Serie TV > I Cesaroni
Segui la storia  |       
Autore: Laady    19/03/2013    5 recensioni
I pensieri di Rudi dopo la partenza di Alice, le emozioni che passano tra cervello e cuore dopo la sua partenza. Un'ipotetica sesta stagione dal punto di vista di Rudi alternato ai pensieri di Alice, come andrà a finire?
Breve aggiunta di Marco/Eva. Hope you like it ;)
Genere: Commedia, Fluff, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cudicini, Eva Cudicini, Marco Cesaroni, Quasi tutti, Rodolfo Cesaroni
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Chapter twenty five
Ok, vi giuro che mi sta venendo da piangere. Ecco a voi l'epilogo promesso. E udite udite, senza ritardi. Ve lo dovevo, almeno questo. Buona lettura!
_____________________________________________________________________________________________________________________

POV UNKNOWN


 “Ahi! Oddio mamma ti prego, fai piano. Mi stai torturando!” Urlò la donna.

Alice, stai ferma e trattieni il fiato, non si allaccia la cerniera!” Esclamò mamma Lucia.

Non si allaccia? Cosa diamine significa che non si allaccia? O mio dio, e la mia browny? Dove diamine è finita la mia browny? Voglio la mia browny!” Singhiozzò Alice.

La browny! Cercate questa maledetta browny!” Affermò esasperata la madre.

Browny browny!” Urlò Marta, con la bocca completamente sporca di cioccolato.

MARTA! HAI MANGIATO LA MIA BROWNY! EVA! EVA! TUA FIGLIA HA MANGIATO LA MIA BROWNY. VOGLIO LA MIA TORTA AL CIOCCOLATO! SUBITO!” Iniziò a piangere Alice.

Nonono, ferma non piangere o ti cola via tutto il trucco e noi non vogliamo andare all'altare con il trucco sfatto sbavato sul velo e sul corpetto, vero Alice? VERO?” Urlò nervosamente Jolanda che si era occupata dell'organizzazione del matrimonio.

Miriam parve calma ad ammirare la scena, quando un'improvviso pallore le dipinse il viso e dovette correre in bagno per via di una nausea improvvisa.

Accidenti, due gravide in un solo giorno no, vi prego.” Si inginocchiò Jole, disperata.

EVA! TUA FIGLIA! HA MANGIATO LA MIA TORTA AL CIOCCOLATO! DANNAZIONE, LA MIA TORTA! VOGLIO SUBITO LA MIA TORTA!” Singhiozzò di nuovo la sposa.

Ecco ecco, tieni un'altra fetta della tua torta. Ma poi non ti lamentare se il vestito non ti si chiude più, eh!” Rise Eva, ben sapendo cosa si provasse a non sfamare le voglie improvvise di quando si è incinte.

Alice non disse niente, agguantò la fetta di torta e con un morso la divorò.

Mmmh” e un espressione di beatudine si formò sul suo volto.

Fatta!” Disse Lucia, prima di tornare davanti alla figlia per ammirarla nuovamente.

Appena Alice finì la sua torta calò un silenzio surreale nella stanza, nessuno era in grado di proferire parola. La tensione era alle stelle, ora più che mai.

 

 

Ma come fai,
sai dei miei guai anche se non mi vedi.
Ma come fai,
non manchi mai quando non sto più in piedi.
Se cado giù ci pensi tu
mi spieghi come fai.

 

 

Oh mio dio Marco, i gemelli! Hai visto i miei gemelli?” Esclamò lo sposo in evidente tensione e nervosismo.

Calmo Rudi, ora ti cerco i gemelli, ma tu calmo, ti prego, stai calmo!” Urlò esasperato Marco che ne aveva fin sopra ai capelli di quella cerimonia -E sono solamente le otto di mattina!- Pensò, per l'ennesima volta quest'ultimo.

Rudi ho trovato la cravatta!” Disse il padre urlando, tornando da un'altra stanza, senza rendersi però conto di Mimmo sdraiato sul tappeto alla ricerca del fazzoletto da mettere nel taschino, perso chissà dove, nella stanza.

Inciampò clamorosamente e, imbarazzato quanto stranito, si alzò di colpo dicendo un flebile: “Ci sono, ci sono.”

Mimmo urlò un sommesso: “Ahi! Papà, stai un po' attento.” Per poi riemergere con in mano l'oggetto mancante.

Ezio piangeva, senza tregua, vicino alla finestra della stanza “Il mio Rudi si sposa, o mio dio, si sposa.”

Quasi come una nonnina rammaricata, Cesare, che cercava di non farlo notare, asciugò qualche lacrimuccia orgogliosa che si era fatta strada sulle sue guancie, giusto per mantenere l'orgoglio maschile dei Cesaroni e non mostrarsi agli altri disperato come l'amico.

