Amori sul campo di Quidditch
-13-
“Fred…Fred ha la
febbre alta!!”
L’attenzione di tutti,
nel salotto della Tana, era stato catturato dalla figura di Angelina, che
stringeva fra le braccia il piccolo Fred, rosso in volto e tremante. Subito
mamma Weasley aveva lasciato la sua posizione davanti all’antidoto, per
realizzare le condizioni effettive del bambino. Aveva posato premurosa una mano
sulla fronte di quello e aveva assunto un’aria molto preoccupata.
“Hai ragione è molto
alta…accidenti, dicevo io che stava andando tutto troppo bene! Con una
regressione del genere!” aveva mormorato angosciata.
“In che senso Signora,
lei sapeva che a Fred sarebbe venuta la febbre?” aveva mugolato Angelina con
ancora il fagottino rosso fra le mani.
“Oh beh, non proprio cara,
ma comunque speravo non succedesse niente! Devi sapere che quando si effettuano
dei cambiamenti biologici sostanziali, per mezzo di una pozione, un filtro o
quant’altro, si potrebbe verificare uno scompiglio delle normali funzioni, che
si manifesta in vari modi…viene chiamato Stress Magico, può essere mal di
pancia, o una leggera influenza…o febbre molto alta.”
“Capisco, ma non è
grave vero?”
“Oh, no, dura al
massimo ventiquattr’ore se curato come si deve, ma così non posso
somministrargli l’antidoto, rischierei di peggiorarne le condizioni. Povero il
mio piccolo Fred…ora ci pensa la tua mamma a curarti! Per piacere cara,
potresti portarlo di sopra nella sua camera da letto? Fallo coricare e…Ginny,
prendi una coperta più pesante e accompagna Angelina per favore.” Detto questo
la donna aveva scostato con fare materno la frangetta dalla fronte calda del
figlio e l’aveva guardato teneramente.
La mora si era diretta
verso la stanza dei gemelli, accompagnata da Ginevra. Entrate nella camera,
riordinata e pulita dal casino del pomeriggio dagli esperti tocchi di bacchetta
di Bill e Charlie, avevano sistemato il piccolo Fred sul suo letto –quello di
fronte alla porta- e mente Ginny prendeva alcune coperte pesanti dall’armadio,
Angelina si era preoccupata di mettergli il pigiama (quello da sedicenne, che
essendo enorme lo teneva bello caldo). L’avevano coperto con tre strati di
piumoni, ma il piccolo ancora tremava visibilmente, respirando a fatica.
Dopo poco era arrivata
Molly, che con l’aiuto della magia aveva portato su un vassoio, incantato e
fluttuante, una tazza fumante di una strana medicina dall’odore pungente, un
bicchiere pieno di un intruglio azzurrino, e altri farmaci, stringendo tra le
mani un catino d’acqua e aceto, con a mollo una pezza.
“Bene, l’avete coperto
a sufficienza. Ora, Fred, da bravo devi bere questo.” Gli aveva mormorato
sedendosi sul bordo del letto, aiutandolo a sollevarsi dolcemente e porgendogli
la tazza fumante. Il bimbo bevendo, aveva strizzato gli occhi schifato -doveva
essere davvero disgustosa- ma l’aveva buttata giù tutta. Quindi gli aveva
somministrato alcune capsule color verde acido e un cucchiaio ricolmo di alcune
gocce rosse. Infine gli aveva passato il bicchiere col liquido azzurrino, che
avevano scoperto essere una sorta di ‘premio’ dal sapore zuccherino.
Finite queste
operazioni la madre lo aveva rimesso sotto le coperte al caldo, misurando la
temperatura con la bacchetta…39,8.
Gli aveva schioccato
un bacio e quindi aveva sussurrato
“Angelina cara, non
c’è bisogno che resti qui, ci penserà Ginny a fargli i bagnoli, tu puoi
scendere giù con gli altri, fra un po’ faremo ritornare George normale, prima
che si becchi la febbre anche lui.”
Ma la ragazza aveva
scosso il capo mormorando parole che sorpresero perfino lei stessa.
“Se non le spiace,
vorrei occuparmi io di Fred…ci penserò io a bagnargli la fronte.”
La donna l’aveva
guardata un attimo, quindi sorridendo gentilmente si era chinata sulla
bacinella d’acqua e mormorando ‘Refrigero’ con un colpo di bacchetta,
aveva raffreddato ulteriormente il contenuto. Poi, richiamata la figlia era
scesa al piano di sotto chiudendosi la porta alle spalle e lasciando Angelina
da sola col piccolo malato.
Aveva strizzato il
pezzo di stoffa, facendo sgocciolare bene, quindi glielo aveva posto sulla
fronte febbricitante, osservando l’espressione del bimbo rilassarsi, sotto
l’effetto benefico del fazzoletto fresco. Aveva sorriso dolcemente,
accarezzandogli una guancia morbida, congestionata dalla febbre. Si era seduta
accanto al letto, su un piccolo sgabello di legno, continuando a vegliare il
bambino, rinfrescandogli puntualmente la pezzuola sulla fronte. Sembrava ancora
più minuscolo sotto tutte quelle coperte, una graziosa palletta rossa, che
respirava a fatica. Gli aveva spostato delicatamente qualche ciocca color
sangue dalla fronte, tornando ad accarezzargli il visino addormentato.
Poi, inaspettatamente,
sfilandogli la pezza bagnata, si era chinata su quel frugoletto e gli aveva
scoccato un bacio gentile, sulla fronte umida, e senza nemmeno rendersene
conto, aveva sentito una lacrima salata solcarle il volto, morendo sul lenzuolo
candido.
E ora? Cosa le stava
succedendo? Perché piangeva? Che strana reazione! Non c’era nulla per cui
piangere, eppure lei aveva una gran voglia di farlo, e quelle goccioline salate
sembravano non avere niente di meglio da fare che rotolarle giù dalle guance…si
era affrettata ad asciugarle, ma quelle, imperterrite continuavano il loro
percorso, e di lì a poco si era ritrovata a singhiozzare con la testa sulle
braccia, appoggiata al letto.
