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Autore: milichituli    31/12/2012    6 recensioni
Risa pensava che Otani fosse acido: non c'era umorismo o sarcasmo perchè le sue erano affermazioni.
Otani aveva la stessa idea su Risa: sempre pronta ad attaccare briga su tutto.
Ed ora si trovavano per l'ennesima volta al centro della classe e del dibattito, per niente amichevole.
«Sai che ti dico? Che sei un limone!»
«Mi staresti dicendo che sono acido?» Otani s'accigliò, portandosi le braccia al petto.
Risa sbuffò e posò le mani sui fianchi, voltando il capo. «Osi negarlo?»
«Miss aceto, lo sanno tutti che quando sei mestruata diventi irascibile!»
Risa sbarrò gli occhi esterrefatta: era la prima volta che Otani le rispondeva in quel modo. Il ragazzo non si accorse di nulla, ma l'impatto fu doloroso: il bernoccolo, provocato dal lancio del telecomando da parte di Koizumi, era piuttosto evidente.

Cinque diverse situazioni, cinque attimi vissuti e immortalati in cinque foto.
Risa e Atsushi alle prese con un album fotografico e con il passato.
Attenzione: gli eventi sono collegati fra loro! | All Hanshin Kyojin | pastpresentfuture
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Gender Bender
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Limoni sottaceto

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Natale con i tuoi, Capodanno con... l'otite(?)

Takato bussava di continuo alla porta serrata che portava in camera della sorella.
«Risa! Non fare la scema, apri questa porta!»
Il ragazzo, alto per la precisione 1,70 metri, iniziò a prendere a pugni la porta.
«Stupida! Non è stando chiusa in camera che risolverai i tuoi problemi.»
Takato sussultò quando vide la porta socchiudersi e sbucare il viso della ragazza con gli occhi stracolmi di lacrime. Si inginocchiò al pavimento e afferrò i lembi della maglia del fratello, sussultando.
«Takato, da quando dici queste perle di saggezza?»
«Da quando mia sorella passa le nottate insonni a piagnucolare “Stupido nanerottolo!”» il ragazzo la scimmiottò alla bel e meglio.
«Abbi rispetto per la tua sorella...»
«Non dovevi litigare con Atsushi-san»
«E da quando esce tutta questa confidenza?»
Takato sbuffò e alzò le spalle. Risa cadde sul pavimento e finì in posizione supina, si raggomitolò e iniziò a piangere. Alla vista della sorella ridotta peggio di uno strofinaccio bagnato, Takato provò un formicolio al cuore.
«Scema...»
Risa sgranò gli occhi quando si accorse che il ragazzo le carezzava i capelli. Lo guardò in volto e l'espressione che trovò era tranquilla e quasi beata.
«Takato.»
Risa si sporse e lo abbracciò d'impulso. Non accadeva quasi mai che i due si scambiassero dolci effusioni. Takato non ritrasse a quell'abbraccio, anzi l'abbracciò di rimando: pur essendo privo di tatto e un insensibile, anche lui aveva un cuore e vedere il sorriso sul volto della sorella lo metteva di buon umore.
«Prometti che dopo andrai da quel bassotto e gliele darai di santa ragione.» Risa ridacchiò e strinse di più il fratello.
«Puoi giurarci.»
Ma com'era venuto il momento idilliaco, di pace fraterna, sparì.
«Scusa, ma per cosa avete litigato?»
A quella domanda, Risa sciolse l'abbraccio e sbiancò. «Se te lo racconto mi sfotterai a via...»

