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Autore: Lynn Wolf    01/08/2004    14 recensioni
Vi siete mai chiesti cosa accadrebbe se un portiere, nonché capitano di squadra, e una delle sue cacciatrici si scoprissero innamorati l'uno dell'altro?!? E se questo non fosse che uno degli amori vissuti su di un campo di Quidditch!? Bene, io mi sono posta questa domanda e questo è quello che ne è venuto fuori...
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Amori sul campo di Quidditch

Amori sul campo di Quidditch

-13-

 

“Fred…Fred ha la febbre alta!!”

 

L’attenzione di tutti, nel salotto della Tana, era stato catturato dalla figura di Angelina, che stringeva fra le braccia il piccolo Fred, rosso in volto e tremante. Subito mamma Weasley aveva lasciato la sua posizione davanti all’antidoto, per realizzare le condizioni effettive del bambino. Aveva posato premurosa una mano sulla fronte di quello e aveva assunto un’aria molto preoccupata.

 

“Hai ragione è molto alta…accidenti, dicevo io che stava andando tutto troppo bene! Con una regressione del genere!” aveva mormorato angosciata.

 

“In che senso Signora, lei sapeva che a Fred sarebbe venuta la febbre?” aveva mugolato Angelina con ancora il fagottino rosso fra le mani.

 

“Oh beh, non proprio cara, ma comunque speravo non succedesse niente! Devi sapere che quando si effettuano dei cambiamenti biologici sostanziali, per mezzo di una pozione, un filtro o quant’altro, si potrebbe verificare uno scompiglio delle normali funzioni, che si manifesta in vari modi…viene chiamato Stress Magico, può essere mal di pancia, o una leggera influenza…o febbre molto alta.”

 

“Capisco, ma non è grave vero?”

 

“Oh, no, dura al massimo ventiquattr’ore se curato come si deve, ma così non posso somministrargli l’antidoto, rischierei di peggiorarne le condizioni. Povero il mio piccolo Fred…ora ci pensa la tua mamma a curarti! Per piacere cara, potresti portarlo di sopra nella sua camera da letto? Fallo coricare e…Ginny, prendi una coperta più pesante e accompagna Angelina per favore.” Detto questo la donna aveva scostato con fare materno la frangetta dalla fronte calda del figlio e l’aveva guardato teneramente.

 

La mora si era diretta verso la stanza dei gemelli, accompagnata da Ginevra. Entrate nella camera, riordinata e pulita dal casino del pomeriggio dagli esperti tocchi di bacchetta di Bill e Charlie, avevano sistemato il piccolo Fred sul suo letto –quello di fronte alla porta- e mente Ginny prendeva alcune coperte pesanti dall’armadio, Angelina si era preoccupata di mettergli il pigiama (quello da sedicenne, che essendo enorme lo teneva bello caldo). L’avevano coperto con tre strati di piumoni, ma il piccolo ancora tremava visibilmente, respirando a fatica.

Dopo poco era arrivata Molly, che con l’aiuto della magia aveva portato su un vassoio, incantato e fluttuante, una tazza fumante di una strana medicina dall’odore pungente, un bicchiere pieno di un intruglio azzurrino, e altri farmaci, stringendo tra le mani un catino d’acqua e aceto, con a mollo una pezza.

 

“Bene, l’avete coperto a sufficienza. Ora, Fred, da bravo devi bere questo.” Gli aveva mormorato sedendosi sul bordo del letto, aiutandolo a sollevarsi dolcemente e porgendogli la tazza fumante. Il bimbo bevendo, aveva strizzato gli occhi schifato -doveva essere davvero disgustosa- ma l’aveva buttata giù tutta. Quindi gli aveva somministrato alcune capsule color verde acido e un cucchiaio ricolmo di alcune gocce rosse. Infine gli aveva passato il bicchiere col liquido azzurrino, che avevano scoperto essere una sorta di ‘premio’ dal sapore zuccherino.

Finite queste operazioni la madre lo aveva rimesso sotto le coperte al caldo, misurando la temperatura con la bacchetta…39,8.

Gli aveva schioccato un bacio e quindi aveva sussurrato

 

“Angelina cara, non c’è bisogno che resti qui, ci penserà Ginny a fargli i bagnoli, tu puoi scendere giù con gli altri, fra un po’ faremo ritornare George normale, prima che si becchi la febbre anche lui.”

 

Ma la ragazza aveva scosso il capo mormorando parole che sorpresero perfino lei stessa.

 

“Se non le spiace, vorrei occuparmi io di Fred…ci penserò io a bagnargli la fronte.”

 

La donna l’aveva guardata un attimo, quindi sorridendo gentilmente si era chinata sulla bacinella d’acqua e mormorando ‘Refrigero’ con un colpo di bacchetta, aveva raffreddato ulteriormente il contenuto. Poi, richiamata la figlia era scesa al piano di sotto chiudendosi la porta alle spalle e lasciando Angelina da sola col piccolo malato.

 

Aveva strizzato il pezzo di stoffa, facendo sgocciolare bene, quindi glielo aveva posto sulla fronte febbricitante, osservando l’espressione del bimbo rilassarsi, sotto l’effetto benefico del fazzoletto fresco. Aveva sorriso dolcemente, accarezzandogli una guancia morbida, congestionata dalla febbre. Si era seduta accanto al letto, su un piccolo sgabello di legno, continuando a vegliare il bambino, rinfrescandogli puntualmente la pezzuola sulla fronte. Sembrava ancora più minuscolo sotto tutte quelle coperte, una graziosa palletta rossa, che respirava a fatica. Gli aveva spostato delicatamente qualche ciocca color sangue dalla fronte, tornando ad accarezzargli il visino addormentato.

Poi, inaspettatamente, sfilandogli la pezza bagnata, si era chinata su quel frugoletto e gli aveva scoccato un bacio gentile, sulla fronte umida, e senza nemmeno rendersene conto, aveva sentito una lacrima salata solcarle il volto, morendo sul lenzuolo candido.

