Anime & Manga > Guru Guru - Il girotondo della magia
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Autore: Osage_No_Onna    12/01/2013    3 recensioni
Ciao a tutti! Questa è una storia su GuruGuru, un' anime stupendo che vedevo quand' ero piccola di mattina... I nostri eroi intraprendono un' altro viaggio insieme a nuovi personaggi! E un sentimento amoroso sboccerà tra i protagonisti mentre affronterrano pericoli e conosceranno gioie e dolori.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta, Triangolo
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Hope is the Way

I custodi di Iceland


Nike, Kokorì, Toma ed Edvarg, accompagnati dallo spiritello Gipple, erano finalmente sbarcati ad Iceland. Il viaggio in mare era stato abbastanza piacevole, a parte un fastidiosissimo calamaro gigante che Kokorì aveva sconfitto disegnando, traballando, il cerchio magico del gatto dalla lunga voce. Per questo i tre giovani, tutti ben imbacuccati negli abiti pesanti, erano ancora mezzi frastornati quando avevano toccato il suolo ghiacciato di quella terra all’ estremo nord: il potere di quell’ incantesimo era tanto potente quanto la voce del gatto era sgradevole. Il vecchio invece, data sua proverbiale resistenza, indossava il suo solito gonnellino di paglia e si era ripreso subito, continuando a ballare la Kita Kita e inorridendo i passanti.
“Iceland è famosa, oltre che per il clima rigido e per la produzione di di pattini di ottima qualità, per essere la terra natale dei custodi degli elementi: tre ragazzi e tre ragazze, in ogni generazione, ricoprono questo ruolo per salvaguardare la salute delle nostre terre. Dovremmo metterci in contatto con loro se vogliamo iniziare l’ avventura.”spiegò Gipple, guardandosi intorno.
“Per il clima rigido, vorrei ben vedere…”sbuffò Nike, tremando leggermente negli indumenti di lana.
“Cosa fanno di preciso i custodi, Gipple? Usano arti magiche?”volle sapere Toma che, pur essendo diventato carpentiere da tempo, conservava ancora l’ antico interesse per la magia e, da ex-artefice magico, creava ancora strumenti funzionali, anche se strambi.
“Per quanto ne so, i custodi vengono accompagnati da spiritelli che incarnano l’ anima, per così dire, di acqua, terra, aria, fuoco, luce e buio. Da essi i custodi ricevono i poteri per proteggere la natura e solo dopo un lungo allenamento un ragazzo riesce a diventare un Custode Scelto, oppure, caso molto più raro, Custode Supremo. I prescelti cominciano ad allenarsi quando i loro poteri vengono alla luce, cosa che di solito accade abbastanza presto. Usano arti magiche ed ognuno di loro ha formule magiche personali, tranne un paio che sono comuni a tutti.”Gipple approfondì la questione suscitando l’ attenzione del ragazzo dai capelli bluastri, mentre il biondo e la castana si erano allontanati ridacchiando, probabilmente in cerca di una taverna.
“Ma cos… ehi, ragazzi, aspettatemiiii!”strillò Toma mettendosi a correre, cercando di stare dietro agli altri due. Gipple svanì in uno sbuffo d’ aria, mentre Edvarg, a passo di danza, seguì Toma.
La gente di Iceland, oltre ad essere molto chiara di pelle, sfoggiava abiti sgargianti che la debole luce del sole metteva in risalto e, soprattutto, indossava pattini al posto delle scarpe per camminare. Erano persone semplici e frugali, ma generose e cordiali: erano in molti che si giravano sorridendo e salutavano i nuovi arrivati con un ampio cenno della mano.
Non appena una coppietta sorridente dai capelli rosso fuoco sfrecciò accanto al quartetto, Kokorì andò letteralmente in visibilio.
“Ah, Valoroso Guerriero, pattinare in coppia sembra tanto divertente!! Dai, facciamolo anche noi!!”propose la streghetta GuruGuru con la sua vocetta acuta, sognando già una romantica e lunghissima pattinata al tramonto, solo loro due, con sorrisi appassionati e magari anche la tanto sognata dichiarazione romantica… ma il suo entusiasmo fu smorzato dalla proposta di Nike:“ Perché invece non andiamo in un bel posto caldo ed accogliente a mangiare qualcosa? Sto morendo di fame! Voi che ne dite, ragazzi?”
“Per me è ok.”acconsentì Toma, a cui brontolava lo stomaco già da un pezzo.
