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Autore: Lynn Wolf    22/08/2004    13 recensioni
Vi siete mai chiesti cosa accadrebbe se un portiere, nonché capitano di squadra, e una delle sue cacciatrici si scoprissero innamorati l'uno dell'altro?!? E se questo non fosse che uno degli amori vissuti su di un campo di Quidditch!? Bene, io mi sono posta questa domanda e questo è quello che ne è venuto fuori...
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Amori sul campo di Quidditch

Amori sul campo di Quidditch

-14-

 

Fred si era diretto con passo deciso verso il grande albero, dove giaceva, appollaiata su di un ramo, Angelina, in tutto il suo sex-appeal da pantera.

Il ragazzo, non era sicuro di quello che stava facendo e nella sua mente diversi pensieri ronzavano fastidiosamente…

 

Mah…questa storia del massaggio mi sa tanto di stupratore a piede libero…però lo ha detto Bill, voglio dire da che ne so io, le conquiste di quel capellone prevedono anche qualche poppante nel reparto maternità del S. Mungo, pochi minuti dopo essere stato scodellato in questo mondo, forse è meglio che gli dia retta…oddio devo avere una faccia da maniaco mancato in questo momento!!! Però, mica è colpa mia!!! Cavoli! Quel bocconcino ronfa beatamente accoccolata su di un albero, con posa alla TiStuproOraSubitoOAdesso?  e addosso praticamente niente, e poi io dovrei anche trattenermi?! Si come no…ecco partiamo da dio, un paio di altri pensieri da depravato su Angelina e il massaggio diventerà roba da numero speciale di Sexy Magic!!! Che sfiga ‘sti sedici anni!!! Come se non bastasse ogni volta che la guardo in faccia mi torna in mente il bacio, e dio solo sa cosa mi blocca dal tentare di nuovo!! Bill…mi sa che il tuo massaggio è stata la peggiore idea che i tuoi maledettissimi pidocchi abbiano partorito!!!

 

Fred sarebbe tornato indietro dritto filato se non si fosse trovato già ai piedi dell’albero, scrutando il volto rilassato di Angelina, che aveva aperto un occhio da gatta e lo squadrava dall’alto in basso.

L’aveva guardata per un attimo, quindi sorridendo aveva domandato sornione

 

“La pantera domina il suo territorio?”

 

“Mmm…si, e c’è un intruso che disturba il suo sonno!!!”

 

“Un intruso?! Ti riferisci per caso a quel gran pezzo di ragazzo che adesso ti sta guardando e muore dalla voglia di farti un massaggino?! No perché se è così, potresti offendermi!!!”

 

“Ahahahahah, certo certo…piuttosto, cos’è questa storia del massaggino?”

 

“Idea partorita dai pidocchi del fricchettone…se non lo faccio gli si spezza il cuore…non a lui, ai pidocchi, intendo! Allora, pantera? Scendi giù o salgo io?”

 

Detto questo l’aveva aiutata a scendere dal ramo –ringraziando mentalmente Bill-. La ragazza si era stiracchiata un attimo mormorando un placido

 

“Un massaggio…proprio quello che mi serve!!” (Fred immagina se stesso che si inchina davanti al ReDelRimorchio, alias Bill, adorandolo) sdraiandosi sull’erba a pancia sotto e mostrando un’appetitosa zoomata di culo al rosso, cui l’idea dello stupro, d’un tratto, non sembrava poi così assurda. Quando poi, i suoi occhi color ambra si erano posati sui quarti posteriori di quella ninfetta, aveva sentito ‘qualcuno’ svegliarsi nei ‘piani bassi’.

 

Un ultimo sguardo di estatica felicità alla creatura ai suoi piedi…meravigliosa.

Adesso poteva anche incominciare…detto questo le si era inginocchiato accanto, cominciando a muovere sapientemente le mani sulle spalle della ragazza, che già ai primi tocchi aveva miagolato un “Aaahh…Fred sei stupendo!!!” di puro piacere.

 

Reazione di Fred? Rave party ormonale…

 

 

Mentre Fred metteva a dura prova il proprio self-control, nella camera dei gemelli, George stava allegramente chiacchierando con Alicia del più e del meno.

 

“Allora verrete alla Coppa del Mondo di Quidditch?” aveva chiesto il ragazzo

 

“Certamente!!! Angelina si è offerta di accompagnarmi…sai i miei sono babbani e non potrebbero…ci sarà anche Katie!!”

 

“Davvero?!”

 

“Si, beh, andrà con Oliver ovviamente…dice che vuole passare con lui tutto il tempo che le rimane.”

 

“Certo, mi sembra ovvio…mi sa che a scuola rischieremo di affogare un giorno sì e l’altro pure! Se la conosco, non farà che piangere!!!”

 

“Lo sospettavo… Ah, ma se Oliver si dimentica di scriverle, quant’è vero che mi chiamo Alicia, lo impalo sugli anelli del campo dei Puddlemere!!!”

 

George aveva deglutito il vuoto.

 

“E voi? Ci sarete vero?!” aveva chiesto la bionda.

 

“Sicuro!!! Papà ha avuto i biglietti per la tribuna d’onore! Vi avremmo invitate se Ron non ci avesse già pensato! Così Harry e la Granger si beccheranno i vostri posti…” aveva mormorato con una punta di tristezza.

 

“Oh, povero cucciolo, non mi dire che sentirai la mia mancanza perché non ci credo nemmeno se lo vedo!”

 

“Ah, non credi ai miei sentimenti eh?! Oh me tapino!!! Abbandonato da tutti! Sigh, basta, voglio morire!” detto questo si era sdraiato teatralmente sul letto con una mano adagiata sulla fronte.

