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Autore: Hermione92    11/09/2007    11 recensioni
E' una fic che non tiene conto di HBP. L'ho gia' postata in altri due siti, solo che in uno avevo un altro nick, quindi se l'avete gia' letta e' per quello. Si svolge durante l'estate prima del sesto anno e durante il sesto anno. Hermione si sveglia dopo un incubo e se qualcuno di veramente inaspettato bussasse alla sua porta in piena notte?
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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30.LA FINE, O L'INIZIO


Erano passate due settimane da quel giorno, quel giorno nel quale Voldemort era morto, quell'orribile notte... quando aveva litigato con Draco. Hermione non voleva uscire dalla sua camera, nonostante le suppliche dei genitori e della sorella. Aveva sempre davanti agli occhi l'immagine dell'ampolla che si frntumava sul pavimento, quasi come era successo al suo cuore. Era certa che non avrebbe piu' avuto una storia d'amore come la loro, una storia che per certi versi era stata creata dal destino, e per altri ne era stata distrutta. La lacrima che li aveva tenuti legati da un filo invisibile ormai non esisteva piu'. Ora tutto sarebbe cambiato, definitivamente. La ragazza ricomincio' a singhiozzare, stringendosi maggiormente al cuscino. Era tutto finito, e lei non aveva la forza di superarlo.

-Hermione, tesoro ci sono qua Alan, Harry e Ron...- la voce di sua madre le arrivo' tra i numerosi singhiozzi.-Ti andrebbe di farli entrare?-.

-No!- urlo', cercando di far sembrare il suo tono di voce normale.

-Sono venuti per accompagnarti alla stazione... devi andare a scuola, lo sai questo, vero?- la ragazza soffoco' un altro singhiozzo, mentre quelle parole la colpivano duramente al cuore.

-Non ci vado. Non insistete.- nascose la testa nel cuscino, per non sentire altro, mentre dall'altro lato della porta tutti tentavano di convincerla. Ma non li sentiva, e non voleva farlo.

Rimase in quella posizione per del tempo che non riusci' a determinare, ferma, senza mangiare e continuando a riflettere. Pensava a Draco, incessantemente, anche se sapeva di non doverlo fare, perche' faceva male, molto piu' male di quanto lei era in grado di sopportare. Molto dolore che sembrava essere intenzionato a riaprire la ferita inferta all'inizio dell'estate, la ferita che Draco stesso aveva rimarginato.

-Hermione...- la voce di Alan la fece sussultare -Apri.- suonava stranamente come un ordine, ed in un certo senso lo era, ma lei non aveva piu' voglia di lasciarsi tirare fuori dall'acqua mentre stava annegando e poi ributtarla dentro senza il minimo riguardo. -Non puoi stare li' per sempre. Sai benissimo che lui non l'avrebbe voluto. Mark vorrebbe solo che tu sorridessi.-.

-Si' che posso!- rispose, tra le lacrime, mentre si sforzava di convincere se stessa che quello che l'amico aveva detto non era vero.

-Hermione la scuola e' iniziata ieri. E' tutta la tua vita. Cosa diavolo hai intenzione di fare?- chiese, parecchio alterato. -Fammi entrare-. Hermione scosse la testa, ma alla fine cedette e punto' la bacchetta contro la porta, facendo scattare la serratura. La richiuse subito, appena Alan la spinse dietro le sue spalle. -Sei uno straccio.- le disse.

-Bel modo di consolare.- sbuffo' lei, tentando di distogliere l'attenzione da quello che provava.

-Lo so.- si sedette accanto a lei -Non puoi farti abbattere per cosi' poco. Ok, hai versato del sangue, ma... cosi' facendo ne hai salvato molto di piu' e quello di persone innocenti. Nessuno ti da' la colpa. Hai perso il controllo del potere che stava crescendo dentro di te, l'ha spiegato Silente. E' per questo che ha distrutto la lacrima. Non devi lasciarti andare. Pensa alle persone che ti vogliono bene e ti vedono cosi', che ti lasci andare, che stai facendo di tutto per evitarle... pensa a Draco... ti ama, no? Siete perfetti insieme.-.

-No.- scosse la testa e ricomincio' a piangere.

-Cos'e' successo con lui?- le chiese.

-N... non ti hanno informato? Ormai lo sanno tutti.- sospiro', avvicinandosi a lui.

-Vi siete...?- lascio' la frase in sospeso.

-Abbiamo litigato... prima che... io...-.

