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Autore: Fantasia2000    30/01/2013    1 recensioni
La guerra è finita, Voldemort è morto...ma con lui anche Harry e l'Ordine! Ginny si ritrova sola,senza amici ed ad accudire una mini New Generetor. Ma una lettera sconvolgerà il corso degli eventi, Ginny e i suoi bambini si ritroveranno in un universo alternativo dove la guerra imperversa ancora, dove Harry, i Malandrini e gran parte dell'Ordine sono vivi ma loro sono morti: come reagiranno i coniugi Potter ad un ricongiungimento? Come saranno i Malandrini, ancora e sempre, uniti? Ma soprattutto, come farà Ginny a tenere dodici magici, scatenati e malandrini bambini lontani dai guai?
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Ginny Weasley, Harry Potter, I Malandrini, Un po' tutti | Coppie: Draco/Astoria, Harry/Ginny, James/Lily, Luna/Neville, Ron/Hermione
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Una Magica Dozzina

Capitolo 2
La Riunione

Albus si era alzato presto quella mattina, appena sveglio era entusiastico, impellente di passare un’altra giornata estiva a giocare come ogni bambino di mattina, poi aveva ricordato, quello non era un altro giorno felice nell’innocenza infantile, quello era il giorno, il giorno dell’anniversario, quel giorno racchiudeva il motivo per cui,quando era piccolo, la mamma piangeva, ma ora le lacrime erano limitate a quel giorno, Al sapeva che le costava molto, che lo faceva per loro, che lei avrebbe voluto piangere sempre, ma era forte la sua mamma, Al ne era cosciente.

Quel giorno sarebbero andati a trovare il papà, i nonni Potter, i nonni Weasley, zio Ron, zia Mione, zio Fred, zia Katie, zio George, zia Angelina, e… bè tutti gli altri, sarebbero passati da un cimitero all’altro osservando le lastre di marmo bianco, tutto ciò che era rimasto della loro famiglia, osservando altri occhi velati da lacrime, era morta molta gente quel giorno, o sguardi compassionevoli, sembrava che tutti pensassero che loro necessitavano di compassione, ma loro non la volevano, la compassione non aveva mai migliorato niente, era inutile, come le lacrime.
Così andò nella camera di Scorp per stargli vicino poi sarebbero andati da Ted, era una specie di tradizione: il primo anniversario tutti (o almeno tutti quelli che sapevano camminare) si erano diretti nella stanza del più grande consapevoli che Ginny piangeva di sotto o nella sua stanza e che volesse stare da sola, e, col tempo, avevano continuato a farlo.

Al aprì la porta della stanza di Scorpius, l’amico era stato mattiniero quanto se non più di lui, l’ultimo dei Malfoy stava rannicchiato sulla sua poltrona di pelle nera rivolta verso la finestra, guardando l’alba senza vederla, Albus si avvicinò a lui e gli mise una mano sulla spalla, l’amico girò e lo guardò con gli occhi grigi ereditati dai Black ricolmi di tristezza, incredibilmente spenti –Albus, voglio un tuo parere…–disse con voce roca di chi ha appena pianto, Al si limitò ad annuire –… secondo te stò tradendo i miei genitori? Sto tradendo ciò in cui credevano? E…secondo te…– disse con un po’ di esitazione –…non li stò rendendo fieri?–
Ad Al si strinse il cuore, si vedeva che per confessargli quel timore gli ci era voluta molta determinazione, di solito tutte le paure e le preoccupazione le raccontavano in camera di Teddy, erano così uniti in quel dolore che nessuno, nemmeno James, si sarebbe permesso di prendere in giro un alto, per quanto una considerazione potesse essere stupida, ma quella non lo era, si capiva che era un’idea che gli ronzava in testa da un po’, Al si rallegrò del fatto che l’amico si fosse confidato con lui, così si affrettò a rispondere : –Ma cosa dici Scorp!I tuoi genitori sarebbero fierissimi di te! E sicuramente non stai tradendo i loro ideali, loro sono morti per questi!– –Sì, ma loro prima erano M…– provò a dire il biondino, ma il piccolo Potter lo bloccò –Non provare a dire che prima i tuoi erano Mangiamorte Malfoy o giuro che ti affatturo! Tu non potresti seguire di più gli ideali che i tuoi genitori volevano che tu seguissi, non quelli che gli avevano inculcato i loro genitori in cui non credevano veramente, ma quelli più giusti, gli ideali con cui avrebbero voluto crescere loro figlio, perciò non ti azzardare mai più Scorpius Hiperion Malfoy a dire che stai tradendo i tuoi genitori perché sai benissimo che non è vero!– finì con veemenza il bambino, in fondo era sempre un Potter! Il Malfoy sembrò un po’ rincuorato dalle parole del moretto il quale continuò con più dolcezza –Dai andiamo da Teddy che saremo gli ultimi– così i due bambini si affrettarono verso la stanza di colui che consideravano un fratellone.