 

Alicia lo aveva guardato un paio di secondi quindi era scoppiata a ridere.

 

George l’aveva fissata incantato, era davvero stupenda, ma se c’era una cosa che lui adorava in modo particolare della sua ragazza era il colore dei suoi capelli. Non erano semplicemente biondi, erano color del miele, quello chiaro, trasparente, che sembra fatto di raggi di sole. Ecco, i capelli di Alicia avevano lo stesso colore. Color miele.

 

“Alicia…lo facciamo?!”

 

La ragazza aveva sbattuto un paio di volte le palpebre, non sicura di aver capito bene. Aveva guardato il ragazzo che la fronteggiava, che adesso aveva dipinta sul volto un’aria eccitata, quasi fosse un bambino in procinto di combinare qualche marachella.

 

“C-come?!” aveva balbettato sconvolta, diventando del colore dei capelli del monello, che aveva ripetuto esaltato

“Lo facciamo?!”

 

la mente di Alicia aveva cominciato a macinare idee alla velocità della luce.

 

Ommioddio!!! Vuole farlo?! Qui?! Adesso!! E se ci beccano?! Un momento…ma siamo praticamente soli a casa!!! Ommadonna…vuole farlo sul serio! E me lo chiede così?! Un po’ di tatto per la miseria! Sono ancora vergine!!!…e anche lui lo è…vabbé che si tratta di George…forse è meglio che me lo dica così…e adesso che gli rispondo?

 

La cacciatrice, con il volto ormai prossimo alla temperatura della corona solare, aveva scoccato una timida occhiata al suo ragazzo…la faccia dell’ingenuità!

Quindi, con la voce ridotta praticamente a un soffio aveva mugolato un

 

“Io…veramente…”

 

L’altro, aveva inclinato leggermente la testa su di un lato guardandola con un misto di preoccupazione-delusione-tristezza.

 

“Non vuoi?” le aveva domandato affranto.

 

“No…cioè si, lo vorrei tanto…davvero, ma…io ecco…”

 

“Ti prego Alicia, se non lo facciamo io muoio!!!” l’aveva implorata congiungendo le mani e inserendo lo sguardo da cucciolo.

 

Checcariiiiiiiiiinoooooooo…mi vergogno un po’…ma…se me lo chiede così…io…mi sciolgo!

 

“V-va bene…” aveva mugugnato rossissima.

 

George si era illuminato e con uno scatto era saltato giù dal letto. Quindi aprendo la porta le aveva chiesto giulivo

 

“ Allora marmellata o miele?”

 

Alicia lo aveva guardato sconvolta, se possibile diventando tre volte più rossa!

 

Come diavolo vuole farlo?! Per me è la prima volta, non sono già ai livelli da sesso gastronomico io!!!

 

“COSA?!?!”

 

“Vuoi la marmellata o il miele?!”  le aveva ripetuto più lentamente squadrandola con un sopracciglio alzato, quasi non capisse il perché tanta agitazione.

 

“i-io…v-veramente…n-non l’ho mai fatto!!!” aveva snocciolato tutto d’un fiato quella.

 

George l’aveva guardata stralunato

 

“Alicia…tu non hai mai fatto…lo spuntino delle cinque?!”

 

In quell’esatto momento la ragazza aveva assunto la consistenza di una statua di marmo rosa di Portogallo, e aveva tirato fuori l’aria più stupida che le riuscisse…

Si era sentita morire…avesse potuto si sarebbe avada kedavrata con le sue stesse mani…e lei che credeva di essere davanti alla sua ‘prima volta’…e invece, George stava parlando di merenda!!!

Non si sa come si era riscossa dallo stato catatonico in cui era caduta, e ridacchiando con fare isterico-nervoso aveva liquidato il ragazzo con un:

 

“A-ah…tu intendevi fare quello! Certo, si, beh non so fai un po’ tu, miele o marmellata, fa lo stesso George!”

 

Il giovane l’aveva guardata con la stessa espressione scettica di prima, quindi con un’alzata di spalle era uscito dalla camera, diretto verso la cucina, borbottando fra se e se…

 

“Fare quello! E cosa sennò?! Ovvio che devo fare merenda, altrimenti stramazzo a terra coi crampi per la fame!!!” si diceva mentre apriva le ante della credenza e tirava fuori un barattolo di miele e dei biscotti fatti a casa.

 

“Fare quello?! Ma che avrà voluto dire? Che altro può significare quando uno ti chiede ‘lo facciam…”

 

il biscotto che stava per addentare gli era caduto di mano, atterrando sul pavimento della cucina con un rumore sordo.

 

George aveva spalancato gli occhi, ed era diventato bordeaux!

 

“O…mio…dio…non avrà pensato…non credeva mica…cioè lei pensava di dover fare QUELLO?!?!”

 

preso dall’agitazione aveva iniziato una sorta di balletto davvero stupido…si era accovacciato per terra mugolando un “Lei credeva volessi farlo!!!!” quindi razionalizzando quel pensiero si era rotolato a destra e a sinistra –per altro schiacciando il biscotto-. Quindi si era rialzato e zampettando

come un canguro agonizzante aveva cominciato a ripetere “Quello!!! Fare QUELLO!!! Quella cosa lì!!!”.

Poi, mentre stava correndo intorno al tavolo si era arrestato di colpo, e delle parole erano comparse nella sua mente.

 

Flashback

 

“Non vuoi?”

 

“No…cioè si, lo vorrei tanto…davvero, ma…io ecco…”

 

“Ti prego Alicia, se non lo facciamo io muoio!!!”