 

E ora? Cosa le stava succedendo? Perché piangeva? Che strana reazione! Non c’era nulla per cui piangere, eppure lei aveva una gran voglia di farlo, e quelle goccioline salate sembravano non avere niente di meglio da fare che rotolarle giù dalle guance…si era affrettata ad asciugarle, ma quelle, imperterrite continuavano il loro percorso, e di lì a poco si era ritrovata a singhiozzare con la testa sulle braccia, appoggiata al letto.

 

 

***

 

 Aveva freddo, un freddo tremendo, tremava! Eppur sentiva come se dentro stesse bruciando! Si era addormentato sul petto della sua Angelina, beatamente coccolato dalla creatura che su tutte avrebbe desiderato gli riservasse quel trattamento. Eppure adesso aveva un freddo immenso, gli bruciavano i polmoni e aveva la testa pesante.

Aveva aperto un secondo gli occhi, esortato dalla voce di sua madre, quindi aveva bevuto una schifezza che più schifezza non si può. Sapeva di…di…beh sapeva che faceva davvero schifo, e pure quell’altra cosa nel cucchiaio era abbastanza vomitevole!

Ma alla fine, come ogni volta quando stava male da piccolo sua mamma gli aveva fatto bere quello sciroppo dal sapore dolciastro, che aveva coperto il gusto delle altre schifosaggini.

Adesso poteva dormire tranquillo, ne aveva una gran voglia…si sentiva così stanco…Oh! Che bella sensazione, qualcuno gli aveva messo una roba umida sulla fronte…che piacevole frescura!

Il tocco di una mano morbida sulla sua guancia…chissà chi era che gli riservava tutte queste attenzioni…quasi avesse paura di romperlo o di svegliarlo…avrebbe dovuto aprire gli occhi e ringraziare…ma era troppo, troppo, troppo stanco e gli occhi erano davvero pesanti.

Aah che sollievo quel coso freddo sulla fronte! Si sentiva quasi meglio…

 

…poi un bacio, lieve, leggero sulla fronte…

 

Chi sei? Perché fai tutto questo per me? Vorrei ringraziarti, ma anche aprire gli occhi mi esce difficile…sono così stanco, però ti sono davvero grato per tutte le premure che ti stai prendendo…

 

Con uno sforzo sovrumano aveva aperto appena gli occhietti lucidi, annebbiati dai fumi della febbre…una macchia scura, appoggiata a pochi centimetri da lui…Angelina…

 

Oh, ma allora sei tu che mi stai curando! Che bellezza, curato dalla mia Angelina!!! Quasi quasi non voglio che se ne vada più la febbre!…e adesso? Perché piangi? No, ti prego, non piangere! Sei così bella quando sorridi! Ti supplico asciugati gli occhi e sorridi, perché a vederti così mi metto a piangere anche io!

 

Raccogliendo tutte le forze, aveva sollevato la manina da sotto le coperte, e l’aveva alzata, tremante verso la ragazza, che ancora piangeva.

 

Aveva sentito un tocco leggero, qualcosa posarsi delicato sulla sua testa…aveva alzato lo sguardo, con gli occhi ancora gonfi di lacrime e le guance bagnate…e l’aveva vista, la piccola manina di Fred, tentennare, posarsi sulla sua guancia rigata…era calda la mano del bimbo, e insicura…stava facendo un sforzo enorme per quella semplice carezza. E aveva sentito quel sussurro

 

“Non….pian…ere…”

 

E aveva visto quel sorrisetto abbozzato. La stava consolando!!! Nonostante avesse cinque anni e la febbre alta, quel bimbo la stava consolando! Era lei che si sarebbe dovuta prendere cura di lui, e non viceversa!! Si era asciugata in fretta le lacrime, e gli aveva regalato il sorriso più dolce che avesse mai tirato fuori. Aveva preso fra le sue, la manina bianca di Fred, che adesso sorrideva contento, anche se con gli occhi socchiusi. E gli aveva sussurrato a sua volta

 

“Vedi…non piango più Fred…”

 

un altro sorriso, un altro sussurro proveniente da quel corpicino accaldato

 

“Sei…bella…quando…sorridi”

 

Adesso aveva ancora più voglia di piangere! Ma che cosa le stava succedendo! Si era rammollita ecco cosa! Si era avvicinata di più all’orecchio del bambino e gli aveva soffiato

 

“Hey piccoletto, devi guarire in fretta! Io non mi diverto se tu te ne stai qui, hai capito, quindi devi ritornare al più presto grande! Voglio divertirmi ancora con te!!! Va bene?”

 

Fred aveva accennato un timido sì con il capo, sul viso un’espressione felice, beata, tranquilla.

Gli aveva cambiato di nuovo il panno sulla fronte, e gli aveva stretto la manina, continuando ad osservarlo mentre dormiva placidamente.

 

 

***

 

“Bene George, adesso vieni qui e bevi questo”

 

La signora Weasley aveva porto al figlio un cucchiaio con dentro undici gocce di contravveleno. Il bambino, vestito con gli abiti giganteschi da sedicenne –perché non fa piacere ritornare normali con addosso i vestiti di undici anni prima!- aveva trangugiato l’intruglio; stranamente questa volta non c’erano stati né conati, né spasmi, solo la sensazione di diventare più grande!

