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Autore: LaMusaIspiratrice162    04/01/2013    2 recensioni
“La vita è una continua lotta. Ognuno di noi dal momento esatto in cui apre gli occhi, così curiosi e desiderosi di scoprire il mondo, comincia una dura battaglia con la vita. Talvolta sembriamo essere vincitori e altre volte,invece, appariamo vicini alla sconfitta. Questo fin quando un giorno i nostri occhi, persa la loro speciale luce,non si aprono più. Ma siamo sicuri che la morte sia proprio la liberazione da ogni male e non, semplicemente, una resa?”
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Elisa

Illuminata dai raggi della luna

Avevo chiuso la porta dello studio e adesso stavo camminando lentamente fino a casa. Mentre i miei piedi sfioravano l’asfalto, la mia testa volava. Non riuscivo a non pensare ai vari ragazzi, che erano entrati nella mia vita e alle emozioni che mi avevano fatto vivere. I momenti più toccanti li avevo vissuti con Giusy, la ragazza anoressica e Amanda, la povera ragazzina rovinata da un uomo senza scrupoli. Una situazione più delicata era stata quella di Grazia, che desideravo davvero tornasse anche la prossima settimana. Oh povera ragazza eclissata dall’egocentrismo della madre e della sorella! Sorrisi per un attimo ripensando a John, il simpatico ragazzo che dietro il suo buonumore nascondeva sicuramente qualcosa di più.

Il cielo era già scuro, eppure erano solo le cinque del pomeriggio. Sentii un gruppo di signore all’angolo della strada lamentarsi dell’oscurità che portava l’autunno e pensai che le avrei, sicuramente, sentite lamentarsi del caldo in estate.

Dopo aver percorso un altro centinaio di metri, arrivai davanti al cancello della mia villetta a schiera. Mentre giravo la chiave nella serratura, dietro di me si fermò un piccolo autobus bianco.

Era pieno di ragazzi che ridevano tra di loro in modo un po’ troppo sguaiato. Tutte le ragazze erano truccate e avevano un abbigliamento poco consono al luogo da cui stavo tornando.

-Questa è la gioventù di oggi- pensai abbattuta.

La porta del pullman si aprì ed una ragazza con un jeans largo, un cappotto grigio e una borsa a tracolla nera scese con aria stizzita. Camminò accanto a me, avvolta nei suoi pensieri, e suonò al citofono.

-Ciao Elisa!-la chiamai per salutarla.

Lei si voltò verso di me e mi salutò in modo freddo e distaccato. Il cancello che la separava dalla sua casa si aprì e lei si dileguò velocemente. Restai per un attimo ferma a chiedermi se quella ragazza fosse davvero così superba o soltanto timida. Ma fu quando entrai in casa mia che trovai la risposta al suo comportamento. La sentii urlare e così , come è dovere per una donna che studia il comportamento dei giovani, mi misi ad ascoltare.

Entrata in casa Elisa era scoppiata in un pianto isterico. Sentii sua madre chiederle che cosa fosse accaduto e la ragazza, soffocati i suoi singhiozzi, aveva iniziato a raccontare:

-Oggi è stata una giornata terribile! Il compito di fisica è andato malissimo!-

-E perché?-le chiese sua madre.

-Perché faccio schifo nelle materie scientifiche e il compito era pure difficile! L’ha trovato difficile tutta la classe!-

-Quand’ è p tutt è mezza fest!*-rispose sua madre, sfoderando un detto napoletano che metteva in mostra le sue origini partenopee.

-E al tema d’italiano ho preso 5!! Capisci? Io che prendevo 7 l’anno scorso…ho preso 5! E Giada che ha la media del 4 nelle altre materie ha preso 5 e mezzo! Il professore ha voluto aiutarla! Capisci? Aiutarla!! Ed io non mi merito di essere aiutata? No? -

-E come mai preso 5?-

-Uffa… mi fai sempre la stessa domanda!-

-Ah, ha chiamato Carlotta!-le disse la madre, credendo di tirarla su di morale.

-Quindi Rosanna si è rimessa con il fidanzato! Ma non hai notato che mi chiama soltanto quando l’altra amica le da buca? Ho deciso di restare da sola… si evita di soffrire così!-

Detto questo la ragazza sbatté la porta e si rifugiò nella sua camera. Si stese sul suo letto con le lacrime che le rigavano le guance e le cuffie nelle orecchie. Mentre Miley Cyrus cantava che “non c’era alcuna garanzia che la vita fosse semplice”, lei si sentiva così sola.

Si mostrava forte, superba, menefreghista, sosteneva di “stare bene anche senza alcun amico”, ma la realtà era un ‘ altra. Aveva sempre desiderato essere la prima, in tutto. Voleva essere la migliore a scuola, ma la cosa si stava rivelando più difficile del previsto in quanto c’era sempre qualcuno che la sorpassava, nonostante lei studiasse come una matta. Avrebbe voluto essere la migliore amica per qualcuno e ricevere lo stesso amore, che lei donava, ma non ci era mai riuscita. Prima era stata la volta di Silvia, che la aveva trascurata fino ad abbandonarla, poi Gianna, che aveva lasciato che i bulli la minacciassero senza dire nemmeno una parola per difenderla. E ora Carlotta!

Era lei ad essere sbagliata o il mondo? Possibile che non si meritasse una migliore amica solo perché il suo viso era pulito ed il suo seno coperto? La luce della luna, che entrava attraverso il vetro della finestra, le illuminava i capelli scuri e metteva in evidenza i riflessi color prugna. Chiuse gli occhi e sospirò. Intanto la canzone di Miley era finita e la splendida “My Love is like a Star” di Demi Lovato le diede un po’ di conforto. Spense l’MP3 e afferrato il libro di letteratura greca, cominciò a studiare.

Quand’ è p tutt è mezza fest!* = credo ne abbiate capito il senso,ma non si sa mai. Significa che dato che il compito era andato male a tutti non era una tragedia se era andato male a lei. Ok…non lo so spiegare bene!

Allora ho presentato tutti i personaggi! J E anche questa è una storia vera, ma del resto Elisa è un personaggio in cui molti posso rappresentarsi. Se volete sapere a chi mi sono ispirata chiedetemelo pure! Dal prossimo capitolo le storie di tutti si svilupperanno e a un certo punto si uniranno.

  
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