***
Aveva freddo, un freddo tremendo, tremava!
Eppur sentiva come se dentro stesse bruciando! Si era addormentato sul petto
della sua Angelina, beatamente coccolato dalla creatura che su tutte avrebbe
desiderato gli riservasse quel trattamento. Eppure adesso aveva un freddo
immenso, gli bruciavano i polmoni e aveva la testa pesante.
Aveva aperto un
secondo gli occhi, esortato dalla voce di sua madre, quindi aveva bevuto una
schifezza che più schifezza non si può. Sapeva di…di…beh sapeva che faceva
davvero schifo, e pure quell’altra cosa nel cucchiaio era abbastanza
vomitevole!
Ma alla fine, come
ogni volta quando stava male da piccolo sua mamma gli aveva fatto bere quello
sciroppo dal sapore dolciastro, che aveva coperto il gusto delle altre
schifosaggini.
Adesso poteva dormire
tranquillo, ne aveva una gran voglia…si sentiva così stanco…Oh! Che bella
sensazione, qualcuno gli aveva messo una roba umida sulla fronte…che piacevole
frescura!
Il tocco di una mano
morbida sulla sua guancia…chissà chi era che gli riservava tutte queste
attenzioni…quasi avesse paura di romperlo o di svegliarlo…avrebbe dovuto aprire
gli occhi e ringraziare…ma era troppo, troppo, troppo stanco e gli occhi erano
davvero pesanti.
Aah che sollievo quel
coso freddo sulla fronte! Si sentiva quasi meglio…
…poi un bacio, lieve,
leggero sulla fronte…
Chi sei? Perché fai
tutto questo per me? Vorrei ringraziarti, ma anche aprire gli occhi mi esce
difficile…sono così stanco, però ti sono davvero grato per tutte le premure che
ti stai prendendo…
Con uno sforzo
sovrumano aveva aperto appena gli occhietti lucidi, annebbiati dai fumi della
febbre…una macchia scura, appoggiata a pochi centimetri da lui…Angelina…
Oh, ma allora sei tu
che mi stai curando! Che bellezza, curato dalla mia Angelina!!! Quasi quasi non
voglio che se ne vada più la febbre!…e adesso? Perché piangi? No, ti prego, non
piangere! Sei così bella quando sorridi! Ti supplico asciugati gli occhi e
sorridi, perché a vederti così mi metto a piangere anche io!
Raccogliendo tutte le
forze, aveva sollevato la manina da sotto le coperte, e l’aveva alzata,
tremante verso la ragazza, che ancora piangeva.
Aveva sentito un tocco
leggero, qualcosa posarsi delicato sulla sua testa…aveva alzato lo sguardo, con
gli occhi ancora gonfi di lacrime e le guance bagnate…e l’aveva vista, la
piccola manina di Fred, tentennare, posarsi sulla sua guancia rigata…era calda
la mano del bimbo, e insicura…stava facendo un sforzo enorme per quella
semplice carezza. E aveva sentito quel sussurro
“Non….pian…ere…”
E aveva visto quel
sorrisetto abbozzato. La stava consolando!!! Nonostante avesse cinque anni e la
febbre alta, quel bimbo la stava consolando! Era lei che si sarebbe dovuta
prendere cura di lui, e non viceversa!! Si era asciugata in fretta le lacrime,
e gli aveva regalato il sorriso più dolce che avesse mai tirato fuori. Aveva
preso fra le sue, la manina bianca di Fred, che adesso sorrideva contento,
anche se con gli occhi socchiusi. E gli aveva sussurrato a sua volta
“Vedi…non piango più
Fred…”
un altro sorriso, un
altro sussurro proveniente da quel corpicino accaldato
“Sei…bella…quando…sorridi”
Adesso aveva ancora
più voglia di piangere! Ma che cosa le stava succedendo! Si era rammollita ecco
cosa! Si era avvicinata di più all’orecchio del bambino e gli aveva soffiato
“Hey piccoletto, devi
guarire in fretta! Io non mi diverto se tu te ne stai qui, hai capito, quindi
devi ritornare al più presto grande! Voglio divertirmi ancora con te!!! Va
bene?”
Fred aveva accennato
un timido sì con il capo, sul viso un’espressione felice, beata, tranquilla.
Gli aveva cambiato di
nuovo il panno sulla fronte, e gli aveva stretto la manina, continuando ad
osservarlo mentre dormiva placidamente.
***
“Bene George, adesso
vieni qui e bevi questo”
La signora Weasley
aveva porto al figlio un cucchiaio con dentro undici gocce di contravveleno. Il
bambino, vestito con gli abiti giganteschi da sedicenne –perché non fa piacere
ritornare normali con addosso i vestiti di undici anni prima!- aveva
trangugiato l’intruglio; stranamente questa volta non c’erano stati né conati,
né spasmi, solo la sensazione di diventare più grande!
Il corpo si era
allungato, le gambine nodose si erano trasformate in fasci di muscoli e cosce
d’acciaio, le braccia esili avevano lasciato il posto a bicipiti e tricipiti
scolpiti, le forme paffute della sua infanzia si erano trasformate nel petto
tonico e negli addominali da sedicenne, infine le guanciotte più volte
torturate dalla sua ragazza quel pomeriggio, erano diventate le geometrie
regolari degli zigomi e delle guance maschie. Si era guardato le mani, non più
quelle manine cicciottelle da pupetto di un lustro, ma mani grandi e forti da
ragazzo. Aveva intravisto il proprio riflesso nello specchio del salotto.