Il corpo si era allungato, le gambine nodose si erano trasformate in fasci di muscoli e cosce d’acciaio, le braccia esili avevano lasciato il posto a bicipiti e tricipiti scolpiti, le forme paffute della sua infanzia si erano trasformate nel petto tonico e negli addominali da sedicenne, infine le guanciotte più volte torturate dalla sua ragazza quel pomeriggio, erano diventate le geometrie regolari degli zigomi e delle guance maschie. Si era guardato le mani, non più quelle manine cicciottelle da pupetto di un lustro, ma mani grandi e forti da ragazzo. Aveva intravisto il proprio riflesso nello specchio del salotto. SIIIIIIIIII era di nuovo un sedicenne figo!!! Il tocco di manzo adorabile che voleva essere!!! Uau!!! Un’ultima controllatine ‘là sotto’ –non si sa mai, che disgrazia atroce voglia, sia ritornato tutto normale e gli sia rimasto il fratellino minore da moccioso di cinque anni- tutto a posto anche sul fronte ‘interno mutande’!!! Stupendo!!!

 

Aveva schioccato un bacio a sua madre, promettendole di non sperimentare mai più niente su se stessi, se non dopo averne verificati gli effetti letali o meno!

Quindi presa per mano Alicia l’aveva trascinata su per le scale, urlando ad una Ginny decisamente scioccata un:

 

“Siamo in camera tua, dobbiamo parlare in privato!! Non ti dispiace, vero, se la usiamo per un po’?!”

 

a cui la ragazza aveva risposto un “No…non c’è problema…” alquanto perplesso.

Appena si furono chiusi dietro la porta della camera, George fece quello che si era prefisso di fare non appena aveva realizzato la fregatura dell’avere cinque anni: aveva ricoperto Alicia di baci! L’aveva spinta contro la porta della camera e l’aveva baciata con una passione travolgente! E senza troppe cerimonie le stava già infilando le mani sotto la maglietta!

 

“George! George, tesoro, non mi sembra il caso…”

 

aveva sospirato la bionda ancora contro le labbra chiare del ragazzo.

 

“Ah no?!…signorina Spinnett, questa è la sua punizione per avermi allontanato quando io cercavo di fare pace con lei, trattandomi come un moccioso! Ora dovrà rimediare…hehehe!” aveva ridacchiato sadicamente il rosso, scendendo con le labbra sul collo della giovane.

 

“Ma…amore, tu ERI un moccioso!! Insomma sarei parsa una pedofila!!” aveva mugolato quella, tentando di resistere, inutilmente visto che subito dopo si era lasciata scappare un gemito di piacere.

 

“Beh, adesso ho sedici anni e tu non passi per una pedofila…e noi dobbiamo ancora fare pace come si deve!!!” le aveva sussurrato il ragazzo giocherellando con una ciocca di capelli biondi a pochi centimetri dall’orecchio della proprietaria. Quindi aveva lasciato perdere il ciuffetto e aveva passato la punta della lingua lungo tutto il collo della giovane fino a quando no aveva toccato il bordo della maglietta.

 

Quello era troppo!!! Ommadonna, e se li avessero beccati?! Trovarli mentre amoreggiavano selvaggiamente nella camera di SUA SORELLA!!! In casa dei SUOI GENITORI!!!

Alicia si stava perdendo in clamorose paranoie da ruzzata, combattuta fra la paura di essere tanati in pieno e quella di continuare quello che il suo ragazzo aveva iniziato, e proseguito in modo egregio…quando aveva sentito la mano di George infilarsi ‘casualmente’ sotto la sua maglietta, arrivando al gancetto del reggiseno. Prima che riuscisse a fare qualsiasi cosa, la ragazza gli aveva afferrato un lembo della maglia e lo aveva trascinato a terra di peso –facendosi anche un po’ male- prendendo in mano la situazione.

George l’aveva lasciata fare quando lei gli aveva bloccato i polsi sul pavimento, godendo come un matto quando aveva sentito la lingua del suo ghiaccioletto sexy ripetere quello che poco prima aveva fatto lui, sul suo collo. Le aveva quasi agganciato una natica, e lei quasi sfilato la maglietta quando avevano sentito dei passi salire le scale. Si erano fermati di colpo, rialzandosi in fretta e aggiustandosi alla bell’e meglio. Quindi, rossi in volto erano usciti dalla camera di Ginny, solo per vedere la piccola scrutarli con un sorrisetto furbo in volto, e sorpassarli entrando in camera. Si erano rivolti uno sguardo della serie NonAvràSentitoTutto?! Quindi era stata Alicia a suggerire di andare a vedere come stesse Fred.

 

Erano entrati silenziosamente nella camera dei gemelli, trovando Angelina accoccolata sulle braccia che stringeva la manina del piccolo, osservandolo mentre dormiva. Quando li aveva visti era scattata spaventata, poi, riconoscendoli aveva sussurrato cercando di non svegliare il bimbo

 

“Credo che gli sia scesa un bel po’ la febbre…adesso respira molto meglio.”

 

La bionda aveva sorriso annuendo col capo. E rivolgendo uno sguardo al letto occupato.

George, invece, con la grazia di una motosega si era avvicinato al letto, e sedutosi sullo sgabello aveva iniziato a stuzzicare il bambino che ci dormiva, infilandogli le dita nelle orecchie, tappandogli il naso, punzecchiandolo un po’ dappertutto. Dopo un po’ di mugoli infastiditi, Fred, seccato si era girato dalla parte di suo fratello e gli aveva grugnito un “Che cazzo rompi deficiente!! Non vedi che sto soffrendo!!!”, al che George aveva esordito un convinto “Si, gli si è abbassata la febbre!”.

“George!! Lo hai svegliato! Poverino, non vedi che sta male!!” lo aveva ripreso la ragazza dalla chioma color dell’oro, mentre Angelina assisteva allibita alla scena.

E George imitando la vocina acuta di una ragazza l’aveva canzonato “Oh, si povero piccolo Fred, ha la bua!!! Su, vieni qui che ti do un bacino e ti passa tutto!!!” tentando poi di schioccargli un bacio, nonostante le proteste del fratello che schifato stava scalciando a destra e a manca ululando “Aaaaaaaarghhhh maniaco!!! Mollami!!! Bleargh che schifo!!! Lasciami in pace finocchio!!! Brutta checca isterica non mi toccare!!!”