Semplice giorno di scuola, no: ultimo giorno di scuola prima delle vacanze Natalizie.
Classe 3a C, ora del professore Nakano; per l'esattezza la quinta.
Come al solito c'era un siparietto in corso: All Hanshin Kyoijin's show. A differenza degli altri dibattiti tragicomici, questo era tragico e basta. Come di suo solito, Otani non si morse la lingua e straparlò non credendo che la ragazza potesse restarci male.
«Sei offeso? Guarda che non ho scelto io di stare male!»
«Non capisco come hai fatto a prendere l'otite!»
«Sai che andando in piscina la potrei prendere! Ormai è diventata la mia migliore amica»
La giovane Koizumi si portò le braccia al petto e sbuffò sonoramente.
«”Ciao Koizumi!”, “Ciao Otite-chan”. Ma sparati!»
Scoppiò la risata generale, accompagnata da una lieve spinta da parte di Otani sul braccio di Koizumi, che restò seria e impassibile.
Risa pensava che Otani fosse acido: non c'era umorismo o sarcasmo in quelle parole, perchè le sue erano affermazioni. Otani aveva la stessa idea su Risa: sempre pronta ad attaccare briga su tutto.
Ed ora si trovavano per l'ennesima volta al centro della classe e del dibattito, per niente amichevole.
«Sai che ti dico? Che sei un limone!»
«Mi staresti dicendo che sono acido?» Otani s'accigliò, portandosi le braccia al petto.
Risa sbuffò e posò le mani sui fianchi, voltando il capo. «Osi negarlo?»
«Miss aceto, lo sanno tutti che quando sei mestruata diventi irascibile!»
Risa sbarrò gli occhi esterrefatta: era la prima volta che Otani le rispondeva in quel modo. Il ragazzo non si accorse di nulla, ma l'impatto fu doloroso: il bernoccolo, provocato dal lancio del telecomando da parte di Koizumi, era piuttosto evidente.
Nobu fissò allibita l'amica che usciva dalla stanza sbattendo la porta alle sue spalle. «Nakao, dimmi che se non stessero assieme non lo avrebbe ucciso. Ho bisogno di sentirlo!»
Dal canto suo, Nakao restò di sasso. Non aveva mai visto una Risa così abbattuta e arrabbiata: Otani l'aveva fatta veramente grossa.
«Sei un cretino. Ora piangerà di nuovo.» Nobu gli regalò una gomitata, cercando di centrare una costola. Sbuffò sonoramente ed inseguì l'amica.
Nakao lo fissò con rimprovero e Otani corse dietro alla castana, uscendo dall'aula video. A fare da sfondo c'erano le urla del professore che richiamava tutti gli studenti all'ordine. Otani fu obbligato a rientrare in classe e, dopo poco più di dieci minuti, venne a sapere che Risa andò a casa in seguito ad un malore.


Takato fissò la sorella in uno stato catatonico e incredulo.
«Takato?»
Risa cercò di risvegliare il fratello dallo stato di trance in cui era caduto e ci riuscì benissimo: come si riprese il ragazzo scoppiò a ridere. Si tenne pancia e indicò la sorella.
«Buahah, sei sfigata! Cioè, se hai la febbre vai a scuola, ma se hai un'otite del cavolo non vai a festeggiare con il tuo ragazzo e i tuoi amici? Vai a vestirti.»
Risa si strinse un po' nel suo caldo pile e fissò il fratello con gli occhi sbarrati. «Takato, ma-»
«Io non mi rovino mica i programmi perchè mia sorella sta male.» Takato la fissò con lo sguardo più ovvio del mondo.
«Hai ragione, m-ma...»
«Quindi converrai con me che è meglio andare via. Mettiti la maglia pesante sopra al vestitino di lana blu: ti dona molto.»
«Takato, sei una faccia di latta!»
Il ragazzo si alzò e lanciò scintille alla sorella. «Può essere, chi lo sa.»
In men che non si dica Risa era pronta, determinata e sempre ammalata. respirò profondamente e pensò a quanto erano stati fortunati i suoi genitori ad essere andati alle terme. Si fece forza ed uscì di casa, coperta fino agli orecchi. E si trovò Otani davanti al naso.

«Otani.»
Ripeté più volte il suo nome, con le lacrime agli occhi e gli saltò addosso, abbracciandolo e rischiando di cadere al suolo.
«Scema.» Risa affondò il viso fra i capelli del ragazzo, stringendolo sempre più a sè.
«L'ho sentito troppe volte oggi, cambia. Ti prego.»
Otani la guardò negli occhi e le sorrise. «Hai ragione, Risa-chan.» il ragazzo annullò la distanza fra loro con un bacio di riappacificazione.
Nascosti dietro al muretto di casa Koizumi c'erano tutti da, Nobu a Maity e anche Haruka e Seiko-chan. Sorrisero contenti alla scena mielosa che li si parava davanti agli occhi.
«Potrebbero anche limonarsi da qualche altra parte!» Seiko-chan tirò una gomitata ad Haruka, riuscendo a zittirlo.
«Buon anno, Risa!»
Alla ragazza mancò un battito. Osservò il suo fidanzato che le teneva la mano e le faceva l'occhiolino. «Natale con i tuoi, Capodanno con chi vuoi. Anche con l'otite.»