SIIIIIIIIII era di nuovo un sedicenne figo!!! Il tocco di manzo adorabile che
voleva essere!!! Uau!!! Un’ultima controllatine ‘là sotto’ –non si sa mai, che
disgrazia atroce voglia, sia ritornato tutto normale e gli sia rimasto il fratellino
minore da moccioso di cinque anni- tutto a posto anche sul fronte ‘interno
mutande’!!! Stupendo!!!
Aveva schioccato un
bacio a sua madre, promettendole di non sperimentare mai più niente su se
stessi, se non dopo averne verificati gli effetti letali o meno!
Quindi presa per mano
Alicia l’aveva trascinata su per le scale, urlando ad una Ginny decisamente
scioccata un:
“Siamo in camera tua,
dobbiamo parlare in privato!! Non ti dispiace, vero, se la usiamo per un po’?!”
a cui la ragazza aveva
risposto un “No…non c’è problema…” alquanto perplesso.
Appena si furono
chiusi dietro la porta della camera, George fece quello che si era prefisso di
fare non appena aveva realizzato la fregatura dell’avere cinque anni: aveva
ricoperto Alicia di baci! L’aveva spinta contro la porta della camera e l’aveva
baciata con una passione travolgente! E senza troppe cerimonie le stava già
infilando le mani sotto la maglietta!
“George! George,
tesoro, non mi sembra il caso…”
aveva sospirato la
bionda ancora contro le labbra chiare del ragazzo.
“Ah no?!…signorina
Spinnett, questa è la sua punizione per avermi allontanato quando io cercavo di
fare pace con lei, trattandomi come un moccioso! Ora dovrà rimediare…hehehe!”
aveva ridacchiato sadicamente il rosso, scendendo con le labbra sul collo della
giovane.
“Ma…amore, tu ERI un
moccioso!! Insomma sarei parsa una pedofila!!” aveva mugolato quella, tentando
di resistere, inutilmente visto che subito dopo si era lasciata scappare un
gemito di piacere.
“Beh, adesso ho sedici
anni e tu non passi per una pedofila…e noi dobbiamo ancora fare pace come si
deve!!!” le aveva sussurrato il ragazzo giocherellando con una ciocca di
capelli biondi a pochi centimetri dall’orecchio della proprietaria. Quindi
aveva lasciato perdere il ciuffetto e aveva passato la punta della lingua lungo
tutto il collo della giovane fino a quando no aveva toccato il bordo della
maglietta.
Quello era troppo!!!
Ommadonna, e se li avessero beccati?! Trovarli mentre amoreggiavano
selvaggiamente nella camera di SUA SORELLA!!! In casa dei SUOI GENITORI!!!
Alicia si stava
perdendo in clamorose paranoie da ruzzata, combattuta fra la paura di essere
tanati in pieno e quella di continuare quello che il suo ragazzo aveva
iniziato, e proseguito in modo egregio…quando aveva sentito la mano di George
infilarsi ‘casualmente’ sotto la sua maglietta, arrivando al gancetto del
reggiseno. Prima che riuscisse a fare qualsiasi cosa, la ragazza gli aveva
afferrato un lembo della maglia e lo aveva trascinato a terra di peso
–facendosi anche un po’ male- prendendo in mano la situazione.
George l’aveva
lasciata fare quando lei gli aveva bloccato i polsi sul pavimento, godendo come
un matto quando aveva sentito la lingua del suo ghiaccioletto sexy ripetere
quello che poco prima aveva fatto lui, sul suo collo. Le aveva quasi agganciato
una natica, e lei quasi sfilato la maglietta quando avevano sentito dei passi
salire le scale. Si erano fermati di colpo, rialzandosi in fretta e
aggiustandosi alla bell’e meglio. Quindi, rossi in volto erano usciti dalla camera
di Ginny, solo per vedere la piccola scrutarli con un sorrisetto furbo in
volto, e sorpassarli entrando in camera. Si erano rivolti uno sguardo della
serie NonAvràSentitoTutto?! Quindi era stata Alicia a suggerire di andare a
vedere come stesse Fred.
Erano entrati
silenziosamente nella camera dei gemelli, trovando Angelina accoccolata sulle
braccia che stringeva la manina del piccolo, osservandolo mentre dormiva.
Quando li aveva visti era scattata spaventata, poi, riconoscendoli aveva
sussurrato cercando di non svegliare il bimbo
“Credo che gli sia
scesa un bel po’ la febbre…adesso respira molto meglio.”
La bionda aveva
sorriso annuendo col capo. E rivolgendo uno sguardo al letto occupato.
George, invece, con la
grazia di una motosega si era avvicinato al letto, e sedutosi sullo sgabello
aveva iniziato a stuzzicare il bambino che ci dormiva, infilandogli le dita
nelle orecchie, tappandogli il naso, punzecchiandolo un po’ dappertutto. Dopo
un po’ di mugoli infastiditi, Fred, seccato si era girato dalla parte di suo
fratello e gli aveva grugnito un “Che cazzo rompi deficiente!! Non vedi che sto
soffrendo!!!”, al che George aveva esordito un convinto “Si, gli si è abbassata
la febbre!”.
“George!! Lo hai
svegliato! Poverino, non vedi che sta male!!” lo aveva ripreso la ragazza dalla
chioma color dell’oro, mentre Angelina assisteva allibita alla scena.
E George imitando la
vocina acuta di una ragazza l’aveva canzonato “Oh, si povero piccolo Fred, ha
la bua!!! Su, vieni qui che ti do un bacino e ti passa tutto!!!” tentando poi
di schioccargli un bacio, nonostante le proteste del fratello che schifato
stava scalciando a destra e a manca ululando “Aaaaaaaarghhhh maniaco!!!
Mollami!!! Bleargh che schifo!!! Lasciami in pace finocchio!!! Brutta checca
isterica non mi toccare!!!”
