Ormai tutta Hogwarts era sveglia e i
professori cercando di evitare l’ultima carneficina dell’ultima volta
riuscirono ad evacuare il castello che non fu difficile visto il basso numero
di studenti. L’unica persona che non volle assolutamente andarsene e che si unì
all’Ordine fu proprio Neville.
“Levati di torno Rodolphus!”
Urlò poi Bellatrix indignata al marito.
“Tonks non fare sciocchezze!”
La riprese Lupin.
Ginny nel frattempo che si era svegliata
si trovò in quella situazione senza capire.
“Draco cosa sta succedendo?”
Chiese lei quando vedendo i due
schieramenti capì al volo.
“Ottimo ci troviamo tra due fuochi!”
Poi improvvisamente proprio dove si
trovava il piccolo gruppetto comparve dal nulla il pugnale di Grifondoro che si
dissolse sotto gli sguardi attoniti di tutti e poi poco dopo si
Materializzarono Harry&Hermione e Ron&Luna.
Immediamante i 4 pieni di ferite tirarono
fuori le loro bacchette e appena si accorsero dei Mangiamorte puntarono contro
loro le bacchette.
“Ragazzi è bello rivedervi!”
Diss allegra Tonks al piccolo gruppo.
“Anche noi!”
Rispose Hermione prima di guardare male
Draco, Rodolphus e chiedendosi chi fosse l’altra ragazza.
“Sicuri che siamo dallo schieramento
giusto?”
Chiese poi confuso Ron.
“Sì tutto a posto!”
Gli rispose la sorella che teneva la mano
a Draco.
“Credo che quegli Inferi mi stiano facendo
venire le allucinazioni!”
Si disse tra sé e sé il rosso.
Improvvisamente poi Harry si piegò in due
dal dolore atroce che la cicatrice gli stava provocando e in poco si trovò a
faccia a faccia con l’Oscuro Signore che dietro di se aveva tutti i suoi
Mangiamorte che si inchinarono al suo cospetto.
“Oh è un piacere avervi tutti qui!”
Disse lui beffardo guardando tutti.
Harry fece per alzarsi e scagliarsi contro
Voldemort, ma subito lui lo fermò.
“Sei ancora convinto di potermi
sconfiggere Potter?”
“Sì …”
Disse parlando tra il dolore.
“I tuoi Horcrux … sono … sono tutti
distrutti!”
I Mangiamorte sussultarono e l’oscuro
Signore lasciò la presa.
“Illuso! Tu menti!”
Gli urlò Bellatrix iraconda, mentre
Voldemort lo guardava furioso.
“Se non mi credi controlla!”
Lui lo guardò in segno di sfida, ma poi
pronunciando parole incomprensibili fece una ricerca e scoprì che fu vero e con
tutta la rabbia che aveva scagliò uno
Crucio ad Harry che schivò velocemente.
“Ora mi manca l’ultimo e ti avrò
distrutto!”
Pronunciò sicuro Harry avanzando verso di
lui, quando improvvisamente tornando beffardo l guardò e rise.
“Ok fai pure …”
Gli disse mentre lui alzava la sua
bacchetta verso di lui.
“… però sbagli posizione con la tua
bacchetta non è verso me che devi puntarla, ma verso lei!”
Disse lui indicando Šibenik.
Tutti improvvisamente la guardarono
spaventati, stupiti e increduli: tutti tranne Rodolphus e Bellatrix.
“Non è vero, non può essere …”
Cercò di pronunciare lei, però
incominciando a capire il perché di quei suoi poteri strani … del suo
fiammeggiare negli occhi … nel suo non comparire nell’albero genealogico.
“Ho chiesto alla mia più fedele
Mangiamorte di crescerti facendo crederti che fossi figlia loro e di
nasconderti dal mondo, fino a quando sarebbe stato necessario! Sei un oggetto Šibenik
creato dalla mia maestosità e dal mio potere!”
Alla ragazza vennero gli occhi lucidi e
voltandosi verso le persone che amava e gli altri notò che tutti la osservavano
impietriti.
“Io non sono un oggetto! E voi! Voi come
avete potuto mentirmi! Io vi volevo bene pensavo che …”
“Pensavi cosa eh? Io non ho mai voluto
figli! Ti ho trattato con decenza solo perché eri del Signore Oscuro …”
“Ma mamma …”
“Non chiamarmi così! Io non sono tua
madre!”