Eccoli, eccoli!” Urlò Marco con, finalmente, in mano i gemelli.

Tutti erano nervosi, ma ovviamente contenti, per quel che si sarebbe svolto da lì a poco.

Rudi si guardò allo specchio e ancora non gli sembrava vero. “Come sto?”

Si girò parlando ai suoi amici.

Come uno che sta per sposarsi.” Dissero in coro Diego e Walter.

 

A sopportare tutti i miei perche’
a non urlare se ce l’ho con te
combinazione senza nome
come due anelli, quasi fratelli.

 

Dopo poco tutti gli amici ed i parenti, sia vicini che lontani, si trovarono in Comune, ad attendere gli sposi. Rudi era già pronto sulla rialzatura in legno, rivestita come un'altare, tremante e pauroso, ma felice.

-Manca poco- Continuava a pensare. Ed in effetti era proprio vero, solo qualche ora ed un giudice avrebbe ufficialmente legato i due fratellastri. Purtroppo non riuscirono a sposarsi in chiesa, come sotto desiderio di Alice, per via del legame di sangue. Ma Rudi non fece mancare niente a quella cerimonia in Comune, addobbò la sala esattamente come una chiesa, rispecchiando (segretamente) ogni desiderio della futura sposa, che si aspettava un'aula bianca e spoglia. Semplice.

 

A realizzare tutti i miei farò

a non mollare quando me ne andrò

un’emozione senza nome

come due anelli, piu’ che fratelli.

 

L'organo iniziò a suonare la soave canzone tradizionale, a Marco e Mimmo, dietro il novello sposo, scese qualche piccola lacrima. Si aprirono le porte e una potente luce bianca fece risaltare il profilo di una bellissima giovane in abito da sposa il cui volto era leggermente nascosto dal lungo velo. A braccetto del padre Sergio, Alice percorse la navata improvvisata, con innanzi una piccola Marta che reggeva gli anelli e, dietro la bambina, una dolcissima Matilde che gettava delicatamente i petali bianchi di rosa sul lungo tappeto rosso.

Alice sorrideva, estasiata, della situazione, del momento. Si gustava l'attimo, in preda alla gioia. Sorrideva dietro quel tessuto 'vedo-non vedo' agli occhi del suo promesso. Arrivata a destinazione le mani di lui tirarono indietro il velo di lei, scoprendone il volto.

Ci siamo.” Sussurrò lei mordendosi un labbro. “Sicuro di volerlo fare, di dovermi stare accanto tutta la vita? So essere una vera rompiscatole.”

Rudi rise piano, per non farsi sentire dal giudice che aveva iniziato il discorso.

Seguirei te e la tua testardaggine ovunque Sardina, fattene una ragione.” Arrossì.

Significa che dovremo stare insieme ora e per molto te-” Venne interrotta dal giudice che, infastidito, si schiarì la voce.

Per sempre mi va più che bene.” Disse Rudi subito dopo.

 

Ma come fai,

risolvi i guai, anche se poi lo neghi.

Ma come fai,

non dormi mai, forse è per me che preghi.

 

Vuoi tu, Rodolfo Cesaroni, prendere Alice Cudicini come tua legittima sposa ed esserle fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nelle malattie, amarla ed onorarla, finchè morte non vi separi?”

Lo voglio.” Sorrise convinto Rudi.

E vuoi tu, Alice Cudicini, prendere Rodolfo Cesaroni come tuo legittimo sposo ed essergli fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nelle malattie, amarlo ed onorarlo finchè morte non vi separi?”

Alice non rispose. O meglio, voleva farlo, ma i suoi pensieri erano troppo persi nel vuoto, nei ricordi, nel passato. Vide come un flash tutto quel che passò tra loro, gli amori che li divisero, i primi sorrisi, i baci nascosti e giustificati razionalmente, fino ad arrivare a quelli incosapevoli e richiesti dal cuore. Le litigate, il dolore, la disperazione. La felicità, la dolcezza, l'adorazione. Parve pensare titubante a tutto quel che trascorse, non riuscendo a proferire parola.

Alice?” Chiese Rudi preoccupato, pallido, forse vicino all'infarto.

Si, Rudi?” Chiese lei tranquilla, con un sorriso, riponendo nella sua mente con enorme disaccordo tutti quei felici e tristi ricordi. I loro, ricordi.

Vuoi?” Domandò lui, in preda alla paura.

Cosa, Rudi?” Rispose lei ingenuamente.

Sposarmi” Disse l'uomo confuso, cercando di scrutarla nell'anima attraverso gli occhi. Alice parve ricomporsi, dicendo: “Oh, certo che lo voglio!”

Tutti gli invitati parvero tirare un sospiro di sollievo, Rudi e il giudice compresi.