 

La scenetta fu interrotta dall’arrivo della signora Weasley, che aveva portato una tazza di brodo per Fred e veniva ad avvertire che la cena era in tavola. Dopo aver misurato la temperatura del malato, scesa a 37,7, gli aveva somministrato nuovamente la tazza dal contenuto fumante con l’odore acre e il sapore schifoso, intimandogli di riposarsi un po’. Così, dopo un veloce cambio di pigiama -visto che il precedente era sudato fradicio- e alleggerito il letto di un paio di coperte, gli aveva lasciato la tazza di brodo accanto uscendo dalla stanza, seguita dagli altri tre ragazzi.

 

Dopo cena, i tre sedicenni, erano nuovamente tornati a far compagnia a Fred chiacchierando con lui allegramente del più e del meno fino a quando non era arrivata l’ora di dormire…peccato che Fred non ne volesse sapere di tornare a letto, ora che si sentiva meglio voleva passare un altro po’ di tempo con Angelina, la quale però non era affatto d’accordo!

 

“Fred, non fare i capricci, hai ancora febbre e devi dormire!”

 

“No, no, no! Non ho sonno!!! Voglio rimanere un altro po’ sveglio!!!”

 

“Uff…cosa devo fare con te?!” aveva mormorato con una punta di disperazione nella voce la ragazza.

“Ghe he he cantagli una ninna nanna, magari il pupo si addormenta!!! Non è vero pucci pucci?!” lo aveva sfottuto il fratello.

La reazione questa volta fu ben diversa dalle altre, infatti, illuminatosi, il piccoletto aveva trillato un giogioso “Sì!! Una ninna nanna!!!”.

George era quasi caduto dal letto per lo shock! Non è che suo fratello si era del tutto rincretinito diventando piccolo?! Ommadonna, pure la ninna nanna!!!

Poi però aveva subito intuito il gioco a cui stava giocando quel pervertito di cinque anni. Infatti, come se fosse la cosa più normale del mondo, si era sistemato in grmbo alla mora cacciatrice, avvolto in un caldo piumone, la quale, senza fare una piega l’aveva stretto a se, sistemandogli la frangetta. Quindi aveva miagolato un pensieroso “Mmm…che ninna nanna conosco? Vediamo, vediamo…Alicia, tu che sei brava a cantare, ne ricordi qualcuna?”

La biondina, anche se leggermente sorpresa dalla domanda aveva annuito timidamente sciorinando “Si…mia mamma me ne cantava sempre una…fa più o meno così…” detto questo ne aveva intonato il motivetto. Anche Angelina parve illuminarsi.

 

“Ah, me la cantava anche la mia!!”

 

Così entrambe le giovani cominciarono ad cantare la nenia, la voce dolce e modulata di Alicia si mescolava a quella più bassa e calda di Angelina…era una piacere ascoltarle…piano piano, Fred, cullato dalla sua Angelina cominciava a scivolare fra le braccia di Morfeo, ninnato dalle parole soavi delle due giovani.

 

Vorrei che questo momento non finisse mai…qui, fra le braccia della mia Angelina, si sta così bene, riscaldato dal calore del suo petto, riesco a sentire il battito del suo cuore…chissà se un giorno, lì, ci sarà un po’ di spazio anche per me…mi piacerebbe tanto poterla baciare…anche se ho solo cinque anni, adesso…dio quanto ti amo…se solo tu riuscissi a capirlo…la mia dolce Angelina, bellissima pantera…beato chi riuscirà a catturarti…vorrei poter essere io quel qualcuno…peccato che al momento ho solo cinque anni…ti amo Angelina…non puoi nemmeno immaginare quanto.

 

Lentamente la melodia si spense, e la giovane moretta sistemò sotto le coperte il bimbo, profondamente addormentato, rivolgendo un sorriso alla sua amica, che stava accarezzando la chioma sanguigna del fratello, steso sul letto, con la testa poggiata sulle sue gambe…anche lui profondamente addormentato.

Dopo avergli schioccato un bacio, svegliandolo gentilmente lo aveva salutato, augurandogli la buona notte uscendo dalla stanza dirette verso la propria camera.

Si erano addormentate subito, provate dalla giornata –non proprio tranquilla- che avevano passato…non male come primo giorno…chissà i prossimi!

 

 

***

 

Era stata svegliata dal canto del gallo. Mezza addormentata aveva dato un’occhiata fuori dalla finestra, il sole era appena sorto ed era ancora molto presto. Si era passata una mano nella folta chioma dai riccioli color pece, sbadigliando sonoramente. Accanto a lei Alicia dormiva beata, acciambellata a mo’ di gatto. Nel lettino lì a fianco, Ginny si era rigirata sotto la sottile copertina di cotone, sospirando e continuando a sognare tranquilla.

Si era guardata un attimo intorno. La stanzetta era appena illuminata dai pallidi raggi del sole che filtravano attraverso le tendine della finestra, e lei non aveva già più sonno. Era scesa silenziosamente dal comodo giaciglio, facendo attenzione a non svegliare le altre due, quindi si era diretta verso il bagnetto attiguo e si era lavata. Aveva voglia di vedere come stava il piccolo, tenero Fred…era prestino…sicuramente stava ronfando.

Si era vestita velocemente, infilando un paio shorts in denim e un top nero con la scritta Wizard’s Blood in rosso, a mo’ di sangue che cola, corredata di vari strappi decorati con numerose spille da balia di diverse dimensioni e con un ampio scollo che le lasciava una spalla scoperta.

Era uscita cautamente dalla camera da letto, scendendo quatta quatta le scale, cercando d fare il minimo rumore per non svegliare gli altri. Era arrivata in punta di piedi davanti alla camera dei gemelli. L’aveva aperta, pian pianino, senza far cigolare i cardini, silenziosa come un gatto, e vi aveva sbirciato dentro. La prima cosa che notò fu il letto di Fred…VUOTO! Poi, aveva sentito degli strani colpi, una vocetta acuta e dei guaiti infastiditi.