Più tardi una bella ragazza suonò al campanello di casa Koizumi.
«Takato! Auguri!» il ragazzo si sporse e sfiorò le sue labbra con quelle della ragazza.
Era una fortuna averla conosciuta sulla metro, quella sera dopo il lavoro part time. Si erano trovati reciprocamente piacevoli ed avevano iniziato ad uscire da subito.
«Auguri anche a te. Entra dai!» la incitò lui, aprendole la porta e spostandosi di lato.
La giovane entrò in casa e si spogliò dal giubbotto, dando una bustina di plastica al ragazzo.
«Takato, ti ho portato un film da guardare mentre aspettiamo gli altri. Ti va bene?»
Il sorriso della ragazza solleticò nuovamente i cuore di Takato, ma essendo un insensibile non lo diede a vedere. Forse si era innamorato davvero, se era arrivato a mentire ai genitori e alla sorella, dicendo che sarebbero arrivati tutti ad un orario piuttosto che un altro. Invece c'era solo lei, dispensatrice di sorrisi.
Il ragazzo sorrise beffardo. «Se va bene a te, va bene anche a me, Mimi.»

Molti anni dopo.

«Takato! Accompagni Hikari da Sea-chan? Graaaazie!»
Il ragazzo si alzò, sbuffando, dal divano. Era appena arrivato e già lo facevano correre a destra e manca. Mimi sarebbe arrivata da lì a poco: aveva avuto problemi a lavoro.
Almeno la sua adorata nipotina era una compagnia più che ottima e una conversatrice affabile e attenta, a differenza della sorella. Erano uguali, Otani lo diceva sempre: stesso carattere del cavolo e stesso sguardo impassibile. C'era da dire che il loro sorriso era il più bello perchè raro e sincero.
E si vide comparire uno schianto di nipote: gonna nera, collant rossi con motivo avente dei fiori neri, stivaletti bassi neri e una maglia a righe rosse e nere. Hikari sorrise allo zio e si sporse verso il divano per prendere la giacca e la berretta.
«Hika-chan, dove vuoi andare vestita così?»
Lei si limitò a sorridere con un ché di malizioso. «Da Yuudai, zietto. Dopo arrivano anche gli altri, ma non lo dire a mamma e a papà: è un segreto!»
Takato non fece troppe domande: aveva già capito ogni cosa. Aprì la porta di casa e si trovò il volto dei genitori dello stesso Yuudai davanti al naso. Chiaharu e Suzuki gli sorrisero e lui li salutò con un cenno. Camminò in direzione della macchina e si lasciò sfuggire una risata.
Sogghignò: quella ragazzina era uguale a lui.

due chiacchiere con milichituli

Buon Anno Nuovo :)

spero che questo 2013 possa essere fantastico e decisamente migliore del 2012 che ci lasciamo alle spalle. Grazie per il sostegno, mi fate commuovere: siete fantastiche!
Scusate, ma oggi non ho tempo -.-

01\01\2013
Mi faceva davvero pena il commento di ieri e così ho pensato di modificarlo e correggere eventuali Orrori (ebbene sì). Spero che possa andare tutto bene e che questo anno possa essere migliore del precendete, per me il precedente è stato... vabbé se dico una "ciofeca" si capisce, no? Trovo che Hikari e Takato siano versatili. Cioè, con questi due puoi fare qualsiasi cosa perchè le loro espressioni sono limitate, ma allo stesso tempo troppe. Non so se mi spiego... L'otite è la mia migliore amica, sappiatelo!

Ora vado e Buon 2013 a tutti ;D

p.s. Takato non si metterà MAI con Mimi e per questo vi avviso che ho stravolto il manga. Io non sopporto che inventino una ragazza apposta per lui, ecco! Devo dire che sul manga finale extra ci sono rimasta mooolto male, già! D: Comunque per fortuna che esisto con il bel Crack!!! 

A presto, milichituli

  
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