Amori sul campo di Quidditch
-14-
Fred si era diretto
con passo deciso verso il grande albero, dove giaceva, appollaiata su di un
ramo, Angelina, in tutto il suo sex-appeal da pantera.
Il ragazzo, non era
sicuro di quello che stava facendo e nella sua mente diversi pensieri ronzavano
fastidiosamente…
Mah…questa storia del
massaggio mi sa tanto di stupratore a piede libero…però lo ha detto Bill,
voglio dire da che ne so io, le conquiste di quel capellone prevedono anche
qualche poppante nel reparto maternità del S. Mungo, pochi minuti dopo essere
stato scodellato in questo mondo, forse è meglio che gli dia retta…oddio devo
avere una faccia da maniaco mancato in questo momento!!! Però, mica è colpa
mia!!! Cavoli! Quel bocconcino ronfa beatamente accoccolata su di un albero,
con posa alla TiStuproOraSubitoOAdesso?
e addosso praticamente niente, e poi io dovrei anche trattenermi?! Si
come no…ecco partiamo da dio, un paio di altri pensieri da depravato su
Angelina e il massaggio diventerà roba da numero speciale di Sexy Magic!!! Che
sfiga ‘sti sedici anni!!! Come se non bastasse ogni volta che la guardo in
faccia mi torna in mente il bacio, e dio solo sa cosa mi blocca dal tentare di
nuovo!! Bill…mi sa che il tuo massaggio è stata la peggiore idea che i tuoi maledettissimi
pidocchi abbiano partorito!!!
Fred sarebbe tornato
indietro dritto filato se non si fosse trovato già ai piedi dell’albero,
scrutando il volto rilassato di Angelina, che aveva aperto un occhio da gatta e
lo squadrava dall’alto in basso.
L’aveva guardata per
un attimo, quindi sorridendo aveva domandato sornione
“La pantera domina il
suo territorio?”
“Mmm…si, e c’è un
intruso che disturba il suo sonno!!!”
“Un intruso?! Ti
riferisci per caso a quel gran pezzo di ragazzo che adesso ti sta guardando e
muore dalla voglia di farti un massaggino?! No perché se è così, potresti
offendermi!!!”
“Ahahahahah, certo
certo…piuttosto, cos’è questa storia del massaggino?”
“Idea partorita dai
pidocchi del fricchettone…se non lo faccio gli si spezza il cuore…non a lui, ai
pidocchi, intendo! Allora, pantera? Scendi giù o salgo io?”
Detto questo l’aveva
aiutata a scendere dal ramo –ringraziando mentalmente Bill-. La ragazza si era
stiracchiata un attimo mormorando un placido
“Un massaggio…proprio
quello che mi serve!!” (Fred immagina se stesso che si inchina davanti al
ReDelRimorchio, alias Bill, adorandolo) sdraiandosi sull’erba a pancia sotto e
mostrando un’appetitosa zoomata di culo al rosso, cui l’idea dello stupro, d’un
tratto, non sembrava poi così assurda. Quando poi, i suoi occhi color ambra si
erano posati sui quarti posteriori di quella ninfetta, aveva sentito ‘qualcuno’
svegliarsi nei ‘piani bassi’.
Un ultimo sguardo di
estatica felicità alla creatura ai suoi piedi…meravigliosa.
Adesso poteva anche incominciare…detto
questo le si era inginocchiato accanto, cominciando a muovere sapientemente le
mani sulle spalle della ragazza, che già ai primi tocchi aveva miagolato un
“Aaahh…Fred sei stupendo!!!” di puro piacere.
Reazione di Fred? Rave party ormonale…
Mentre Fred metteva a
dura prova il proprio self-control, nella camera dei gemelli, George stava
allegramente chiacchierando con Alicia del più e del meno.
“Allora verrete alla
Coppa del Mondo di Quidditch?” aveva chiesto il ragazzo
“Certamente!!! Angelina
si è offerta di accompagnarmi…sai i miei sono babbani e non potrebbero…ci sarà
anche Katie!!”
“Davvero?!”
“Si, beh, andrà con
Oliver ovviamente…dice che vuole passare con lui tutto il tempo che le rimane.”
“Certo, mi sembra
ovvio…mi sa che a scuola rischieremo di affogare un giorno sì e l’altro pure!
Se la conosco, non farà che piangere!!!”
“Lo sospettavo… Ah, ma
se Oliver si dimentica di scriverle, quant’è vero che mi chiamo Alicia, lo
impalo sugli anelli del campo dei Puddlemere!!!”
George aveva deglutito
il vuoto.
“E voi? Ci sarete
vero?!” aveva chiesto la bionda.
“Sicuro!!! Papà ha
avuto i biglietti per la tribuna d’onore! Vi avremmo invitate se Ron non ci
avesse già pensato! Così Harry e la Granger si beccheranno i vostri posti…”
aveva mormorato con una punta di tristezza.
“Oh, povero cucciolo,
non mi dire che sentirai la mia mancanza perché non ci credo nemmeno se lo
vedo!”
“Ah, non credi ai miei
sentimenti eh?! Oh me tapino!!! Abbandonato da tutti! Sigh, basta, voglio
morire!” detto questo si era sdraiato teatralmente sul letto con una mano
adagiata sulla fronte.
Alicia lo aveva
guardato un paio di secondi quindi era scoppiata a ridere.
George l’aveva fissata
incantato, era davvero stupenda, ma se c’era una cosa che lui adorava in modo
particolare della sua ragazza era il colore dei suoi capelli. Non erano
semplicemente biondi, erano color del miele, quello chiaro, trasparente, che
sembra fatto di raggi di sole. Ecco, i capelli di Alicia avevano lo stesso
colore. Color miele.