Ma che cavolo stava succedendo?

Senza troppi preamboli aveva spalancato la porta entrando, trovandosi di fronte a ad una scenetta a dir poco comica.

 

C’era il piccolo Fred –completamente guarito a quanto vedeva- che, seduto a cavalcioni  sullo stomaco del gemello, il quale tentava di continuare a dormire, lo stava prendendo a cucinate in faccia, rincretinendolo a suon di “Sveglia…sveglia…sveglia…e svegliati, svegliati!!!”

Quando il cucciolo si era accorto della presenza della ragazza, aveva bloccato il cuscino a mezz’aria, e rallegratosi era sceso dalla posizione in cui si trovava, accompagnato da un sonoro SGRUNT di George, che si era rigirato dall’altra parte, immergendosi nel bozzolo di coperte. Il bimbo era corso pimpante verso Angelina cinguettando un allegro “Angie!!!” abbracciandole le gambe, altezza massima a cui arrivava. La ragazza, intenerita, lo aveva sollevato in braccio, e sedutasi sull’unico letto vuoto gli aveva misurato la febbre, compiacendosi nello scoprire che il pupo era sfebbrato.

 

“Hey scricciolo, come mai sei già sveglio a quest’ora?” gli aveva chiesto stringendo di più a se il pargolo e cominciando ad accarezzargli i capelli fulvi.

Da parte sua il bimbetto, con sua somma gioia aveva immerso la faccia in quel davanzale morbidissimo, mormorandoci un “Perché non vedevo l’ora di vederti!”.

A queste parole Angelina non seppe se mettersi a ridere o preoccuparsi seriamente…optò per la prima e ridacchiando sommessamente si rivolse al frugoletto dicendogli “Ah, ora capisco…ti devo cantare un’altra ninna nanna per farti addormentare?”. Di tutta risposta l’altro si fece serio, e le rispose con un altrettanto serio “No, dormi con me.”

 

La mora sbattè un paio di volte le palpebre, visibilmente scioccata. Il pupetto rincarò “Mi basta tu resti con me. Dai Angelina, dormi con me fino a quando non si svegliano gli altri…ti prego!”

La ragazza non sapeva che fare…era pur vero che aveva davanti solo un piccoletto puccioso di neanche un lustro, ma era altrettanto vero che quel piccoletto puccioso di neanche un lustro era il suo amico Fred!!!

Il suddetto notando quel tentennamento nella cacciatrice, aveva tirato fuori la sua arma micidiale: lo sguardo da cucciolo-in-via-d’estinzione-della-serie-adottami-adottami-adottami. Come prevedibile era stata immediata la decisione di dormire col piccolo batuffolo.

Sconfitta da un paio di occhioni cerbiattosi, si era stesa sul letto, accanto al rosso, che infilatosi sotto le coperte, le si era accoccolato contro, proprio come un gattino in cerca di coccole e calore…non aveva molto sonno, ma aveva iniziato ad accarezzargli i capelli color del sangue, osservandolo. Piano piano, quel gesto si rivelò molto rilassante, soporifero a dire il vero, tanto che la mora si riaddormentò profondamente.

 

Anche se gli aveva chiesto di ‘dormire’ Fred era rimasto sveglissimo tutto il tempo. A parte che non avrebbe comunque potuto chiudere occhio, primo perché non aveva affatto sonno, secondo perché con quella meraviglia accanto non avrebbe potuto farlo nemmeno volendo…e lui non VOLEVA dormire, ora che ne aveva l’occasione voleva rimanere sveglio tutto il tempo ad osservarla, cercando di imprimere nella sua mente ogni singolo dettaglio.

Quando si era accorto che le carezzine sulla testa erano cessate, cautamente si era girato dall’altra parte, accorgendosi che la giovane dormiva. L’aveva studiata attentamente, prima con lo sguardo, poi con il tatto, azzardando delle delicate carezze con le manine paffute. Le aveva sfiorato le guance morbide, la fronte liscia, le labbra carnose…e lì, non ce l’aveva fatta…che quella pozione gli avesse ridotto, oltre che gli anni anche la volontà, facendola diventare proprio come quella di un bimbo curioso? Fatto sta, che quando aveva passato quel suo ditino bianco sulla curva morbida delle labbra, era prevaricata la curiosità da bambino di cinque anni più che il buonsenso da sedicenne…aveva avvicinato il visetto a quello della ragazza, era talmente vicino che poteva contare ogni lunga ciglia sulle palpebre chiuse. Aveva chinato leggermente il capo su un lato, aveva tratto un profondo respiro…aveva chiuso gli occhi…e con estrema, esasperante lentezza aveva annullato la distanza fra i loro visi.

Le aveva posato un bacino, piccolo, piccolo su quelle belle labbra. Un bacio veloce, pauroso. La sua bocca, troppo piccina, aveva per un attimo sfiorato quella della persona per cui avrebbe fatto qualsiasi cosa. Aveva cinque anni, era piccolo…e maledettamente felice! Il moccioso più felice dell’intero pianeta!

 

AVEVA BACIATO ANGELINA!!!

 

Avrebbe voluto urlarlo al mondo intero, con tutto il fiato che aveva in corpo! L’aveva baciata, ed era stata la sensazione più meravigliosa della sua esistenza. Sentiva il cuore scoppiargli nel petto! L’aveva baciata! Ancora non ci credeva. Si era rituffato sotto le coperte, rossissimo in volto e in zona orecchie. Aveva baciato Angelina!!! Aveva tirato nuovamente fuori la testa. La ragazza dormiva ancora placidamente.

 

Era felice. Punto.

