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Autore: Lynn Wolf    16/07/2004    11 recensioni
Vi siete mai chiesti cosa accadrebbe se un portiere, nonché capitano di squadra, e una delle sue cacciatrici si scoprissero innamorati l'uno dell'altro?!? E se questo non fosse che uno degli amori vissuti su di un campo di Quidditch!? Bene, io mi sono posta questa domanda e questo è quello che ne è venuto fuori...
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Amori sul campo di Quidditch

Amori sul campo di Quidditch

-11-

 

Con la fine della stagione di Quidditch e l’avvicinarsi degli esami, le attività di studio di tutta la popolazione scolastica di Hogwarts si erano intensificate a dismisura. Perfino quelle teste matte di Fred e George furono viste studiare, e non c’era giorno non migliorassero considerevolmente, tutto questo grazie anche agli aiuti di Angelina, e laddove non fosse sufficiente, dava man forte Alicia, per quanto possibile.

 

“Allora, Fred, George, concentratevi…voglio che facciate sparire queste due tazze…ci sarà sicuramente una prova di evanesco per Trasfigurazione, e voi la supererete, vi siete impegnati e so che potete farcela…al mio tre…uno, du-”

 

“Aspetta Angelina, e se non ci riusciamo?! E se le tazze non spariscono?” aveva puntualizzato George allarmato, accortosi del tono perentorio che aveva usato la ragazza.

 

“E-se-le-tazze-non-spariscono George?! Non è prevista questa opzione, o spariscono o spariscono! E se non spariscono loro…sparirete voi! E senza magia!!!” aveva ruggito quella, guardando in tralice i due rossi che avevano deglutito il vuoto contemporaneamente.

 

“Dai, Angelina, se fai così li spaventi e basta!”

 

Alicia, l’angelo salvatore di George, che al solo suono della voce della bionda, era scattato come un fedele cucciolo, della serie SeMeLoChiediFaccioAncheBauBau.

Sospiro rassegnato di Angelina, ormai aveva capito di essere una contro tre. Il perché era presto detto, avendo la moretta un regime transigente come quello di un mangiamorte, i due gemelli, dopo tre ore di studio con lei, uscivano si più preparati, ma anche psicologicamente a pezzi, e alla biondina piaceva avere il suo bimbetto bello arzillo per chissà quale giochino. Ennesima occhiata ai due lavativi…tze avevano inserito lo sguardo da cucciolo in via d’estinzione, poteva dire di aver già preso.

 

“E va bene, allora…Alicia, mettiti qui.” Aveva dichiarato facendo cenno all’amica di spostarsi accanto a lei e di sedersi su una poltrona, quasi si trattasse di una bambola in esposizione, davanti ai due giovani che non capivano cosa volesse fare Angelina con la giovane compagna. “Bene, allora George, mettiamola così, se fai sparire la tazza…hai mezz’ora di tempo per ripetere una qualsiasi materia con la Spinnett, in caso contrario, ripeterai l’ Evanesco con me fino a quando non lo imparerai perfettamente.” Psicologia spicciola. Un semplice ricatto, e sapeva che quei due avrebbero scalato perfino l’Everest per ottenere ciò che desideravano.

 

George sembrava più che soddisfatto, al contrario di Fred…

 

“Hei Angie, e io? Non mi interessa ripetere con Alicia!” aveva precisato contrariato. Il fratello aveva commentato con un “Anche perché se ti fosse interessato ti avrei fatto passare io la voglia!”.

 

La moretta ci aveva pensato un po’ su, non sapeva che cosa mettere in palio per l’altro ragazzo. Se l’era cavata con un “Se fai sparire la tazza potrai chiedermi qualsiasi cosa.”

George e Alicia si erano scambiati uno sguardo a metà fra lo scioccato e il perplesso.

Fred parve rifletterci un attimo su, poi sfoderando uno dei suoi sorrisoni aveva esordito con un “Ok!”.

 

E in un colpo di bacchetta entrambe le tazze erano sparite e con loro anche uno dei Weasley e la sua biondina, che avevano pensato bene di ripetere chissà quale materia.

 

La ragazza dalle chiome corvine si poteva ritenere piuttosto soddisfatta del proprio lavoro, quei due teppistelli miglioravano a vista d’occhio. Si era voltata per immergersi nel magico mondo degli incantesimi di locomozione, quando si era ritrovata davanti al sorriso furbetto di Fred, pronto a riscuotere il proprio premio. Le toccava.

“Allora Fred, sentiamo, cosa vuoi?” gli aveva chiesto senza troppo interesse, aprendo Incantesimi Avanzati sfogliando velocemente le pagine.

L’amico parve pensarci un attimo su.

 

Potrei chiederle un bacio!Dopotutto mi ha detto lei che potevo domandarle qualsiasi cosa! Si, si le chiederò un bacio!Bravo Fred, sei un genio!!!