“Alicia…lo facciamo?!”
La ragazza aveva
sbattuto un paio di volte le palpebre, non sicura di aver capito bene. Aveva
guardato il ragazzo che la fronteggiava, che adesso aveva dipinta sul volto
un’aria eccitata, quasi fosse un bambino in procinto di combinare qualche
marachella.
“C-come?!” aveva
balbettato sconvolta, diventando del colore dei capelli del monello, che aveva
ripetuto esaltato
“Lo facciamo?!”
la mente di Alicia
aveva cominciato a macinare idee alla velocità della luce.
Ommioddio!!! Vuole
farlo?! Qui?! Adesso!! E se ci beccano?! Un momento…ma siamo praticamente soli
a casa!!! Ommadonna…vuole farlo sul serio! E me lo chiede così?! Un po’ di
tatto per la miseria! Sono ancora vergine!!!…e anche lui lo è…vabbé che si
tratta di George…forse è meglio che me lo dica così…e adesso che gli rispondo?
La cacciatrice, con il
volto ormai prossimo alla temperatura della corona solare, aveva scoccato una
timida occhiata al suo ragazzo…la faccia dell’ingenuità!
Quindi, con la voce
ridotta praticamente a un soffio aveva mugolato un
“Io…veramente…”
L’altro, aveva
inclinato leggermente la testa su di un lato guardandola con un misto di
preoccupazione-delusione-tristezza.
“Non vuoi?” le aveva
domandato affranto.
“No…cioè si, lo vorrei
tanto…davvero, ma…io ecco…”
“Ti prego Alicia, se
non lo facciamo io muoio!!!” l’aveva implorata congiungendo le mani e inserendo
lo sguardo da cucciolo.
Checcariiiiiiiiiinoooooooo…mi
vergogno un po’…ma…se me lo chiede così…io…mi sciolgo!
“V-va bene…” aveva
mugugnato rossissima.
George si era
illuminato e con uno scatto era saltato giù dal letto. Quindi aprendo la porta
le aveva chiesto giulivo
“ Allora marmellata o
miele?”
Alicia lo aveva
guardato sconvolta, se possibile diventando tre volte più rossa!
Come diavolo vuole
farlo?! Per me è la prima volta, non sono già ai livelli da sesso gastronomico
io!!!
“COSA?!?!”
“Vuoi la marmellata o
il miele?!” le aveva ripetuto più
lentamente squadrandola con un sopracciglio alzato, quasi non capisse il perché
tanta agitazione.
“i-io…v-veramente…n-non
l’ho mai fatto!!!” aveva snocciolato tutto d’un fiato quella.
George l’aveva
guardata stralunato
“Alicia…tu non hai mai
fatto…lo spuntino delle cinque?!”
In quell’esatto
momento la ragazza aveva assunto la consistenza di una statua di marmo rosa di
Portogallo, e aveva tirato fuori l’aria più stupida che le riuscisse…
Si era sentita
morire…avesse potuto si sarebbe avada kedavrata con le sue stesse mani…e lei
che credeva di essere davanti alla sua ‘prima volta’…e invece, George
stava parlando di merenda!!!
Non si sa come si era
riscossa dallo stato catatonico in cui era caduta, e ridacchiando con fare
isterico-nervoso aveva liquidato il ragazzo con un:
“A-ah…tu intendevi
fare quello! Certo, si, beh non so fai un po’ tu, miele o marmellata, fa lo
stesso George!”
Il giovane l’aveva
guardata con la stessa espressione scettica di prima, quindi con un’alzata di
spalle era uscito dalla camera, diretto verso la cucina, borbottando fra se e
se…
“Fare quello! E cosa
sennò?! Ovvio che devo fare merenda, altrimenti stramazzo a terra coi crampi
per la fame!!!” si diceva mentre apriva le ante della credenza e tirava fuori
un barattolo di miele e dei biscotti fatti a casa.
“Fare quello?! Ma che
avrà voluto dire? Che altro può significare quando uno ti chiede ‘lo facciam…”
il biscotto che stava
per addentare gli era caduto di mano, atterrando sul pavimento della cucina con
un rumore sordo.
George aveva
spalancato gli occhi, ed era diventato bordeaux!
“O…mio…dio…non avrà
pensato…non credeva mica…cioè lei pensava di dover fare QUELLO?!?!”
preso dall’agitazione
aveva iniziato una sorta di balletto davvero stupido…si era accovacciato per
terra mugolando un “Lei credeva volessi farlo!!!!” quindi razionalizzando quel
pensiero si era rotolato a destra e a sinistra –per altro schiacciando il
biscotto-. Quindi si era rialzato e zampettando
come un canguro
agonizzante aveva cominciato a ripetere “Quello!!! Fare QUELLO!!!
Quella cosa lì!!!”.
Poi, mentre stava
correndo intorno al tavolo si era arrestato di colpo, e delle parole erano
comparse nella sua mente.
Flashback
“Non vuoi?”
“No…cioè si, lo vorrei tanto…davvero,
ma…io ecco…”
“Ti prego Alicia, se non lo facciamo io
muoio!!!”
“V-va bene…”
lei…ci stava!!! Voleva
farlo!!! ALICIA VOLEVA DAVVERO FARE L’AMORE CON ME!!!!
A quel pensiero, la
faccia del ragazzo era diventata così rossa che i suoi capelli parevano neri a
confronto!
E lui? Ci stava?
