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Autore: GoodGoneGirl    10/02/2013    2 recensioni
Michael Holbrook Penniman Jr. Ragazzo alternativo anglo-libanese.
La vita a scuola, non è affatto facile per lui. Per fortuna ha Chris, il suo migliore amico, e Nicky, la ragazza dei suoi sogni. Finchè non arriva Alex, che stravolge il suo mondo.
Fanfiction ambientata in un presunto universo della Sua adolescenza.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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2. Migliori amici curiosi


Say what you want to satysfi yourself!
Una delle frasi più belle mai scritte, si. 
Seduto sul letto, gambe incrociate, quaderno con spartiti e testi davanti. In questo periodo passava i suoi pomeriggi in questo modo, scriveva. Dedicava pochissimo tempo ai compiti, ma gli andava bene così. La musica era il suo unico rifugio.
A scuola lo prendevano in giro, ma l'arrivo di Alex aveva fatto ridurre la voglia ai suoi compagni di sfotterlo. Non che avessero smesso, ma sicuramente meglio. Forse Alex aveva un effetto benefico sugli altri...
Gli piaceva stare con lui. Era simpatico e solare, e poi era molto carino, il che non guastava. 'Strano', pensò. 'Non mi era mai capitato di fare un'osservazione del genere su un ragazzo...'. In un attimo s fece prendere dal panico. Era sempre stato diverso dai suoi compagni, ma non in quel modo. Dire che il proprio compagno di banco è carino, non vuol dire essere diverso, vero? Gli si stavano confondendo le idee. Da una piccola osservazione, il suo cervello aveva tirato fuori dei pensieri assurdi, il che non aiutava. Michael, che stai dicendo? Nicky, ricordati di lei. A te piace lei, e sei etero. Perchè tu lo sei Michael, vero? Vero??...
Ok ok ok ok ok. Stop. Stiamo calmi. Il suo cervello gli stava giocando un brutto scherzo. Doveva calmarsi, e fare pulito di tutti quei pensieri assurdi che lo stavano mandando in crisi. Ma come.. Nicky. Doveva chiamare Nicky, sentire la sua voce. 
Cellulare. Rubrica. N. Nicky. Chiama...
-"Pronto?", grazie a Dio.
-"Nicky".
-"Chi sei?".
-"Michael".
-"Hey, ciao! Come stai?".
-"Bene, tu?", si stava rilassando.
-"Tutto bene... Volevi qualcosa?".
-"No...".
-"Ah... E, perchè mi hai chiamata?".
-"Non-non lo so... Avevo voglia di sentirti, credo...".
-"Che carino. Senti Mika, devo andare all'allenamento. Ci -vediamo a scuola!".
-"Va bene".
-"Mi ha fatto piacere sentirti, ciao!".
-"Ciao!".
Tu tu tu tu tu tu tu tu -"Ti amo"- tu tu tu tu tu tu tu tu tu.
Ora si che stava bene. Si, lui amava Nicky. Alex era solo il suo bel compagno di banco, e basta.
Quel pomeriggio sarebbe dovuto andare da Chris per fare una ricerca. Era una delle poche volte che non usciva per andare dietro a qualche ragazza. A Chris non piaceva Alex. Non sa perchè, ma non gli stava simpatico. Ed era pure geloso! Si irritava se stava troppo tempo vicino a lui. Non poteva vedere i suoi morbidi ricci castani vicini ai capelli lisci e biondi di Alex. Mah, la gente è strana.
Si alzò velocemente dal letto lasciando lì la sua musica. Andò in bagno per sistemarsi i capelli: era l'ora di andare. Si rinfilò la camicia nei pantaloni e scese al piano di sotto.
"Esci?", gli chiese Yasmine porgendogli le chiavi.
"Si, vado da Chris per fare una ricerca".
"Vedete di non stare tutto il pomeriggio a suonare" -Chris suonava la chitarra.
"Si, mamma".
"E dai Yasmine, lo sai che è un bravo ragazzo", disse Fortunè posando una mano sulla spalla al fratello.
"Lo so, ma la prudenza non è mai troppa!", continuò la maggiore.