Dietro la porta si sentivano delle voci sommesse, bussarono una dozzina di volte (così avevano deciso) per poi vedere la porta aperta da un ragazzino sui dodici anni e dai capelli, solitamente di un blu elettrico, neri che rivolse loro un sorriso gentile –Entrate ragazzi– li invitò Ted, i bambini non se lo fecero ripetere due volte e lo sorpassarono, nella camera sembrava essersi trasferita una classe della elementari, seppur mal assortita, ma l’età era quella.

Il moro andò subito ad affiancare la sorellina dai capelli rossi, già sostenuta dall’altro fratello, quasi identico al primo se non per il colore degli occhi e qualche centimetro in altezza, la piccola Lily aveva gli occhi arrossati, come quasi tutti nella stanza, c’era chi, come Teddy, si faceva forza per gli atri, e chi, come Hugo, piangeva senza ritegno, il fatto che gli occhi di Lily, identici a quelli della madre, non strabordassero era un’ulteriore dimostrazione che era degna della sua omonima: per risparmiare ai fratelli ancora più dolore nel vederla piangere lottava con le lacrime che, prepotenti, si battevano per uscire.

–Allora– esordì Teddy poco dopo –Come state?– chiese rivolto a tutti, all’inizio erano tutti troppo occupati a cercare un modo per esternare tutti quei sentimenti con una frase di senso compiuto, poi Victorie parlò:–Svuotata, è come se mi mancasse sempre un pezzo, certo abbiamo zia Ginny, ma vorrei tantoconoscere mia madre, capite?– sì, capivano, perché benché zia Ginny fosse fantastica, li trattasse tutti allo stesso modo, non privilegiasse assolutamente i figli e nonostante desse loro l’amore e l’affetto di una madre non era loro madre,almeno non di tutti (–Se no batterebbe pure nonna Molly!– scherzava James) e loro lo sapevano, e lo sapeva anche lei, che non avrebbe mai potuto sostituirsi alle loro madri.

–Già, ma a me manca anche papà, sapete avrei voluto vedere come lui e zio George con un sola battuta facevano ridere tutti i Weasley– esalò George con un mezzo sorriso, subito seguito a ruota dal cugino Fred che disse –Ci avrebbero insegnato come diventare dei combinaguai coi fiocchi, subito sgridati dalla mamma e zia Katie che gliele avrebbero date, forse anche zia Mione– un sospiro passò tra i piccoli
–Pensate come zia Luna ci avrebbe di Navilli e Goraspritti e altre sciocchezze simili– disse Rosie guadagnandosi un’occhiataccia dai due Paciock –Per tua informazione– ribatti gelido Lysander –Si dice Nargilli e i Gorgosprizzi ed esistono veramente– –Non te la prendere Lys, un Gorgosprizzo deve averle confuso le idee, sai che vogliono che nessuno sappia della loro esistenza– gli disse pacato Lorcan, Rosie stava per ribattere ma fu fermata da Victorie che le fece “no” con la testa.

Dopo un p di tempo in cui tutti pensavano Lily disse:–Ragazzi, io vorrei tanto aver conosciuto papà, voi tutti avete visto almeno una volta i vostri o loro hanno visto voi, in ogni caso siete certi che loro avranno pensato ai vostri volti mentre combattevano, mentre morivano e ora vi stanno vegliando, mentre il mio… non ha mai neanche visto neanche visto una foto, mentre io ho visto solo foto…– Al non potè fare altro che abbracciarla e dirle –Sono sicuro che papà sta vegliando su di te Lils–.

Un po’ di facce la guardarono stupite, Lily era sempre così solare, divertente, gentile, altruista e soprattutto cercava sempre di non far trasparire emozione negative per non far preoccupare gli altri che raramente esernave il suo dolore, che bruciava forte quanto il loro –Lily, lo sai che sei nata dopo…– provò a dire James, Al si battè una mano un faccia mentalmente, ma suo fratello non stava mai zitto? –Sì, James lo so, ma non posso fare a meno di sognarlo…– rispose la rossa; –Io li ho conosciuti Lils, e ti posso assicurare che erano le persone più buone e altruiste del mondo, ero piuttosto piccolo ma mi ricordo benissimo quanto amore c’era intorno a loro quando facevano una riunione di famiglia– Teddy, tutti lo invidiavano perché lui, essendo nato prima, era potuto crescere con la sua famiglia fino a cinque anni, ma sapevano anche che era una maledizione, perché lui ricordava, a lui i genitori erano stati stappati, gli altri erano semplicemente cresciuti senza o li ricordavano appena.