Domanda inutile visto
che sognava quel momento da quando si era accorto che Alicia non era solo la
cacciatrice biondina e bravina nei passaggi, della sua squadra, ma era anche la
proprietaria di un culo da urlo e un caratterino niente male…se lui ci stava?
Eccome se ci stava!
Il problema adesso era
un altro…lui voleva davvero farlo con Alicia…ma non sapeva COME farlo. Cioè,
più o meno la tecnica l’aveva immaginata, ma mica aveva capito bene come e
quando doveva…insomma, entrare in quella stanza e violentarla non sarebbe stato
il massimo…doveva chiedere a qualcuno!!!
Si era guardato
intorno, nel panico più totale, alla ricerca di un possibile aiuto, ed il suo sguardo era stato catturato al di
fuori della finestra.
Senza stare lì a
lambiccarsi troppo il cervello, era schizzato in quella direzione.
“Fred!! Fred, ho
bisogno d’aiuto!!!” aveva ansimato col fiatone.
Rotto l’incantesimo…
Il suo doppio aveva
alzato lo sguardo, guardandolo con un’aria svampita e decisamente confusa.
George parve vedere
solo in quel momento la scena, e quello che aveva interrotto.
Suo fratello, con aria
da fatto totale stava…massaggiando Angelina Johnson!? Si era perso qualcosa?
Ok, magari il suo
problema era più grosso, ma se quei due, finalmente stavano combinando, allora
non sarebbe stato lui a rovinare il tutto!!
Nel frattempo anche la
moretta lo stava squadrando, decisamente più presente dell’altro anche se
leggermente insonnolita.
“E’ successo qualcosa
George?” gli aveva domandato –Fred ancora lo guardava in trance-.
“Ehm…no! Niente!! E’
tutto apposto!!…euhm…divertitevi!!!” detto questo aveva girato i tacchi ed era
tornato dentro.
Angelina aveva alzato
un sopracciglio con aria perplessa, quindi rendendosi conto di quanto tempo
avesse passato sotto le manine d’oro di Fred, decise di alzarsi e fare qualcosa
di costruttivo
“Fred, ti va un giro
in scopa?”
L’aveva visto
rispondere con un’aria da chi è stato fatto partecipe di uno scorcio di
paradiso o di chi ha appena ricevuto un potente oblivion, un vago
“Si…”
Doveva ammettere che entrambe i gemelli
Weasley erano davvero, davvero strani!
***
George era rientrato
in cucina, sempre più nel panico, doveva risolvere il suo problema, e alla
svelta! Già, ma come?!
Aveva appena richiuso
la porta per il giardino dietro di sé, quando la faccia di Bill era spuntata da
dietro un’anta della credenza, con un biscotto in bocca.
BILL!!! MIO FRICCHETTONE
SALVATORE!!
“C’è qualcosa che non
va George? Ti vedo agitato..”
“Bill!!! Devi
aiutarmi!!!” gli aveva detto aggrappandosi alla maglietta del fratello con aria
disperata. L’altro l’aveva guardato leggermente spaventato.
“D-dimmi!”
“Alicia!!” aveva
piagnucolato George
“Chi?”
“La mia ragazza!!!”
“Ah la biondina!! Si,
si..carina però!!”
“Si, si va bene,
lei…vuole…vuole…insomma…ci sta!!”
Bill aveva corrucciato
la fronte…
“Scusa George, ma se
magari me lo dici nella lingua che noi comuni mortali parliamo, capisco anche
io!”
George aveva emesso
una sorta di gngnngn agonizzante, quindi, prendendo un bel respiro aveva
ripetuto.
“Avevo chiesto ad
Alicia se voleva fare merenda, e lei ha
capito che volevo fare…ehm…volevo farlo con lei! Io ero sceso per
prendere del miele e poi ho capito tutto e adesso lei è di sopra e io lo vorrei
tanto fare con lei ma non so come e-”
“Frena! Frena!!! Ok,
non c’è bisogno che continui...pur non capendo come abbia fatto lei a capire
‘fare l’amore’ al posto di ‘fare merenda’ e tu a non intuire subito cosa
volesse lei, posso solo dirti una cosa…”
“Cosa?”
“Fattela!!!”
“Che?!”
“George, magari
evitiamo il disegnino, comunque, vai di sopra e, vecchio mio, mi aspetto che
tremino le pareti!!!”
George era arrossito
notevolmente in zona orecchie e non solo, poi si era alzato e tentennante
aveva dichiarato
“A-allora…vado?”
“Vai, vai…”
“Vado…”
prima che però potesse
uscire dalla cucina, il ragazzo da capelli lunghi lo aveva fermato di nuovo.
“Ah…George?!”
“Si?”
“Prendi questo…sarà
più divertente!”
E facendogli l’occhiolino gli aveva lanciato
il barattolo del miele.
***
Stava salendo le scale
mentre osservava in trance il contenuto viscoso del vasetto di vetro.
Ok…è appurato, Bill è
completamente scimunito ‘…sarà più divertente!’…sì, come no, e che ci faccio
col vasetto di miele? Ci gioco a palla? E io che volevo un consiglio sul primo
approccio!!! E lui, invece, in assenza di pidocchi pensanti per lui, cosa fa?