 

Aveva sorriso e si era steso di nuovo. Aveva chiuso gli occhi ripensando all’esatto momento in cui aveva sfiorato le sue labbra. Si era stretto maggiormente al corpo della giovane, l’aveva abbracciata, ed era morto di felicità quando lei aveva fatto lo stesso nel sonno, avvolgendolo con un suo braccio. Senza accorgersene si era riaddormentato cullato dal pensiero di quel bacio innocente, che aveva rubato alla creatura che popolava i suoi sogni.

Che bello avere cinque anni!!!

 

 

***

 

Le giornate alla Tana continuarono tranquille, dopo il primo movimentato giorno, Fred era tornato grande, ed entrambi i gemelli si erano beccati una luuuuuunga paternale dalla madre, ma a parte questo tutto filava liscio come l’olio.

 

Erano ormai arrivati a venerdì, quel pomeriggio il caldo era insopportabile, mai si era vista un’estate così calda per la Gran Bretagna. Le cicale frinivano impazzite e Angelina aveva trovato un po’ di fresco, appollaiata su un ramo dell’enorme albero nodoso dietro alla casa. Era un posticino davvero tranquillo quello, niente gnomi schifosi a rompere le palle, all’ombra della grande chima frondosa…e la visuale dall’alto non le dispiaceva affatto! In quel modo aveva il controllo di tutto il territorio sottostante.

Così appisolata sembrava davvero una pantera. Era stesa a pancia in giù, con una gamba a penzoloni dal ramo e l’altra piegata, un braccio a fare da cuscino e l’altro abbandonato ciondolante, vestita completamente di nero, ci mancavano solo coda e orecchie e chi l’avesse vista avrebbe pensato che i Weasley avessero per casa un enorme felino dal pelo nero…e terribilmente sexy.

Fred se la stava mangiando con gli occhi da ormai troppo tempo, spiandola dalla finestra della cucina, con in mano un biscotto, sospeso nel vuoto, a metà strada fra le fauci del rosso e il barattolo. In quel momento era entrato Bill in cucina, e gli aveva sfilato il frollino…l’altro non aveva fatto una piega.

Preoccupato dalla reazione, il maggiore dei Weasley, aveva aggrottato le sopracciglia e aveva cercato di intuire il perché di tanto beotismo…Angelina. Svelato l’arcano. Doveva sospettarlo! Aveva guardato di nuovo il fratello, perso in chissà quali fantasie, e scuotendo il capo si era detto che doveva dispensargli un paio di consigli da fratello maggiore e rimorchiatore matricolato.

 

“Fred…”

 

…niente…

 

“Fred!”

 

…macché…

 

“FRED!!!”

 

“Eh?!”

 

Si era svegliato grazie a dio!!! Ma guardalo, non si era nemmeno accorto di lui! E nemmeno che gli aveva giobbato la merenda!

 

“Perché non vai a parlarle?”

 

“A chi?!”

 

Sguardo fra il comprensivo e lo scocciato

 

“Agli gnomi che infestano il giardino! Ad Angelina! Razza di cetriolino sott’aceto!!”

 

“Ah…boh…non saprei che dirle!”

 

“Chiedile se vuole una massaggio!”

 

“Si, vabbé Bill, e poi cosa? Me la violento mentre le faccio uno schiatzu? Anzi sai che faccio, me la violento appena scende dall’albero, eliminiamo il massaggio! Anzi no! Ancora meglio! Me la sbatto direttamente sull’albero e la facciamo finita!”

 

“Brutta storia gli omoni fratellino! Comunque no, non te la violenti, le chiedi solo se vuole un massaggio…”

 

“E perché dovrebbe accettare?”

 

“Perché?! Perché?!?! Ma buon dio perché TUTTE le ragazze vorrebbero farsi fare un massaggio da un tocco di manzo! E lasciatelo dire, tutti i Weasley sono fatti a regola d’arte!”

 

“Tranne Perce…”

 

“No, lascia stare, anche Perce…altrimenti come si spiega che abbia una ragazza, carina per giunta, che sta ancora con lui?!”

 

“Se lo dici tu…allora…vado?!”

 

“Vai vai…”

 

“Vado…”

 

Detto questo, il minore dei due si era alzato deciso, ed era uscito nel cortiletto retrostante. Bill non si stava perdendo una mossa. Aveva visto il fratellino –non più tanto ‘ino’- avvicinarsi all’albero e chiedere qualcosa alla ragazza. Lei lo aveva guardato un attimo rispondendogli, ma da lì non riusciva a capire. Fred aveva di nuovo detto qualcosa che l’aveva fatta ridere -perfetto, le donne amano i tipi divertenti- e poi l’aveva aiutata a scendere dall’albero.

L’aveva vista sdraiarsi a pancia sotto per terra, quindi aveva colto uno sguardo di genuina felicità in suo fratello, che si era inginocchiato accanto a lei e aveva iniziato a massaggiarle le spalle.

 

BINGO!!! Ora poteva anche andarsene, tanto ormai era fatta. Già sapeva che quella sera ci sarebbe stata una coppia in più alla Tana…sempre che non arrivasse qualche Idiota con la I maiuscola a rovinare tutto!…ma no, dopotutto si vedeva un miglio che quei due stavano flirtando, chi avrebbe osato interromperli? George era in camera con la sua biondina –doveva ammettere che i fratellini avevano gusto in fatto di pulzelle-, i suoi erano insieme a Ginny e Ron a Diagon Alley, per fare compere e non sarebbero tornati prima di cena, Percy era al Ministero –grazie a dio- e Charlie stava o dormendo o studiando, ergo non si sarebbe mosso dalla sua camera nemmeno per andare al cesso!

E lui…beh lui la sua parte l’aveva fatta, adesso sarebbe scomparso per un po’…giusto il tempo che quei due avrebbero impiegato per capire che erano irrimediabilmente cotti uno dell’altra…

 

Ah, l’amour!