Puoi baciare la sposa.” Affermò l'uomo di pace sorridendo.

 

Se volo su, ci pensi tu

mi spieghi come fai?

 

Rudi non se lo fece ripetere due volte, abbracciò l'attuale moglie e la baciò con tutta la passione repressa di quegli anni. Con la dolcezza, con fare rude, pauroso ed entusiasto. Parve parlarle con un bacio solo, passionale. Sembrava che le riferisse tutto il timore provato prima della celebrazione, la tensione nelle vene che iniziò a scorrergli nel momento di titubanza di lei. Un bacio solo che lavò via tutto, portando i sentimenti a galla solo a loro. Esposti interiorermente a se stessi, finalmente spogli dalle preoccupazioni.

 

A sopportare tutti i miei perchè

a non urlare se ce l’ho con te!

Combinazione senza nome

come due anelli, quasi fratelli.

 

Il momento del banchetto fu forse quello più gioioso della giornata. Stefania aveva ornato la casa dei Cesaroni-Cudicini con Pamela mentre tutti erano preoccupati a soddisfare le richieste dei novelli sposi, con grande sorpresa di quest'ultimi che pensavano ad un piccolo ricevimento in bottiglieria.

Il giardino era cosparso di petali bianchi, di arcate rivestite da cespugli colmi di rose bianche; tre tavoli molto lunghi ornati di tovaglie bianche, centrini di pizzo, calici di cristallo e piatti ricamati fornivano un che di fiabesco al tutto. Candelabri argento e candele bianche che aspettavano solo di essere consumate si ergevano magnifici su quelle strutture di legno. Tutti scherzavano tra un bicchiere e l'altro di champagne. Vi era un'atmosfera allegra, la gioia era palpabile nell'aria. E dopo svariati racconti di Barilon e le risate che scaturivano da essi, Alice e Rudi iniziarono ad osservarsi vogliosi di consumare il proprio amore, la loro unione. Desideravano ardentemente un po' di tempo per loro due, soli. I loro sguardi languidi si scrutavano, bisognosi di imparare a memoria le più piccoli sfumature delle loro pupille, pregustandosi quel che sarebbe successo da quella notte in poi.

 

A realizzare tutti i miei farò

a non mollare quando me ne andrò.

 

In tutta quella confusione meravigliosa nessuno si accorse che si era fatta notte, che ormai solo le candele illuminavano i volti di coloro che sedevano a quella tavola imbandita di felicità. I primi sbadigli di Marta fecero capire la realtà del tempo, era appena scaduta l'una. Ognuno iniziò a guardarsi in giro, tutti pronti per il lancio del bouquet della sposa. Ogni donna, e segretamente anche ogni uomo, non sposata sperava di prenderlo per godere della stessa felicità dei due fratellastri. Ma qualcosa andò storto, qualcuno urtò nella porta semi chiusa della casetta degli attrezzi del giardino spaventando due giovani presi dalla passione del momento, nascosti in essa. Ogni sguardo si allargò all'inverosimile appena videro Matilde e Mimmo baciarsi, staccarsi quasi scottati appena capirono di essere stati scoperti. I presenti, nessuno escluso, temevano la reazione dei padri dei due ragazzi, riscontrando però due muri di ghiaccio che si sciolsero presto in un'espressione arrabbiata per poi dedicarsi ad una fragorosa risata. Ognuno guardava stupito i due, non capendo se quelli erano realmente Giulio e Cesare o due alieni in loro veste. L'atmosfera si colmò di risate data l'ironia della situazione, appena ogni individuo apprese quel che stava succedendo. I due fratelli avevano alzato il gomito quella sera ed era comprensibile il loro stato. Senza che nessuno si accorgesse di niente, in quel periodo era nato un nuovo e forte amore.

 

Un’emozione senza nome

come due anelli, piu’ che fratelli.

 

Ancora increduli per l'accaduto, tutti si precipitarono vicino ad Alice smaniosi del fatidico lancio, sulle note di una canzone forse troppo nota agli italiani.

Rudi e Marco arpeggiavano le loro chitarre, rendendo surreale la conclusione della serata.

Tre!” Urlò Alice, raccogliendo il tulle per girarsi.

Due!” Afferrò con entrambe le mani le sue rose.

Uno!” E via.

Ci furono gridolini, urletti e risate, tante, troppe. Alla fine Jolanda si ritrovò in mano il mazzo di fiori e divenne tutta rossa, precipitandosi immediatamente a posare i suoi occhi su Mattia.

Particolari parole catturarono l'attenzione di Alice. La loro canzone. E lì ne fu certa, tutto ora era perfetto. Come lei e lui, come loro. Insieme, per sempre.

 

Grazie perché se stai con me, io crescerò

resta con me o senza di te come farò.