 

Disse fra se e se compiacendosi per la scelta, pensando che mai niente di più appropriato gli era passato per la testa. Era sul punto di fare la propria richiesta e stava già pronunciando “Voglio un ba-”…quando lo colse il pensiero di comportarsi esattamente come quei porci che senza troppi complimenti le sarebbero balzati addosso come lupi assatanati, quindi, rimase con la frase a metà, beccandosi uno sguardo perplesso dall’amica.

 

“Una ba…?” l’aveva incalzato quella.

 

“Un ba…rattolo di…cioccolata da Mielandia…sì ecco cioccolata!” si era corretto prima di commettere un errore fatale.

Angelina gli aveva sorriso teneramente, forse era la prima volta che gli sorrideva così, e Fred non poté fare a meno di notare, che quando sorrideva in quel modo, avrebbe chinato al suo volere chiunque, dacché un’espressione così dolce avrebbe smosso perfino un macigno.

 

“Sempre a mangiare eh?!” gli aveva detto scherzosamente. L’altro aveva ridacchiato nervosamente, glissando sull’argomento con un “Che stai studiando?”

 

“Incantesimi, ti va di ripeterne qualcuno con me?” gli aveva domandato spontaneamente.

 

“E me lo chiedi?!” le aveva risposto giulivo sedendosi accanto alla giovane e pensando a tutt’altra cosa che non gli incantesimi di locomozione.

 

 

***

 

 

E così fra una lezione e l’altra, fra compiti sempre più numerosi e le ripetizioni con Angelina e Alicia, erano giunti i tanto temuti G.U.F.O e M.A.G.O, e così com’erano arrivati erano anche finiti, con buona pace di tutti.

 

Alicia, Angelina e Katie erano sedute sulle gradinate davanti all’aula di incantesimi, ultima materia d’esame, dopo la quale sarebbero state finalmente libere di riposarsi. Se le avessero viste avrebbero pensato ad un esame fallito: la cacciatrice dai capelli color inchiostro non la smetteva di tamburellare le dita sul proprio libro di fatture, la compagna bionda si stava divorando le mani e l’altra ragazza non la smetteva di guardare l’orologio, lanciando di tanto in tanto un’occhiata furtiva alla spessa entrata in legno dell’aula. Il perché di tale comportamento non era certo dovuto ad un esame fallito, quanto ai due Weasley, che al momento stavano sostenendo la prova pratica. Le tre cacciatrici erano in ansia per i due amici, che nell’ultimo periodo si erano impegnati molto per superare i GUFO. Finalmente l’enorme porta venne aperta e ne uscirono Fred e George con in faccia un’espressione indecifrabile; subito le tre corsero loro incontro, trepidanti.

 

“E allora?! Com’è andata? Ce l’avete fatta?!” aveva esordito speranzosa Alicia.

 

Fred e George si erano scambiati uno sguardo eloquente, poi imitando la voce dell’anziano professor Tofty avevano scandito:

 

“Mai visti due giovanotti così capaci in incantesimi…” aveva iniziato uno dei due monelli.

 

“…e per tutti i gargoyle galoppanti, non sarà certo in questa materia che verrete bocciati!!”aveva continuato il secondo.

 

C’era stato un grido di giubilo da parte delle cacciatrici e un abbraccio collettivo, più un lungo bacio per George, da parte del proprio ghiaccioletto.

Quindi aveva preso la parola il fratello.

 

“Ehm ehm, innanzitutto volevo ringraziare sia la qui presente signorina Johnson, che la, al  momento molto impegnata con mio fratello, signorina Spinnett per il loro aiuto, posso ben dire che senza di loro non ce l’avremmo mai fatta, e sentiamo il dovere di ringraziarvi come si deve…”

 

“Ma dai, non c’è ne alcun bisogno!” aveva commentato placidamente la ragazza dai capelli color della notte.

 

“…la prego madamigella, avevamo pensato…di invitarvi…a stare una settimana da noi alla Tana!”aveva concluso allegramente Fred.

 

“COSA?!” l’urlo di Angelina e Alicia –che quando aveva sentito la proposta si era staccata sconvolta da George - era risuonato in tutto l’atrio.

 

“Allora? Che ne dite?!” aveva insistito il gemello con un sorrisone dipinto sul volto.

 

“Ma-ma, i tuoi che cosa diranno? Non daremo fastidio?!” aveva pigolato timidamente la biondina.

 

“Mamma lo sa già, e non vede l’ora di cucinare per ‘quegli angeli che hanno aiutato due scapestrati come voi a passare i GUFO’, e papà, quando ha saputo che tu, Alicia vieni da una famiglia di babbani e la mamma di Angelina è anche lei non-maga ha cominciato a contare i giorni…”aveva commentato sarcastico Fred.

 

Le due ragazze sembravano perplesse, ma alla fine Angelina aveva sciorinato un “Per me non ci dovrebbero essere problemi!”, quindi era stato il turno di Alicia che aveva sospirato un “Se per voi non ci sono problemi…”.