La scenetta fu
interrotta dall’arrivo della signora Weasley, che aveva portato una tazza di
brodo per Fred e veniva ad avvertire che la cena era in tavola. Dopo aver
misurato la temperatura del malato, scesa a 37,7, gli aveva somministrato
nuovamente la tazza dal contenuto fumante con l’odore acre e il sapore
schifoso, intimandogli di riposarsi un po’. Così, dopo un veloce cambio di
pigiama -visto che il precedente era sudato fradicio- e alleggerito il letto di
un paio di coperte, gli aveva lasciato la tazza di brodo accanto uscendo dalla
stanza, seguita dagli altri tre ragazzi.
Dopo cena, i tre
sedicenni, erano nuovamente tornati a far compagnia a Fred chiacchierando con
lui allegramente del più e del meno fino a quando non era arrivata l’ora di
dormire…peccato che Fred non ne volesse sapere di tornare a letto, ora che si
sentiva meglio voleva passare un altro po’ di tempo con Angelina, la quale però
non era affatto d’accordo!
“Fred, non fare i
capricci, hai ancora febbre e devi dormire!”
“No, no, no! Non ho
sonno!!! Voglio rimanere un altro po’ sveglio!!!”
“Uff…cosa devo fare
con te?!” aveva mormorato con una punta di disperazione nella voce la ragazza.
“Ghe he he cantagli
una ninna nanna, magari il pupo si addormenta!!! Non è vero pucci pucci?!” lo
aveva sfottuto il fratello.
La reazione questa
volta fu ben diversa dalle altre, infatti, illuminatosi, il piccoletto aveva
trillato un giogioso “Sì!! Una ninna nanna!!!”.
George era quasi
caduto dal letto per lo shock! Non è che suo fratello si era del tutto
rincretinito diventando piccolo?! Ommadonna, pure la ninna nanna!!!
Poi però aveva subito
intuito il gioco a cui stava giocando quel pervertito di cinque anni. Infatti,
come se fosse la cosa più normale del mondo, si era sistemato in grmbo alla
mora cacciatrice, avvolto in un caldo piumone, la quale, senza fare una piega
l’aveva stretto a se, sistemandogli la frangetta. Quindi aveva miagolato un
pensieroso “Mmm…che ninna nanna conosco? Vediamo, vediamo…Alicia, tu che sei
brava a cantare, ne ricordi qualcuna?”
La biondina, anche se
leggermente sorpresa dalla domanda aveva annuito timidamente sciorinando
“Si…mia mamma me ne cantava sempre una…fa più o meno così…” detto questo ne
aveva intonato il motivetto. Anche Angelina parve illuminarsi.
“Ah, me la cantava
anche la mia!!”
Così entrambe le
giovani cominciarono ad cantare la nenia, la voce dolce e modulata di Alicia si
mescolava a quella più bassa e calda di Angelina…era una piacere
ascoltarle…piano piano, Fred, cullato dalla sua Angelina cominciava a scivolare
fra le braccia di Morfeo, ninnato dalle parole soavi delle due giovani.
Vorrei che questo
momento non finisse mai…qui, fra le braccia della mia Angelina, si sta così
bene, riscaldato dal calore del suo petto, riesco a sentire il battito del suo
cuore…chissà se un giorno, lì, ci sarà un po’ di spazio anche per me…mi
piacerebbe tanto poterla baciare…anche se ho solo cinque anni, adesso…dio
quanto ti amo…se solo tu riuscissi a capirlo…la mia dolce Angelina, bellissima
pantera…beato chi riuscirà a catturarti…vorrei poter essere io quel
qualcuno…peccato che al momento ho solo cinque anni…ti amo Angelina…non puoi
nemmeno immaginare quanto.
Lentamente la melodia
si spense, e la giovane moretta sistemò sotto le coperte il bimbo, profondamente
addormentato, rivolgendo un sorriso alla sua amica, che stava accarezzando la
chioma sanguigna del fratello, steso sul letto, con la testa poggiata sulle sue
gambe…anche lui profondamente addormentato.
Dopo avergli
schioccato un bacio, svegliandolo gentilmente lo aveva salutato, augurandogli
la buona notte uscendo dalla stanza dirette verso la propria camera.
Si erano addormentate
subito, provate dalla giornata –non proprio tranquilla- che avevano passato…non
male come primo giorno…chissà i prossimi!
***
Era stata svegliata
dal canto del gallo. Mezza addormentata aveva dato un’occhiata fuori dalla
finestra, il sole era appena sorto ed era ancora molto presto. Si era passata
una mano nella folta chioma dai riccioli color pece, sbadigliando sonoramente.
Accanto a lei Alicia dormiva beata, acciambellata a mo’ di gatto. Nel lettino
lì a fianco, Ginny si era rigirata sotto la sottile copertina di cotone,
sospirando e continuando a sognare tranquilla.
Si era guardata un
attimo intorno. La stanzetta era appena illuminata dai pallidi raggi del sole
che filtravano attraverso le tendine della finestra, e lei non aveva già più
sonno. Era scesa silenziosamente dal comodo giaciglio, facendo attenzione a non
svegliare le altre due, quindi si era diretta verso il bagnetto attiguo e si
era lavata. Aveva voglia di vedere come stava il piccolo, tenero Fred…era
prestino…sicuramente stava ronfando.
Si era vestita
velocemente, infilando un paio shorts in denim e un top nero con la scritta
Wizard’s Blood in rosso, a mo’ di sangue che cola, corredata di vari strappi
decorati con numerose spille da balia di diverse dimensioni e con un ampio
scollo che le lasciava una spalla scoperta.
Era uscita cautamente
dalla camera da letto, scendendo quatta quatta le scale, cercando d fare il
minimo rumore per non svegliare gli altri. Era arrivata in punta di piedi
davanti alla camera dei gemelli. L’aveva aperta, pian pianino, senza far
cigolare i cardini, silenziosa come un gatto, e vi aveva sbirciato dentro. La
prima cosa che notò fu il letto di Fred…VUOTO! Poi, aveva sentito degli strani
colpi, una vocetta acuta e dei guaiti infastiditi.
Ma che cavolo stava
succedendo?