 

 

 

Continua…

 

 

 

^____________________________________^ ngeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee…hem hem…[Lynn si riprende dal capitolo assurdo che ha scritto.]

 

Bene, eccomi qui, dopo un altro chap fra il diabetico e una chiamata alla neuro…finalmente il piccolo Fred si prende una personalissima soddisfazione e al diavolo le buone intenzioni! Peccato che Angelina dormisse…o forse è meglio dire per fortuna! Mi sentivo in dovere di infilarci Bill nel capitolo perché, davvero è uno dei miei tanti personaggi preferiti e non potevo esimermi dal regalargli una particina, anche se piccola piccola, fondamentale! Il mio adorato fricchettone coi capelli lunghi! *ç*…

 

Riprendiamoci, riprendiamoci…ora, una nota davvero importante. La ninna nanna che Alicia e Angelina cantano. [No! Non tiro di coca ed è davvero una cosa importante! NdLynn]. Non ho scritto le parole della nenia perché in realtà non ce n’era una in particolare, però, c’è un però, l’idea e il pezzo è stata cogitata-scritta sulle note della canzone degli Evanescence ‘Anywhere’…ora vi chiederete come una metallara come la sottoscritta possa avere e ascoltare una canzone del genere?! Beh, me lo sono chiesto tante volte anche io e alla fine ho scoperto che alcune delle loro canzoni sono per me di forte ispirazione…ovviamente anche quelle rock e metal, ma ci vedete un Fred di 5 miseri anni che si addormenta con il sottofondo di Seek&Distroy dei Metallica? -.- io no!

 

Vabbé ma passiamo alle recensioni và!

 

Sasha: ^///^  grazie, troppo gentile…ok, magari la storia non finirà fra un miliardo di anni, mancano ancora un po’ di chap, a dirla tutta non tantissimi, ma nemmeno pochi! Tu goditi sti due monelli versione mini e fammi sapere ^.-!

 

Angèle87: Carissima !!!! Allora, punto primo, la tua fic nuova: Feels Like Home…STUPENDA!!! Lo so, lo so, chiedo venia per non avertela recensita, ma mi collego oramai una volta ogni mille anni, e faccio appena in tempo a scaricare le nuove fic e a chiudere!!! Ma non potevo non farti i complimenti…giuro ha preso una piega fantastica e non si vede tutti i giorni una fic con il PoV di Hermione-so-tutto-io-Granger…fantastico, sono rimasta a dir poco rapita à *-* sblink sblink …per non parlare del finale a sorpresa, dio che storia stupenda!!! Voto 10 elevato alla più infinito! Bellissima!!!

Per quanto riguarda i gemelli, tranquilla, torneranno sexy e a appetitosi come prima…si spera…ma credo proprio che almeno George sicuro se non voglio che Alicia mi seghi le manine con un’affilata sega da boscaiolo canadese…

 

Bryn: Affidarti Fred e George piccoli Bryn?!….mmm mi sa che mi diventi pedofila…meglio evitare, anche perché se finisci in galera ti avrò sulla coscienza…finché si tratta dei gemelli da grandi, non sorgono problemi (per me…per Alicia sicuramente, e per Angelina…forse)…guarda, ora come ora, fossi in te (ma anche in me -.-‘’) visto che i due picci-Weasley  non me li potrei fare, ripiegherei sul grande ( o meglio SUI grandI…che vogliamo lasciare Charlie tutto da solo, povero tocco di manzo?!) tanto grosso modo dovrebbe avere…24 anni? Boh, dovrò fare un rapido calcolo, e ti farò sapere…cmq, anche se ne avesse 29 me lo farei con tanta, tanta simpatia!!!

 

Cleon Weasley: Ok spero che cadendo dalla sedia tu non ti sia fatta troppo male, non me lo perdonerei se una fedelissima delle mie schiere (ma sto parlando di lettrici o di mangiamorte?! ^^’’) si facesse del male!! E magari dopo a causa di questo male non mi può più recensire!!! Ommioddio sarebbe la fine!!! O  ancora peggio si offende con me che l’ho fatta cadere e smette di leggere!!! ;___________; noooooooo!!!! Non smetti di leggere vero?! =°°°

 

Audrey: Sai, credo anche io che Alicia abbia una vena di perfidia repressa, tesoro, hai un ragazzo, che benedica, anche se al momento ha cinque miseri anni è un puccioso della miseria e tu me lo tratti a pezza per i piedi, ma io chiamo il C.A.M.P.P.W (Comitato Anti Maltrattamento Poveri Piccoli Weasley) e ti faccio fare una chiacchierata con un paio di lettrici che avrebbero una gran voglia di aprirti la faccia!!! Chiaro?! Immagino di si bwahahahaha…ok, Alicia se n’è andata terrorizzata, vedremo se sui da una svegliata sta ragazza!!! Fred…lo vedo bene per ora, ma nel caso dovesse succedere qualcosa, noi fedeli allupat…sostenitrici di Fred, ci faremo avanti!!!

 

Selphie: Mmm, a me sembra che Angelina si stia divert4endo un po’ troppo a fare la baby-sitter…o forse si è divertito più Fred a fare il poppante?! °-°…non lo so, in entrambe i casi so solo che qui ci si diverte un po’ troppo!!! Tutti in punizione! No vabbé scherzo…Alicia ha ragione a non voler baciare un moccioso di 5 anni, ma non doveva nemmeno fare la bastarda col biscotto però!!! Cavoli! Si parla sempre del povero piccolo tenero George-sono-una-fogna-Weasley!!!

 

Yaya: *.* Uuuuuhh nuova lettrice!!!! Bene bene bene, allora, il tuo Baston…mi è arrivato un gufo proprio ieri che diceva che se la sta spassando insieme a Katie sulle coste dell’Irlanda suppongo verso la manica, dove dice che si sta allenando per entrare fra le riserve dei Puddlemere United…io so che ce la farà, ma so anche che se si lascia prendere la mano, implicando perciò un regime di vita che ha come unico obbiettivo il QUIDDITCH, katie non regge il colpo e addio idillio amoroso!!! Comunque a me sembra che le cose, almeno fra quei due vadano a gonfie vele, aspetto molte altre recensioni, mi raccomando!