Mi da un vasetto di miele e mi dice FATTELA!! Grazie al cazzo, è ovvio che me
la faccio, se solo sapessi come!!! Bell’aiuto un vasetto di miele! Bell’aiuto
davvero…si ma se devi far merenda, non se devi far perdere la verginità alla
tua ragazza, in modo carino!! Ma dov’è finita tutta l’intelligenza dei Weasley..lo
so io dov’è, l’hanno data tutta a Perce e a Ginny…anzi forse solo a Ginny…ma
che ho fatto io di male?! Un vasetto di miele! Come no, adesso entro in quella
stanza le strappo i vestiti, le faccio colare sto cavolo di miele sulla schiena
e inizio a leccar-…hey…niente male come inizio!!! Argh!!! Che cavolo sto
dicendo!!! Aspetta…l’idea non era malissimo devo solo…ehm…perfezionarla…
Così, George si era
ritrovato a partorir porcate con un vasetto di miele in mano, e senza
accorgersene era arrivato dritto in camera sua, dove Alicia lo aspettava seduta
sul letto. Ci si era seduto anche lui, con le gambe incrociate, a pochi
centimetri dalla giovane che guardava interessata il vasetto.
“Ecco qua, il miele
migliore che tu abbia mai assaggiato, produzione Weasley!!” aveva sciorinato il
rosso porgendole su una mano il barattolo di vetro aperto. Dal contenitore si
era levato un profumo dolciastro, che la ragazza aveva annusato deliziata.
Aveva subito tirato fuori un’aria fra l’interessato e il giocoso, pregustando
il sapore di quella leziosità dal colore ambra pallido, ma si era bloccata un
attimo notando l’impossibilità della cosa.
“George, non avresti
un cucchiaino? Non so come prenderlo…”
Ok…adesso perché il
suo ragazzo la stava guardando in quel modo? Quando aveva alzato lo sguardo su
di lui, aveva sentito lo stomaco aggrovigliarsi, e uno strano calore si era
impossessato delle sue gote. Il ragazzo dalla chioma sanguigna la fronteggiava
con un’espressione dolce mista a…a…a cosa? Era una scintilla strana quella nei
suoi occhi, una luce…vogliosa, sensuale…
Aveva visto la mano
del giovane prendere la sua, con delicatezza, avvicinarla a quel nettare
prelibato e intingervi la punta del dito indice.
“Niente cucchiaini…”
aveva sussurrato pacatamente. La bionda lo aveva guardato un attimo, con quei
suoi occhioni color del cielo, quindi aveva portato alla bocca il dito. Mai
aveva assaggiato niente di più squisito, quello non era miele, era ambrosia,
cibo divino! Aveva accompagnato il gesto con un mugolio di piacere, leccandosi
le labbra. Quindi, senza perdere altro tempo aveva rituffato la manina bianca
nel barattolo e raccolto un altro po’ di quello sciroppo succulento.
Quando era a metà
strada fra il barattolo e le sue labbra, aveva sentito la stretta di George sul
suo polso, gentile ma decisa. L’aveva guardato e aveva perso un battito, l’aria
tenera aveva lasciato spazio a quella scintilla passionale che aveva visto
prima. Senza dire una parola, il giovane aveva iniziato a lappare le dita
coperte di miele della ragazza, che era arrossita violentemente, sentendo una
scarica elettrica partire dalla base della nuca ed arrivare fino a dentro le
sue cosce…cosa stava succedendo!?
…vuole…vuole…ma allora
ha capito?!…
L’aveva lasciato fare,
facendosi lambire le dita, sordide di quel succulento liquido dalla consistenza
morbida…stava perdendo il controllo, lo sentiva...piano piano tutti i suoi
freni inibitori stavano cedendo, a ogni colpo di lingua, sentiva la razionalità
assottigliarsi, e cedere il passo al piacere…ormai sarebbe stato inutile
qualsiasi tentativo di porre fine a quella dolce tortura, tanto più che non
voleva affatto porvi fine, anzi pregava che George continuasse a leccare le sue
dita…e non fermarsi…
Aveva chiuso gli occhi
mordendosi il labbro…la stava facendo impazzire!
Aveva sentito la bocca
di George abbandonare le sue mani, aveva riaperto gli occhi puntandoli in
quelli color del miele più scuro del ragazzo, non v’erano dubbi sulle sue
intenzioni…
“Com’è George?” aveva
sussurrato maliziosamente, arricciando le labbra rosee. Il ragazzo le aveva
regalato un sorrisetto sexy di rimando, facendola rabbrividire, poi, spostando
il vasetto di miele sulla scrivania, si era avvicinato a quella bocca chiara,
passandovi delicatamente la punta della lingua. Aveva goduto di quell’umida
carezza, ricambiando il favore per poi divorare l’altro con un bacio
mozzafiato, che sapeva di miele.
Con una spinta
leggera, si era ritrovata stesa, con la testa appoggiata sul morbido cuscino,
sovrastata dal rosso, ancora attaccato alle sue labbra. Gli aveva allacciato le
braccia sottili intorno al collo, tirandolo più a se, mentre, veloce una mano
di George si insinuava sotto la maglietta corta.
L’aveva sentito
sussurrare, ancora contro le sue labbra “Dolce…ma sei più buona tu…”, con un
tono di voce che le aveva demolito anche l’ultimo refolo di lucidità. Gli aveva
sorriso, tuffando le mani in quei fili di fuoco e attirandolo a sè con foga, le
loro lingue a intrecciarsi, giocando insieme, maliziose e mai sazie l’una
dell’altra. Abbandonate le sue labbra Alicia, si era dedicata al collo tornito
del giovane, assaporandone la grana della pelle ambrata, l’odore maschio,
strappando al giovane sospiri e gemiti di piacere, solleticandolo con la punta
della lingua, mordendogli il lobo dell’orecchio con fare sensuale e soffiandoci
dentro un caldo “Grazie…”.