Senza troppi preamboli
aveva spalancato la porta entrando, trovandosi di fronte a ad una scenetta a
dir poco comica.
C’era il piccolo Fred
–completamente guarito a quanto vedeva- che, seduto a cavalcioni sullo stomaco del gemello, il quale tentava
di continuare a dormire, lo stava prendendo a cucinate in faccia,
rincretinendolo a suon di “Sveglia…sveglia…sveglia…e svegliati, svegliati!!!”
Quando il cucciolo si
era accorto della presenza della ragazza, aveva bloccato il cuscino a
mezz’aria, e rallegratosi era sceso dalla posizione in cui si trovava,
accompagnato da un sonoro SGRUNT di George, che si era rigirato
dall’altra parte, immergendosi nel bozzolo di coperte. Il bimbo era corso
pimpante verso Angelina cinguettando un allegro “Angie!!!” abbracciandole le
gambe, altezza massima a cui arrivava. La ragazza, intenerita, lo aveva
sollevato in braccio, e sedutasi sull’unico letto vuoto gli aveva misurato la
febbre, compiacendosi nello scoprire che il pupo era sfebbrato.
“Hey scricciolo, come
mai sei già sveglio a quest’ora?” gli aveva chiesto stringendo di più a se il
pargolo e cominciando ad accarezzargli i capelli fulvi.
Da parte sua il
bimbetto, con sua somma gioia aveva immerso la faccia in quel davanzale
morbidissimo, mormorandoci un “Perché non vedevo l’ora di vederti!”.
A queste parole
Angelina non seppe se mettersi a ridere o preoccuparsi seriamente…optò per la
prima e ridacchiando sommessamente si rivolse al frugoletto dicendogli “Ah, ora
capisco…ti devo cantare un’altra ninna nanna per farti addormentare?”. Di tutta
risposta l’altro si fece serio, e le rispose con un altrettanto serio “No,
dormi con me.”
La mora sbattè un paio
di volte le palpebre, visibilmente scioccata. Il pupetto rincarò “Mi basta tu
resti con me. Dai Angelina, dormi con me fino a quando non si svegliano gli
altri…ti prego!”
La ragazza non sapeva
che fare…era pur vero che aveva davanti solo un piccoletto puccioso di neanche
un lustro, ma era altrettanto vero che quel piccoletto puccioso di neanche un
lustro era il suo amico Fred!!!
Il suddetto notando
quel tentennamento nella cacciatrice, aveva tirato fuori la sua arma micidiale:
lo sguardo da cucciolo-in-via-d’estinzione-della-serie-adottami-adottami-adottami.
Come prevedibile era stata immediata la decisione di dormire col piccolo
batuffolo.
Sconfitta da un paio
di occhioni cerbiattosi, si era stesa sul letto, accanto al rosso, che
infilatosi sotto le coperte, le si era accoccolato contro, proprio come un
gattino in cerca di coccole e calore…non aveva molto sonno, ma aveva iniziato
ad accarezzargli i capelli color del sangue, osservandolo. Piano piano, quel
gesto si rivelò molto rilassante, soporifero a dire il vero, tanto che la mora
si riaddormentò profondamente.
Anche se gli aveva
chiesto di ‘dormire’ Fred era rimasto sveglissimo tutto il tempo. A parte che
non avrebbe comunque potuto chiudere occhio, primo perché non aveva affatto
sonno, secondo perché con quella meraviglia accanto non avrebbe potuto farlo
nemmeno volendo…e lui non VOLEVA dormire, ora che ne aveva l’occasione voleva
rimanere sveglio tutto il tempo ad osservarla, cercando di imprimere nella sua
mente ogni singolo dettaglio.
Quando si era accorto
che le carezzine sulla testa erano cessate, cautamente si era girato dall’altra
parte, accorgendosi che la giovane dormiva. L’aveva studiata attentamente,
prima con lo sguardo, poi con il tatto, azzardando delle delicate carezze con
le manine paffute. Le aveva sfiorato le guance morbide, la fronte liscia, le
labbra carnose…e lì, non ce l’aveva fatta…che quella pozione gli avesse
ridotto, oltre che gli anni anche la volontà, facendola diventare proprio come
quella di un bimbo curioso? Fatto sta, che quando aveva passato quel suo ditino
bianco sulla curva morbida delle labbra, era prevaricata la curiosità da
bambino di cinque anni più che il buonsenso da sedicenne…aveva avvicinato il
visetto a quello della ragazza, era talmente vicino che poteva contare ogni
lunga ciglia sulle palpebre chiuse. Aveva chinato leggermente il capo su un
lato, aveva tratto un profondo respiro…aveva chiuso gli occhi…e con estrema,
esasperante lentezza aveva annullato la distanza fra i loro visi.
Le aveva posato un bacino,
piccolo, piccolo su quelle belle labbra. Un bacio veloce, pauroso. La sua
bocca, troppo piccina, aveva per un attimo sfiorato quella della persona per
cui avrebbe fatto qualsiasi cosa. Aveva cinque anni, era piccolo…e
maledettamente felice! Il moccioso più felice dell’intero pianeta!
AVEVA BACIATO
ANGELINA!!!
Avrebbe voluto urlarlo
al mondo intero, con tutto il fiato che aveva in corpo! L’aveva baciata, ed era
stata la sensazione più meravigliosa della sua esistenza. Sentiva il cuore
scoppiargli nel petto! L’aveva baciata! Ancora non ci credeva. Si era rituffato
sotto le coperte, rossissimo in volto e in zona orecchie. Aveva baciato
Angelina!!! Aveva tirato nuovamente fuori la testa. La ragazza dormiva ancora
placidamente.
Era felice. Punto.
Aveva sorriso e si era
steso di nuovo. Aveva chiuso gli occhi ripensando all’esatto momento in cui
aveva sfiorato le sue labbra. Si era stretto maggiormente al corpo della
giovane, l’aveva abbracciata, ed era morto di felicità quando lei aveva fatto
lo stesso nel sonno, avvolgendolo con un suo braccio. Senza accorgersene si era
riaddormentato cullato dal pensiero di quel bacio innocente, che aveva rubato
alla creatura che popolava i suoi sogni.