 

“V-va bene…”

 

lei…ci stava!!! Voleva farlo!!! ALICIA VOLEVA DAVVERO FARE L’AMORE CON ME!!!!

 

A quel pensiero, la faccia del ragazzo era diventata così rossa che i suoi capelli parevano neri a confronto!

 

E lui? Ci stava?

Domanda inutile visto che sognava quel momento da quando si era accorto che Alicia non era solo la cacciatrice biondina e bravina nei passaggi, della sua squadra, ma era anche la proprietaria di un culo da urlo e un caratterino niente male…se lui ci stava? Eccome se ci stava!

 

Il problema adesso era un altro…lui voleva davvero farlo con Alicia…ma non sapeva COME farlo. Cioè, più o meno la tecnica l’aveva immaginata, ma mica aveva capito bene come e quando doveva…insomma, entrare in quella stanza e violentarla non sarebbe stato il massimo…doveva chiedere a qualcuno!!!

 

Si era guardato intorno, nel panico più totale, alla ricerca di un  possibile aiuto, ed il suo sguardo era stato catturato al di fuori della finestra.

Senza stare lì a lambiccarsi troppo il cervello, era schizzato in quella direzione.

 

“Fred!! Fred, ho bisogno d’aiuto!!!” aveva ansimato col fiatone.

 

Rotto l’incantesimo…

 

Il suo doppio aveva alzato lo sguardo, guardandolo con un’aria svampita e decisamente confusa.

George parve vedere solo in quel momento la scena, e quello che aveva interrotto.

 

Suo fratello, con aria da fatto totale stava…massaggiando Angelina Johnson!? Si era perso qualcosa?

 

Ok, magari il suo problema era più grosso, ma se quei due, finalmente stavano combinando, allora non sarebbe stato lui a rovinare il tutto!!

 

Nel frattempo anche la moretta lo stava squadrando, decisamente più presente dell’altro anche se leggermente insonnolita.

 

“E’ successo qualcosa George?” gli aveva domandato –Fred ancora lo guardava in trance-.

 

“Ehm…no! Niente!! E’ tutto apposto!!…euhm…divertitevi!!!” detto questo aveva girato i tacchi ed era tornato dentro.

 

Angelina aveva alzato un sopracciglio con aria perplessa, quindi rendendosi conto di quanto tempo avesse passato sotto le manine d’oro di Fred, decise di alzarsi e fare qualcosa di costruttivo

 

“Fred, ti va un giro in scopa?”

 

L’aveva visto rispondere con un’aria da chi è stato fatto partecipe di uno scorcio di paradiso o di chi ha appena ricevuto un potente oblivion, un vago

 

“Si…”

 

 Doveva ammettere che entrambe i gemelli Weasley erano davvero, davvero strani!

 

 

***

 

George era rientrato in cucina, sempre più nel panico, doveva risolvere il suo problema, e alla svelta! Già, ma come?!

Aveva appena richiuso la porta per il giardino dietro di sé, quando la faccia di Bill era spuntata da dietro un’anta della credenza, con un biscotto in bocca.

 

BILL!!! MIO FRICCHETTONE SALVATORE!!

 

“C’è qualcosa che non va George? Ti vedo agitato..”

 

“Bill!!! Devi aiutarmi!!!” gli aveva detto aggrappandosi alla maglietta del fratello con aria disperata. L’altro l’aveva guardato leggermente spaventato.

 

“D-dimmi!”

 

“Alicia!!” aveva piagnucolato George

 

“Chi?”

 

“La mia ragazza!!!”

 

“Ah la biondina!! Si, si..carina però!!”

 

“Si, si va bene, lei…vuole…vuole…insomma…ci sta!!”

 

Bill aveva corrucciato la fronte…

 

“Scusa George, ma se magari me lo dici nella lingua che noi comuni mortali parliamo, capisco anche io!”

 

George aveva emesso una sorta di gngnngn agonizzante, quindi, prendendo un bel respiro aveva ripetuto.

 

“Avevo chiesto ad Alicia se voleva fare merenda, e lei  ha capito che volevo fare…ehm…volevo farlo con lei! Io ero sceso per prendere del miele e poi ho capito tutto e adesso lei è di sopra e io lo vorrei tanto fare con lei ma non so come e-”

 

“Frena! Frena!!! Ok, non c’è bisogno che continui...pur non capendo come abbia fatto lei a capire ‘fare l’amore’ al posto di ‘fare merenda’ e tu a non intuire subito cosa volesse lei, posso solo dirti una cosa…”

 

“Cosa?”

 

“Fattela!!!”

 

“Che?!”

 

“George, magari evitiamo il disegnino, comunque, vai di sopra e, vecchio mio, mi aspetto che tremino le pareti!!!”

 

George era arrossito notevolmente in zona orecchie e non solo, poi si era alzato e tentennante aveva  dichiarato

 

“A-allora…vado?”

 

“Vai, vai…”

 

“Vado…”

 

prima che però potesse uscire dalla cucina, il ragazzo da capelli lunghi lo aveva fermato di nuovo.

 

“Ah…George?!”

 

“Si?”

 

“Prendi questo…sarà più divertente!”

 

 E facendogli l’occhiolino gli aveva lanciato il barattolo del miele.

 

 

***

 

 

Stava salendo le scale mentre osservava in trance il contenuto viscoso del vasetto di vetro.