-Lascia stare.- le sorrise debolmente e l'abbraccio' -Lasciarti andare non sarebbe come dargliela vinta?- chiese, dolcemente.

-Ma io...-.

-Hermione la scuola, Hogwarts, lo studio... e' tutta la tua vita. Vuoi veramente rinunciare a tutto questo? E' la tua vita. Pensaci bene prima di rinunciare a tutto.- si alzo' in piedi.

-Alan...- sussurro', capendo che quelle parole, anche se facevano male, erano vere, la pura verita'.

-Hermione il treno e' ora al binario 9 e ¾... in via eccezionale oggi stara' tutto il giorno li'. Silente vuole darti l'opportunita' di andare oggi.-.

-Ma...-.

-Niente ma. La tua vita o... questo.- indico' la camera -Non importa se fa male... devi lasciarti andare, devi ricominciare a vivere veramente.- Alan apri' la porta e la sbatte' dietro le sue spalle, mentre Hermione si metteva la testa tra le mani e piangeva, ancora e ancora.

Trascinava il baule su un carrello, guardando fisso di fronte a se, si avvicinava alle barriere 9 e 10, per raggiungere il binario che cercava. Oltrepasso' di corsa il muro e il treno era li' ad aspettarla. Tenne il baule con se e scelse uno scompartimento.

Era pronta per affrontare la sua vita, di nuovo.

Quandi scese dal treno nessuno era li' ad aspettarla, era ora di cena, ma ne fu felice. Arrivo' camminando sulla sponda del lago nero, dopo che un Elfo Domestico apparso dal nulla aveva litigato con lei per avere il suo baule. Si appoggio' con la schiena al tronco di un albero e rimase con lo sguardo fisso sul lago.

-Granger?- questa voce le giunse alle orecchie e la fece girare, oltre che tremarle le ginocchia -Che cosa ci fai qui?-.

-Ci studio.- rispose lei, fredda.

-Credevo non volessi tornare.-.

-Ma sono qui.- sorrise, falsa, cercando di non tremare e non piangere.

-Perche'?- chiese.

-Non e' un problema tuo, chiaro?-.

-Cristallino.- rispose, glaciale come al solito.

-Io me ne vado.- sussurro', mantenendo tutto l'autocontrollo che possedeva.

-Tu non te ne vai.- ribatte', facendo un passo verso di lei.

-Chi me lo dice, tu? Non sei degno di ordinarmi niente!- lo guardo' con rabbia.

-No?- domando', alznado un sopracciglio.

-Mi odi. Lasciami in pace.-.

-No, Granger. Non fino a quando tu ti deciderai a lasciare in pace, me...-.

-Non ti sto facendo niente!- ribatte', mentre lui si avvicinava ancora.

-Invece si'! Non vuoi uscire dalla mia mente, dalla mia anima... non vuoi permettermi di dimenticarti! Di dimenticare le tue menzogne!-.

-Menzogne? Quello che ti impedisce di dimenticarmi e' il senso di colpa! Convivici, visto che non ti perdonero' mai!-.

-Ecco un'altra menzogna, Granger e lo sai, so che lo sai.-.

-Tu parli a me di menzogne?- scosse la testa, mentre gli occhi le si riempivano di lacrime, ma s'impose di non piangere, non di fronte a lui -Sei falso.-.

-Falso? Mai quanto ti sei dimostrata tu.- fece un altro passo verso di lei e la costrinse a riappoggiare la schiena contro il tronco.

-Scusa se io credevo in noi! Ma non ho paura di dire che mi sbagliavo, e tanto!- lo guardo' in quegli occhi che popolavano i suoi sogni e i suoi incubi e tremo' ancora.

-Credevi in noi? Non farmi ridere, Granger!- fece una risata breve, fredda e falsa -Tu hai mentito!-.

-Solo per salvare quello che credevo importante!- ribatte' -Ma non posso credere di aver cercato di farlo!- abbasso' la testa, mentre il calore del corpo di Draco riusciva ad arrivare al suo, facendole svolazzare le farfalle nello stomaco. Il profumo di quel ragazzo arrivava fino alle sue narici, mentre lei cercava di mantenere la sua lucidita'.

-Sai una cosa? Forse non vuoi ammettere che abbiamo fatto qualcosa di sbagliato, dannatamente sbagliato, ma che era nel nostro destino. Te ne penti, Hermione?- al suono del suo nome, lei trattenne il fiato -Io no. Per niente.-.

