Fanfic su artisti musicali > Ed Sheeran
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Autore: fxtiero    14/03/2013    0 recensioni
'ivory* scendi, faremo tardi altrimenti' mio padre mi chiamò
per la centesima volte così scesi le scale velocemente per
arrivare in cucina. 'eccomi!' esclamai con aria seccata. 'andiamo, ed
è già in studio' mi disse invitandomi a salire in
macchina. dopo un quarto d'ora di macchina arrivammo. mio padre aveva
ragione, ed era già lì, stava fumando una
sigaretta e come ci vide la spense e suonò il campanello per
farci entrare.
*si legge aivori.
questo è solo il prologo, spero che come inizio vi sia
piaciuto c:
@jacksonshands on twitter.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Ciao Stu." disse Ed a mio padre rivolgendogli un leggero sorriso. "Ciao Ed." disse mio padre. la mia presenza non doveva essere gradita da Ed che mi squadrò da testa a piedi con un'aria un po' interrogativa. mio padre si voltò verso di me e aggiunse con un grande sorriso "Questa è mia figlia Ivory". sorrisi cercando di nascondere il pizzico di timidezza che mi si era creata dentro per poi stringere la mano di Ed che si era protesa verso me. "Io sono Ed" disse lui un po' imbarazzato.
Salimmo le scale di quel piccolo edificio per arrivare all'entrata dello studio. era piccolo ma confortevole. la stanza insonorizzata era separata dal resto con un vetro spesso sino all'altezza del bacino, poi la fine del vetro si incontrava con un muro sino a toccare a terra.
"Papà." cercai di attirare l'attenzione di mio padre, ma non ci riuscii. "Papà!" ripetei. Lui si voltò venendomi incontro. "Dimmi." disse guardandomi con aria interrogatoria. "Vorrei andare a prendere una cioccolata calda. Sai dov'è la macchinetta?" chiesi. "Oh si, esci dalla stanza e vai dritta. La troverai da te perché è prima di svoltare a sinistra per i bagni." sentenziò, dandomi degli spiccioli per comprare la bevanda che ero intenzionata a prendere. "Grazie, torno subito" asserii. lo vidi annuire leggermente prima che io mi voltassi per uscire dalla porta e dirigermi alla macchinetta. Infilai le monete nella fessura premendo successivamente il codice per la cioccolata. Appena fu pronta presi il bicchiere dalla macchinetta e lo strinsi tra le mani; era dicembre e faceva davvero molto freddo. Tornai in sala di registrazione e vidi che Ed non aveva ancora iniziato a cantare poiché stava ancora scegliendo la canzone con cui iniziare.
"Ed, allora? Hai deciso?" domandò mio padre con aria leggermente scocciata. Spostai lo sguardo da mio padre a Ed che annuì deciso. "The A Team" sentenziò. mi sedetti sul comodo divanetto dietro a mio padre che aspettava che Ed iniziasse. sentii la chitarra intonare le prime note di quella canzone a me sconosciuta ed a un certo punto lui iniziò a cantare. "White lips, pale face, breathing in the snowflakes, burnt lungs, sour taste.." chiusi gli occhi ascoltando attentamente le parole e concentrandomi sulla voce di Ed "And they say she's in the class A team, stuck in her daydream been this way since 18 but lately. Her face seems sloly sinking wasting, crumbling like pastries, and they scream the worst things in life come free to us.."
la canzone si concluse pochi minuti dopo e prima che potessi accorgermene le registrazioni erano già finite e io dovevo tronare a casa con mio padre. Scendemmo tutti e tre insieme per andare via dallo studio. Lasciai andare mio padre che salutava Ed prima che si sedette sul sedile del conducente, feci per sedermi anche io, dal lato opposto, quando qualcosa si scatenò dentro di me. dissi a mio padre di aspettare e che sarei tornata subito.
"Ed!" lo chiamai, ma lui non mi rispose. "Ed!!" gridai più forte. riuscii finalmente ad attirare la sua attenzione. si voltò piano e quando capì che gli dovevo dire qualcosa si avvicinò piano a me.
"Uhm..Ed..Io..Ecco, volevo complimentarmi con te. Hai un grande talento, sei un cantautore fantastico, spero che tu abbia un grande successo" affermai un po' in imbarazzo, sentii il suo sguardo su di me e sentii le guancie arrossarsi leggermente. 
"Grazie Ivory, sei molto gentile." disse lui con un leggero sorriso sulle labbra.
"Dovevo dirti solo questo." conclusi con una piccola risata. Lui mi rivolse un ultimo sorriso prima che mi salutasse con un "ciao" divertito. mi voltai verso la macchina di mio padre inziando a camminare velocemente per raggiungere prima l'autovettura. sorrisi ripensando alle parole fugaci che ci fummo scambiati poco prima e prima che me ne accorgessi mi ritrovai di fronte alla macchina con all'interno mio parde. salii velocemente sull'auto, mi girai verso mio padre e gli accennai un sorriso che lui ricambiò amorevolmente. mi diede un'ultima occhiata prima di prendere parola: "Che gli hai detto?" chiese lui incuriosito. abbassai leggermente il capo guardandomi le mani, mentre un debole sorriso compariva sul mio viso. "Niente di che" affermai sicura. alzai lo sguardo cercando di vedere l'espressione di mio padre, era divertito dal fatto che io trovassi carino Ed; mi stupii il fatto che lui l'avesse capito, perché io non gli avevo detto niente.







Ho pubblicato molto tempo dopo questo capitolo rispetto al primo perché non avevo l'ispirazione. spero vi sia piaciuto :)
se volete seguirmi su twitter sono @dostspiano xx
  
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