 

Ok…è appurato, Bill è completamente scimunito ‘…sarà più divertente!’…sì, come no, e che ci faccio col vasetto di miele? Ci gioco a palla? E io che volevo un consiglio sul primo approccio!!! E lui, invece, in assenza di pidocchi pensanti per lui, cosa fa? Mi da un vasetto di miele e mi dice FATTELA!! Grazie al cazzo, è ovvio che me la faccio, se solo sapessi come!!! Bell’aiuto un vasetto di miele! Bell’aiuto davvero…si ma se devi far merenda, non se devi far perdere la verginità alla tua ragazza, in modo carino!! Ma dov’è finita tutta l’intelligenza dei Weasley..lo so io dov’è, l’hanno data tutta a Perce e a Ginny…anzi forse solo a Ginny…ma che ho fatto io di male?! Un vasetto di miele! Come no, adesso entro in quella stanza le strappo i vestiti, le faccio colare sto cavolo di miele sulla schiena e inizio a leccar-…hey…niente male come inizio!!! Argh!!! Che cavolo sto dicendo!!! Aspetta…l’idea non era malissimo devo solo…ehm…perfezionarla…

 

Così, George si era ritrovato a partorir porcate con un vasetto di miele in mano, e senza accorgersene era arrivato dritto in camera sua, dove Alicia lo aspettava seduta sul letto. Ci si era seduto anche lui, con le gambe incrociate, a pochi centimetri dalla giovane che guardava interessata il vasetto.

 

“Ecco qua, il miele migliore che tu abbia mai assaggiato, produzione Weasley!!” aveva sciorinato il rosso porgendole su una mano il barattolo di vetro aperto. Dal contenitore si era levato un profumo dolciastro, che la ragazza aveva annusato deliziata. Aveva subito tirato fuori un’aria fra l’interessato e il giocoso, pregustando il sapore di quella leziosità dal colore ambra pallido, ma si era bloccata un attimo notando l’impossibilità della cosa.

 

“George, non avresti un cucchiaino? Non so come prenderlo…”

 

Ok…adesso perché il suo ragazzo la stava guardando in quel modo? Quando aveva alzato lo sguardo su di lui, aveva sentito lo stomaco aggrovigliarsi, e uno strano calore si era impossessato delle sue gote. Il ragazzo dalla chioma sanguigna la fronteggiava con un’espressione dolce mista a…a…a cosa? Era una scintilla strana quella nei suoi occhi, una luce…vogliosa, sensuale…

 

Aveva visto la mano del giovane prendere la sua, con delicatezza, avvicinarla a quel nettare prelibato e intingervi la punta del dito indice.

 

“Niente cucchiaini…” aveva sussurrato pacatamente. La bionda lo aveva guardato un attimo, con quei suoi occhioni color del cielo, quindi aveva portato alla bocca il dito. Mai aveva assaggiato niente di più squisito, quello non era miele, era ambrosia, cibo divino! Aveva accompagnato il gesto con un mugolio di piacere, leccandosi le labbra. Quindi, senza perdere altro tempo aveva rituffato la manina bianca nel barattolo e raccolto un altro po’ di quello sciroppo succulento.

 

Quando era a metà strada fra il barattolo e le sue labbra, aveva sentito la stretta di George sul suo polso, gentile ma decisa. L’aveva guardato e aveva perso un battito, l’aria tenera aveva lasciato spazio a quella scintilla passionale che aveva visto prima. Senza dire una parola, il giovane aveva iniziato a lappare le dita coperte di miele della ragazza, che era arrossita violentemente, sentendo una scarica elettrica partire dalla base della nuca ed arrivare fino a dentro le sue cosce…cosa stava succedendo!?

 

…vuole…vuole…ma allora ha capito?!…

 

L’aveva lasciato fare, facendosi lambire le dita, sordide di quel succulento liquido dalla consistenza morbida…stava perdendo il controllo, lo sentiva...piano piano tutti i suoi freni inibitori stavano cedendo, a ogni colpo di lingua, sentiva la razionalità assottigliarsi, e cedere il passo al piacere…ormai sarebbe stato inutile qualsiasi tentativo di porre fine a quella dolce tortura, tanto più che non voleva affatto porvi fine, anzi pregava che George continuasse a leccare le sue dita…e non fermarsi…

Aveva chiuso gli occhi mordendosi il labbro…la stava facendo impazzire!

Aveva sentito la bocca di George abbandonare le sue mani, aveva riaperto gli occhi puntandoli in quelli color del miele più scuro del ragazzo, non v’erano dubbi sulle sue intenzioni…

“Com’è George?” aveva sussurrato maliziosamente, arricciando le labbra rosee. Il ragazzo le aveva regalato un sorrisetto sexy di rimando, facendola rabbrividire, poi, spostando il vasetto di miele sulla scrivania, si era avvicinato a quella bocca chiara, passandovi delicatamente la punta della lingua. Aveva goduto di quell’umida carezza, ricambiando il favore per poi divorare l’altro con un bacio mozzafiato, che sapeva di miele.

Con una spinta leggera, si era ritrovata stesa, con la testa appoggiata sul morbido cuscino, sovrastata dal rosso, ancora attaccato alle sue labbra. Gli aveva allacciato le braccia sottili intorno al collo, tirandolo più a se, mentre, veloce una mano di George si insinuava sotto la maglietta corta.

L’aveva sentito sussurrare, ancora contro le sue labbra “Dolce…ma sei più buona tu…”, con un tono di voce che le aveva demolito anche l’ultimo refolo di lucidità. Gli aveva sorriso, tuffando le mani in quei fili di fuoco e attirandolo a sè con foga, le loro lingue a intrecciarsi, giocando insieme, maliziose e mai sazie l’una dell’altra. Abbandonate le sue labbra Alicia, si era dedicata al collo tornito del giovane, assaporandone la grana della pelle ambrata, l’odore maschio, strappando al giovane sospiri e gemiti di piacere, solleticandolo con la punta della lingua, mordendogli il lobo dell’orecchio con fare sensuale e soffiandoci dentro un caldo “Grazie…”.

