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Autore: Cronus    05/01/2013    7 recensioni
Tutti le dicevano che innamorarsi dell'impavido SGGK era pericoloso, pericoloso nel senso che in Germania aveva la maliziosa fama di rubacuori e playboy.
Anche il suo orgoglio glielo diceva: "Non ti innamorare di lui, non ti innamorare di lui" le urlava.
Ma lei non poteva farci niente, il suo cuore aveva già deciso...
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Avanti - risposero all'unisono.
 
Sanae comparve sulla soglia.
 
- Genzo, Deiji ti vuole parlare, ha detto che ti aspetta fuori, in piscina.-
 
- Che accidenti vuole da me?- il suo tono duro e fece sobbalzare la manager.
 
- C'è per caso qualcosa che non va tra voi due?- chiese pallida.
 
Il portiere si accorse subito di avere parlato senza pensare, non ricordando il fatto che gli altri non sapevano nulla di quello ch'era successo tra lui e Deiji.
 
- No, non c'è proprio niente, è solo che sono un po' arrabbiato di mio...sai, con questa storia!- si affrettò a giustificare.
 
- Capisco perfettamente, Genzo...solo vorrei sapere il perché di tutto questo?- 
 
- Ve ne parlerà il measter, ha detto che ci penserà lui...- disse uscendo dalla stanza.
 
Camminò veloce per il corridoio, quasi correndo per le scale.
Uscì dalla veranda con le sedie di vimini e i tavolini di vetro, e raggiunse la piscina all'aperto.
 
Vagò con lo sguardo, finché la trovò seduta su una sdraio; le mani unite tra le cosce, presa a fissare il pavimento.
 
Le si parò davanti, in tutta la sua stazza, costringendola ad alzare lo sguardo.
 
- Hai detto che mi volevi vedere, no? Bene, ora sono qui, parla!- iniziò risolutamente.
 
Silenzio, non fiatò neanche, nemmeno lo guardava in faccia.
 
- Vedo che ti sei preparata un bel discorso! Brava, grazie per avermi fatto perdere tempo! - proruppe ironicamente.
 
Lei sentiva che da lì a poco se ne sarebbe andato, e non avrebbe più avuto l'occasione di parlarci.
Nella sua testa sentiva ancora le parole di Nariko che passavano da un orecchio all'altro:
" Mi raccomando non lo mollare, prima o poi dovrà cedere, conquistalo, mi fido di te!"
Prese un respiro, mentre lui si girava e faceva per andarsene.
 
Lo afferrò per un polso, alzandosi.
 
Lui si rigirò, puntando il suo sguardo dritto negli occhi.
 
- Forse è meglio se facciamo una passeggiata sul lungomare...- propose senza staccare gli occhi dai suoi.
 
Lui non rispose, rimase in silenzio, lasciandosi guidare fuori dall'hotel; camminando di fianco a lei.
 
I passanti li scambiavano per una normale coppia. Due innamorati qualunque...
 
Passarono sotto un ponticello, per poi ritrovarsi sul lungomare di Okayama, la sera stava scendendo, il tramonto all'orizzonte n'era la prova inconfutabile...
 
Là dove mare e cielo si univano, il sole si spegneva pian piano in uno spettacolo di luci arancioni e rosa.
 
- Dicono che Okayama è famosa per i suoi tramonti.- 
 
Lui sembrò seccato da quell'affermazione, non gliene importava poi molto...
 
Camminarono ancora in silenzio per qualche minuto, lui con il solito berretto calato sugli occhi, lei con l'aria di una persona che non ha scampo...
 
In quel momento avrebbe voluto prendergli la mano, non ci sarebbe stato niente di strano, pensò. In fondo erano andati molto più in là di una tenera carezza...
 
- Genzo...- iniziò - perchè te ne vai?-
 
- In parte anche per colpa tua.-
 
- Davvero?- sussurrò.
 
- Sì...-
 
- E io cosa ti ho fatto?- 
 
Silenzio.
 
- Genzo, ti prego, dimmelo una volta per tutte!- si fermò davanti a lui.
 
- Vuoi la verità?- alzò il tono.
 
- Sì..-
 
- La verità è che tu non avresti mai dovuto comportarti così!-
 
- Di cosa stai parlando?- adesso anche lei si stava alterando.
 
