Capitolo 2 -
Discussioni
Si risvegliò mezza intontita guardando la sveglia
sul comodino, erano le undici passate…
Richiuse gli occhi e si girò su un fianco, poi di
scatto riosservò con pi_ cura le lancette dell’orologio.
Sgranò gli occhi, scese dal letto con un balzo, fece
comparire davanti a se una pigna di vestiti, prese dei pantaloni di Jeans
larghi, una camicetta bianca a maniche lunghe e una maglietta sbracciata da
mettere sotto; se l’infilò in fretta e furia poi uscì dalla stanza ed entrò precipitosamente
in bagno.
<< Ma che diavolo… >> disse il povero
Harry in mutande, guardando la ragazza e cercando di rimettersi i pantaloni del
pigiama imbarazzato.
<< oh… Harry ci sei tu… scusa, non volevo…
torno più tardi… “se la giornata comincia così, non voglio immaginare il
resto…” >> fece per uscire
<< no, aspetta! Ho finito… >>
bloccandola e prendendo le sue cose per lasciarle libero il bagno << ma
come fai a sapere il mio nome? Non te l’ho mai detto… >> le chiese
incuriosito
<< non ci vuole un MAGO per sapere chi sei.
Primo: ti si vede la cicatrice (la indicò con la mano), secondo: ti conosco di
più di quanto tu pensi… >>
<< e perchè? >>
<< Perchè faccio parte dell’ordine e devo
conoscere chi proteggo… >>
<< Non ho bisogno di protezione me la so cavare
anche da solo! >>
<< Oh… lo so. Sei riuscito a fronteggiare
Voldemort per ben cinque volte e sei ancora vivo… “avrei preferito di no però…
se fosse successo…” >>
<< Perciò, non ho bisogno d’aiuto… >>
disse Harry concludendo la frase
<< Lo so e non ho intenzione d’aiutarti, mi
sembri abbastanza intelligente da potertela cavare da solo… “e altrettanto
stupido da cacciarti sempre nei guai” >>
<< Di solito quando mi vedono rimangono tutti
sbigottiti >>
<< Non sono quel genere di persona “ma chi ti
credi di essere?” >> rispose freddamente la ragazza
<< Meglio… mi hanno detto che ti chiami Airy
giusto? >>
<< Si
“ecco che arrivano le domande” >>
<< Quanti anni hai? Sembri giovane rispetto
agli altri componenti dell’ordine… >>
<< Non ti hanno insegnato che chiedere l’età
ad una ragazza è sgarbato? >>
<< Volevo solo conoscerti meglio… >>
<< Bhe, fatti gli affari tuoi la prossima
volta >>
<< Sai che sei insopportabile? Anche tu
potresti essere più gentile con gli altri o fai così solo con me? eppure mi hai
appena conosciuto di persona, non posso averti fatto niente di male per
meritarmi questo comportamento >>
<< Non è perchè mi hai fatto qualcosa, ma
perchè non sopporto la tua presenza e basta >>
<< Potevi dirlo subito, ci saremmo risparmiati
questa conversazione e… >>
Qualcuno entrò in casa perchè il ritratto della
signora Black cominciò a urlare, poi una voce fredda parlò: << C’è
nessuno in casa? >>
Sirius, che presumibilmente si trovava in cucina per
uno spuntino, si avvicinò all’uomo col mantello e con il tono più gelido
possibile disse: << cosa vuoi? è strano vederti qui a quest’ora Severus
>>
<< Silente mi ha chiesto di portare questa a
Lupin dato che non si può muovere >>
<< ma come siamo gentili, oggi fai il bravo
cagnoglino? >>
<< togliti di mezzo essere inutile, non ho
tempo da perdere >>
<< parla il grand’uomo, Severus Piton!
>>
Airy e Harry erano usciti dal bagno e ascoltavano i
due parlare al piano di sotto seduti sui gradini.
<< Piton… quanto non lo sopporto, con quei
suoi capelli unticci e quell’aria da spavaldo… >> disse harry con una
smorfia
<< su questo ti do ragione Ë un uomo
disgustoso, non so come Silente riesca a fidarsi di lui >>
<< dovresti vederlo in classe come si diverte
a dare ordini e punizioni a tutto spiano, soprattutto con i grifondoro
<< immagino che sia la cosa che sa fare
meglio… >>
<< già… >>
La conversazione al piano di sotto, intanto, si
faceva più accesa.