A quel punto era stato George a riprendere le redini del gioco…le aveva sfilato la t-shirt leggera, che con un fruscio era scivolata per terra, scoprendo il sottile reggiseno in pizzo, che si sollevava ad ogni respiro della giovane. Si era lasciato spogliare anche lui, regalando alla biondina un’appetitosa visione i quel torace tonico, quindi le aveva sbottonato e tolto con estrema facilità i jeans, ai quali erano seguiti quelli del giovane, aveva sorriso notando le sue mutandine preferite indosso a quell’algida bellezza. Sentiva le manine bianche della ragazza scorrere per tutto il petto, tracciandovi linee immaginarie e provocandogli piccole scosse lungo tutta la schiena. Aveva fatto scorrere le proprie dita sulle spalle della giovane, incontrando le bretelline del reggiseno, indumento che pochi istanti dopo era andato a fare compagnia al resto dei vestiti sul pavimento. Si era fermato un attimo a osservarla, studiando ogni minimo dettaglio di quel corpo, quasi volesse marchiarlo a fuoco nella propria mente, in maniera indelebile, poi lentamente aveva avvicinato le proprie labbra al bocciolo turgido del capezzolo, sollecitandolo con la lingua. Alicia si era fatta scappare un gemito, e un altro, e un altro ancora, e così per tutto il tempo in cui quell’adorato carnefice gli infliggeva il suo sensuale supplizio. Dopo interminabili minuti, il ragazzo dalla chioma vermiglia aveva lasciato i seni della giovane, che ansimava vistosamente, risalendo lungo la linea sinuosa del collo, tracciandovi una scia infuocata.

 

Dio…non poteva crederci, davvero loro…non si era mai sentita appagata come in quel momento, mai aveva sospettato di provare un tale spettro di emozioni, mai. E quello spudorato sedicenne non accennava a voler smettere.

Le dispiaceva?

Nemmeno un po’.

Desiderosa di appagare allo stesso modo il proprio impudico partner, con uno scatto lo aveva fatto rotolare da un lato, prendendone il posto. Adesso era lei a dominare la scena. Seduta sul torace scolpito, aveva incominciato ad esplorarne con sadica lentezza il petto, passandovi la lingua, e posandovi umidi baci…sulle clavicole sporgenti, sui pettorali che parevano di bronzo brunito, sulle costole sollevate dal respiro affannoso del giovane, sulle sode geometrie degli addominali, abbassandosi con spasmodica calma verso quel tratto di peluria chiara che scendeva dritta dall’ombellico…un bacio e George non era riuscito trattenere un gemito, un colpo di lingua e George aveva chiamato il suo nome in completo delirio…una mano si era posata temeraria su quella virilità, accesa e sensibile, coperta appena dalla stoffa sottile del boxer. Vi aveva posato una carezza, percorrendone tutta la lunghezza, George stava sperimentando pura agonia, pregustando il momento in cui avrebbe sentito la manina bianca di Alicia sfilargli quell’inutile pezzo di stoffa e continuare quel martirio dei sensi. Aveva emesso una sorta di basso rantolo prendendole una mano e forzandone il ritmo…non ce la faceva più! Ma la ragazza, con un sorrisetto sadico, era risalita ad altezza delle labbra baciandolo con passione e sussurrandogli con malizia, “Scherzetto…”.

Il ragazzo si era staccato, guadandola sottecchi con in un misto di giocoso sdegno e sensualità, quindi con una leggera pressione sulla sua spalla, era ritornato a controllare il gioco, bisbigliandole ad un orecchio “Questo…non lo dovevi fare…mi sa che ti dovrò dare una lezione…” e detto questo aveva fatto scendere la propria mano all’interno delle cosce della giovane la quale aveva accolto il gesto con un lieve sussulto e un mugolio acuto di sorpresa. Iniziandole a baciare il collo, le aveva scostato quelle mutandine indecentemente zuppe di umori di lato, e per la prima volta nella sua vita aveva toccato il sesso nudo e caldo di una ragazza…la sua ragazza, bellissima principessa dei ghiacci, con un cuore di pura lava. I movimenti di Alicia lo incitavano ad affondare in quelle profondità stillanti di liquido vischioso.

 

Si sentiva come se dovesse spezzarsi da un momento all’altro, la schiena tesa come corde di violino, mentre quel suo amante passionale e spregiudicato le regalava momenti di pura estasi. Aveva gemuto nuovamente, chiamando il nome di quel sexyssimo teppista che la stava letteralmente portando al limite. Aveva stretto convulsamente il lenzuolo e quando finalmente George aveva sfilato le proprie dita da quelle roride profondità, la guardava canzonatorio, quasi a sottolineare che l’aveva punita a dovere, l’aveva baciato di nuovo. Si erano staccati dopo un tempo infinito ansimanti, con i volti imperlati di sudore, accaldati e con lo stesso desiderio, brama che chiedeva di essere soddisfatta e si realizzava in un muto scambio di sguardi. E poi era successo, un attimo di dolore e poi infinita dolcezza…la loro prima volta. Nell’aria risuonavano i sospiri caldi di due corpi che si muovevano con lo stesso ritmo, un po’ impacciati ma sicuri che avrebbero serbato per sempre il ricordo di quei momenti. Alicia aveva aperto languidamente gli occhi azzurri, fissandoli sul volto di George, per un attimo i loro sguardi si erano incrociati, ambra nel cielo, mare nel fuoco…e poi l’apice del piacere, immenso, agognato, soddisfacente, puro…piacere.