I gemelli si erano messi a saltellare euforici canticchiando un “Vengono da noi, vengono da noi, vengono da noi!!!” sotto lo sguardo allucinato dei passanti.

 

“Katie, e tu come la passerai l’estate?” aveva domandato incuriosita la ragazza dai setosi capelli dorati, all’amica che sorrideva silenziosamente della scenetta appena assistita.

 

“I-io? Beh…ecco…Oliver mi ha invitato a stare da lui, dice che vuole farmi conoscere i suoi…genitori…” aveva spiccicato quella arrossendo fino ai capelli.

 

“Oh-ohhh, a quando il matrimonio?!” l’avevano presa in giro i gemelli.

 

“Oh, piantatela voi due checche isteriche! Piuttosto, mi fa piacere, vuol dire che le cose fra voi due vanno a gonfie vele no?” l’aveva rassicurata la moretta.

Il pensiero di Katie corse ad uno spogliatoio vuoto, dopo una partita vinta contro i Serpeverde, e a quello che c’era stato fra lei e il capitano, quindi era arrossita ancora di più, raggiungendo probabilmente una temperatura che si aggirava attorno ai duemila gradi Fahrenheit, ed aveva annuito scuotendo vigorosamente il capo. Le ragazze si erano scambiate uno sguardo eloquente sorridendole.

 

 

 

Così era arrivata anche la fine della scuola, e con quella l’inizio delle vacanze estive.

Quella mattina la Tana era in gran fermento, da lì a poco sarebbero arrivati i tanto attesi ospiti. Mamma Weasley impartiva ordini con una modalità da capitano belligerante.

 

“Ginny, cara, hai sistemato i letti delle ragazze?”

 

“Si mamma!”

 

“Fred, George, spero ben per voi che la vostra camera sia in ordine!”

 

“Sissignora!”

 

“E spero anche che non salti fuori NESSUNO dei vostri scherzi!”

 

“Nossignora!”

 

“Vi avverto! Una sola bacchetta che si trasforma, una sola caramella delle vostre, e pregherete che arrivi l’apocalisse!!!”

 

“Glom…sissignora!”

 

“Arthur, caro, hai preso quelle cose che ti avevo chiesto?”

 

“Certo tesoro, le ho poggiate in cucina, sul tavolo. Fra quanto arrivano le vostre amiche?” aveva chiesto il signor Weasley con impazienza malcelata, già pregustando domande sulle paperelle gommose per il bagno o su quell’interessantissimo aggeggio chiamato aspirapolvere.

 

“Dovrebbero arrivare a momenti…”aveva risposto prontamente uno dei due rossi. Come ebbe terminato di pronunciare la frase, vi fu una leggera nuvoletta di fuliggine proveniente dal camino e dei colpi di tosse.

 

George sembrò illuminarsi, e come un fedele cucciolo fiutare l’odore della propria padroncina.

“Questa deve essere Alicia!” quindi trotterellò allegro verso il caminetto, ma prima di poter compiere un altro passo fu nuovamente fermato dalla voce della madre che sibilò un “Un solo scherzo…vi avverto” che gelò loro il sangue nelle vene, quindi come se niente fosse, la donna sfoderò uno dei suoi sorrisi più accoglienti dirigendosi verso la fonte del rumore.

 

In piedi in mezzo alla stanza sostava una spaesata Alicia, leggermente coperta di cenere –prontamente spazzata da Molly con un colpo di gratta e netta- con accanto una sacca da viaggio. George si bloccò un attimo a contemplare cotanto splendore. La ragazza era vestita con una maglietta rossa che recava scritto a grandi lettere nere RHCP che le lasciava la pancia piacevolmente scoperta, un paio di shorts –molto molto shorts- in jeans che evidenziavano la perfezione di quelle gambe lunghe e ai piedi un semplice paio di scarpe da ginnastica. Dopo un primo momento di estatica contemplazione, era stato riportato alla dura realtà da una gomitata da lottatore di wrestling professionista dispensatagli da suo fratello, quindi si era risolto ad articolare parola salutando la ragazza con un bel sorriso.

 

“Alicia! Ben arrivata! Tutto ok?”

 

“S-si, mi gira un po’ la testa, ma credo sia normale...”aveva risposto mitemente quella; quindi rivolgendosi al resto della famiglia Weasley, che al momento era radunata in salotto per darle il benvenuto, aveva snocciolato

 

“Buongiorno, io sono Alicia Spinnett, spero di non arrecarvi disturbo…”

 

“Oh, ma cosa dici cara, sei la benvenuta, piuttosto, lascia che ti presenti al resto della famiglia! Ah, e non preoccuparti per la testa, se è la prima volta che usi la Metropolevere è assolutamente normale!” le aveva detto la signora Weasley cordiale.