-Non ti penti di avermi usata, di avermi fatta soffrire?- chiese, con le lacrime agli occhi, mentre ancora una volta i loro sguardi si incontravano.

-No...- scosse la testa, mentre lei dentro ai suoi occhi leggeva una forza, un qualcosa di strano, che non aveva mai visto. -Non mi pento di essermi innamorato di te. Ti amo, Hermione.-.

-Cosa?- i suoi occhi si riempirono di lacirme -Cosa?-.

-Non mi interessa cosa credi o non credi. Non esci dalla mia testa, dal mio cuore perche'... dannazzione sono io a non volerlo!- tiro' un pugno al tronco dell'albero, facendola sussultare -E mi odio! Mi odio con tutto me stesso, ma non posso fare a meno di amare te!-.

-Io...- sussurro', guardandolo parecchio confusa e ancora sconvolta per le parole che le aveva appena detto.

-Mi odio perche' ti trascinero' nel baratro dove io stesso sono caduto. Ti mettero' in balia del mio passato, dell'odio che c'e' in me... e soffrirai, da morire. Ma sono egoista! Voglio comunque che tu stia con me e... ho passato la mia vita a costruire muri di ghiaccio che tu sei riuscita a frantumare in un solo istante. Ho passato la mia vita... a convivere con il dolore... non sono sicuro che tu possa aspettare che io mi lasci tutto il dolore alle spalle, non posso chiedertelo.-.

-E' uno scherzo? Ti diverti a giocare con il mio cuore e farlo in mille piccoli pezzi? Mi odio anch'io, sai? Perche' mi sono permessa di innamorarmi di te... perche' ho permesso al mio cuore di scegliere. Credevo di volere te, il tuo amore con tutta me stessa... ora non lo so piu'. Cosa ti puo' far credere che dopo quello che mi hai detto io... reagiro' come vuoi?-.

-Non lo so.- rispose, sincero.

-Io e te siamo troppo... troppo sbagliati! Non... stare insieme non e' una cosa che era contemplata nei miei piani! Non avevo pianificato niente di tutto questo!-.

-Non puoi pianificare l'amore, Granger. Succede e basta.-.

-Se non fosse amore? Se ci stessimo sbagliando? Non abbiamo mai amato! Cosa ti fa pensare che ora sia diverso?-.

-Questo.- rispose calmo, posando le sue labbra su quelle della ragazza e stringendola a se'.

Hermione non sapeva piu' cosa fare. Il suo cuore e la sua mente erano in netto contrasto, ma rispose al bacio, forse per illudersi di poter sentire per un'ultima volta il sapore di quelle labbra. Poi si stacco' da lui e comincio' a correre.

Draco rimase interdetto, ma guardandola sgusciare via dalle sue braccia capi' che quello era amora, anche se non volevano ammetterlo. -Hermione!- la chiamo' -Hermione, fermati!- poi, gli venne l'idea piu' pazza e malsana della sua vita, ma la mise in pratica. Non aveva piu' nietne da perdere, ormai.


Adesso no, non voglio più difendermi


La voce di Draco la raggiunse. Stava cantando, cantando per lei, solo per lei. “I Belong to you”, l'aveva riconosciuta subito, Eros Ramazzotti e Anastacia, l'unica canzone che lei non aveva mai cantato con qualcuno, insieme a qualcuno.


Supererò dentro di me gli ostacoli...

i miei momenti più difficili, per te.


All'improvviso tutto le fi chiaro. Si fermo' di colpo, girandosi verso di lui. Draco non voleva cantare quella canzone a lei, voleva farlo, con lei.


There is no reason, there’s no rhyme: it’s crystal clear.

I hear your voice and all the darkness disappears.

Every time I look into your eyes you

make me love you


Hermione gli si avvicino', cominciando a cantare. Mano a mano che le parole uscivano dalle sue labbra, la sua voce si faceva sempre piu' chiara, sempre piu' forte e sicura.


Questo inverno finira'

And I do truly love you

Fuori e dentro me

How you maybe love you

Con le sue difficoltà

And I do truly love you


Cominciarono a duettare, seguendo entrambi il cuore, al quale avevano impedito tante volte di decidere. Ma ora... ora capivano che quella, quella era stata la cosa piu' giusta. Si avvicinavano piano ed arrivarono a guardarsi negli occhi.


I belong to you, you belong to me forever


Pronunciarono questa frase insieme, il loro canto sembrava provenire direttametne dalle loro anime e non avevano piu' paura.


