MUFASA
Non ritornerà. È, anzi era, un mago potente, il più potente che abbia mai conosciuto, ma neanche lui è stato in grado di sconfiggere la Morte.
Perso. Caduto. No, non ritornerà.
Prima il mio preside, poi il nemico.
Infine è stata la mia salvezza. Il mio maestro, la mia guida.
Non sentirò più le sue mani stringere leggermente le mie spalle, in un gesto complice e paterno.
Non dovrò sopportare più il peso del suo sguardo preoccupato.
No, non ritornerà. Ed è tutta colpa mia.
Io l’ho ucciso! Anche se è stato lui a ordinarmelo, io gli ho puntato contro la bacchetta, io ho pronunciato la maledizione imperdonabile.
L’ho odiato così tanto mentre al servizio dell’Oscuro Signore: l’ostacolo da abbattere per raggiungere il potere.
Ora… ora lo odio ancora di più. Lo odio perciò che ha fatto di me, per ciò che mi ha chiesto.
Sì, detesto il mio maestro, la mia guida.
Lo detesto perché anche lui mi ha lasciato solo. Ed è tutta colpa mia.
ANGOLO DELL’AUTRICE:
Salve a tutti! Premettendo che sono in fase “Re leone” come si può capire dal titolo, ho paragonato Silente a Mufasa: la guida forte e sicura, mentre Piton a Simba quando ancora crede che sia stata colpa sua la morte del padre.
Spero vi sia piaciuta.
Ps: dedico questa storia a KARY218 (sorpresa!!) Grande fan del cartone animato come lo sono io.