 

“Allora cara, io sono Molly, la mamma di quei due fetenti, lui è mio marito, Arthur, lavora al Ministero, poi c’è Ginny, è la piccola di casa, e lui è Ron…Ron, vieni a salutare la nostra ospite!” l’aveva apostrofato, richiamandolo dalle scale che stava scendendo.

 

Ron si era avvicinato alla ragazza stringendole la mano e commentando con un “Sei Alicia Spinnett, giusto? Fenomenale quel rigore contro i Serpeverde!!” con aria entusiasta. La biondina le aveva sorriso leggermente imbarazzata, mai immaginando che la propria fama nella scuola fosse così tanta.

 

“Certo certo, parlerai del Quidditch più tardi Ron, e la potrai torturare quanto vorrai, ora se non ti dispiace…”l’aveva ammonito il fratello, allontanando la giovane con fare possessivo, e proseguendo con un “Ti faccio vedere la nostra stanza!”

 

“Hei, hei, frena, punto primo, è anche la mia stanza, punto secondo, sconsiglio caldamente a tutti di salire di sopra, a meno che non lo facciate volando e nel più totale silenzio, in quanto c’è un’orribile bestia secchiona che potrebbe sbranarvi da un momento all’altro o peggio, abbattervi a suon di notizie sui calderoni.” Li aveva bloccati Fred, linciato dalla propria genitrice che lo aveva rimesso a posto con un “Percy, al contrario di voi due debosciati, si sta impegnando visto che LUI è entrato al ministero!”

 

“Su, su, mia cara, la nostra ospite è qui da appena cinque minuti e già si sta gustando una delle famose liti alla Weasley, così le toglierete tutta la soddisfazione!” era intervenuto il signor Weasley, per mitigare quel clima che prometteva urla, con un tocco di ironia. La consorte aveva rifilato un’ennesima occhiataccia ai due gemelli, prima di mutare completamente espressione rivolgendosi alla cacciatrice che assisteva impotente alla scena con un

 

“Vado a preparare il pranzo, sarete affamate, tu e la tua amica” detto questo si era diretta verso il suo regno: la cucina!

 

“A proposito, dov’è Angelina?” aveva chiesto interessato Fred, catturando l’attenzione degli altri due.

 

“Non ve l’aveva detto? Non verrà via camino!” aveva risposto allegra la giovane.

 

“E con cosa allora?!” avevano chiesto curiosi in coro i gemelli.

In quel momento uno strano rombo sembrò provenire dal cortile dell’abitazione, facendosi pian piano sempre più udibile. Alicia aveva indicato con un cenno della testa verso il rumore e quindi aveva cinguettato un “Eccola!”.

I ragazzi erano usciti fuori, giusto in tempo per vedere una stupenda moto nera discendere nel giardino della Tana, con a cavallo, due centauri di tutto rispetto.

La Ducati Monster Dark -questo il nome della moto- era atterrata dolcemente al suolo, e da quella era scesa il passeggero di dietro, o meglio, la passeggera, che si era tolta il caso, ravvivando le splendide chiome corvine e salutando i presenti con un “Heilà ragazzi, bello rivedersi!”, cui Alicia aveva risposto saltandole al collo e salutandola con un bacino sulla guancia e George con un cinque e un “Bella bestia quella su cui sei venuta!!” riferito al gioiello nero con cui era arrivata.

“Puoi dirlo forte, questa bambina fa le fusa che è un piacere!” era stata la risposta della giovane.

L’unico che sembrava –o per meglio dire era- caduto in uno stato catatonico, corredato da mascella altezza ginocchia e sguardo allucinato era Fred, non si sa se solo per la moto, o solo per Angelina, inguainata in una tuta da motociclista in pelle nera, che non lasciava proprio niente all’immaginazione, o se dall’insieme donna-macchina. Fatto sta che aveva un’aria da cernia davvero poco furba e il suo cervellino malato aveva cominciato a darsi alla pazza gioia con porcate alla sedicenne in calore…

 

State per assistere ad un trip mentale di un sedicenne in piena crisi ormonale che ha davanti una pantera vestita di pelle:

 

Lui: fighissimo nella sua tuta di pelle da motociclista, a cavallo di una bestia a due ruote da far invidia a chiunque, sgasa e saluta il pubblico di idioti con un profluvio di dita medie. E’ il re della strada, nessuno può fare meglio di lui. Sfriziona e parte lanciatissimo, nessuno lo può fermare. Le ragazze gli asfaltano la strada di bava, ma lui non le guarda affatto…fino a quando non becca LEI.

Lei: sexissima, fasciata da una tuta in pelle aderente rosso fuoco, che sottolinea tutta la carenatura da pantera, in mezzo alle gambe, una sorta di drago a due ruote rosso, che fuseggia come la padrona. Sgasa e lo invita ad una gara fra centauri dell’asfalto…non aspetta altro. E’ un continuo rincorrersi e rimontare, fino a quando non si trovano in un vicolo stretto buio e pieno zeppo di Serpeverde assetati di sangue. Non gli fanno paura, accelera e fa strage degli idioti verde-argento, lasciando via libera per la bella pantera che gareggia con lui.

