BASTA UN SORRISO PER FAR IMPAZZIRE IL CUORE
Capitolo Uno
4
anni dopo la sconfitta dell’Oscuro Signore....
Baltimora, città babbana.
Nessuna presenza di maghi. È qui che viveva, o meglio si nascondeva il rampollo
di casa Malfoy, a stretto contatto con gli “odiati” babbani
e senza ricorrere alla magia per anni.
Se qualche conoscente lo vedeva
in ora non l’avrebbe riconosciuto, talmente era sciupato e cambiato. Aveva
abbandonato a malincuore il suo tanto amato biondo per una tonalità più
anonima, vicina al marrone per riuscire a mimetizzarsi meglio tra la gente.
Perché Draco si nascondeva. Si
nascondeva dal mondo che lo vedeva come meritevole di essere ad Azkaban come i Mangiamorte
superstiti dopo la grande battaglia che aveva visto trionfare il bene grazie a
Harry Potter, a discapito di Tom Riddle, meglio
conosciuto da tutti come Lord Voldemort.
Non sapeva però che c’era
qualcuno di quel mondo che come lui lo rinnegava, che avrebbe voluto rivederlo
per sapere come stava, per poter alleviare quel senso di nostalgia che le
opprimeva il cuore da quando la guerra era cessata.
ðωα†ðωα
Draco aveva scelto una vita
senza più magia e ora lavorava come barman in un piccolo locale della
periferia. Era un lavoro che lo divertiva, ma soprattutto non gli lasciava il
tempo per riflettere. Perché Draco aveva imparato ad odiare i ricordi. Preferiva
pensare che il passato non esistesse e che solo il presente fosse reale.
Ricordare era doloroso e lo avrebbe portato soltanto a vergognarsi per tutto
ciò che non aveva avuto il coraggio di fare e di tutte le sue brutte azioni
passate, anche se non dettate da sue scelte, ma da persone più influenti e
grandi di lui, partendo dalla sua famiglia, soprattutto di suo padre di cui
portava il nome: Lucius.
Era da una vita che non vedeva
più suo padre e nemmeno la madre, anche se con lei ogni tanto si scriveva per
tenere anche solo un sottile contatto con il mondo magico. Anche se non lo avrebbe
mai ammesso a causa del suo forte orgoglio, soffriva di nostalgia della magia,
di sua madre, della sua scuola e del suo unico amico Blaise e anche di qualcuno
di cui però non riusciva a ricordare il nome.
Questo suo orgoglio gli
impediva pure di cercare di contattare di nuovo Blaise, l’unico che davvero gli
fosse mai stato vicino e che l’avesse capito. Gli mancava davvero ma non si sarebbe
mai mostrato debole cercandolo. Sapeva di sbagliare ma le dure lezioni di suo
padre erano ancora troppo radicate in lui da potergli lasciar commettere un
atto così poco degno di un Malfoy.
Ma ora basta ricordi. Facevano
solo male. Non doveva lasciarsi andare in quel modo. Doveva andare al lavoro e
non aveva tempo da perdere. Stasera gli toccava il turno lungo. C’era la finale
di baseball e tutti sarebbero stati al
locale a vedere la partita sul grande schermo della saletta sul retro. Prese
quindi le chiavi della sua auto ed uscì di casa. In un quarto d’ora era
arrivato al locale e potè finalmente mettersi al
lavoro.
-Ciao a tutti. Becky stasera chi di voi ragazze sarà di turno?-disse con
un sorriso appena accennato quando entrò.
-Ci saranno Mary e Rosalie.
Credo che saranno più che sufficienti in due no?-le rispose una piccola donna
sulla quarantina, tonda e rossa di capelli, proprietaria del locale Gun’s and
more.
-Si si va bene. Basta solo che
non diano buca pure loro come ha fatto Vicky l’altra
settimana. Sono diventato scemo a gestire il servizio al bancone e ai tavoli da
solo. Fortuna che con me c’era Anne-
-Già. Siamo fortunati ad avere
una ragazza così volenterosa come lei. Però mi è sembrato giusto darle qualche
settimana di ferie. Lavora troppo quella ragazza e non ha mai un po’ di tempo
da dedicare a sé stessa-
-Hai fatto bene Becky. Se lo merita. Adesso vado a fare la spesa perché ci
manca qualche scorta di ingredienti per i cocktail e lo sai che non amo fare
brutte figure con i clienti-
-Eccoti i soldi. Vai pure Draco
a più tardi-
-Si ciao-
E detto questo Draco, dopo aver
preso i soldi dalla padrona uscì per andare nel negozio di fronte, il principale
rifornitore di ingredienti per il locale. Questa era una piccola bottega
gestita da una coppia di anziani signori, i Coleman, e dai loro due figli Sam e
Sarah che presto sarebbero subentrati ai genitori nella gestione dell’attività.