Che bello avere cinque
anni!!!
***
Le giornate alla Tana
continuarono tranquille, dopo il primo movimentato giorno, Fred era tornato
grande, ed entrambi i gemelli si erano beccati una luuuuuunga paternale dalla
madre, ma a parte questo tutto filava liscio come l’olio.
Erano ormai arrivati a
venerdì, quel pomeriggio il caldo era insopportabile, mai si era vista
un’estate così calda per la Gran Bretagna. Le cicale frinivano impazzite e
Angelina aveva trovato un po’ di fresco, appollaiata su un ramo dell’enorme
albero nodoso dietro alla casa. Era un posticino davvero tranquillo quello,
niente gnomi schifosi a rompere le palle, all’ombra della grande chima
frondosa…e la visuale dall’alto non le dispiaceva affatto! In quel modo aveva
il controllo di tutto il territorio sottostante.
Così appisolata
sembrava davvero una pantera. Era stesa a pancia in giù, con una gamba a
penzoloni dal ramo e l’altra piegata, un braccio a fare da cuscino e l’altro
abbandonato ciondolante, vestita completamente di nero, ci mancavano solo coda
e orecchie e chi l’avesse vista avrebbe pensato che i Weasley avessero per casa
un enorme felino dal pelo nero…e terribilmente sexy.
Fred se la stava
mangiando con gli occhi da ormai troppo tempo, spiandola dalla finestra della
cucina, con in mano un biscotto, sospeso nel vuoto, a metà strada fra le fauci
del rosso e il barattolo. In quel momento era entrato Bill in cucina, e gli
aveva sfilato il frollino…l’altro non aveva fatto una piega.
Preoccupato dalla
reazione, il maggiore dei Weasley, aveva aggrottato le sopracciglia e aveva
cercato di intuire il perché di tanto beotismo…Angelina. Svelato l’arcano.
Doveva sospettarlo! Aveva guardato di nuovo il fratello, perso in chissà quali
fantasie, e scuotendo il capo si era detto che doveva dispensargli un paio di
consigli da fratello maggiore e rimorchiatore matricolato.
“Fred…”
…niente…
“Fred!”
…macché…
“FRED!!!”
“Eh?!”
Si era svegliato
grazie a dio!!! Ma guardalo, non si era nemmeno accorto di lui! E nemmeno che
gli aveva giobbato la merenda!
“Perché non vai a
parlarle?”
“A chi?!”
Sguardo fra il comprensivo
e lo scocciato
“Agli gnomi che
infestano il giardino! Ad Angelina! Razza di cetriolino sott’aceto!!”
“Ah…boh…non saprei che
dirle!”
“Chiedile se vuole una
massaggio!”
“Si, vabbé Bill, e poi
cosa? Me la violento mentre le faccio uno schiatzu? Anzi sai che faccio, me la
violento appena scende dall’albero, eliminiamo il massaggio! Anzi no! Ancora
meglio! Me la sbatto direttamente sull’albero e la facciamo finita!”
“Brutta storia gli
omoni fratellino! Comunque no, non te la violenti, le chiedi solo se vuole un
massaggio…”
“E perché dovrebbe
accettare?”
“Perché?! Perché?!?!
Ma buon dio perché TUTTE le ragazze vorrebbero farsi fare un massaggio da un
tocco di manzo! E lasciatelo dire, tutti i Weasley sono fatti a regola d’arte!”
“Tranne Perce…”
“No, lascia stare,
anche Perce…altrimenti come si spiega che abbia una ragazza, carina per giunta,
che sta ancora con lui?!”
“Se lo dici
tu…allora…vado?!”
“Vai vai…”
“Vado…”
Detto questo, il
minore dei due si era alzato deciso, ed era uscito nel cortiletto retrostante.
Bill non si stava perdendo una mossa. Aveva visto il fratellino –non più tanto
‘ino’- avvicinarsi all’albero e chiedere qualcosa alla ragazza. Lei lo aveva
guardato un attimo rispondendogli, ma da lì non riusciva a capire. Fred aveva
di nuovo detto qualcosa che l’aveva fatta ridere -perfetto, le donne amano i
tipi divertenti- e poi l’aveva aiutata a scendere dall’albero.
L’aveva vista
sdraiarsi a pancia sotto per terra, quindi aveva colto uno sguardo di genuina
felicità in suo fratello, che si era inginocchiato accanto a lei e aveva
iniziato a massaggiarle le spalle.
BINGO!!! Ora poteva
anche andarsene, tanto ormai era fatta. Già sapeva che quella sera ci sarebbe
stata una coppia in più alla Tana…sempre che non arrivasse qualche Idiota con
la I maiuscola a rovinare tutto!…ma no, dopotutto si vedeva un miglio che quei
due stavano flirtando, chi avrebbe osato interromperli? George era in camera
con la sua biondina –doveva ammettere che i fratellini avevano gusto in fatto
di pulzelle-, i suoi erano insieme a Ginny e Ron a Diagon Alley, per fare
compere e non sarebbero tornati prima di cena, Percy era al Ministero –grazie a
dio- e Charlie stava o dormendo o studiando, ergo non si sarebbe mosso dalla
sua camera nemmeno per andare al cesso!
E lui…beh lui la sua
parte l’aveva fatta, adesso sarebbe scomparso per un po’…giusto il tempo che
quei due avrebbero impiegato per capire che erano irrimediabilmente cotti uno
dell’altra…
Ah, l’amour!
Continua…
^____________________________________^ ngeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee…hem
hem…[Lynn si riprende dal capitolo assurdo che ha scritto.]