Gli occhi di Šibenik si infiammarono e
solo con lo sguardo diede un colpo fortissimo a Bellatrix che venne sobbalzata
dall’altra parte della stanza, il Signore Oscuro rise e tutti incominciarono a
combattere.
Alla ragazza divennero improvvisamente gli
occhi completamente neri e camminando come in trance si avviò verso Voldemort,
così Harry vedendola le stava per lanciare qualche fattura, ma qualcuno lo
bloccò.
“Harry no!”
“Sirius! Lei è un Horcrux devo
distruggerla!”
“Lei non è … è una persona!”
Disse Sirius pieno di rabbia, ma anche
pieno di amore, quando Bellatrix completamente fuori di sé colpì la figliastra
con un Sectusempra che la fece accasciare a terra e perdere un sacco di sangue.
Voldemort era indignato per il comportamento della sua Mangiamorte e Rodolphus
sconvolto per la sua piccola Šibenik lanciò in uno stato di rabbia un Avada
Kedavra che colpendo la moglie la uccise in seduta stante.
Poi improvvisamente dal corpo della
ragazza smise di uscire sangue e incominciò a uscire un liquido argenteo che
illuminò l’intera stanza e costrinse tutti i presenti a fermarsi abbagliati da
essa. Il liquido si trasformò in raggi di luce che distruggevano ogni cosa che
incontravano sul loro cammino, sia persone che oggetti così che tanti caddero e
tanti dovettero nascondersi. Poi cadde il buio, cadde il silenzio fino a quando
un urlò non riempì la grande Sala: Voldemort era diventato mortale. Tutti
incominciarono a combattere nuovamente e l’Oscuro Signore indignato e iracondo
si avvicinò ad Harry ed ancora molto potente con molti Crucio lo immobilizzò a
terra. Improvvisamente poi gli sguardi dei due si incontrarono: Voldemorte
venne lacerato dall’amore e Harry dall’odio. Entrambi erano accasciati a terra,
senza la forza di reagire.
Hermione riuscì a farsi spazio nella
battaglia e avvicinandosi ad Harry riuscì lentamente a farlo alzare.
“Her … Hermione vai … vai via .. è … è
pericoloso!”
Tentò di dire lui mentre lei subito
controbatté.
“Ricordi? Dobbiamo stare insieme!”
E poi senza pensarci lo baciò sulle labbra
e nello stesso tempo Voldemort venne scagliato dall’altra parte della stanza
che subito si alzò e gli puntò la bacchetta contro. Harry fece lo stesso, ma
insieme a lui c’era Hermione che mise la sua mano sulla sua.
Finalmente aveva capito. Harry ora
comprendeva veramente le parole di Silente e la forza del suo potere. Non
doveva allontanare tutte le persone che amava da sé, no! Doveva averle accanto
a sé, era quello che gli avrebbe permesso di uccidere Voldemort.
Subito l’Oscuro Signore li gardò pensando
che fossero ridicoli, ma poi a loro si avvicinarono Ron, Sirius, Luna, Ginny,
Neville, i membri dell’Ordine, perfino Draco e Rodolphus e a seguire i pochi
altri che ancora erano in disparte lasciando completamente senza parole i
Mangiamorte e facendo innervosire ancora di più l’Oscuro Signore. Poi
improvvisamente un’altra persona si avvicinò ad Harry .
Tutti non capirono … Voldemort non capì.
“Come puoi vivere se tu, il mio Horcrux
sei stata distrutta?”
Disse l’Oscuro Signore ridotto ormai
ancora peggio di come fosse mai stato.
“Non hai tenuto in mente una cosa quando
mi hai creato sai?”
“Oh davvero? E cosa potrebbe mai essere
che io non so?”
“Sono umana! Non sono solo un oggetto come tu speravi … ed … ed ho
imparato ad amare!”
A quelle parole Voldemort rabbrividì.
“… mio padre, mio cugino, Tonks … Sirius …
provo amore per loro … ecco cosa mi ha permesso di vivere ancora ... Non sono più
un tuo Horcrux!”
Disse prima di mettere la sua mano su
quella del ragazzo e quella di Hermione che reggevano la bacchetta e poi in
poco tempo la sala si riempì di luce e quando scomparve l’intero esercito di
Voldemort e lui stesso no c’erano più, anzi al loro posto c’era un’intensa
nebbia nera che appena tentò di fuggire venne bruscamente scagliata a terra
trasformandosi in polvere.