<< dov’è Remus? >> chiese con finta
cortesia il professore di pozioni
<< nella sua stanza, dammi quella pozione,
gliela darò quando scenderà >> rispose Sirius porgendo la mano per
prendere la bottiglietta
<< no, sei una persona inaffidabile, potresti
farla cadere >> replicò in tono di scherno
<< lurido… >> le dita della mano di
Black si strinsero in un pugno
Airy scattò in piedi e corse giù per le scale
intromettendosi tra i due, sapendo già come sarebbe andata a finire se non
l’avesse fatto.
<< questa la prendo io! Smettila di provocare
Sirius e vattene hai svolto il tuo dovere… >> gli disse bruscamente
prendendo la bottiglietta dalle mani di Piton
<< ??? sempre maleducata come al solito, Evans
>> sbottò Severus
<< e tu sempre presuntuoso e viscido come
sempre, Piton >>
<< Airy… >> tentò di dire Black, ma lei
lo zittì con un gesto secco della mano
<< ti fai difendere da una donna Black?!! Cadi
sempre più in basso! >> ridacchiò Severus divertito
<< ora esci da questa casa! O ti ci mando
fuori io! >> disse Sirius, puntandogli contro la bacchetta e scansando
Airy da una parte.
<< mi stai minacciando? Perché non mi fai
paura! >> e anche lui tirò fuori la bacchetta
<< forza che aspetti?!! Colpiscimi >> lo
incitò Black
<< stupeficium!! >> ruggì
Severus
Airy che si
trovava ancora in mezzo, venne colpita in pieno petto dall’incantesimo che la
spinse con forza all’indietro, ma Sirius riuscì ad evitare di farla cadere
prendendola per le spalle.
<< Airy! stai bene? >> domandò
preoccupato Black
<< benissimo, mai stata meglio >>
rispose amaramente stringendosi lo stomaco dal dolore.
<< ma che carini… vi difendete a vicenda…
>> disse sorridendo sarcasticamente l’uomo unticcio.
Airy scattò in avanti puntando immediatamente la
bacchetta al cuore di Piton, poi urlÚ irritata più che mai: << ora
BASTA!! Chi ti credi di essere per venire qua a farti beffa degli altri!
Vattene! Non sei il benvenuto! >>
<< TU!! Brutta… >> non finì la frase
perchè la ragazza in un batter d’occhio e senza pensarci due volte lanciò a
Piton uno schianteismo gridando : << FUORIII!!! >>
La porta si aprì e si richiuse di colpo, dopo che
l’insegnante di pozioni era stato scaraventato tra i cassonetti vicino al
marciapiede davanti alla casa.
<< non avresti dovuto farlo… >> disse
severamente Sirius, ma gli fece l’occhiolino e poi un sorriso subito dopo.
<< le persone strafottenti non le voglio sotto
il mio stesso tetto, vado da Remus a portargli questa >> Risalì le scale
in silenzio, Harry era ancora seduto dove lo aveva lasciato qualche attimo
prima, era indeciso se fare un’espressione d’ammirazione o di stupore al suo
passaggio, ma alla fine gli riuscì solo una specie di mezzo sorriso da ebete,
lei invece, senza proferirgli parola gli passò accanto ed andò nella camera di
Lupin.
Quando vi entrò, vide il suo padrino ancora steso
sotto le coperte che dormiva tranquillamente, per fortuna il baccano che aveva
fatto nell’atrio d’entrata non l’aveva svegliato.
Si guardò intorno, la stanza era completamente in
perfetto ordine come sempre, appoggiò la pozione antilupo sul baule in fondo al
letto poi si sedette con delicatezza su un lato di esso e con voce tremante
disse: << Remus… ho… ho fatto una cosa che non avrei dovuto fare…
>>
Da sotto le coperte uscì una specie di grugnito
<< … papà…… se Silente venisse a sapere che ho
di nuovo… >>
All’udire quella parola, papà, l’uomo si alzò e
preoccupato e la osservò chiedendo: << cos’hai combinato? Non è da te
essere così già di morale >>
<< prima… è venuto Piton, ti ha portato la
pozione per questo mese… ma… lui e Sirius hanno cominciato a discutere e io mi
sono intromessa, poi ho perso le staffe e l’ho schiantato fuori dalla porta,
però prima Ë stato lui ad attaccare… >> gli occhi della ragazza si
velarono.