Bene, eccomi qui, dopo un altro chap fra il
diabetico e una chiamata alla neuro…finalmente il piccolo Fred si prende una
personalissima soddisfazione e al diavolo le buone intenzioni! Peccato che
Angelina dormisse…o forse è meglio dire per fortuna! Mi sentivo in dovere di
infilarci Bill nel capitolo perché, davvero è uno dei miei tanti personaggi
preferiti e non potevo esimermi dal regalargli una particina, anche se piccola
piccola, fondamentale! Il mio adorato fricchettone coi capelli lunghi! *ç*…
Riprendiamoci, riprendiamoci…ora, una nota davvero
importante. La ninna nanna che Alicia e Angelina cantano. [No! Non tiro di coca
ed è davvero una cosa importante! NdLynn]. Non ho scritto le parole della nenia
perché in realtà non ce n’era una in particolare, però, c’è un però, l’idea e
il pezzo è stata cogitata-scritta sulle note della canzone degli Evanescence
‘Anywhere’…ora vi chiederete come una metallara come la sottoscritta possa
avere e ascoltare una canzone del genere?! Beh, me lo sono chiesto tante volte
anche io e alla fine ho scoperto che alcune delle loro canzoni sono per me di
forte ispirazione…ovviamente anche quelle rock e metal, ma ci vedete un Fred di
5 miseri anni che si addormenta con il sottofondo di Seek&Distroy dei
Metallica? -.- io no!
Vabbé ma passiamo alle recensioni và!
Sasha: ^///^ grazie, troppo
gentile…ok, magari la storia non finirà fra un miliardo di anni, mancano ancora
un po’ di chap, a dirla tutta non tantissimi, ma nemmeno pochi! Tu goditi sti
due monelli versione mini e fammi sapere ^.-!
Angèle87: Carissima !!!!
Allora, punto primo, la tua fic nuova: Feels Like Home…STUPENDA!!! Lo so, lo
so, chiedo venia per non avertela recensita, ma mi collego oramai una volta
ogni mille anni, e faccio appena in tempo a scaricare le nuove fic e a
chiudere!!! Ma non potevo non farti i complimenti…giuro ha preso una piega
fantastica e non si vede tutti i giorni una fic con il PoV di
Hermione-so-tutto-io-Granger…fantastico, sono rimasta a dir poco rapita à *-* sblink sblink …per
non parlare del finale a sorpresa, dio che storia stupenda!!! Voto 10 elevato
alla più infinito! Bellissima!!!
Per quanto riguarda i gemelli, tranquilla,
torneranno sexy e a appetitosi come prima…si spera…ma credo proprio che almeno
George sicuro se non voglio che Alicia mi seghi le manine con un’affilata sega
da boscaiolo canadese…
Bryn:
Affidarti Fred e George piccoli Bryn?!….mmm mi sa che mi diventi
pedofila…meglio evitare, anche perché se finisci in galera ti avrò sulla
coscienza…finché si tratta dei gemelli da grandi, non sorgono problemi (per
me…per Alicia sicuramente, e per Angelina…forse)…guarda, ora come ora, fossi in
te (ma anche in me -.-‘’) visto che i due picci-Weasley non me li potrei fare, ripiegherei sul
grande ( o meglio SUI grandI…che vogliamo lasciare Charlie tutto da solo,
povero tocco di manzo?!) tanto grosso modo dovrebbe avere…24 anni? Boh, dovrò
fare un rapido calcolo, e ti farò sapere…cmq, anche se ne avesse 29 me lo farei
con tanta, tanta simpatia!!!
Cleon Weasley: Ok
spero che cadendo dalla sedia tu non ti sia fatta troppo male, non me lo
perdonerei se una fedelissima delle mie schiere (ma sto parlando di lettrici o
di mangiamorte?! ^^’’) si facesse del male!! E magari dopo a causa di questo
male non mi può più recensire!!! Ommioddio sarebbe la fine!!! O ancora peggio si offende con me che l’ho
fatta cadere e smette di leggere!!! ;___________; noooooooo!!!! Non smetti di
leggere vero?! =°°°
Audrey: Sai,
credo anche io che Alicia abbia una vena di perfidia repressa, tesoro, hai un
ragazzo, che benedica, anche se al momento ha cinque miseri anni è un puccioso
della miseria e tu me lo tratti a pezza per i piedi, ma io chiamo il
C.A.M.P.P.W (Comitato Anti Maltrattamento Poveri Piccoli Weasley) e ti faccio
fare una chiacchierata con un paio di lettrici che avrebbero una gran voglia di
aprirti la faccia!!! Chiaro?! Immagino di si bwahahahaha…ok, Alicia se n’è
andata terrorizzata, vedremo se sui da una svegliata sta ragazza!!! Fred…lo
vedo bene per ora, ma nel caso dovesse succedere qualcosa, noi fedeli
allupat…sostenitrici di Fred, ci faremo avanti!!!
Selphie: Mmm, a
me sembra che Angelina si stia divert4endo un po’ troppo a fare la
baby-sitter…o forse si è divertito più Fred a fare il poppante?! °-°…non lo so,
in entrambe i casi so solo che qui ci si diverte un po’ troppo!!! Tutti in
punizione! No vabbé scherzo…Alicia ha ragione a non voler baciare un moccioso
di 5 anni, ma non doveva nemmeno fare la bastarda col biscotto però!!! Cavoli!
Si parla sempre del povero piccolo tenero George-sono-una-fogna-Weasley!!!
Yaya: *.*
Uuuuuhh nuova lettrice!!!! Bene
bene bene, allora, il tuo Baston…mi è arrivato un gufo proprio ieri che diceva
che se la sta spassando insieme a Katie sulle coste dell’Irlanda suppongo verso
la manica, dove dice che si sta allenando per entrare fra le riserve dei
Puddlemere United…io so che ce la farà, ma so anche che se si lascia prendere
la mano, implicando perciò un regime di vita che ha come unico obbiettivo il
QUIDDITCH, katie non regge il colpo e addio idillio amoroso!!! Comunque a me
sembra che le cose, almeno fra quei due vadano a gonfie vele, aspetto molte
altre recensioni, mi raccomando!