Escono in un mega parcheggio e frenano. Lui rimane fermo, a cavallo del suo bolide color della notte e sfila il casco, lei scende dalla sua moto e con passo provocante si avvicina ancheggiando, togliendo anche lei il casco e rivelando le chiome color inchiostro, ravvivandole con fare sexy. Lui fa ruggire il motore e fa capire che non è l’unica cosa in mezzo alle gambe che pare un leone, lei si passa la lingua sulle labbra carnose, prima di avvicinarsi e divorarlo con un bacio…quindi sale in sella e volano dritti verso l’infinito, dove si ameranno in almeno cento posizioni differenti.

 

 

Sguardo preoccupato di Angelina. La ragazza si era rivolta a George con un inquieto “Ma sta bene?” indicando il gemello, ancora in trance da porcata repressa, e ricevendo un placido “Lui?! Oh tranquilla, si sta divertendo un mondo!”, accolto dalla moretta con un’alzata di sopracciglio.

Quindi lasciando perdere Fred, si era rivolta al motociclista ancora in sella:

“Yian, mi ridimensioni il bagaglio please?” ed aveva estratto da una tasca un borsettina che pareva quella delle bambole. Il misterioso guidatore, aveva aperto leggermente la propria tuta, molto simile a quella di Angelina, ma dal taglio maschile, estraendone la bacchetta, quindi pronunciato, un incantesimo, aveva ingrandito il borsone della ragazza.

“Ah…se non ci fosse la magia!” aveva sospirato beata la giovane, quindi sventolando una mano per fare un po’ d’aria aveva mugolato un “Mio dio, si squaglia!” abbassando anche lei la cerniera della tuta, e rivelando parte del decolté, sotto lo sguardo dei presenti.

 

Fred era sicuro gli stesse uscendo sangue dal naso*, per non parlare del fratellino minore che era ormai sveglissimo. Dio, come poteva quello splendore femminile agire così, senza pensarci! C’erano maschi in calore alla Tana! E lui era uno di quelli! E a quanto pareva, la lolita porca non portava niente sotto!!

 

“Angelina! Non hai niente sotto la tuta?!” aveva commentato leggermente scandalizzata l’amica.

 

“Ma se fa un caldo boia solo con la tuta! Mi volevi vedere morta?!” aveva ribattuto quella.

 

Morta no, ma nuda si!

 

Aveva pensato Fred. Piuttosto, bisognava sapere chi fosse il fortunato che si era goduto il petto di quella bambolina attaccato alla schiena per tutta la durata del viaggio!

Come se gli avesse letto nel pensiero, Yian si era sfilato il casco, rivelando una cascata di dread locks che incorniciavano un bel viso color cioccolato. Decisamente era un bel ragazzo. Fred cominciava ad innervosirsi, non solo era fortunato, ma pure carino! Lo avrebbe fatto fuori…

George si era subito presentato interessato.

 

“Piacere, sono George Weasley!” gli aveva detto stringendogli la mano guantata.

 

“Piacere mio, sono Yian Johnson, il fratello di questa scavezzacollo, nonché suo fedele autista!” aveva dichiarato ironico rivolgendosi alla sorella –Fred tira un sospiro di sollievo- che ribatte con un:

 

“Vacci piano con i complimenti ciccio, senno mi arrossiscono anche le mutande!” con un ghignetto sul viso.

 

In quel momento, probabilmente attirati dal rumore del motore, erano usciti in giardino il Signor Weasley, seguito da un’altro ragazzo: Bill.

Come il maggiore dei fratelli Weasley, aveva visto il famigerato autista, aveva spalancato gli occhi e gli era corso incontro abbracciandolo amichevolmente.

 

“Yian! Porca miseria da quanto tempo! Che ti venga un bene, dove ti sei rintanato per tutto questo tempo?!” aveva snocciolato il rosso, sotto lo sguardo basito dei presenti.

 

“Bill, maledetto capellone, è una vita che non ci si vede! Io sono entrato come addestratore di troll nella sede in Kenya, lì sono piuttosto duri da convincere, e piuttosto stupidi da addestrare! E tu invece? I tuoi pidocchi pensano ancora per te?!” lo aveva apostrofato il moro.

 

“Mai come i tuoi! Hai davanti uno dei migliori spezza incantesimi della Gringott, me la spasso in Egitto fra mummie e danzatrici del ventre, mio caro!” aveva ribattuto l’altro.

 

“Mmm, entrambi soggetti pericolosi, certo, non per il nostro latin lover! O sbaglio? Suppongo che quella poveretta della Durson stia ancora piangendo lacrime amare! Poverina, e tutta per colpa delle tue manie da bello e dannato!!!”

