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Autore: Madin    01/01/2013    1 recensioni
Sequel di "Sentimenti Inaspettati", per capirla è necessario leggere la prima. Dopo essersi dichiarata le cose cambiano per la nostra Hermione e alcune domande le affollano la mente: perché quel ragazzo si comporta in modo così strano? Cosa sta nascondendo? Cosa succederà adesso? Molte domande e poche risposte in un mix di bugie e sotterfugi.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Il trio protagonista | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Hermione trascinò il corpo dell'altra sé, uguale al suo nei minimi dettagli, fuori dalla stanza.
Aveva evitato l'incantesimo della sua sosia e, invece, lei lo aveva preso in pieno.
Era pesante quanto lei e fece molta fatica a portarla nell'ufficio della McGranitt.
Non bussò alla porta ma entrò col fiatone mentre l'anziana donna la raggiungeva e la aiutava a trasportare la ragazza nel suo ufficio.
-Cosa è successo signorina Granger?- chiese l'anziana donna preoccupata.
-Ho avuto la meglio su di lei, adesso possiamo rimandarla indietro.-
-Mando subito a chiamare Malfoy.- Hermione si riposò dopo lo sforzo a cui si era sottoposta e aspettò che Draco raggiunse le due donne.
Non tardò ad arrivare e quando la vide la abbracciò caldamente, felice che non fosse lei quella sdraiata sulla scrivania.
-L'hai portata qui tu?-
-Sì, ho pensato di usare qualche incantesimo ma è troppo pesante e mi avrebbe stancata a meno di metà strada!-
-Sarei dovuto venire in camera con te!- Hermione si imbarazzò per il fatto che la McGranitt stava ascoltando e Draco capì di aver fatto una figuraccia con la preside.
-Non era necessario comunque, perché non è successo niente. Ho vinto io e adesso lei tornerà da dove è venuta. Non potrà più farci del male.-
-La pozione è pronta?- chiese la McGranitt mentre osservava il volto della ragazza pietrificata.
-Sì, l'ho portata io stesso...- disse Draco porgendo alla donna una fialetta dal color porpora.
La donna la esaminò e fece i complimenti ai ragazzi che imbarazzarono ripensando a come l'avevano fatta e cosa avevano fatto durante l'ebollizione.
-L'incantesimo è pronto, l'ho trascritto su questo foglietto...- continuò l'anziana donna porgendogli un foglio di pergamena su cui era iscritto l'incantesimo.
I ragazzi lo lessero e cercarono di memorizzarlo.

-Signorina Granger- iniziò la nuova preside -Come le ho detto questo pomeriggio, servirà anche il suo sangue per completare l'incantesimo.- la ragazza prese una spada di un'armatura che faceva "da guardia" per così dire, all'ufficio e con la punta si incise un taglio sull'avambraccio.
Subito iniziò a sanguinare e il sangue venne raccolto diligentemente da Draco che lo imbottigliò in un'altra fialetta.
-Adesso basta Hermione, curati.- le disse Draco, quasi come fosse un comando.
La ragazza annuì e pronunciò un incantesimo non verbale rimarginando il taglio all'istante.
La ragazza sulla scrivania era sveglia, Hermione si soffermò a guardarla negli occhi e si sentiva fiera di aver sopraffatto quella ragazza.

Draco le si avvicinò e le baciò il collo dolcemente, lei si strinse tra le sue braccia e continuò ad osservare la sua esatta copia esamine e immobile.
-Non so se potrai mai perdonarmi per essere stato con lei. Ancora non posso credere di essere stato così stupido. Avrei dovuto capirlo se davvero dico di amarti e di conoscerti.-
-Non fartene una colpa Draco. Sei gà perdonato. Ha ingannato tutti, e molto bene anche! Ma adesso è finita e non potrà più dolere a nessuno. Staremo felici e tranquilli per il resto dell'anno.-
-E dopo?-
-E dopo ci vorrà una qualche sciagura altrimenti sforneremo mille bambini all'anno per il troppo tempo libero! E poi ci annoieremo a morte.- Draco rise e la strinse più forte.
La McGranitt tornò da loro e gli fece un cenno. -Pronti?- chiese.
I due ragazzi annuirono e la preside svegliò la ragazza immobile dopo che Draco le aveva sottratto la bacchetta.
Era necessaria che fosse sveglia per poter entrare nello specchio, non potevano semplicemente buttarla via.
La ragazza si alzò e Draco le immobilizzò le mani dietro la schiena -Mi piace sentire le tue mani su di me...- ammiccò persuasiva e sensuale mentre Draco la faceva alzare dalla scrivania.
Hermione trattenne un ringhio e con la bacchetta alla mano ripensò all'incantesimo.

