comprata la Tour Eiffel per
caso? Scherzavo, semplicemente essendo io una tirchiona come poche non riesco a
immaginare di spendere tanti soldi in soli 2 giorni! Comunque, fedele anche in
trasferta a quanto ho letto! E ancora più fedele a casa attuando la tattica
ninja per non farsi beccare prima di entrare in internet (usata spesso anche da
me, purtroppo, che rischiavo mutilazioni a vita se mi avessero beccata u.u).
Ebbene sì, finalmente quei due timidoni di Katie e Oliver ci hanno dato dentro
come ricci, o conigli o un qualsiasi animale che ha un’attività sessuale da far
accapponare la pelle di Piero Angela…
Sai, ho come il terribile sospetto che se Angie non
si decide a farsi avanti saremo in due a violentarci in modo molto poco
ortodosso quel figo di Fred…già già! Ma anche Geor- Aaaaaaaaargh no no, Alicia,
scherzavo, posa quell’accetta canadese, da brava…su, dai scherzavo, non te lo
tocco George, tranquilla. [°-° mio dio ho rischiato di morire…]. Aspettatevi
una Katie decisamente monsonica dopo la Coppa del Quidditch, perché si sa le
storie a distanza fanno molto male [povera Katie, =°°°]…Piuttosto, Angelina è
quella che si dovrebbe decidere, dico io, ma porca paletta, hai un tocco di
carne di manzo come Fred, io non ci penserei su due volte a farmelo!! E stai
certa che non soffrirebbe mica!!! Ora, visto che io sono notoriamente un cesso,
e invece tu, Angelina, sei una gnocca, se non vuoi morire per mano dell’autrice
e della qui presente Bryn, che altro non aspettano che un pretesto per avere
tutto per loro Fred, datti una svegliata carina ok?! [°-°’’’ o-ok….ndAngelinaDecisamenteImpaurita]…beh,
recensisci anche il prossimo chap mi raccomando ^^!!! (usa di nuovo la tecnica
ninja XD)…e DEVI farmi leggere tutti e 27 i righi che avevi scritto!!! Lo
PRETENDO!!!
Pea:
AAAAAAAAAAAaaaaaaaaaaaaaaaaaarrrrrrrgggggggghhhhh!!! Non mi picchiare non mi
picchiare non mi picchiare!!! Lo giuro, non avevo nemmeno un centesimo per
risponderti, infatti appena me lo hai fatto notare mi sono premurata di
scrivere tutto sul tuo blog, in tag…e scusa anche per la storia del
terremoto…non volevo, lo giuro!!! Comunque, mi fa piacere ti sia piaciuta la
scena d’amore fra Oliver e Katie, se pensi che ci ho messo tre giorni sani sani
a scrivere quel pezzo, solo perché sono talmente imbranata da non riuscire ad
esprimere una cippa di sentimento!! (Stavo per defenestrare mia sorella che
rompeva i maroni e non mi lasciava scrivere!!!)…eh lo so che non ci si può
piantare come capperi, ma purtroppo le paranoie adolescenziali sono molto
gradite all’autrice…sarà colpa di mia mamma, psicologa e cavillosa, insomma, le
elucubrazioni mentali sono all’ordine del giorno…vabbè lasciamo stare…ah….
AGGIORNA LA TUA STORIA!!!
Un commento non costa
niente e aiuta l’autore a scrivere meglio.
Segui la freccia….
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