 

“Senti chi parla! Mr Le-ho-tutte-ai-miei-piedi! Dovunque c’eri tu c’era una bufera di ormoni in tempesta!!”

 

“Frena, frena, frena…fatemi capire, voi due vi conoscevate già?!”

 

Toh, Fred era uscito dallo shock da tuta di pelle aderente, e aveva bruscamente interrotto il discorso fra i due amici.

 

“L’hai detto funghetto! Io e il qui presente capellone Weasley eravamo inseparabili a Hogwarts!” aveva sciorinato quello con i rasta.

 

“La croce di tutte le donzelle della scuola…ah bei tempi quelli!!!” aveva sospirato Bill.

 

“Forte!!!” era stato il commento dei ragazzi presenti. A quel punto era intervenuto il signor Weasley, rimasto in silenzio fino a quel momento, invitando a rimanere per pranzo anche Yian, il quale però aveva gentilmente declinato l’invito scusandosi e spiegando di avere degli impegni inderogabili. Dopo aver salutato il vecchio compagno di scuola e schioccato un bacio alla sorella ammonendola con un “Non me li fare impazzire tutti, mi raccomando!” si era congedato dai presenti ed era ripartito in sella alla sua Ducati color della notte.

 

 

***

 

“Bene, allora, voi due ragazze dormirete in camera di Ginny, vi aiutiamo a portare su i bagagli.”

 

Aveva spiegato uno dei gemelli con fare pratico caricando in spalla uno dei due borsoni. Erano saliti per le scale che zigzagavano per la casa, arrivando al secondo piano, dove l’altro aveva continuato “Quella lì in fondo è la nostra camera, gentilmente lasciataci per questa settimana, sennò avremmo dovuto dormire con Ron visto che Charlie e Bill se ne sono impossessati! Poi, quella accanto è la camera di Mamma e Papà, affianco c’è quella del futuro Ministro della Magia, quindi c’è il bagno. La vostra camera è di sopra, sotto quella di Ron.” Così dicendo erano saliti ancora raggiungendo la porta della camera della sorella. Erano entrati. Era una cameretta graziosa e molto illuminata, indubbiamente apparteneva ad una ragazzina. C’era un grande letto matrimoniale e accanto vi avevano sistemato un lettino singolo. Di fronte al letto v’era un vecchio armadio in legno scuro e una scrivania sempre dello stesso materiale, sormontata da diversi scaffali, accanto alla quale v’era una piccola porticina che probabilmente dava ad un bagnetto. Ai piedi del letto troneggiava il baule di scuola. Le pareti erano decorate da un grazioso motivo di glicini e alla finestra erano appese delle tendine color panna, l’intera stanza era piena di pupazzi e peluches. Ginny era seduta sul letto, con le gambe incrociate.

 

“Bene, ecco la vostra roba, c’è un po’ di tempo prima di pranzo, se volete potete iniziare a sistemare le vostre cose, altrimenti vi mostriamo la nostra camera!” avevano subito proposto i gemelli.

 

Le ragazze si erano scambiate un’occhiata, quindi avevano optato per sistemarsi e –nel caso di Angelina, per la gioia di Fred, ancora in tuta- cambiarsi. I ragazzi avevano sgomberato il campo, scendendo nella propria camera.

 

“Bene, tu sei Ginny giusto? Io sono Angelina, e lei è Alicia, romperemo le scatole per questa settimana!” la ragazzina aveva riso di gusto stringendo la mano delle due.

 

“Tranquille, non credo che farete peggio di quei due disadattati dei gemelli!” aveva sorriso. “Se volete sistemare la vostra roba, potete metterla nell’armadio, ho liberato due ripiani per voi, se volete darvi una rinfrescata invece di là c’è il bagno!”

“Grazie! Sei molto gentile! Ci dispiace averti disturbato!” si era scusata Alicia cominciando a sistemare i propri vestiti.

 

“Scherzi?! Finalmente un po’ di compagnia femminile!!!” aveva detto la rossina cordialmente. Quindi avvicinatasi di più alla bionda, le aveva sussurrato un “Mi raccomando, mettilo in riga tu George!” facendole un amichevole occhiolino. La bionda aveva assunto un colorito in confronto al quale il celebre Rosso Valentino sarebbe parso lo scaracchio di un tisico, balbettando un “M-ma t-tu, come fai a…t-te lo ha detto lui?!”

 

Dal canto suo Ginny aveva incominciato a ridere, vedendo l’espressione della ragazza, ma l’aveva rassicurata spiegandole “No, no, ma lo conosco dalla bellezza di tredici anni, e per me è come un libro aperto! Come anche Fred…” aveva poi proferito eloquente scoccando un’occhiata ad Angelina, che afferrato il messaggio aveva grugnito un “Ci mancavano solo le tredicenni sibilline!!!” seppur arrossendo leggermente…infilandosi nella maglietta di cotone nera dei Wizard’s Blood –noto gruppo metal mago- e allacciando un braccialetto borchiato per concludere il tutto.