 

Felpy: ^///^ grazie, grazie, troooppo buona! Effettivamente pensando agli sguardi cucciolosi di Freddino (no veramente scotta! XD) e Giorgiuccio mi è venuta voglia di appendere fuori casa un bel cartello con scritto A.A.A si adottano cuccioli Weasley!!!

 

Isimbel: *-* ommadonna quante novità!!! Ragazze mi state viziando, potrei farci l’abitudine a tutte queste recensioni e chiedervene altrettante per ogni chap!!! Per non parlare dei complimenti!! Vi ringrazio davvero infinitamente ma giuro che davvero non sono niente di che, semplicemente mi impegno per rendere quello che scrivo almeno leggibile!! é.è…il che di solito richiede una dose di intelligenza superiore, ed ecco che qui subentrano le mie beta-reader, dovete loro davvero tanto, lettrici!!!

 

George Weasley: GEORGINO!!! Piccino di zia, vuoi la febbre?! No dai, vedrai che presto la tua Aly si accorgerà degli enormi ormoni, che ormai raggiungono le dimensioni di una pluffa, che ti girano intorno e saprà porvi rimedio, tranquillo!!

 

Dada90: O.O ohi ma che è oggi?! Tutta sta gente, c’è pienone!!! Hanno aperto le gabbie ragazzi! Spero solo che tutta questa bella gente recensisca anche i prossimi chap, o potrei deprimermi e di conseguenza non scrivere per molto molto tempo…no vabbé scherzo, io scrivo prima per me stessa e poi per chi ha il dispiacere di incappare in tale orrore partorito dalla mia testolina bacata…O.o ommadonnina, una scrittrice famosa?! Se, come o, diciassette anni di trip mentali semmai!!! Nessuno mi aveva mai dato della scrittrice famosa! ^^ mi sto gasando! No, comunque, definire me una scrittrice famosa sarebbe un insulto alla categoria, io sono solo una matta disegnatrice che ha deciso di mettersi in gioco anche nella scrittura…ah, e non dimenticare che presto (oddio si fa per dire…) ci saranno nuovi disegni in arrivo ^^’…mi farebbe piacere se tu li commentassi.

 

Aredhel: Un’altra faccia nova?! Ma, ragazzi, sono diventata d’un tratto molto famosa? E’ una sensazione stupenda comunque vedere tante recensioni!!! Mi commuovo!!! Grazie ancora per leggere questa storia, se possiamo definire tale quest’affronto alle opere della Rowling, è sempre una grande soddisfazione sapere che i propri sforzi vengono apprezzati…ah, non ti assuefare troppo, le mie storie sono come le sigarette, nuocciono gravemente alla salute…soprattutto quella mentale!!!!

 

Pea: °-° Lynn esce da sotto al tavolo dove si era nascosta insieme ad Alicia tremante…soi guarda intorno con aria circospetta…bene Josephine se n’è andata, la bionda cacciatrice dei Grifondoro è salva e con lei anche l’autrice…ok, Alicia ha imparato la lezione e saprà rimediare ai suoi errori vero?! VERO?!?!? Si…ovviamente, altrimenti la faccio morire alla prima battuta del prossimo chap (muahahahah)…George è salvo, con la pancia piena e gli ormoni sedati, sei contenta Pea? Josephine? Sai pisellino…ho come l’impressione che altro che Stress Magico, la febbre gli sia venuta per colpa della terza di Angelina, che ignara di tutto se lo spupazza a dovere (e alla fine del chap viene pure giobbata da Baby Fred ^^’’’)…spero che Scaruccio tuo non faccia di queste cos…scherzavo, le fa le fa…ma tralasciamo queste inutili sottigliezze sperando di sopravvivere anche alla recensione di  questo chap…

 

Ale: Carissima Ale, vuoi proprio sapere da dove mi vengono queste idee?! Beh, se devo essere sincera me le sogno la notte! Lo giuro, nel vero senso della parola me le sogno la notte…sono matta da legare, lo so, lo so…Lee, lo so, povero il nostro cronista…a dirla tutta ho analizzato a fondo la situazione, ed essendo questa storia creata per descrivere solo le coppie della squadra Lee, c’azzecca davvero poco…però questo non vuol dire che il mio buon cuore non possa prevedere un paio di sub chapter o una one shot sul caro moretto…ho già un paio di ideuzze interessanti, ma certo non vi leverò la sorpresa!!! ^^…Yian, Bill…a dirla tutta considero sti due i personaggi più carismatici di tutta la storia, nulla togliendo ai gemelli, ma davvero quei due sono, come direbbe Angelina, due esemplari perfetti di Maschi Fuoriserie!!! Grazie per la mega recensione, e stai attenta che ne voglio una più lunga questa volta XP!!!

 

Mira’82: …spero ne sia valsa la pena anche questa volta é.è’’!

 

Luna Malfoy: Lynn si tappa le orecchie al suono dell’ennesima porcata dence o chissacché che Luna canticchia ignara degli effetti cancerogeni che possono provocare sulla sottoscritta! Hai finito? Bene, meglio così! E finalmente le fregole di Fred  prendono il sopravvento su di lui e sul suo cervellino piccino e coccolino…come vedi il porcello formato tascabile è perfettamente guarito…oddio non vorrei che con la storia del massaggio gli sale di nuovo la febbre sennò son cavoli amari…Come va col McPhee? Quali novità dopo l’Harry Meal? Non vedo l’ora di gustare qualche altro succulento bocconcino…e collezionare qualche altro…errr…pupazzetto ^.- se veghemo!!!

 

 

 

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