"Si si. Ciao Michael!", urlò Paloma dall'altra stanza. 
Michael salutò i fratelli e uscì di casa, incamminandosi nella via davanti alla sua. Per fortuna Chris abitava non molto lontano da lui, e faceva in fretta ad arrivare. Suonò il campanello.
"Chi è?", chiese Chris da dentro casa.
"Sono Michael".
"Parola d'ordine?".
"Fammi entrare idiota, che è tardi".
La porta si aprì davanti a un Chris in pigiama e spettinato. "Vai a una sfilata, Penniman?", gli chiese guardando i suoi vestiti.
"Si, di Christopher Wood. Lo conosci? E' molto famoso", rispose Mika spostandolo e entrando in casa.
"No, non lo conosco, però mi hanno detto che è molto affascinante", disse l'altro chiudendosi la porta alle spalle. Mentre camminavano, Chris posò per sbagli gli occhi sul didietro del suo amico, e rimase sorpreso di quanto fosse messo bene un ragazzo magro come Michael.
"Sei messo bene...", disse.
"A cosa?", chiese Mika. Seguì gli occhi dell'amico fino al suo sedere, e arrossì vistosamente.
"A culo. Hai proprio un bel culo, per essere così magro", continuò Chris compiaciuto.
"Smettila!", disse Mika voltandosi per non farsi guardare.
"Di fare che?", chiese Chris accompagnandolo in camera sua. 
"Di guardarmi". Entrarono in camera.
"Perchè? Ti da fastidio?", chiese sorridendo, dandogli una pacca sul sedere. 
La faccia di Michael stava letteralmente andando a fuoco. Era il suo migliore amico, gli voleva bene, niente di più. Era una cosa normale tra amici, vero?
"Sono cose normali tra amici", disse l'altro sedendosi sul letto.
"Va bene, ma non rifarlo più. Mi fa strano", disse Michael, attorcigliandosi un ricciolo attorno a un dito. Chris lo stava fissando in silenzio. Poi scoppiò in una fragorosa risata.
"Che c'è?", domando Mika.
"Non sarai mica gay?", chiese Chris ridendo.
Mika sgranò gli occhi arrossendo nuovamente e distogliendo lo sguardo. Chris, sorridendo, spinse Michael sul letto salendogli sopra, e facendo sbattere i loro bacini. Un brivido percorse la schiena di Michael. 'Stai calmo', si disse, 'Non c'è motivo di essere nervosi. E' solo una stupidissima prova'.
Chris si abbassò, annusandogli il collo e accarezzandogli con la mano una coscia. Lo annusò fino ad arrivare al primo bottone della camicia. Poi guardò Michael e la patta dei suoi pantaloni: era piatta.
"Bene", disse, dandogli una pacca sulla spalla. "Non sei gay", scese da sopra di lui. Michael riprese a respirare, felice di aver superato la prova. 
Chris prese dei quaderni dalla scrivania, un libro e il pc che accese una volta portato il tutto sul letto accanto a Michael. 
"Perchè pensavi che fossi gay?", chiese poi Mika tirandosi a sedere.
"Non capivo in che modo ti potesse fare strano una pacca sul sedere, così ho voluto verificare", rispose Chris facendogli l'occhiolino. 
"E se lo fossi?", chiese ancora Mika.
"Cosa?".
"Se fossi gay, che succederebbe?", continuò Michael.
"Credo niente, però penso che dovrei saperlo visto che sono il tuo migliore amico", disse premendo un tot di tasti sulla tastiera. Porse il libro a Michael che iniziò a sfogliarlo.
"E poi, se tu fossi gay, Nicky cosa farebbe?", disse scherzando.
"Ci saresti tu a sbavargli dietro!", rispose Michael spingendolo.
"Ahahah certo!". Risero insieme. Poi tornarono a dedicarsi alla loro ricerca. 
"Dovrebbe esserci qualcosa che può servirci in quel libro", disse a Michael. "Io guardo se trovo qualcosa in rete".
"Va bene. Ora controllo".
Il loro pomeriggio tutto compiti e niente gay era appena iniziato. 
   
 
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