Felpy: ^///^ grazie,
grazie, troooppo buona! Effettivamente pensando agli sguardi cucciolosi di
Freddino (no veramente scotta! XD) e Giorgiuccio mi è venuta voglia di
appendere fuori casa un bel cartello con scritto A.A.A si adottano cuccioli
Weasley!!!
Isimbel: *-*
ommadonna quante novità!!! Ragazze mi state viziando, potrei farci l’abitudine
a tutte queste recensioni e chiedervene altrettante per ogni chap!!! Per non
parlare dei complimenti!! Vi ringrazio davvero infinitamente ma giuro che
davvero non sono niente di che, semplicemente mi impegno per rendere quello che
scrivo almeno leggibile!! é.è…il che di solito richiede una dose di
intelligenza superiore, ed ecco che qui subentrano le mie beta-reader, dovete
loro davvero tanto, lettrici!!!
George Weasley: GEORGINO!!!
Piccino di zia,
vuoi la febbre?! No dai, vedrai che presto la tua Aly si accorgerà degli enormi
ormoni, che ormai raggiungono le dimensioni di una pluffa, che ti girano
intorno e saprà porvi rimedio, tranquillo!!
Dada90: O.O
ohi ma che è oggi?! Tutta sta gente, c’è pienone!!! Hanno aperto le gabbie
ragazzi! Spero solo che tutta questa bella gente recensisca anche i prossimi
chap, o potrei deprimermi e di conseguenza non scrivere per molto molto
tempo…no vabbé scherzo, io scrivo prima per me stessa e poi per chi ha il
dispiacere di incappare in tale orrore partorito dalla mia testolina bacata…O.o
ommadonnina, una scrittrice famosa?! Se, come o, diciassette anni di trip
mentali semmai!!! Nessuno mi aveva mai dato della scrittrice famosa! ^^ mi sto
gasando! No, comunque, definire me una scrittrice famosa sarebbe un insulto
alla categoria, io sono solo una matta disegnatrice che ha deciso di mettersi
in gioco anche nella scrittura…ah, e non dimenticare che presto (oddio si fa
per dire…) ci saranno nuovi disegni in arrivo ^^’…mi farebbe piacere se tu li
commentassi.
Aredhel:
Un’altra faccia nova?! Ma, ragazzi, sono diventata d’un tratto molto famosa? E’
una sensazione stupenda comunque vedere tante recensioni!!! Mi commuovo!!!
Grazie ancora per leggere questa storia, se possiamo definire tale quest’affronto
alle opere della Rowling, è sempre una grande soddisfazione sapere che i propri
sforzi vengono apprezzati…ah, non ti assuefare troppo, le mie storie sono come
le sigarette, nuocciono gravemente alla salute…soprattutto quella mentale!!!!
Pea: °-° Lynn
esce da sotto al tavolo dove si era nascosta insieme ad Alicia tremante…soi
guarda intorno con aria circospetta…bene Josephine se n’è andata, la bionda
cacciatrice dei Grifondoro è salva e con lei anche l’autrice…ok, Alicia ha
imparato la lezione e saprà rimediare ai suoi errori vero?! VERO?!?!?
Si…ovviamente, altrimenti la faccio morire alla prima battuta del prossimo chap
(muahahahah)…George è salvo, con la pancia piena e gli ormoni sedati, sei
contenta Pea? Josephine? Sai pisellino…ho come l’impressione che altro che
Stress Magico, la febbre gli sia venuta per colpa della terza di Angelina, che
ignara di tutto se lo spupazza a dovere (e alla fine del chap viene pure
giobbata da Baby Fred ^^’’’)…spero che Scaruccio tuo non faccia di queste
cos…scherzavo, le fa le fa…ma tralasciamo queste inutili sottigliezze sperando
di sopravvivere anche alla recensione di
questo chap…
Ale: Carissima
Ale, vuoi proprio sapere da dove mi vengono queste idee?! Beh, se devo essere
sincera me le sogno la notte! Lo giuro, nel vero senso della parola me le sogno
la notte…sono matta da legare, lo so, lo so…Lee, lo so, povero il nostro
cronista…a dirla tutta ho analizzato a fondo la situazione, ed essendo questa
storia creata per descrivere solo le coppie della squadra Lee, c’azzecca
davvero poco…però questo non vuol dire che il mio buon cuore non possa
prevedere un paio di sub chapter o una one shot sul caro moretto…ho già un paio
di ideuzze interessanti, ma certo non vi leverò la sorpresa!!! ^^…Yian, Bill…a
dirla tutta considero sti due i personaggi più carismatici di tutta la storia,
nulla togliendo ai gemelli, ma davvero quei due sono, come direbbe Angelina,
due esemplari perfetti di Maschi Fuoriserie!!! Grazie per la mega recensione, e
stai attenta che ne voglio una più lunga questa volta XP!!!
Mira’82: …spero
ne sia valsa la pena anche questa volta é.è’’!
Luna Malfoy: Lynn
si tappa le orecchie al suono dell’ennesima porcata dence o chissacché che Luna
canticchia ignara degli effetti cancerogeni che possono provocare sulla
sottoscritta! Hai finito? Bene, meglio così! E finalmente le fregole di
Fred prendono il sopravvento su di lui
e sul suo cervellino piccino e coccolino…come vedi il porcello formato
tascabile è perfettamente guarito…oddio non vorrei che con la storia del
massaggio gli sale di nuovo la febbre sennò son cavoli amari…Come va col
McPhee? Quali novità dopo l’Harry Meal? Non vedo l’ora di gustare qualche altro
succulento bocconcino…e collezionare qualche altro…errr…pupazzetto ^.- se
veghemo!!!
Un commento non costa
niente e aiuta l’autore a scrivere meglio.
Segui la freccia….
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