Want you, baby I want you and I thought that you should know that I believe.

You’re the wind that’s underneath my wings,

I belong to you, you belong to me.


Hermione sorrise dolcemente, guardandolo negli occhi e capendo che voleva stare con lui e l'avrebbe fatto, sicuramente.


Ho camminato su pensieri ripidi


You are my fantasy


Per solitudini e deserti aridi


You are my gentle breeze


Al ritmo della tua passione ora io vivrò


And I’ll never let you go


L’amore attraverserò

You’are the piece that makes me whole


Le onde dei suoi attimi


I can feel you in my soul


Profondi come oceani


Avevano deciso di provarci, con tutta l'anima, con tutto il cuore. Era il loro destino e avevano deciso di fare la cosa piu' giusta: segiurlo, insieme.


Vincerò per te le paure che io sento,


quanto bruciano dentro le parole che non ho più detto, sai…


Want you, baby I want you and I thought that you should know that I believe.


Lampi nel silenzio siamo noi


I belong to you, you belong to me, you’re the wind that’s underneath my wings,

I belong to you, you belong to me.


Adesso io ti sento.



Si sorrisero, mentre il loro occhi si incontravano e il ciocolato fuso scaldava il ghiaccio, l'argento e l'oro si fondevano insieme. E i loro cuori battevano all'unisono, ancora una volta.


I will belong forever

Si avvicinarono di un passo, lentamente, senza interrompere quel magico contatto visivo e senza riuscire a sottrari dalla magia di quel momento, insieme, ancora.


To


La voce di Draco vibro' su questa nota, prese la ragazza tra le braccia e si fermo' ancora ad ammorarla chiedendosi come aveva fatto a rischiare di perderla e sopratutto com'era potuto essere cosi' stupido da comportarsi in quel modo.


You


La loro voce si prolungo' leggermente, l'ultima nota che le loro anime avevano prodotto e... la nota che se ne andava, lasciando spazio alle parole, che in quel momento non servivano. Una nota che sembrava voLrgli dire che quella era la fine ed era l'inizio, per loro. Lui la guardo' negli occhi e sorrise, felice, veramente. Gli occhi di lei si inumidirono, ma non era tristezza, no... tutto il suo cuore stava tornando al suo posto, per sempre.

-Scusa.- disse lui.

-Scusa.- sussurro' lei, nello stesso istante.

-Io non...-.

-Shhh...- lo interruppe posandogli un dito sulle labbra e sorrise dolcemente.

Draco prese in mano il suo mento, facendole alzare ancora il viso e si abbasso', inarcando la schiena, mentre le loro labbra si univano, come per dargli quella linfa vitale che gli era mancata per quei giorni.

-Io ti appartengo.- sussurro' Hermione, ancora con gli occhi chiusi.

-Io ti appartengo.- ripete' lui.

-Sara' sempre cosi'?- chiese, spalancando di scatto gli occhi.

-Sempre...-.

-Ti amo.-.

Draco avvicino' il viso a quello della ragazza, che chiuse gli occhi. I loro respiri si mescolarono nell'aria, mentre i loro corpi attaccati si scambiavano il loro calore. E un altro bacio, poi un altro ancora e ancora e ancora.

La mattina dopo a colazione, una strana e inusuale coppia fece il suo ingresso mano nella mano e i due ragazzi si baciarono con passione prima di andare ai loro tavoli a mangiare.

Come hanno reagito tutti?

Lascio vagare la vostra immaginazione, quella e' un'altra storia.

Il mio lavoro qui e' finito... sappiate solo che quando varcarono quella soglia erano pronti a superare tutto, insieme.

E per sempre.







Note dell'autrice: Questa e' la fine. E' stato strano scriverla, dentro di me si agitavano sentimenti contrastanti, tra la tristezza e la felicita'. Questa mia “avventura”, cHiamiamola cosi', e' finita e... da una parte sono fiera di me... dall'altra sento di aver messo un po' della mia anima in queste pagine. Spero che qualcosa sia arrivato a voi. Spero che vogliate farmi sapere cosa pensate, grazie comunque, di tutto. Del sostegno nei commenti, a chi ha aggiunto questa fic nei preferiti e... grazie a chi mi ha sopportata mentre parlavo e parlavo di questa fic, senza sapere come farla finire (Barbara, Manuela,Giulia e Fabiana ne sanno qualcosa). Grazie di cuore, a tutti. Baci, Hermione92.

  
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