Il padrino guardò la figlioccia poi l’abbracciò
accarezzandole dolcemente la testa con una mano: << hai seguito solo un
tuo impulso, non c’è nulla di male… capita di perdere la pazienza… sai già che
Silente non ti dirà niente, al massimo ti farà una piccola ramanzina come al
solito, ma non è quella la tua vera preoccupazione… che altro c’è? Cos’è che ti
rende così triste? >>
Airy si staccò dall’abbraccio e si distese a pancia
in giù sul letto, nascondendo la testa sotto il cuscino.
<< non lo so… non voglio allontanarmi da voi…
ho un brutto presentimento… poi… dopo domani c’Ë la luna piena e non voglio
lasciarti da solo… non l’ho mai fatto… >>
<< ci sarà Sirius con me, come ai vecchi
tempi, mi terrà compagnia, non ti devi preoccupare per me anche se mi fa molto
piacere che tu lo sia >>
<< perchè devo andare per forza ad Hogwarts?
Non ci sono già stata abbastanza? Non ho combinato già abbastanza danni?
>>
<< lo so che dopo tutto quello che è successo,
tu non voglia tornarci… ma devi ricordarti che siamo in guerra e non c’Ë tempo
per pensare al passato. Ciò che è accaduto tre anni fa è stato una disgrazia ed
evitare di andarci non cambierà lo stato dei fatti. >>
<< era la mia migliore amica >>
<< le persone muoiono tutti i giorni e la
morte non fa eccezioni, era il suo destino… >>
<< potevo esserci io al suo posto! >>
<< ma sei qui! Perchè è così che lei ha
voluto! Ora smettila di mortificarti e cerca di affrontare la situazione.
>>
<< non ce la faccio più… mi sarebbe piaciuto
prendermi una piccola vacanza… >>
<< sei andata a comprare tutto l’occorrente?
Libri, formulari, calderoni… >>
<< fai finte di non sentirmi eh? >>
<< davvero? Perchè hai detto qualcosa? No,
sai… mi Ë entrato da una parte e uscito dall’altra… >>
<<… non ho parole per definire la tua…
>>
<< cosa? >>
<< non saprei… forse… >>
<< si? >>
<< STUPIDITA’ direi… >>
<< figlia ingrata… >>
<< padre irriconoscente… >>
<< aah! è questo quello che pensi di me? bene
bene… me lo ricorderò! >>
<< comunque.. questo pomeriggio avevo
intenzione di andare a fare un giro e volevo portare con me… >>
<< non ci pensare nemmeno! Sai cosa potrebbe
accadere?! >> la interruppe Remus intuendo il resto della frase
<< ma se viene come Felpato nessuno lo riconoscerà!
Ti prego… >>
<< … Airy… lo so che vuoi stare un po’ da sola
con lui, ma è pericoloso non posso lasciartelo fare >>
<< due ore… ci metteremo solo due ore…
>>
<< Molly si infurierà, Silente pure e non
penso che te la caverai solo con una sgridata… >>
<< basta che nessuno glielo dica… >>
Remus la osservò, la sua espressione era diventata
estremamente dolce e due occhi blu lo guardavano supplicanti
<< accidenti! Sai quanto odia questa casa! Sai
quello che ha dovuto passare! Lo conosci meglio di me! fallo uscire… cosa ti
costa infrangere le regole per una volta? >>
<< …… d’accordo…. Ma questa Ë la prima e l’ultima
volta e comunque, in fin dei conti… Gli servir‡ prendere un po’ d’aria fresca…
>>
<< siiii!! Grazie! Ti voglio un mondo di bene!
Vado subito ad avvertire Sirius! >>
<< lo faccio solo per te!!! Non per lui!
>> disse, ma la ragazza era già uscita allegra più che mai.
scese di corsa le scale del secondo piano,
oltrepassò il corridoio e cominciò a scendere i primi scalini dell’ultima rampa
di scale quando all’improvviso Kreacher gli si smaterializzò davanti
facendola inciampare. Cadde nel vuoto.
Ron in quell’istante, entrò in casa per prendere la
lista dei libri che si era dimenticato e si bloccò a guardare la scena con gli
occhi sgranati.
Airy, Infatti, era quasi sospesa a mezz’aria e con
una piccola capriola atterrò sul pianerottolo come se nulla fosse.