 

Erano ricaduti stancamente sui cuscini, Alicia si era accoccolata contro il petto di George mormorandogli ripetute volte “Grazie”. Il ragazzo le accarezzava distrattamente quel setoso manto color miele, rallentando il respiro.

Erano rimasti così per un tempo impreciso, poi, Alicia aveva rotto quella tranquillità appena scalfita dal frinire delle cicale.

 

“George…ti amo.”

 

Il ragazzo non aveva risposto subito…era rimasto colpito da quelle parole, non gliel’aveva mai detto prima! Aveva scostato un poco il viso, quel tanto per guardarla negli occhi, e alla fine aveva risposto

 

“Ti amo anche io Alicia, e ti prometto che non ti lascerò mai più, mai, mai, mai…e tu…resterai sempre con me?”

 

“Sempre.”

 

Si erano scambiati un tenero bacio, come sigillo di tale accordo.

Poi George aveva aggiunto.

 

“Amore…mi regali le tue mutandine?”

 

 

***

                       

 

I giorni alla Tana erano passati veloci, quel pomeriggio le due ragazze preparavano i bagagli per la partenza. Nella camera risuonavano le note rockeggianti delle Weird Sisters a tratti intervallati con altri gruppi babbani e non.

 

Fred e George stavano escogitando un modo per spiare cosa facessero quelle tre disgraziate di Angelina, Alicia e Ginny da ormai troppo tempo. Erano stati sbattuti letteralmente fuori dalla stanza col preciso ordine di non disturbare, in quanto dovevano preparare i bagagli, ma a sentire dalle risate e dalla musica, tutto sembrava meno che quelle tre stessero organizzando la partenza.

 

“Senti Fred, mi spieghi perché ti stai intestardendo con questa storia di spiare quelle tre?! Stanno preparando le valige, e allora?! Non vedo cosa ci sia d’interessante!”

 

“Senti, carciofino sott’olio, c’è d’interessante che tu hai ricevuto un paio di mutandine e io non so neanche che reggiseno porta la mia Angelina!!! Quindi se non ti dispiace io e te vedremo cosa combinano quelle matte che fanno tutto sto casino e se abbiamo fortuna riusciamo a vedere anche qualche pezzo di biancheria intima!!!” aveva bisbigliato Fred con aria sognante e vagamente eccitata. Il fratello l’aveva guardato alzando un sopracciglio…lui, di biancheria intima ne poteva vedere quanta voleva, per di più indosso a una sexy lince dei ghiacci dai capelli color del miele…e se voleva poteva vedere pure quello che c’era…sotto la biancheria!!!

 

Ma ormai la mente del gemello viaggiava per lidi lontani, o più probabilmente veleggiava intorno alle tette di una mora pantera, inutile spiegare quanto poco valesse l’impresa, visto che Fred era già a cavallo della propria scopa e raggiungeva la finestra della camera delle giovani.

L’aveva seguito, più per noia che per vera curiosità…se non c’era niente di meglio da fare!

Si erano avvicinati cautamente alla stanza, rimanendo sospesi sulle scope, avevano scostato le tendine color panna e…l’idea di aver fatto una brutta caduta dalla scopa ed essere morti non era sembrata loro mai tanto reale…infatti erano finiti in paradiso, si si, solo quel posto poteva riservare tanto splendore tutto in un colpo!

 

Nella stanza, tre giovani fanciulle si stavano scatenando sulle note di rock e metal, assolutamente inconsapevoli del fatto che due paia di occhi color ambra le stessero sbranando con lo sguardo –esclusa Ginny in quanto rischiare l’incesto non sarebbe stato il massimo-.

Angelina, vestita di un qualcosa che Fred, in un lampo di perversa lucidità, aveva identificato come un minuscolo e porcissimo baby doll nero, stava ballando fianco a fianco con un’Alicia vestita solo con una un top blu e delle culottes in coordinato. L’unica un poco più vestita era Ginny che, trascinata dalle due, stava dando il meglio di se, con indosso un leggero vestito estivo, che lasciava scoperte gran parte delle gambe magre.

Quella scena sembrava una calamita per lo sguardo, anche mettendoci tutto l’impegno e la buona volontà –che al momento i due non avevano- i gemelli non avrebbero potuto staccare gli occhi dalla camera delle ragazze…se poi si considera che le testoline dei monelli cogitavano l’esatto contrario e cioè: rimanere a guardare, si può ben capire con che facce stessero assistendo alla scena.

 

Fred aveva gli occhi fuori dalle orbite, era rosso in zona orecchie e l’amichetto nelle mutande ancora un po’ gli saltava fuori dal pantalone per guardare anche lui. L’idea che Angelina non sarebbe ritornata vergine dalla Tana lo aveva sfiorato più e più volte…purtroppo adesso era una certezza! E va bene che aveva sedici anni e ormoni grandi come uova di Ungaro Spinato, ma a vedere ballare quella lolita porca, sarebbe venuto duro anche al più impotente degli impotenti del pianeta!!! Davanti a lui ... v' era quella femmina che ispirava .. Gridava ... Invitava ... Istigava ... Supplicava - senza inutili eufemismi - ... SESSO!!! Ogni singolo gesto, postura, passo era intriso, imbevuto fino all’orlo di passione e sensualità, come una fiamma, un fuoco bruciante, Angelina si muoveva e riempiva l’aria di quel calore e di quel profumo che facevano perdere il controllo. Era sexy, era pericolosa, era invitante, sfacciata, era tutto quello che Fred desiderava in quel momento. Non si sa cosa lo tratteneva dal violentarla davanti a sua sorella e la sua amica! Forse il fatto che gli sarebbe piaciuto sapere quanto a lungo poteva sopportare quella vista, o anche scoprire quanto può essere appetitosa la Johnson.