A quel punto era stato
George a riprendere le redini del gioco…le aveva sfilato la t-shirt leggera,
che con un fruscio era scivolata per terra, scoprendo il sottile reggiseno in
pizzo, che si sollevava ad ogni respiro della giovane. Si era lasciato
spogliare anche lui, regalando alla biondina un’appetitosa visione i quel
torace tonico, quindi le aveva sbottonato e tolto con estrema facilità i jeans,
ai quali erano seguiti quelli del giovane, aveva sorriso notando le sue
mutandine preferite indosso a quell’algida bellezza. Sentiva le manine bianche
della ragazza scorrere per tutto il petto, tracciandovi linee immaginarie e
provocandogli piccole scosse lungo tutta la schiena. Aveva fatto scorrere le
proprie dita sulle spalle della giovane, incontrando le bretelline del
reggiseno, indumento che pochi istanti dopo era andato a fare compagnia al
resto dei vestiti sul pavimento. Si era fermato un attimo a osservarla,
studiando ogni minimo dettaglio di quel corpo, quasi volesse marchiarlo a fuoco
nella propria mente, in maniera indelebile, poi lentamente aveva avvicinato le
proprie labbra al bocciolo turgido del capezzolo, sollecitandolo con la lingua.
Alicia si era fatta scappare un gemito, e un altro, e un altro ancora, e così
per tutto il tempo in cui quell’adorato carnefice gli infliggeva il suo
sensuale supplizio. Dopo interminabili minuti, il ragazzo dalla chioma
vermiglia aveva lasciato i seni della giovane, che ansimava vistosamente,
risalendo lungo la linea sinuosa del collo, tracciandovi una scia infuocata.
Dio…non poteva
crederci, davvero loro…non si era mai sentita appagata come in quel momento,
mai aveva sospettato di provare un tale spettro di emozioni, mai. E quello
spudorato sedicenne non accennava a voler smettere.
Le dispiaceva?
Nemmeno un po’.
Desiderosa di appagare
allo stesso modo il proprio impudico partner, con uno scatto lo aveva fatto
rotolare da un lato, prendendone il posto. Adesso era lei a dominare la scena.
Seduta sul torace scolpito, aveva incominciato ad esplorarne con sadica
lentezza il petto, passandovi la lingua, e posandovi umidi baci…sulle clavicole
sporgenti, sui pettorali che parevano di bronzo brunito, sulle costole
sollevate dal respiro affannoso del giovane, sulle sode geometrie degli
addominali, abbassandosi con spasmodica calma verso quel tratto di peluria
chiara che scendeva dritta dall’ombellico…un bacio e George non era riuscito
trattenere un gemito, un colpo di lingua e George aveva chiamato il suo nome in
completo delirio…una mano si era posata temeraria su quella virilità, accesa e
sensibile, coperta appena dalla stoffa sottile del boxer. Vi aveva posato una
carezza, percorrendone tutta la lunghezza, George stava sperimentando pura
agonia, pregustando il momento in cui avrebbe sentito la manina bianca di
Alicia sfilargli quell’inutile pezzo di stoffa e continuare quel martirio dei
sensi. Aveva emesso una sorta di basso rantolo prendendole una mano e
forzandone il ritmo…non ce la faceva più! Ma la ragazza, con un sorrisetto
sadico, era risalita ad altezza delle labbra baciandolo con passione e
sussurrandogli con malizia, “Scherzetto…”.
Il ragazzo si era
staccato, guadandola sottecchi con in un misto di giocoso sdegno e sensualità,
quindi con una leggera pressione sulla sua spalla, era ritornato a controllare
il gioco, bisbigliandole ad un orecchio “Questo…non lo dovevi fare…mi sa che ti
dovrò dare una lezione…” e detto questo aveva fatto scendere la propria mano
all’interno delle cosce della giovane la quale aveva accolto il gesto con un
lieve sussulto e un mugolio acuto di sorpresa. Iniziandole a baciare il collo,
le aveva scostato quelle mutandine indecentemente zuppe di umori di lato, e per
la prima volta nella sua vita aveva toccato il sesso nudo e caldo di una ragazza…la
sua ragazza, bellissima principessa dei ghiacci, con un cuore di pura lava. I
movimenti di Alicia lo incitavano ad affondare in quelle profondità stillanti
di liquido vischioso.
Si sentiva come se
dovesse spezzarsi da un momento all’altro, la schiena tesa come corde di
violino, mentre quel suo amante passionale e spregiudicato le regalava momenti
di pura estasi. Aveva gemuto nuovamente, chiamando il nome di quel sexyssimo
teppista che la stava letteralmente portando al limite. Aveva stretto convulsamente
il lenzuolo e quando finalmente George aveva sfilato le proprie dita da quelle
roride profondità, la guardava canzonatorio, quasi a sottolineare che l’aveva
punita a dovere, l’aveva baciato di nuovo. Si erano staccati dopo un tempo
infinito ansimanti, con i volti imperlati di sudore, accaldati e con lo stesso
desiderio, brama che chiedeva di essere soddisfatta e si realizzava in un muto
scambio di sguardi. E poi era successo, un attimo di dolore e poi infinita
dolcezza…la loro prima volta. Nell’aria risuonavano i sospiri caldi di due
corpi che si muovevano con lo stesso ritmo, un po’ impacciati ma sicuri che
avrebbero serbato per sempre il ricordo di quei momenti. Alicia aveva aperto
languidamente gli occhi azzurri, fissandoli sul volto di George, per un attimo
i loro sguardi si erano incrociati, ambra nel cielo, mare nel fuoco…e poi
l’apice del piacere, immenso, agognato, soddisfacente, puro…piacere.