Draco scortò la ragazza davanti allo specchio che la preside aveva scoperto dal suo telo rosso porpora, liberandolo.
Vide nel riflesso l'altra sé che aspettava la fuggitiva con rabbia e furia nel suo comportamento austero.
-Eccola qui, come promesso.- l'altra McGranitt annuì.
-La prossima volta controllate che nessuno vi sparisca da sotto il naso!- la rimbeccò Hermione dall'altro lato della stanza, con la bacchetta alla mano e lo sguardo che seguiva ogni movimento dell'altra strega nelle mani del suo ragazzo.
Draco sorrise e pensò che amava la sua ragazza troppo profondamente per esprimerlo a parole.

La preside aveva in mano le due fiale e si rivolse alla Hermione cattiva, ancora stretta da Draco.
-Adesso tornerai nel tuo mondo e poi chiuderemo il passaggio per sempre, cosè tu non potrai mai più fare del male.-
-Non ci contare vecchia babbuccia! Tornerò nel mio mondo, va bene, ma... posso portarmi il biondino come regalo d'addio?!- in un attimo Hermione le fu addosso puntando la bacchetta alla sua gola.
-Non ti azzardare a parlare ancora del mio ragazzo. Tornatene a fare la puttana nel tuo mondo e lascia in pace il mio!-
L'altra ragazza sorrise, contenta di averla fatta infuriare.
Si strattonò da Draco liberando le braccia, Hermione con ancora la bacchetta puntata alla sua gola.
-Pronunciate l'incantesimo ragazzi.- esordì la McGranitt.
I ragazzi annuirono e iniziarono a parlare in coro.
-Tornus Tempo Mondu Estis. Tornus Tempo Mondu Estis. Tornus Tempo Mondu Estis.- recitarono in coro.
La ragazza venne spinta verso lo specchio, Draco aveva in mano la pozione e il sangue della fidanzata, pronto a scagliarla al momento giusto.
Hermione la spinse più verso lo specchio e terminò l'incantesimo.
La McGranitt fece un segno a Draco -Ora.- gli disse.
Lui lanciò le fialette che colpirono la ragazza che barcollante stava per entrare nello specchio e sparire per sempre. La McGranitt era pronta a chiudere il passaggio non appena la ragazza fosse sparita, ma questa, cercando di non cadere, sbilanciata dall'urto con le fiale, si aggrappò a qualcosa.
Ma questo qualcosa non la resse e ricadde all'indietro sparendo nello specchio.

Aveva afferrato Hermione. Ma lei, essendo dello stesso peso, non aveva fatto in tempo a scostarsi e a liberarsi dalla sua presa.
Erano sparite dentro lo specchio e Draco urlò contro la preside per evitare che chiudesse il passaggio, imprigionando la sua ragazza per sempre.
Draco guardò dentro lo specchio cercando di attraversarlo per riprendersi Hermione. Iniziò a singhiozzare sommessamente e urlò contro lo specchio, si accasciò a terra e vide dall'altra parte dello specchio la sua ragazza nelle mani della sua copia che lo guardava spaventata. La Minerva di quella realtà dubito cercò di immobilizzare la sua Hermione, ma questa si smaterializzò con la sua sosia, scomparendo dalla vista di Draco.
La preside gli si affiancò e lo strinse in un abbraccio consolatorio.
-Mi dispiace molto Draco. Avremmo dovuto stare più attenti.-
-La riporterò indietro signora preside, ci può giurare.-



Eccoci qua con un altro capitolo, molto probabilmente questo è il penultimo e con il prossimo si concluderà la storia, sempre se qualche idea folle non mi balenerà nella mente!
Spero vi piaccia e che vi sia piaciuta la storia in generale. Grazie a tutti.


   
 
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