 

George era caduto in trance…c’era la musica, c’era Alicia e basta. Non vedeva altro! Aveva sempre avuto il sospetto che la sua ragazza non fosse umana…ma adesso ne aveva le prove…no no, Alicia Spinnett era una di quelle creature stupende che avevano studiato in cura delle creature magiche…le Veela!! Assolutamente si, Alicia Spinnett era una veela! Altrimenti non si sarebbe spiegato il perché ogni suo movimento esprimesse eleganza, perfezione. Era *perfetta*. Punto. Non c’era altro d’aggiungere. Anche il gesto più semplice, diventava calcolato, posato e perfettamente in equilibrio se eseguito da quella splendida giovane, mentre si muoveva, assolutamente a ritmo con la musica, i lunghi capelli raccolti in una coda bassa, riflettevano in infinite sfumature i raggi del sole che penetravano dalle tendine. Alicia era una melodia, vibrava come quelle note, riempiva la stanza, o forse solo la mente di George, completamente drogato da quella visione a dir poco idilliaca. Alicia era un suono, perfetto, chiaro e potente, che risuonava, attirava, seduceva, invitava a entrarne a fare parte, a godere ancora di tanta naturale perfezione. Alicia era la musica, quella musica, ed era viva…pulsante…assoluta…e terribilmente bella.

 

Era partita un’altra canzone…più lenta ed esotica della precedente, pur sempre rock -uno dei pezzi più famosi dei Morganas-…a quel punto dopo un gridolino di esaltata approvazione dalle tre, i due spettatori avevano assistito ad una scena al limite della censura:

Angelina e Alicia, quasi fossero sotto un potente afrodisiaco, avevano iniziato a ballare in modo molto…troppo sensuale, strusciandosi l’una contro l’altra, scatenando le fantasie peggiori dei due, in quanto, si sa, ogni uomo etero sognerebbe una cosa a tre! Stavano sbavando, sembravano cani arrapati più che sedicenni in piena crisi ormonale! Erano sicuri che di lì a poco sarebbero morti dissanguati per emorragia al setto nasale!*

…dopo un tempo, che ai due rossi era sembrato interminabile, ma che in realtà non sarà stato più di un minuto le due ragazze si erano staccate ridendo come matte, quindi, con calma serafica si erano voltate tutte e tre verso la finestra cinguettando un malizioso:

 

“Piaciuto lo spettacolo, monelli?!”

 

Fred e George erano quasi caduti dalle scope!

 

 

***

 

Quella settimana alla Tana era stato ciò che di più divertente fosse capitato alle due cacciatrici, che la mattina dopo erano partite, chi con le lacrime agli occhi, come la biondina, che non voleva staccarsi dal suo George, e chi come Angelina, all’apparenza estranea a un tale comportamento, ma in cuor suo, consapevole di lasciare alla Tana una persona davvero speciale…

 

 

 

Continua…

 

 

* Sempre quella storia del sangue dal naso dei manga ^^!  

 

Ok…ok…avete ragione sto capitolo è un NC17 a tutti gli effetti, lo so, ma che volete farci se la qui presente autrice, ha anche lei –come i due Weasley-  ormoni grandi come palloni da Basket?! Mica è colpa mia! E’…è…è l’estate!

Ma lasciamo perdere và…volevo scusarmi per il ritardo, ma il fatto è che sono stata in viaggio tre giorni e fra una cosa e l’altra e il fatto che non mi posso collegare tanto spesso a internet, scappa che fino a settembre le mie apparizioni saranno alquanto sporadiche!!! Vogliate scusarmi, ma è questione di –sigh- impegni!!!

 

Piuttosto, passiamo alle vostre numerosissime recensioni ^_________________________^

 

 

Teufel~of~Regen: ^^ grazie mille per l’8, fa sempre piacere ricevere recensioni “tecniche”! Fammi sapere che ne pensi di questo capitolo ^^’’.

 

Janice: Weeeeeeeeeee Janice!!!! Ola sorella!!! Ok, credo presto riceverai la tua Fan Art, in quanto sono tornata e posso utilizzare lo scanner! Sai che capita spesso anche a me di piangere senza motivo? Ok…non senza motivo, il motivo di fondo c’è, sempre, ma io non lo so…^^! Mi raccomando recensisci anche questo chap^^.

 

Sanae Nakazawa: *-* new entry!!! Aaahh 10?!?! Ommadonna mi arrossiscono anche le mutande fra un po’! E hai letto solo un chap! Aspetta almeno di leggere il resto della storia no?! ^^’’’

 

Angèle87: ;___; tesoro, così mi commuovi!!! La grande Angèle che si abbassa a fare i complimenti ad una scrittorucola come me?! Domani finisce il mondo!!! Ohh grazie mille per tutti questi complimenti, e mi raccomando non spaventarti per questo chap all’insegna delle seghe mentali (no…no, non mentali -.-‘’)…la qui presente autrice è ufficialmente in calore ù.ù!!! W FRED E GEORGE SEXYYYYYYYYYYY XDDDDD!!!!

