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Autore: Like a blade of ice    07/02/2013    0 recensioni
Allora forse sarete perplessi,beh lo sono anche io! Ma a breve magari tutto sarà più chiaro...credo. Ecco allora questi due,la musica blablabla evviva l'amore!
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Mark Hoppus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lei giocherella con i miei capelli provocandomi i brividi.

-'Perchè prima piangevi?' lei si ferma

-'E' che stanno succedendo un po' di casini. Sono ancora confusa per la storia di Chris e poi sto cambiando; questo mi fa sentire molto strana dentro. E' come se non sapessi più chi sono'

-'Ma tu sei la bellissima Ariel' lei arrossisce

-'Già, non è così semplice' ci alziamo e usciamo dal parco. Ci teniamo per mano e per tutto il tragitto ho le farfalle allo stomaco. Sono dolci e insopportabili allo stesso momento.

Arriviamo fino a casa sua, la saluto con un bacio a fior di labbra, provocandole la pelle d'oca.

Torno a casa fischiettando con le mani in tasca.

-'Dove sei stato tutto questo tempo?'

-'A drogarmi' sorrido a mia sorella.

-'Okey, metti a posto la tua stanza' le faccio una pernacchia e mi sdraio nel letto. Fisso il soffitto per almeno un ora pensando a ogni minimo dettaglio e particolare della giornata. Prendo un pezzo di carta e inizio a scarabocchiare il suo nome. Viene fuori una cosa abbastanza decente così decido di appenderlo affianco ai vari poster che ho in camera. Mi addormento con lei nella mia testa.

Mi sveglio con la bava alla bocca e un braccio addormentato. Non ho dormito benissimo, ma credo di averla sognata. E questo è un ottimo modo per iniziare questa giornata. 'E' un bel giorno per avere una bella giornata'.

Il cellulare vibra, rispondo avvicinando l'aggeggio al mio orecchio.

-'Pronto chi è?'

-'Ho letto che stai cercando un bassista'

-'Oh si! Come ti chiami?'

-'Peter. Ho 18 anni. Vivo vicino alla libreria Monopoli. Sul volantino non c'è scritto il tuo nome' Cerco di fare mente locale per cercare di capire se lo conosco.

-'Si scusa, io sono Nick. Se vuoi possiamo incontrarci per fare un po' di prove'

-'Certo. Per me va bene qualunque giorno'

-'Giovedì alle 15?'

-'Ottimo, ciao'

-'Ciao'. Riattacco il telefono, prendo le cuffie e accendo la musica. Mi dirigo verso la scuola, con la cartella piena degli stessi libri da ormai 2 settimane.

-'Ariel!' Lei mi saluta con la mano e si avvicina.

-'Nick' il primo bacio del giorno. Sa di caffè.

-'Dormito bene?'

-'Insomma, credo di averti sognato. Forse è per questo che ho dormito male' lei mi tira una sberla sul braccio e ride. Adoro la sua risata.

-'Spiritoso! Io invece non ho sognato proprio niente'

-'Forse perchè hai la testa vuota' Lei mi tira un'altra sberla e sorride. Adoro farla ridere.

-'Dai scemo, andiamo a scuola'

-'Ma non potremo restare qui a non fare nulla? A scuola ci sono quelle cose che camminano, si credono simpatiche e cercano di essere uguali a tutti'

-'Le persone?'

-'Esattamente' lei mi prende per mano e mi trascina verso l'edificio.

Entriamo in classe e tutti ci guardano con sguardi e occhiatacce. Faccio un po' di smorfie e mi siedo al solito posto. Ariel si mette vicino a me, sfrattando il secchione dal suo posto. Credo che sia la prima volta che non dormo durante le lezioni; io e la mia sirenetta ci scriviamo bigliettini abbastanza stupidi. Le ho disegnato un pene vestito da cow boy sul braccio, è un capolavoro!

Finalmente anche l'ultima campanella suona, usciamo velocemente e ci dirigiamo verso un fast food. Ordiniamo qualche schifezza e ci sediamo su una panchina.

-'Sai Nick, questa notte ho sognato qualcosa' addento il mio panino

-'Anh si? E cosa?' dico sputando un po' d'insalata ovunque.

-'Noi. Avevamo 20 anni ed eravamo insieme. Eravamo in macchina e stavamo andando al mare. Eravamo felici' mando giù il boccone.

-'Oh Ariel. Lo sai che ti amo più di qualsiasi altra cosa' lei sorride

-'Nick, ricordi che ieri ero molto confusa?'

-'Si'

-'Oggi non lo sono più. Voglio fidarmi di te. Voglio essere me stessa e ricominciare tutto!' La bacio, con tutte le energie che ho in corpo.

-'Però le felpe da tossica le tengo. Sono comode!' ridiamo.

Camminiamo in giro per la città, facciamo qualche cazzata e ci raccontiamo barzellette pessime.

-'Sai, ho trovato il bassista per la nuova band'

-'E' fantastico! Chi è?'

-'Peter, ha 18 anni'

-'Quando suonerete?'

-'Giovedì! Non vedo l'ora'

-'Se vuoi posso chiedere a Mark se può venire a fare un salto. Tanto per vedere se suoni proprio da schifo' faccio una smorfia

-'Guarda che io sono meglio di Tom DeLonge. In tutto! Nel suonare la chitarra, a ballare e persino a rimorchiare ragazze' lei alza il sopracciglio

-'An se? Allora dimmi quante ragazze hai avuto prima di me' perdo sicurezza e questo la diverte.

-'Emh beh ecco, senza contare quella tipa al mare che mi aveva tirato la palla addosso beh circa nessuna' lei sorride.

-'Ah, lo sapevo. Non mi sfugge niente!'

-'Beh, a dir la verità una cosa ti è sfuggita'

-'Ovvero?'

-'Il cervello' inizio a correre mentre lei mi insegue urlando qualsiasi cosa. La amo. 



Lo so, non ho scritto per tipo...troppo D: ma eccovi un nuovo fanta-no okey, non so come fa a piacervi una storia del genere! Rly, devo farvi i miei complimenti! Siete SUPER! (?) Vi vi bi xoxo gossip bear. 

  
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