- Quel giorno...quel maledettissimo giorno...tu dovevi fare solo il tuo lavoro!-
 
- Ah, allora la pensi così, ti ricordo che sei stato tu a iniziare!- 
 
- Io ho semplicem...-
 
- Se per te baciare una ragazza che conosci da appena 2 ore è normale, beh allora direi proprio che hai un po' di problemini!- urlò
 
- Certo ma sbaglio o sei stata tu ha fissarmi imbambolata!- rispose gridando anche lui.
 
- Cos'è un reato, per caso?-
 
- No ma...- si bloccò, non sapeva più cosa rispondere, l'aveva messo spalle al muro. Lei...una DONNA!!!
 
- Wakabayashi....- era furiosa - sbaglio o sei stato sempre tu a-a...- non riusciva a descrivere l'orrore che aveva provato, la rabbia di non poter ribellarsi a lui, quando chiedeva...
- Abbiamo fatto l'amore, Genzo...- il suo tono si calmò.
 
- Sesso, Deiji, abbiamo fatto sesso...non l'amore...- obiettò avvicinandosi e prendendogli delicatamente i polsi.
 
Le lacrime iniziarono a scendergli copiose, rigando le guance.
Quando faceva così era impossibile rispondergli, non ci riusciva, era più forte di lei..
Bastava solo che la sfiorasse e la sua barriera difensiva crollava.
Solo con lui succedeva, lui e nessun'altro...
Come la chiave di una porta, solo una è quella giusta.
 

Quando la vedeva piangere perdeva il controllo...
Era già successo, ed era proprio così che avevo fatto il danno, un errore che non poteva eliminare...
Non si torna indietro...
Non poteva commetterlo per la terza volta!
 
Di scatto le lasciò i polsi, indietreggiando.
 
" Non la guardare, vattene, corri lontano!" gli urlava una voce nella sua testa, la stessa voce che gli aveva fatto commettere lo sbaglio più grande della sua vita, la stessa voce che gli aveva detto " baciala, seguila e fa sesso con con lei" .
 
Si girò a guardare il mare, sistemandosi meglio il fedele cappellino.
 
" Secondo me sbagli Genzo, il problema va affrontato alla radice, scappando non risolvi niente, il dolore tornerà più forte di prima..." 
 
- Taro...- sussurò quasi a se stesso.
 
- Io me ne devo andare, Deiji...Ormai l'ho deciso.-
 
La ragazza cercò di calmarsi, asciundosi le lacrime, ora il portiere parlava con calma.
 
Lui si girò, la guardò negli occhi, quegli stupendi occhi...
 
- Lo vedi?- indicò il crepuscolo; la fine di un giorno, l'inizio di un altro - è finita, non è mai iniziata...- biascicò.
 
Una storia...
- Io per la mia strada, tu per la tua.-
Una verità...
- Ricomincerà tutto d'accapo...-
Una parola...
- Dimenticami...-
 
Sentì il cuore aprirsi in due, una parte se la stava portando via lui, per sempre....
 
- L'ho già fatto Genzo, ti ho già dimenticato...-
 
 
 
 
 
 
 
-Il taxi è arrivato Genzo!-
 
- Allora vi saluto ragazzi!-
 
Pacche sulle spalle, abbracci, battute scherzose...
Salutò tutti.
Dal primo all'ultimo.
 
Impugnò il manico della valigia.
Un ultimo sguardo a Mikami, uno sguardo d'intesa...
Un ultimo sguardo a lei...che non gli era mai sembrata così bella, un'occhiata che sembrò non finire più.
 
 
" Un ultimo bacio, Genzo, ti prego!" i suoi occhi dicevano esattamente questo, era sicura che lui avesse capito, ma non si torna indietro...
L'ultima cosa che vide furono le sue spalle, grandi e possenti.
Quell'immagine se la sarebbe ricordata a vita, di lui che camminava sicuro a testa alta, un'uomo forte e resistente come una roccia.
L'uomo di cui si era innamorata...
 
- Non ti ho dimenticato, non potrò mai dimenticarmi di te, SGGK...-





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Ola! sono tornata!
Scusate per il ritardo abissale, sono una lumaca lo so, ma sono stata brava tutto sommato, ho pubblicato tre capitoli di tre storie differenti in quesdte vacanze...
ma a voi cosa ve ne frega???
capitolo MALINCONICO...
alla prossima!
la vostra "odiata" Cronus
  
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