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Autore: Hp_Nameless    07/01/2013    1 recensioni
Salve popolo di efp. Questa è una delle mie prime fan fiction mai pubblicate. Per chi è nuovo e non si è mai trovato qui, dico solo che ne avevo già messa un'altra, che poi però ho eliminato. Comunque, passando alla storia. Vi lascio con uno stralcio dell'inizio.
Mi aveva promesso tante e tante volte che l’avrebbe lasciata per dedicarsi a me tutto il tempo, e invece stavano ancora insieme. Ma tanto lei sapeva tutto, era solo per il figlio che il mio amato Draco non l’aveva ancora lasciata.
Ps: vi dico che non so dove la storia andrà a parare, anche prchè non ce l'ho tutta in mente, anzi, è venuto fuori questo e ho deciso di pubblicarlo, perciò sono partita con un rating giallo. Nel dubbio, lo cambierò andando avanti.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lily Luna Potter | Coppie: Draco/Ginny
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto, Contesto generale/vago
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Chapeter Two
 
Sapevo di chi era quella voce, di mia figlia, la piccola Lily.
“Piccola! Piccola che c’è? Perché piangi? Dove sei?”
Ora non sentivo più la sua flebile vocina, era scomparsa. Udivo solo un leggero pianto in lontananza e delle urla.
Le urla. Mi ricordavano così tanto i miei figli Albus e James, sempre a litigare, sempre ad urlare, ad imprecare contro la povera piccola Lily, sempre vittima delle loro malefatte, sempre la piccola indifesa. “Noi non la vogliamo” mi urlava sempre mio figlio maggiore James, e poi il mio piccolo fiorellino rosso si intristiva, e finivo sempre per leggerle una fiaba, o meglio ancora, le raccontavo del Signore Oscuro che suo padre, con l’aiuto degli amici, aveva sconfitto.
La preoccupazione mi assaliva, e mi ritornò in mente che non conoscevo il palmare da cui chiamava. Nessuno dei miei tre figli era in grado di rendere sconosciuto il numero di un palmare, però conoscevo qualcuno, qualcuno esperto di aggeggi babbani, che ne era più che capace: Fred Weasley, il figlio di mio fratello George. 
“Fred! Fred! Dimmi immediatamente dove siete tu e Lily!... …Fred! Fred!”
Impossibile, era caduta la linea. Non avrebbero mai richiamato, ne ero assolutamente certa. Però c’era qualcosa che mi consolava: il fatto che con lei c’era il grande e possente Fred Weasley. Lui voleva molto bene alla mia piccola Lily, e non avrebbe permesso ad anima viva di farle del male. Ma solo ad anima viva, chiariamoci.
Si, avete capito bene, ad anima viva.
Fred era un bambino molto strano. Quando nacque si dichiarò che era un magonò, ciò un persona che, pur essendo nata da genitori maghi, non aveva alcun potere. In genere, per testare se un bambino avesse ereditato i poteri, gli si poneva di fronte un fantasma, e lui doveva tentare di scappare da lui.
I magonò, di solito, riuscivano a fuggire senza alcun potere, perché in fondo avevano sempre sangue di mago nelle vene, mentre i maghi lo sconfiggevano con la magia.
Fred riuscì a scappare da quel fantasma, ma non usò poteri, per questo fu dichiarato magonò, e fu detto che non poteva frequentare Hogwords. 
Però, all’età di 8 anni, stava litigando con sua sorella Roxanne, quando la ridusse a un brandello di polvere volante e parlante. I suoi genitori Angelina e George furono attirati dalle urla della sopracitata, e la guardavano un po’ stupiti, non capendo il motivo di quella sua malefatta.
Quando la ebbero riportata alla stato normale, pelle, ossa e  carbonio, essa disse che non si sarebbe mai trasformata in polvere da sola, anche perché non ne era capace, e incolpò Fred.
All’inizio i coniugi Weasley non diedero peso alle parole della loro figlioletta strega, ma poi si resero conto di avere un figlio davvero strano, che troppo spesso trasformava la sorella in qualcosa di impensabile.
Afflitti da dubbio, George e Angelina chiesero e ottennero il permesso dal ministero per far fare un altro test a George, ma anche stavolta egli risultò un semplice magonò.
Il problema era che egli continua a fare cose molto strane, perciò decisero di consultare un esperto, Albus Silente, che stipulò la sentenza finale: Fred era un raro e unico esemplare vivente di Magosò. In altre parole, riusciva ad usare la magia in presenza di umani, ma non di fantasmi, il ché escludeva la possibilità di iscriverlo ad Hogwords, visto la commissione prevedeva anche il professor Rhüf.
Però, tornando a Lily, mi squillò di nuovo il palmare, ed io risposi tentando di mantenere un tono neutro, anche se io stessa percepivo una nota di nervosismo nella mia voce.
La persona dall’altro capo del telefono parlò, ma disse solo una parola: “Ascoltami”
Potevo avvertire la sicurezza della sua voce, quella voce roca, che purtroppo, dopo la seconda guerra magica, avevo sentito più volte, nei miei sogni. 
Non era sicura, ma mi sembrava proprio lui.
  
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