-Ciao a tutti-salutò
Draco appena entrò nel negozio.
-Ehi Draco. Finite le scorte
per i cocktail?-gli rispose Mariah, la padrona. Era una piccola signora di 60
anni con dei buffi capelli grigio a boccoli che teneva fermi con delle
simpatiche spille a fiore che le sue nipotine amavano costruire e regalare.
Gentile e sempre disponibile
trattava Draco come se fosse il suo terzo figlio. Infatti per le feste come il
Natale o il giorno del Ringraziamento, puntualmente spediva al giovane l’invito
a partecipare alla festività insieme alla sua famiglia, ricevendo sempre la
risposta positiva dal ragazzo. Aveva notato, infatti che era un tipo solitario
e che se non avesse avuto quegli inviti avrebbe passato quei momenti da solo
nel suo piccolo appartamento.
-Già Mariah. E poi come ben sai
stasera c’è anche la partita e quindi le brutte figure per la mancanza di
ingredienti non sono proprio tollerate-
-Giusto ragazzo mio. Allora ti
lascio fare la tua spesa. Ci vediamo stasera al bar. Lo sai che John non si
perderebbe mai una partita. Magari se riesco convinco anche Sarah a venire con
le sue nipotine, così vedi come si sono fatte grandi-
-Certo mi farebbe molto piacere
rivedere le piccole Sophie e Annette. A stasera
allora. Ah dimenticavo ecco i soldi della spesa di oggi-e dopo aver dato un
bacio sulla guancia a Mariah Draco uscì per tornare al suo lavoro.
ðωα†ðωα
In città intanto una piccola
macchina azzurra si era fermata di fronte all’agenzia immobiliare di Kyle Smith. Ne uscì una donna abbastanza alta e slanciata.
Ella aveva dei morbidi boccoli marrone scuro e un portamento da vera signora.
Il suo sguardo però nascondeva un velo di tristezza. Ad un osservatore poco
esperto questo dettaglio sarebbe sicuramente sfuggito ma ad un’attenta analisi
si poteva notare questo alone che circondava la giovane donna.
Si diresse verso l’agenzia ed
entrò. Qui dopo aver fatto un cenno alla segretaria del signor Smith si
accomodò su una delle poltrone nella zona di attesa.
-Il signor Smith la riceverà
subito signorina appena ha terminato la riunione. Prego si accomodi qui-le
disse la segretaria, tornando poi al suo lavoro.
-Va bene grazie mille-sussurrò lei, sedendosi in modo aggraziato su una
poltrona in pelle nera in tinta con l’arredo.
Dopo una decina di minuti dalla
porta a vetri in fondo alla stanza uscì un uomo sulla quarantina, abbastanza
robusto e brizzolato, seguito da altri due uomini con una valigetta nera e in
completo anch’esso nero.
-Signor Smith credo che per
oggi abbiamo finito. Analizzeremo per bene la sua proposta e le faremo sapere
entro la fine della settimana. Arrivederci-disse uno
dei due e poi entrambi uscirono dall’agenzia dopo aver fatto un cenno di saluto
alla segretaria e alla ragazza seduta sulla poltrona.
-Eccomi signorina. Scusi del
ritardo ma tra i conti ci è sfuggito il tempo. Spero di non averla fatta
attendere molto. Se si vuole accomodare di qua possiamo discutere più
tranquillamente. Miss Hudson ci può portare qualcosa da bere? Grazie-disse poi, rivolto alla segretaria la quale annuendo
sparì dietro una piccola porta velocemente.
-Grazie signor Smith.
Preferirei però accelerare queste pratiche perché vorrei poter entrare in casa
già domani se è possibile-rispose la giovane.
-Farò tutto il possibile per
renderle possibile l’accesso entro domani signorina...? Mi scusi non ricordo il
suo nome-
-Sono Miss Weasley. Ginevra Weasley-
AngoloAutrice:
Ciao a tutti! Ecco
un piccolo regalo per le feste. Come vedete finalmente ho ripreso in mano una
delle mie storie e sono riuscita con mia somma gioia ad aggiornare! =) spero
che questo capitolo vi piaccia!! Fatemi sapere quello che pensate anche con un
commento negativo.
E ora un grazie
particolare a chi ha commentato il prologo:
ALESSIA1992 sono contenta
che questa storia ti piaccia e che te lo sei immaginata come un potenziale
seguito di Harry Potter =) spero che seguirai anche il resto della storia. A presto
baci.
dolceerika89 mi ha fatto
piacere sapere che hai letto una delle mie storie e che ti è anche piaciuta. Spero
di non deludere le tue aspettative. A presto baci.
Un grazie anche
a chi segue questa storia: lady luna love e leloale.
Baci Morkia94