Poi Teddy guardò l’ora e sussultò, benché fosse ancora presto e di certo Ginny non li avrebbe chiamati a quell’ora, si sentì lo stesso in dovere di dire:–Ragazzi, oggi cercate di non sembrare tristi, e lo so, lo so che lo siete, ma dobbiamo essere forti per Ginny, sapete che lei soffre molto più di noi anche se non lo dà a vedere– tutti annuirono, sapevano del dolore della signora Potter.

–Potremmo giocare a Quidditch!– propose James, tutti i bambini erano giocatori provetti essendosi allenati praticamente come una squadra da quando erano nati –Tu pensi solo al Quidditch Jemie!Sono le sei di mattina! Non credo sia l’ora giusta per…– provò a dire Victorie –Qualsiasi ora è giusta per il Quidditch!–ribatté Albus –Giusto!Dov’è la mia scopa?–gli diede manforte James –E la mia adorata Pluffa?– continuò Lily, Ted provò a intervenire:–Ragazzi non possiamo giocare a Quidditch adesso, benché non veda l’ora di parare qualche vostro pietoso tiro, non credo sia il modo migliore per svegliare Ginny… ­–Ma dai Teddy, probabilmente la mamma non ha chiuso occhio stanotte, facci giocare!–lo pregò James con il labbruccio –I Potter e il Quidditch, siete una cosa sola! Penso che un giorno dovremo andare al matrimonio di Jam, Al, Lils e delle loro adorate scope!– rise Rose, un –Hey!– indignato venne dalle bocche dei piccoli Potter citati.

Improvvisamente ci fu un rumore di vetri rotti e la voce di Ginny che gridava un’angosciato: –Bambini!–, i piccoli si guardarono negli occhi, un solo sentimento si leggeva in essi: angoscia.







FANNY’S SPACE Allora ragazzi, qui fanno la loro comparsa i bambini e li vediamo un po’ più da vicino, ok qui sono un po’ tristi ma comprendeteli! È l’ anniversario della morte dei loro genitori! È come Halloween per Harry!Piuttosto come vi sono parsi? Li ho fatti troppo lagnosi? Troppo piccoli? Troppo … troppi? Se avete qualche consiglio non esitate a parlarmene, state che non me la prenderò. Prima di tutto metto subito in chiaro due cosa che mi hanno fatto notare: il fratello e la sorella di Victorie, Louis e Dominique, non esistono, primo perch sarebbero stati molto marginali poiché vorrei soffemarmi un po’ su tutti, secondo perchè non sarebbero stati 12 ma 14 e poi perchè quella povera donna non può crescere due squadre di Quidditch! In secondo luogo il nome di Al, so che sicuramente avrete tutti notato che nel primo capitolo l’ho chiamato Albus Regulus e non Albus Severus, ma aspettate prima di pestarmi a sangue! Difatti il piccolo Potter nella mia versione è nato prima della Grande Battaglia, che è stata posticipata, Severus è perciò restato ancora un po’ a fare “il cattivone” e pertanto Harry & co. non avrebbero mai dato al proprio figlio il nome dell’assassino dell’amato preside, pertanto gli hanno dato quello di un altro Mangiamorte pentito, Regulus, personaggio che adoro, poi scusate se lo dico ma io Piton non riesco proprio a perdonarlo! Insomma, ama Lily, vuole difendere suo figlio, fa mille sacrifici per lui poi lo tratta (mi si permetta il termine) di m***a!!! Lo so, lo so che odiava suo padre, che aveva un carattere riservato che non esternava il proprio affetto, ma diamine non riesco a sopportarlo!Avete notato che nella prima parte del capitolo diceva che “le lcrime sono inutili”? Ecco non è per dipingerlo come un perfetto Serpeverde, è perché ha passato tutta la vita a piangere e vedere tutti i suoi cari piangere e non ha mai portato a niente così è un po’ sfiduciato.
In ogni caso, avete notato gli occhi da Black di Scorp?(a cui progettavo anche di cambiare nome, ci sono tante belle costellazioni e tu scegli la più schifosa, ma avrebbe creato troppa confusione)

Spero tanto che voi leggiate questa nota perchè io di solito non lo faccio e mi perdo un sacco di spiegazioni Recensite numerosi, mi farebbe molto piacere Buon San Geminiano*
Fanny

*il patrono della mia città la cui festa è il 31 Gennaio, anche patrono della nebbia come se qui non ne avessimo abbastanza.

  
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