Erano ricaduti
stancamente sui cuscini, Alicia si era accoccolata contro il petto di George
mormorandogli ripetute volte “Grazie”. Il ragazzo le accarezzava distrattamente
quel setoso manto color miele, rallentando il respiro.
Erano rimasti così per
un tempo impreciso, poi, Alicia aveva rotto quella tranquillità appena scalfita
dal frinire delle cicale.
“George…ti amo.”
Il ragazzo non aveva
risposto subito…era rimasto colpito da quelle parole, non gliel’aveva mai detto
prima! Aveva scostato un poco il viso, quel tanto per guardarla negli occhi, e
alla fine aveva risposto
“Ti amo anche io
Alicia, e ti prometto che non ti lascerò mai più, mai, mai, mai…e tu…resterai
sempre con me?”
“Sempre.”
Si erano scambiati un
tenero bacio, come sigillo di tale accordo.
Poi George aveva
aggiunto.
“Amore…mi regali le
tue mutandine?”
***
I giorni alla Tana erano
passati veloci, quel pomeriggio le due ragazze preparavano i bagagli per la
partenza. Nella camera risuonavano le note rockeggianti delle Weird Sisters a
tratti intervallati con altri gruppi babbani e non.
Fred e George stavano
escogitando un modo per spiare cosa facessero quelle tre disgraziate di
Angelina, Alicia e Ginny da ormai troppo tempo. Erano stati sbattuti
letteralmente fuori dalla stanza col preciso ordine di non disturbare, in
quanto dovevano preparare i bagagli, ma a sentire dalle risate e dalla musica,
tutto sembrava meno che quelle tre stessero organizzando la partenza.
“Senti Fred, mi
spieghi perché ti stai intestardendo con questa storia di spiare quelle tre?!
Stanno preparando le valige, e allora?! Non vedo cosa ci sia d’interessante!”
“Senti, carciofino
sott’olio, c’è d’interessante che tu hai ricevuto un paio di mutandine e io non
so neanche che reggiseno porta la mia Angelina!!! Quindi se non ti dispiace io
e te vedremo cosa combinano quelle matte che fanno tutto sto casino e se abbiamo
fortuna riusciamo a vedere anche qualche pezzo di biancheria intima!!!” aveva
bisbigliato Fred con aria sognante e vagamente eccitata. Il fratello l’aveva
guardato alzando un sopracciglio…lui, di biancheria intima ne poteva vedere
quanta voleva, per di più indosso a una sexy lince dei ghiacci dai capelli
color del miele…e se voleva poteva vedere pure quello che c’era…sotto la
biancheria!!!
Ma ormai la mente del
gemello viaggiava per lidi lontani, o più probabilmente veleggiava intorno alle
tette di una mora pantera, inutile spiegare quanto poco valesse l’impresa,
visto che Fred era già a cavallo della propria scopa e raggiungeva la finestra
della camera delle giovani.
L’aveva seguito, più
per noia che per vera curiosità…se non c’era niente di meglio da fare!
Si erano avvicinati
cautamente alla stanza, rimanendo sospesi sulle scope, avevano scostato le
tendine color panna e…l’idea di aver fatto una brutta caduta dalla scopa ed
essere morti non era sembrata loro mai tanto reale…infatti erano finiti in paradiso,
si si, solo quel posto poteva riservare tanto splendore tutto in un colpo!
Nella stanza, tre
giovani fanciulle si stavano scatenando sulle note di rock e metal,
assolutamente inconsapevoli del fatto che due paia di occhi color ambra le
stessero sbranando con lo sguardo –esclusa Ginny in quanto rischiare l’incesto
non sarebbe stato il massimo-.
Angelina, vestita di
un qualcosa che Fred, in un lampo di perversa lucidità, aveva identificato come
un minuscolo e porcissimo baby doll nero, stava ballando fianco a fianco con
un’Alicia vestita solo con una un top blu e delle culottes in coordinato.
L’unica un poco più vestita era Ginny che, trascinata dalle due, stava dando il
meglio di se, con indosso un leggero vestito estivo, che lasciava scoperte gran
parte delle gambe magre.
Quella scena sembrava
una calamita per lo sguardo, anche mettendoci tutto l’impegno e la buona
volontà –che al momento i due non avevano- i gemelli non avrebbero potuto
staccare gli occhi dalla camera delle ragazze…se poi si considera che le
testoline dei monelli cogitavano l’esatto contrario e cioè: rimanere a
guardare, si può ben capire con che facce stessero assistendo alla scena.
Fred aveva gli occhi
fuori dalle orbite, era rosso in zona orecchie e l’amichetto nelle mutande ancora
un po’ gli saltava fuori dal pantalone per guardare anche lui. L’idea che
Angelina non sarebbe ritornata vergine dalla Tana lo aveva sfiorato più e più
volte…purtroppo adesso era una certezza! E va bene che aveva sedici anni e
ormoni grandi come uova di Ungaro Spinato, ma a vedere ballare quella lolita
porca, sarebbe venuto duro anche al più impotente degli impotenti del
pianeta!!! Davanti a lui ... v' era quella femmina che ispirava .. Gridava ...
Invitava ... Istigava ... Supplicava - senza inutili eufemismi - ... SESSO!!!
Ogni singolo gesto, postura, passo era intriso, imbevuto fino all’orlo di
passione e sensualità, come una fiamma, un fuoco bruciante, Angelina si muoveva
e riempiva l’aria di quel calore e di quel profumo che facevano perdere il controllo.