Le altre due l’avevano guardata con un’espressione indecifrabile in volto. Sentendosi squadrare insistentemente, cosa che non le era mai piaciuta troppo, aveva sbuffato un “Che c’è adesso?!” piuttosto seccato.

 

Era stata Ginny a prendere parola.

 

“Tu ascolti i Wizard’s Blood?!” le aveva chiesto con un misto di curiosità e sorpresa.

 

“Si, perché? Li conosci?” aveva proferito la moretta, con una punta di sorpresa, convinta non fossero molti ad ascoltare quel genere di musica.

 

“Certo che li conosco! A parte Perce, qui a casa mia i Wizard’s e le Weird Sisters sono all’ordine del giorno! E’ il gruppo preferito di Bill, che a sua volta ha influenzato Charlie e i gemelli, per la disperazione di mamma!” aveva spiegato la ragazzina.

 

“Fico! E così siete una casa di metallari eh? Beh avrei dovuto immaginarlo visto com’era vestito tuo fratello Bill!” aveva esordito allegramente la ragazza.

 

“Non tutti, a me e a Ron non dispiace il metal mago, ma siamo più per il buon Rock, io ho tutti i cd delle Weird Sisters!” aveva trillato gioiosa la piccola.

 

“Beh, non c’è che dire, quanto a gusti musicali siete al top! E tu Alicia, che genere di musica ascolti?”

 

“Io?! Oh, beh, oltre alle Weird Sisters, ascolto molti gruppi babbani Rock, tipo i Red Hot Chili Peppers, i Queen, Guns’n Roses, Nirvana, ma non mi dispiacciono i gruppi maghi come i Morganas o anche Celestina Warbeck…cose così…” aveva  spiegato tranquillamente.

 

“Capisco, beh, davvero niente male! Certo, niente metal, ma non sono nemmeno da buttare, anche se conosco appena la metà dei gruppi babbani che mi hai detto…mamma è fan dei Queen!” si era spiegata Angelina.

 

L’allegra conversazione fu interrotta dalla parolina magica di mamma Weasley:

 

“IL PRANZO E’ PRONTO!!”

 

E una mandria di maschi affamati si era riversata nel cortile di casa Weasley, apparecchiato all’occorrenza per 11 persone.

 

 

Continua…

 

 

*Per chi non lo sapesse, nei manga, quando qualcuno è molto, molto eccitato perde sangue dal naso. Non saprei dire perché, ma fatto sta che succede quando qualcuno guarda o si ritrova in scene hot!

 

 

 

^^’’ ok, magari qui qualche chiarimento ci vuole…partiamo dal fatto che la scelta dei gruppi musicali che ascoltano le tre è un tributo a tutti gli amanti del Rock e del Metal (babbano e non) …spero non si sia visto troppo, il mio voleva essere solo un appunto fatto così, tanto per! Ora, i gruppi babbani che avete letto suppongo li conosciate tutti, invece quelli maghi, come i Wizard’s Blood (^^ Pea docet!) e i Morganas sono tutti inventati di sana pianta. Tutti i rimanenti esistono davvero, e sono andata a beccarli in giro per i libri (a voi il compito di scoprire quali!).

Secondo, non avendo la più pallida idea di come sia fatta la Tana l’ho inventata, spero non ci siano problemi^^!!!

In poche parole, a partire da questo chap fino alla Coppa del Mondo di Quidditch tutto sarà leggermente (o pesantemente) inventato, quindi non prendete nulla per vero, se non lo ha detto la Rowling! è.é…

 

Passiamo alle vostre recensioni ^^

 

Angèle87: ^^ grazie per i complimenti, devo dire che lo scorso chap mi sono impegnata davvero tanto per scriverlo bene, e se pensate che mentre lo scrivevo ridevo da sola -.-‘’’…cmq, ho letto tutte le tue one shot, e le ho trovate davvero meravigliose! Non vedo l’ora di leggerne qualcun’altra^^.

 

Cleon Weasley: Ciao fedelissima ^^, sono contenta che ti sia piaciuto lo scorso chap, meno male! Ti ringrazio ancora per i complimenti e fammi sapere che ne pensi di questo capitoletto, che a me sa davvero di poco…

 

Selphie: Allora, volevo ringraziarti di cuore per i complimenti, e credimi, sentire che le mie storie aiutano le mie lettrici (o lettori se ce ne sono) a superare dei problemi o quantomeno a distrarsi da questi, mi riempie di gioia e commozione. Quando ho letto la tua recensione sono rimasta davvero colpita, non cedevo di poter fare tanto solo scrivendo quattro parole, vi ringrazio davvero di cuore.

 

Mira’82: *.* nuova lettrice!!! Bene bene, che bello!!! Sono proprio contenta che la mia storiella stia riscuotendo un tale successo, mi raccomando mi aspetto camionate di recensioni!!!