“Ottima idea, Valoroso Guerriero! Un baldo eroe come me deve sempre rifocillarsi prima di un’ avventura!”si complimentò Edvarg, che pure non aveva molta fame.
“BALDO EROE LUI?!?”pensarono i tre ragazzi inorriditi, mentre su di loro scendeva un’ ombra.
“Ma uffa, Valoroso Guerriero! Io volevo pattinare! Non si riesce neanche a muovere un passo con troppo cibo sullo stomaco!”si lagnò Kokorì, delusa per l’ esito della sua idea e per la mancata scenetta romantica.
Nike la ignorò di proposito. I quattro girarono per un quarto d’ ora, tra scivolate, risate e proteste, prima di trovare, mezzi fradici, una rustica taverna vicino alla piazza principale del villaggio di South-east Cost, dove erano sbarcati.
Questa taverna, interamente in legno, era gestita da una vecchietta socievole avvolta da un vestito a fiorelloni e un grembiule bianco, un po’ sgualcito e con qualche strappo qua e là. Nike, Kokorì, Toma ed Edvarg riuscirono a trovare un tavolo vicino alla finestra. Si accomodarono e la vecchietta, con un sorriso socievole, andò verso di loro.
“Allora, nonnina” disse baldanzoso Nike “cosa c’è nel menù oggi?”
“Abbiamo dell’ ottimo pesce e polpette di riso, signorino.”
“Potrei darle una mano a prepararle, signora?”si offrì Edvarg, prima di essere fermato da un “NOOOOOOOOOOOOOO!”dei tre ragazzi: non avevano nessuna voglia di mangiare le polpette di riso del vecchio. Conoscevano fin troppo bene il disgustoso metodo con il quale le preparava. Al solo pensiero, venne loro il voltastomaco.
“Ci porti quello che ha e, la prego, non lo lasci avvicinare alla cucina!”urlò Nike mentre provvedeva, insieme ai compagni, a tenere fermo il vecchio, che mugolava e si dimenava.
La vecchietta, sbalordita, acconsentì e si allontanò.
Il quartetto mangiò molto bene e pagò poco, lasciando entusiasta la taverna.
“Chissà che tipi saranno i custodi?”si chiese Kokorì allegra.
“Secondo me le ragazze sono straordinariamente belle!!!”rispose Nike rivelando l’ indole da casanova incallito.
La streghetta grugnì di disapprovazione.
“Ti prego, Kokorì, evita di usare il martello o il bastone…”la pregò gentilmente Toma, che voleva evitare di attirare lì attenzione degli abitanti di South-east Cost, tranquilli e silenziosi.
In quella terra bianca e trasparente, tutto sembrava ovattato: i passi delle persone sui marciapiedi, lo sfrigolio del fuoco nei camini, lo sferzare dei pattini quando la gente frenava. Persino gli abitanti sembravano muti: erano in molti che scambiavano semplici gesti per lavorare. Le rare conversazioni che si svolgevano in piazza arrivavano molto attutite alle orecchie dei turisti.
“Ah, giusto”intervenì Gipple. “Mi ero dimenticato di dirvi che i custodi si distinguono per i loro ciondoli particolari.”
“Li portano anche i ragazzi?”chiese Nike stranito.
Gipple fece un cenno d’ assenso con la testa.
Ad un certo punto, un gruppetto di pattinatori attirò l’ attenzione dell’ artefice: tre ragazzi e tre ragazze. Fermò i suoi amici. Chiome bionde, rosse, castane, more. Sei ragazzini all’ incirca della loro età. All’ improvviso una delle ragazze, con un’ abile piroetta, si girò verso di lui, rivelando dei magnifici occhi, azzurri come zaffiri, e un ciondolo blu a forma di goccia, circondato da una montatura in argento, che emanava una strana luce.
“Ehi, Gipple!”chiamò Toma. “Il ciondolo di quella ragazza brillava. Tu sai quale aspetto hanno i custodi?”
“No, ma se chiedi in giro ti sapranno dire.”
Nike sventolò un braccio per attirare l’ attenzione e la ragazza dal ciondolo blu li raggiunse. “È davvero carina!”si disse Nike, e pensò bene di fare il cascamorto con lei.
“Ciaaao, bellissima…”esordì, ma fu bloccato da uno schiaffo di Kokorì e dallo sguardo severo dell’ interlocutrice, i cui occhi divennero taglienti come lame di pugnale.
“Yumiko Kajiura.”disse seccata la ragazza dal ciondolo blu.
“Cosa?”le chiese Toma, che era sicuro di non aver capito bene.
“Ho detto il mio nome, mi chiamo Yumiko Kajiura. Voi chi siete e cosa volete?”
Nike prese la parola: “Io sono Nike, Valoroso Guerriero… o ladro… di livello quattro!”