Era sexy, era pericolosa, era invitante, sfacciata, era tutto quello che Fred
desiderava in quel momento. Non si sa cosa lo tratteneva dal violentarla
davanti a sua sorella e la sua amica! Forse il fatto che gli sarebbe piaciuto
sapere quanto a lungo poteva sopportare quella vista, o anche scoprire quanto
può essere appetitosa la Johnson.
George era caduto in
trance…c’era la musica, c’era Alicia e basta. Non vedeva altro! Aveva sempre
avuto il sospetto che la sua ragazza non fosse umana…ma adesso ne aveva le
prove…no no, Alicia Spinnett era una di quelle creature stupende che avevano
studiato in cura delle creature magiche…le Veela!! Assolutamente si, Alicia
Spinnett era una veela! Altrimenti non si sarebbe spiegato il perché ogni suo
movimento esprimesse eleganza, perfezione. Era *perfetta*. Punto. Non c’era
altro d’aggiungere. Anche il gesto più semplice, diventava calcolato, posato e
perfettamente in equilibrio se eseguito da quella splendida giovane, mentre si
muoveva, assolutamente a ritmo con la musica, i lunghi capelli raccolti in una
coda bassa, riflettevano in infinite sfumature i raggi del sole che penetravano
dalle tendine. Alicia era una melodia, vibrava come quelle note, riempiva la
stanza, o forse solo la mente di George, completamente drogato da quella
visione a dir poco idilliaca. Alicia era un suono, perfetto, chiaro e potente,
che risuonava, attirava, seduceva, invitava a entrarne a fare parte, a godere
ancora di tanta naturale perfezione. Alicia era la musica, quella musica, ed era
viva…pulsante…assoluta…e terribilmente bella.
Era partita un’altra
canzone…più lenta ed esotica della precedente, pur sempre rock -uno dei pezzi
più famosi dei Morganas-…a quel punto dopo un gridolino di esaltata
approvazione dalle tre, i due spettatori avevano assistito ad una scena al
limite della censura:
Angelina e Alicia,
quasi fossero sotto un potente afrodisiaco, avevano iniziato a ballare in modo
molto…troppo sensuale, strusciandosi l’una contro l’altra, scatenando le
fantasie peggiori dei due, in quanto, si sa, ogni uomo etero sognerebbe una
cosa a tre! Stavano sbavando, sembravano cani arrapati più che sedicenni in
piena crisi ormonale! Erano sicuri che di lì a poco sarebbero morti dissanguati
per emorragia al setto nasale!*
…dopo un tempo, che ai
due rossi era sembrato interminabile, ma che in realtà non sarà stato più di un
minuto le due ragazze si erano staccate ridendo come matte, quindi, con calma
serafica si erano voltate tutte e tre verso la finestra cinguettando un
malizioso:
“Piaciuto lo
spettacolo, monelli?!”
Fred e George erano
quasi caduti dalle scope!
***
Quella settimana alla
Tana era stato ciò che di più divertente fosse capitato alle due cacciatrici,
che la mattina dopo erano partite, chi con le lacrime agli occhi, come la biondina,
che non voleva staccarsi dal suo George, e chi come Angelina, all’apparenza
estranea a un tale comportamento, ma in cuor suo, consapevole di lasciare alla
Tana una persona davvero speciale…
Continua…
* Sempre quella storia del sangue dal naso dei manga
^^!
Ok…ok…avete ragione sto capitolo è un NC17 a tutti
gli effetti, lo so, ma che volete farci se la qui presente autrice, ha anche
lei –come i due Weasley- ormoni grandi
come palloni da Basket?! Mica è colpa mia! E’…è…è l’estate!
Ma lasciamo perdere và…volevo scusarmi per il
ritardo, ma il fatto è che sono stata in viaggio tre giorni e fra una cosa e
l’altra e il fatto che non mi posso collegare tanto spesso a internet, scappa
che fino a settembre le mie apparizioni saranno alquanto sporadiche!!! Vogliate
scusarmi, ma è questione di –sigh- impegni!!!
Piuttosto, passiamo alle vostre numerosissime
recensioni ^_________________________^
Teufel~of~Regen: ^^
grazie mille per l’8, fa sempre piacere ricevere recensioni “tecniche”! Fammi
sapere che ne pensi di questo capitolo ^^’’.
Janice: Weeeeeeeeeee
Janice!!!! Ola
sorella!!! Ok, credo presto riceverai la tua Fan Art, in quanto sono tornata e
posso utilizzare lo scanner! Sai che capita spesso anche a me di piangere senza
motivo? Ok…non senza motivo, il motivo di fondo c’è, sempre, ma io non lo
so…^^! Mi raccomando recensisci anche questo chap^^.
Sanae Nakazawa: *-* new
entry!!! Aaahh 10?!?! Ommadonna
mi arrossiscono anche le mutande fra un po’! E hai letto solo un chap! Aspetta
almeno di leggere il resto della storia no?! ^^’’’
Angèle87: ;___;
tesoro, così mi commuovi!!! La grande Angèle che si abbassa a fare i
complimenti ad una scrittorucola come me?! Domani finisce il mondo!!! Ohh
grazie mille per tutti questi complimenti, e mi raccomando non spaventarti per
questo chap all’insegna delle seghe mentali (no…no, non mentali -.-‘’)…la qui
presente autrice è ufficialmente in calore ù.ù!!! W
FRED E GEORGE SEXYYYYYYYYYYY XDDDDD!!!!