 

Felpy: Grazie per i giudizi tecnici! Speravo davvero che il chap scorso non fosse troppo…ehm…HARD…ma alla fine mi rendo conto io stessa di non aver scritto niente di eccessivamente sconcio…anche perché sennò cosa doveri combinare con La Pantera e Lo Stracotto Bovino?! Fammi sapere che ne pensi di questo capitolo ^^.

 

Janice: ^^ heilà chi si rivede!! Allora, letta l’e-mail e anche risposta, devo solo mettermi all’opera (credo che quando leggerai avrò già iniziato…si spera!!! ^^’’). Spero solo non partorisca l’ennesimo schifo cartaceo! Beh tu recensisci mi raccomando ^.-!

 

George Weasley: George, concordo pienamente con te, ma devo fare una puntualizzazione, dovresti estendere l’ammonimento ad Angelina, che se non si sbriga, mi fa morire tuo fratello per overdose ormonale!!! Recensisci anche il tuo prossimo chap mi raccomando ^o^!!!

 

Ale: Cara Ale, mi hai fatto sorgere il dubbio…e se davvero gli elfi domestici imbottissero di afrodisiaci i piatti di questi sei matti? °-° c’è da preoccuparsi! Ma no, dai magari è l’età, gli ormoni e tutto il resto…magari…ma anche no…non voglio neppure pensarci!!! Y-Y buone vacanze, mi mancheranno le tue recensioni…quando ritorni però mi aspetto un papier di non so quanti righi ^o^!!! Grazie per i complimenti e divertiti mi raccomando!!!

 

Bryn: Heilà francesista!! O.o 300 euro in 2 giorni?!?!?! Ti sei comprata la Tour Eiffel per caso? Scherzavo, semplicemente essendo io una tirchiona come poche non riesco a immaginare di spendere tanti soldi in soli 2 giorni! Comunque, fedele anche in trasferta a quanto ho letto! E ancora più fedele a casa attuando la tattica ninja per non farsi beccare prima di entrare in internet (usata spesso anche da me, purtroppo, che rischiavo mutilazioni a vita se mi avessero beccata u.u). Ebbene sì, finalmente quei due timidoni di Katie e Oliver ci hanno dato dentro come ricci, o conigli o un qualsiasi animale che ha un’attività sessuale da far accapponare la pelle di Piero Angela…

Sai, ho come il terribile sospetto che se Angie non si decide a farsi avanti saremo in due a violentarci in modo molto poco ortodosso quel figo di Fred…già già! Ma anche Geor- Aaaaaaaaargh no no, Alicia, scherzavo, posa quell’accetta canadese, da brava…su, dai scherzavo, non te lo tocco George, tranquilla. [°-° mio dio ho rischiato di morire…]. Aspettatevi una Katie decisamente monsonica dopo la Coppa del Quidditch, perché si sa le storie a distanza fanno molto male [povera Katie, =°°°]…Piuttosto, Angelina è quella che si dovrebbe decidere, dico io, ma porca paletta, hai un tocco di carne di manzo come Fred, io non ci penserei su due volte a farmelo!! E stai certa che non soffrirebbe mica!!! Ora, visto che io sono notoriamente un cesso, e invece tu, Angelina, sei una gnocca, se non vuoi morire per mano dell’autrice e della qui presente Bryn, che altro non aspettano che un pretesto per avere tutto per loro Fred, datti una svegliata carina ok?! [°-°’’’ o-ok….ndAngelinaDecisamenteImpaurita]…beh, recensisci anche il prossimo chap mi raccomando ^^!!! (usa di nuovo la tecnica ninja XD)…e DEVI farmi leggere tutti e 27 i righi che avevi scritto!!! Lo PRETENDO!!!

 

Pea: AAAAAAAAAAAaaaaaaaaaaaaaaaaaarrrrrrrgggggggghhhhh!!! Non mi picchiare non mi picchiare non mi picchiare!!! Lo giuro, non avevo nemmeno un centesimo per risponderti, infatti appena me lo hai fatto notare mi sono premurata di scrivere tutto sul tuo blog, in tag…e scusa anche per la storia del terremoto…non volevo, lo giuro!!! Comunque, mi fa piacere ti sia piaciuta la scena d’amore fra Oliver e Katie, se pensi che ci ho messo tre giorni sani sani a scrivere quel pezzo, solo perché sono talmente imbranata da non riuscire ad esprimere una cippa di sentimento!! (Stavo per defenestrare mia sorella che rompeva i maroni e non mi lasciava scrivere!!!)…eh lo so che non ci si può piantare come capperi, ma purtroppo le paranoie adolescenziali sono molto gradite all’autrice…sarà colpa di mia mamma, psicologa e cavillosa, insomma, le elucubrazioni mentali sono all’ordine del giorno…vabbè lasciamo stare…ah…. AGGIORNA LA TUA STORIA!!!

 

 

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