“Io sono Kokorì, strega GuruGuru di livello cinque!”disse Kokorì leggermente imbarazzata.
“Io invece mi chiamo Toma, sono un’ artefice magico di livello dieci.”si presentò il moro.
“Caspita!”esclamò un ragazzo dai capelli castani, un po’ ramati, passando accanto a lei. “Noi siamo ancora al sesto livello, vero sorellina?” Anche lui aveva un ciondolo al collo che risplendeva, a forma di nuvola.
“Sì… quel vecchio dal gonnellino di paglia è con voi?”domandò Yumiko ai tre ragazzi di fronte a lei.
“Ah…”disse Nike, che si era quasi dimenticato del vecchio Edvarg. “Purtroppo sì, è con noi.”
A quel punto, altri tre ragazzi raggiunsero i due vicino ai nostri eroi.
I due fratelli avevano i capelli castani e gli occhi azzurri, più scuri in Yumiko. Una ragazza dai capelli biondi e gli occhi marroni, vestita tutta di giallo, aveva il ciondolo a forma di stella. Affianco a lei stavano un ragazzo dai capelli rossissimi e il ciondolo che raffigurava una lingua di fuoco e una ragazza dai capelli neri, lisci e lunghissimi e dei grandi occhi verdi il cui ciondolo rappresentava un fiorellino. Questi ragazzi erano tutti accompagnati da paperette antropomorfe, anch’ esse ben imbacuccate, che svolazzavano qua e là con le loro fragili ali.
“Siamo i custodi di Iceland. Perché ci avete chiamati, ospiti?”proferì parola la ragazza dai capelli neri.
“Noi siamo in viaggio per sconfiggere il Re del Male e abbiamo bisogno del vostro aiuto. Voi conoscete formule che noi non potremmo usare e che ci potrebbero aiutare a sconfiggerlo.”spiegò Toma.
I cinque custodi si misero a discutere animatamente.
“Che dite, sarà prudente? Siamo ancora a zero con l’ allenamento e manca pure un membro.”chiese la ragazza mora.
“Sì, andiamo! Per una volta succede qualcosa di entusiasmante in questo mortorio e voi volete rimanere qui con le mani in mano?”disse la ragazza bionda.
“Per una volta, Sparkly, sono d’ accordo con te.”concordò il rosso.
“Mah…e se poi ci cacciamo in un guaio? I miei sono via e non voglio farli preoccupare inutilmente. Inoltre, considerando il fatto che in fondo siamo dei novellini, intraprendere un viaggio del genere è poco prudente. Ma, del resto, un viaggio è un’ ottima occasione per maturare.”rifletté Yumiko.
“Fai poco la saputona, Yumiko.”sbuffò il rosso, seccato dalla serietà della coetanea.
“Yumi…”disse il fratello. “anche a me piacerebbe intraprendere questo viaggio. Possiamo lasciare un biglietto alla signorina Parrot per i nostri e gli altri possono fare lo stesso.”
“Evvai!”esultò Sparkly. “Siamo tre contro due!”
“D’ accordo, Valoroso Guerriero, a nome di tutti accettiamo la vostra proposta.”disse Yumiko rivolgendosi a Nike. “Ma non ci siamo ancora presentati tutti: da sinistra a destra, mio fratello Korji, il custode dell’ aria; Sparkly, la custode della luce; Firer, il custode del fuoco e Terry, la custode della terra.”
“Sbaglio o manca uno di voi?”si intromise Gipple sbucando fuori all’ improvviso.
“Perché sbuchi sempre fuori nei momenti meno opportuni?”imprecò Nike.
“Io sono la custode dell’ acqua, da quanto avrete capito…”stava dicendo Yumiko. “Uno spirito dell’ aria! In effetti manca il custode del buio. Noi non l’ abbiamo mai conosciuto, evidentemente abita in qualche altro villaggio di Iceland.”
I cinque custodi, dopo i convenevoli, andarono a preparare un po’ bagagli per il viaggi che affidarono a Gipple, poi, con il cuore in tumulto, si misero in viaggio assieme al trio.
Il vecchio Edvarg, che stava improvvisando uno spettacolo di danza Kita Kita per le strade, dovette scappare di fretta e furia per raggiungere gli altri otto.





























Angolo dell’ autrice
Ciao a tutti! Mi presento, il mio nick è PuffballOtaGirl, ma io mi firmerò Puff. Passando alla storia, è la prima che pubblico su EFP e spero vi piaccia! È da questo capitolo che comincia la vera storia.
Il prologo è quello che si potrebbe definire un flash-forward. Per un po’ di capitoli la storia si svolgerà nel passato rispetto ad esso…
Come ho detto, spero che questa storia vi piaccia e che la aggiungiate ai vostri preferiti! Buona lettura!
-Puff



   
 
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