Era ancora appoggiata su un ginocchio quando Ron le
si avvicinò per chiederle come stava.
I capelli biondo cenere e tutti arruffati della
ragazza le coprivano il volto: << non ti preoccupare è tutto a posto
>>
<< ne sei sicura? Stai tremando… >> lo
guardò e cercando di essere il più convincente possibile disse: << Ë
normale…>> << non mi sembra una cosa cosÏ normale volteggiare per
aria >> << ora vai, o Molly si infurierà se farai tardi… >>
<< ok… >> detto questo Ron uscì un’altra volta di casa.
La ragazza si avviò verso la sala dove Sirius, come
tutti i pomeriggi, faceva un pisolino o leggeva un libro per far passare un po’
il tempo.
Entrò senza far rumore, si guardò attorno e seduto
sulla poltrona con il viso rilassato lo vide. Si avvicinò ad un lato e con
molta cautela gli accarezzò la testa passandogli la mano tra i lunghi capelli
neri.
<
<<… scusa, non volevo disturbati… >>
disse allontanando la mano
<< non ho detto questo, anzi mi piace, ma
preferirei che tu… >>
<< ehi! Ma cosa stai…>>
<< …stia seduta su di me >>
Prendendola per il polso la attirò verso di sè
facendola così, stendere sulle sue gambe.
<< Ë successo qualcosa Airy? >>
<< no perchè? >>
<< i tuoi occhi… >>
<< ah, quello… non è niente… ho dovuto solo
cercare di non cadere dalle scale…>>
Sirius fece un cenno di assenso poi le si piegò
sopra e la baciò.
<< che ne dici se saliamo in camera tua? » pi_
grande della mia e il tuo letto Ë di gran lunga pi_ comodo del divano… >>
<< Ë una proposta? >> chiese l’uomo
maliziosamente
<< secondo te? >>
<< ho promesso a tuo padre di non sfiorarti
neanche con un dito… >> le alzò la testa baciandole il collo poi tornando
di nuovo sulle labbra.
<< e allora… tu stai fermo… in fondo non
sarebbe la prima volta… >>
<< sei una tentatrice nata… ma questa volta
non posso… quando tutto sarà finito avremo il tempo per fare… >>
<< ehi voi due! Mezzosangue immondi!
Traditori! >> l’elfo domestico era apparso di fronte a loro dal nulla
com’era suo solito fare.
Sirius gli lanciò un cuscino << Kreacher! Sta
zitto e fila nella tua tana! >>
<< grrr… come il padrone comanda… maledetto,
meschino traditore della stirpe dei black… >> se ne andò continuando a
brontolare.
<< stavo dicendo? >> riprese l’uomo
ritornando a guardarla.
<< in pratica mi hai scaricato in quattro e
quattr’otto… >>
<< aah si… è vero… >>
<< e lo ammetti pure! >> lo guardò
fulminandolo e ridendo.
<< certo! Cosa credi… mica ti mento io…
>> la baciò di nuovo più a lungo questa volta.
<< ti va di uscire da qui? >>
<< e come? Siamo entrambi obbligati a restare
qui dentro come topi in trappola >>
<< e se ti dicessi che ho il permesso di farti
fare un giretto? Una passeggiata col mio bel cane Felpato… >>
<< mi stai prendendo in giro? >>
<< no… vogliamo andare? >> poggiò la sua
fronte a quella di Sirius e lo guardò negli occhi.
Avvicinò le sue labbra a quelle della ragazza
<< Grazie… >> poi le diede un bacio sulla fronte: << andiamo
allora! >>
Si trasformò in cane ed entrambi uscirono di casa.
Era arrivata la sera e il sole stava per tramontare.
<< forse è ora di andare… >> il cane
nero davanti a lei lo guardò stortando di lato la testa.
<< no felpato, è tardi… >> gli si
avvicinò accarezzandogli il muso poi gli diede una grattatine sul collo. Il
cane le leccò la faccia in segno di affetto e riconoscimento poi scodinzolando
cominciò ad avviarsi vero casa.
Entrarono nella stradina da cui erano arrivati. A
quell’ora era deserta e buia.
Stavano camminando quando all’improvviso Airy si
sentì il corpo ribollire e dal dolore cadde tremante in ginocchio…
Continua…
Grazie per aver letto anche questo capitolo… e quello
precedente… e soprattutto scusatemi per la lunga attesa…
Un saluto^^