 

Audrey: Ok, ad unanimità Bill è un dio. Ma hai visto che mente calcolatrice e perversa!! E’ il fratello maggiore che nessuno vorrebbe avere, a meno che non sogni l’incesto o abbia una buona dose masochista…a furor di popolo posso dire che Bill merita una fanfic!!! Chi si offre per scriverne una? ^________________________________________________________________________________^

 

Felpy: Ho evitato di esporre i pensieri di Fred mentre fa il massaggio ad Angelina o davvero questo chap sarebbe stato censurato in piena!!! Però puoi ben capire che gli ormoni girano alla Tana e anche parecchio!!!…se solo Georgino piccino non avesse interrotto quei due…eh vabbé che ci dobbiamo fare! Capita! Lynn si allontana velocemente prima che una lama rotante la falci in pieno in quanto lei è l’autrice sadica che fa soffrire i poveri lettori…e Fred…

 

Isimbel: Lynn ha come l’impressione che presto si scateneranno cruente battaglie fra le lettrici di Amori…per lo meno fra Dada90 e Isimbel, ma posso prevedere con certezza quasi sibillina che non saranno le sole…cercate solo di non uccidervi l’un l’altra altrimenti non mi rimarrà nemmeno un lettore, e poi Fred e George chi li sente quei matti?! Sapete come sono no? Niente recensioni niente capitolo!!!

 

Dada90: Lynn guarda Dada bardata alla Rambo, quindi osserva con crescente terrore la motosega…ingoia il vuoto…CARISSIMA!!! Cmq, scherzi a parte, la storia l’ho continuata, George ha sedato i bollenti spiriti –o quasi- Fred invece li ha fomentati e sono tutti felici e contenti…seee come no…guarda, credo che Angelina e Fred siano i casi umani peggiori che mi siano capitati davanti! Credo che nemmeno sotto imperio quei due Baka capiranno che si amano!!! Poi…io credo seriamente che Percy non sia brutto…una sottilissima nota positiva potrebbe correre nel fatto che Percy non sia male, ma non faccia niente per migliorarsi o comunque per farsi notare, il che forse dovrebbe suggerire che la cara Penny abbia o la vista molto lunga in fatto di ragazzi, o abbia avuto un culo della miseria a beccare un ragazzo figo e intelligente (anche se irrimediabilmente rompiballe e secchione)! Cmq…farò una fan art su Percy per smentire l’aria da cesso che gli è stata appioppata…secondo me non è il classico figo tipo…che so Bill o Charlie *ç*, ma facendo un rapido calcolo secondo cui, TUTTI i Weasley sono fatti a regola d’arte, Percy non fa eccezione…solo si nasconde dietro a troppi libri, degli occhiali orrendi e un’aria da quattrocchi-che-è-meglio, e non fa vedere il fisico, non stupendo, ma carino di cui è dotato…capito Dada?! ^o^ (ah…onorata per la mega recensione!) [W LUPIN XD]

 

Ale: W il puttino Bill XD…che gran pezzo di cupido dico io! Ok..un puttino un po’ troppo latin lover, ma comunque bravo nel suo lavoro…se si vede come è andata a finire fra il caro George-non-capisco-niente-di-approcci-ma-solo-di-merende-Weasley e Alicia-in-testa-ho-solo-quello-Spinnett, direi che la cosa funzia…ti pare?! Peccato solo che George abbia demolito il momento romantico di suo fratello…povero Fred, per una volta che c’era quasi riuscito…amen, Bill dovrà trovare un altro modo per farli mettere insieme!

Ah…un’altra recensione così lunga e mi ti sposo!!! ^___________________^

 

George Weasley: Su, su Georgino, come vedi alla fine sei tu quello che è stato ricompensato “a dovere”…certo che la mattina voi latte ed ormoni eh?! Cmq, la fine di questa love story è alquanto prossima, mi dispiace (a noi no!!!^^ NdTutti) dirvelo ma siamo agli sgoccioli!

 

Selphie: ^------^ e vai col chap NC17!!! Olé!!! E bravo il nostro George, mica scemo (no no, è proprio scemo -.-‘’’)…cmq, per quanto riguarda la foto del film ti spiego…personalmente non mi va di appoggiarmi alla versione cinematografica della storia, preferisco fare affidamento ai libri, e visto che nei libri c’è pochissima descrizione delle tre cacciatrici ho inventato spudoratamente –o quasi, Angelina più o meno la descrive- le fisionomie ^^! A volte mi sono aiutata con delle immagini e disegni che ho trovato in giro, ma per molti versi è pura invenzione. Io immagino le tre cacciatrici così, i registi in quell’altro modo, che tutti abbiamo visto o potremmo vedere in giro per il web, ciò non toglie che magari io stia sbagliando, ma a me piace immaginare Alicia bionda con gli occhi azzurri, Katie timida e impacciata con capelli castani e Angelina la pantera dei sogni di Fred! Se la Rowling avesse il buon cuore di descrivere meglio quelle tre fanciulle cambierei anche!!!…peccato che non lo fa! T-T

 

Sasha: Hey dolcezza!!! Ben tornata dalle vacanze, e grazie per la foga con cui vi gettate sulla mia storiella, non potete immaginare quanto mi faccia piacere! Ogni volta che apro EFP e vedo che c’è una nuova recensione, mi si scioglie il cuore! Y- Y sono una tipina sensibile io…cmq, come puoi vedere George si è dato parecchio da fare in vacanza! Beato lui…[nd Lynn e Fred che non cuccano niente!]…A proposito signorina…e la sua storia che fine ha fatto? Io aspettavo il secondo chap e invece hai tolto anche il primo!!!

 

 

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