Audrey: Ok, ad
unanimità Bill è un dio. Ma hai visto che mente calcolatrice e perversa!! E’ il
fratello maggiore che nessuno vorrebbe avere, a meno che non sogni l’incesto o
abbia una buona dose masochista…a furor di popolo posso dire che Bill merita
una fanfic!!! Chi si offre per scriverne una? ^________________________________________________________________________________^
Felpy: Ho
evitato di esporre i pensieri di Fred mentre fa il massaggio ad Angelina o
davvero questo chap sarebbe stato censurato in piena!!! Però puoi ben capire
che gli ormoni girano alla Tana e anche parecchio!!!…se solo Georgino piccino
non avesse interrotto quei due…eh vabbé che ci dobbiamo fare! Capita! Lynn si
allontana velocemente prima che una lama rotante la falci in pieno in quanto
lei è l’autrice sadica che fa soffrire i poveri lettori…e Fred…
Isimbel: Lynn
ha come l’impressione che presto si scateneranno cruente battaglie fra le
lettrici di Amori…per lo meno fra Dada90 e Isimbel, ma posso prevedere con
certezza quasi sibillina che non saranno le sole…cercate solo di non uccidervi
l’un l’altra altrimenti non mi rimarrà nemmeno un lettore, e poi Fred e George
chi li sente quei matti?! Sapete come sono no? Niente recensioni niente
capitolo!!!
Dada90: Lynn
guarda Dada bardata alla Rambo, quindi osserva con crescente terrore la
motosega…ingoia il vuoto…CARISSIMA!!! Cmq, scherzi a parte, la storia l’ho
continuata, George ha sedato i bollenti spiriti –o quasi- Fred invece li ha
fomentati e sono tutti felici e contenti…seee come no…guarda, credo che
Angelina e Fred siano i casi umani peggiori che mi siano capitati davanti!
Credo che nemmeno sotto imperio quei due Baka capiranno che si amano!!! Poi…io
credo seriamente che Percy non sia brutto…una sottilissima nota positiva
potrebbe correre nel fatto che Percy non sia male, ma non faccia niente per migliorarsi
o comunque per farsi notare, il che forse dovrebbe suggerire che la cara Penny
abbia o la vista molto lunga in fatto di ragazzi, o abbia avuto un culo della
miseria a beccare un ragazzo figo e intelligente (anche se irrimediabilmente
rompiballe e secchione)! Cmq…farò una fan art su Percy per smentire l’aria da
cesso che gli è stata appioppata…secondo me non è il classico figo tipo…che so
Bill o Charlie *ç*, ma facendo un rapido calcolo secondo cui, TUTTI i Weasley
sono fatti a regola d’arte, Percy non fa eccezione…solo si nasconde dietro a
troppi libri, degli occhiali orrendi e un’aria da quattrocchi-che-è-meglio, e
non fa vedere il fisico, non stupendo, ma carino di cui è dotato…capito Dada?!
^o^ (ah…onorata per la mega recensione!) [W
LUPIN XD]
Ale: W il
puttino Bill XD…che gran pezzo di cupido dico io! Ok..un puttino un po’ troppo
latin lover, ma comunque bravo nel suo lavoro…se si vede come è andata a finire
fra il caro George-non-capisco-niente-di-approcci-ma-solo-di-merende-Weasley e
Alicia-in-testa-ho-solo-quello-Spinnett, direi che la cosa funzia…ti pare?!
Peccato solo che George abbia demolito il momento romantico di suo
fratello…povero Fred, per una volta che c’era quasi riuscito…amen, Bill dovrà
trovare un altro modo per farli mettere insieme!
Ah…un’altra recensione così lunga e mi ti sposo!!!
^___________________^
George Weasley:
Su, su Georgino, come vedi alla fine sei tu quello che è stato ricompensato “a
dovere”…certo che la mattina voi latte ed ormoni eh?! Cmq, la fine di questa
love story è alquanto prossima, mi dispiace (a noi no!!!^^ NdTutti) dirvelo ma
siamo agli sgoccioli!
Selphie: ^------^
e vai col chap NC17!!! Olé!!! E bravo il nostro George, mica scemo (no no, è
proprio scemo -.-‘’’)…cmq, per quanto riguarda la foto del film ti
spiego…personalmente non mi va di appoggiarmi alla versione cinematografica
della storia, preferisco fare affidamento ai libri, e visto che nei libri c’è
pochissima descrizione delle tre cacciatrici ho inventato spudoratamente –o
quasi, Angelina più o meno la descrive- le fisionomie ^^! A volte mi sono
aiutata con delle immagini e disegni che ho trovato in giro, ma per molti versi
è pura invenzione. Io immagino le tre cacciatrici così, i registi in
quell’altro modo, che tutti abbiamo visto o potremmo vedere in giro per il web,
ciò non toglie che magari io stia sbagliando, ma a me piace immaginare Alicia
bionda con gli occhi azzurri, Katie timida e impacciata con capelli castani e
Angelina la pantera dei sogni di Fred! Se la Rowling avesse il buon cuore di
descrivere meglio quelle tre fanciulle cambierei anche!!!…peccato che non lo
fa! T-T
Sasha: Hey
dolcezza!!! Ben
tornata dalle vacanze, e grazie per la foga con cui vi gettate sulla mia
storiella, non potete immaginare quanto mi faccia piacere! Ogni volta che apro
EFP e vedo che c’è una nuova recensione, mi si scioglie il cuore! Y- Y sono una
tipina sensibile io…cmq, come puoi vedere George si è dato parecchio da fare in
vacanza! Beato lui…[nd Lynn e Fred che non cuccano niente!]…A proposito
signorina…e la sua storia che fine ha fatto? Io aspettavo il secondo chap e
invece hai tolto anche il primo!!!
Un commento non costa
niente e aiuta l’autore a scrivere meglio.
Segui la freccia….
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