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Autore: daemonlord89    15/03/2013    3 recensioni
Quando Jeremy riceve in eredità da suo zio una magnifica villa a Dover non riesce a crederci. Ma il dono è accompagnato da un misterioso messaggio, che lo zio ha voluto far pervenire solamente a lui, in privato. Qual è il significato della scritta sul biglietto di carta?
Un'avventura che porterà nel meraviglioso mondo del mare, per scoprire uno dei più grandi segreti che esso protegge.
Genere: Avventura, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le Cronache degli Abissi'
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Capitolo primo
L'arrivo a Villa Bent

 

La giornata era stata piuttosto impegnativa, per Jeremy e sua moglie, dopo essere usciti dall'ufficio notarile. Avevano dovuto preparare le valigie, salutare amici e parenti ed avvisarli che sarebbero stati via per qualche giorno.
Diana, la governante di Villa Bent, era stata molto felice alla notizia dell'arrivo di Jeremy, che mancava da ormai più di dieci anni. Per un motivo o per l'altro, non era più riuscito a trattenersi dallo zio Amos per più di un giorno. La donna aveva detto che avrebbe preparato la villa per accoglierli, rassettando e pulendo da cima a fondo ogni stanza.

Margaret non era mai stata a Villa Bent e il marito le spiegò, per filo e per segno, dove si trovava, di quante stanze si componeva, che cosa avrebbe potuto fare durante il giorno e la sera... Insomma, ascoltando Jeremy, la donna si sentiva, in parte, già sul promontorio ad osservare il mare.

Il giorno successivo, di buon'ora, caricarono tutto in auto e partirono alla volta di Erston, un piccolo villaggio a nord-est di Dover, che Jeremy considerava una seconda casa.
Non fecero molte tappe durante il viaggio, perché non vedevano l'ora di arrivare.
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Il villaggio non era diverso da come Jeremy lo ricordava. Era costruito lungo buona parte del costone roccioso che dava sul mare; alcune case si trovavano vicino al porticciolo, al livello dell'acqua, mentre le ultime erano poste a metà della salita. Villa Bent era l'ultimo edificio in cima, molto distante da tutto il resto del paese.
Fu come un tuffo nel passato. Subito Jeremy notò la piccola piazza sulla destra, non lontano dall'ingresso del villaggio, dove giocava con i suoi amici locali da piccolo. Percorsero piano la strada principale, nonché unica via percorribile in automobile, e l'uomo indicava ogni momento a destra e a sinistra, descrivendo i luoghi alla moglie. Dopo una curva, la strada prese un po' di pendenza verso il basso; si stavano avvicinando al molo, oltre il quale avrebbero cominciato la salita.
Jeremy si fermò, accostando a destra.
“Che succede, Jim?” chiese Margaret.
“Devo fare una cosa.” fu la risposta, e il marito aprì la portiera per scendere.

Un attimo dopo, stava camminando sul pontile, con il legno che gemeva e scricchiolava sotto i suoi passi. L'aveva intravista da lontano e voleva assicurarsi che fosse davvero lei.

Sì, pensò gioioso.
Si fermò davanti ad una piccola imbarcazione, attrezzata con alcuni porta-canne per la pesca e una stiva abbastanza ampia per contenere il pescato. Sobbalzava dolcemente, sospinta dalle onde che si infrangevano contro il porto.
Il nome sulla fiancata era
Dalia. La barca di Amos. La barca con la quale per la prima volta aveva solcato il blu dell'oceano, che portava il nome del primo amore dello zio.
Non l'avevano rimossa, ma l'avevano letteralmente ricoperta di fiori. Suo zio era un uomo molto apprezzato, a Erston.
Jeremy passò il dorso della mano sul legno della barca, come per accarezzarla.

Mi manchi, zio. Disse tra sé e sé.

Voltandosi, sorrise alla moglie che lo aspettava in piedi vicino all'auto. Non aveva voluto disturbare il suo momento speciale. Si incamminò verso di lei, quando notò un cartello che attirò la sua attenzione.


Divieto assoluto di navigazione, fino a data da destinarsi.

Era strano. Da quelle parti il mare era solitamente tranquillo. Si guardò intorno per cercare qualcuno a cui chiedere informazioni, ma il porticciolo era deserto. Anche quello era insolito; il paese non era dei più vivaci, ma qualche pescatore si trovava sempre.
Scrollò le spalle e raggiunse la moglie, per riprendere la salita.

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Diana corse loro incontro, felice. Era una donna ormai sulla cinquantina, ma si manteneva in forma grazie ad un esercizio fisico quotidiano e ad una buona dieta. Lunghi capelli neri striati di bianco le scendevano ben oltre le spalle. Indossava un vestito lungo che svolazzava al vento.
“Signor Axton!” salutò.
“Diana!” Jeremy abbracciò la donna. Passarono alle presentazioni e, infine, fecero per entrare nella villa.
Jim, però, fermò la governante.
“Ascolta...”
“Dica, signor Axton.”
“Ho visto un cartello, giù al porto...”
“Oh, capisco. Il divieto, giusto?”
“Sì. Cosa è successo? Non ci sono mai stati divieti.”
“E' una storia strana. Potrà verificare lei stesso, questa sera.”
“Questa sera?”
“Vedrà.” il volto di Diana assunse un'espressione triste. C'era davvero qualcosa che non andava.
“Ma bando a questi discorsi.” disse lei poi “Non vuole entrare?”
“Certo!”

Si avviarono tutti e tre verso il portone di ingresso, che Diana spalancò.
“Bentornato a Villa Bent!”

   
 
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