Misurare le parole.
In uno dei numerosi corridoi di Hogwarts due ragazzi stavano litigando furiosamente.
Avevano più o meno quindici anni e appartenevano a Grifondoro, come si poteva ben capire dalle loro divise, erano anche amici e si sa, gli amici litigano spesso.
Non ricordo di che cosa stessero discutendo, qualcosa di banale, sciocco o qualcosa di importante?
Non abbiamo il privilegio di saperlo.
All’improvviso uno dei due urlò:
-Ma te la finisci? E’ in questi momenti che ti odio!-
Che esclamazione sciocca, priva di senso. Quel ragazzo dovrebbe imparare a misurare le parole, ma si sa i Grifondoro sono così. Tremendamente impulsivi.
Proprio in quel momento una saltellante Luna Lovegood comparve da dietro l’angolo, non so quanto avesse ascoltato della conversazione, però ricordo benissimo il suo sguardo perso e gentile mentre si avvicinava al ragazzo ancora sorpreso dalle dure parole dell’amico.
La ragazza sorrise e con fare cospiratorio sussurrò all’altro:
-Non prendertela, non è colpa sua. Sospetto che abbia il cervello infestato dai Nargilli!-
Il ragazzo non potè far altro che fissarla interdetto, mentre se ne andava via saltellando.
Note d’autrice:
Ok, Luna_malcontenta.
Questo capitolo è per te, perché sei stata tu a chiedermelo!
Ho deciso di pubblicarlo subito per cui almeno per un po’ non avrete più a che fare con la generazione di Harry, non posso trascurare le altre ù.ù
Ma ero ansiosa di sapere il vostro parere per cui…Che ne pensate?
Ho caratterizzato bene Luna? Sai visto che non ce la vedo Luna a dire o ricevere un Ti odio ho deciso di metterla un po’ in questo modo!
Spero recensirete, perché mi piace questo capitolo, anche se nella mia mente era meglio (tutto nella mente è meglio ù.ù)
A presto!
Baci,
AleJackson!!! <3