 

 

Cinque anni dopo..

E piccolina, è andata esattamente così tra la tua mamma e il tuo papà.” Disse nonna Lucia.

Ma nonna, e poi cos'è successo?” Chiese la piccola, curiosa come sempre.

Hanno avuto te, Giulia.” Rispose paziente Lucia, ormai abituata ai modi della nipote.

E come mai ora la mamma ha in pancia un altro bambino? Non mi vuole più bene?” Chiese timorosa Giulia iniziando a lacrimare.

No amore, la mamma e papà ti amano moltissimo. E sai, è proprio dal bene che ti vogliono che sta per nascere Luca.”

Ma io non lo voglio, fuffi.”

A ma, Mr. Coffee non è d'accordo con te! Guarda come si arrabbia, guarda guarda!” Affermò ridendo Lucia, prendendo in mano il pupazzo preferito della nipote e facendole il solletico.

Rudi e Alice erano sulla porta di casa, tornati dall'ecografia. Osservavano sorridendo la scena, che come una costante, si ripeteva ogni volta che Lucia faceva da baby-sitter alla loro amata figlia.

Improvvisamente la casa fu invasa da urletti e grida, e tutti gli amici di sempre furono vicini ai due fratellastri sposati ormai da tempo.

Eccoci, siamo arrivati!” Affermò Diego con Miriam sotto braccio e la loro pargoletta, Beatrice, che si catapultò mano nella mano con Teo, il figlio di Jolanda e Mattia, nella casa dei loro migliori amici.

E noi con loro” Sorrise cordiale, come sempre, Mattia.

Scusate il ritardo!” Disse a voce alta Regina mano nella mano con suo marito Budino che teneva in braccio la dolce Amelia.

Ma guarda un po', volevate iniziare la festa senza di noi?” Disse Walter vicino a Carlotta, stretta ad Eva. Ben, loro figlio, era mano nella mano con Marta, che aveva sulle spalle Sofia, la figlia di Mimmo e Matilde.

La rimpatriata al completo proprio!” Disse col petto gonfio Giulio che si staccò dal fianco di Lucia per andare a salutare Ezio, Cesare, Pamela e Stefania appena arrivati.

Non potevamo certo mancare al compleanno di Giulia, vi pare?” Rise Stefania, con in mano tanti pacchetti regalo da far invidia a Babbo Natale in persona.

Alice era contenta, la sua vita stava andando per il meglio. Il lavoro da stilista forniva tanti soldi e, uniti a quelli di Rudi, che ormai era un'artista a tutti gli effetti, si formava un bel patrimonio. A Giulia non mancava niente; aveva una famiglia che affettuosa la riempiva di regali, nonni e bisnonni che la viziavano a dovere e zii (sia di sangue che non) che la riempivano di attenzioni. Rudi invece, stava conducendo un'esistenza a lui incredibile, non gli sembrava vero. Aveva tutto quel che voleva, contento sia del presente che del passato. Ancora poteva sentire nei ricordi la melodia che canticchiava sempre Lucia nel racconto che tanto bramava sua figlia. Poteva vedere e gustarsi gli attimi sfumati dal tempo, udire il suo cuore impazzito in quel periodo così strano quanto stupefacente. E ancora poteva gustarsi la voce di lei, quei baci della sua amata, così lontani ma allo stesso tempo così vicini. E lo sarebbero stati, oh si. Vicini, fino alla fine dei tempi.

 

A sopportare tutti i miei perchè

a non urlare se ce l’ho con te?

Combinazione senza nome

come due anelli, quasi fratelli.

 

Avrebbe affrontato con i suoi cari tutto quel che Dio volesse offrir loro, perchè solo in presenza della sua nuova e grande famiglia ogni giorno sarebbe stato perfetto, così com'era.

 

A realizzare tutti i miei farò
a non mollare quando me ne andrò

 

E avrebbe rivisto l'alba, il tramonto, il giorno e la notte in ogni singolo istante, grazie a lei. A lei che aveva distrutto la sua vita, a lei che l'aveva resa migliore. A lei che l'aveva cambiato, a sua sorella. Alla sua fonte di sensazioni, alla sua emozione. Alla sua Sardina, che l'aveva fatto vivere, vivere davvero.

 

Un’emozione senza nome

come due anelli, piu’ che fratelli.

 

Sì.

 

Angolo dell'autrice

 

This is the end. Ok, mo' la lacrimuccia scende per davvero. Epilogo fatto, concluso, finito. Mi si sta spezzando il cuore, giuro. Ok, soffio di naso, ora mi ricompongo. 
Ecco, mi è colato il trucco. Evviva. Ed io che volevo sembrare raffinata e professionale in un giorno così importante! Oh, al diavolo. Questa sarà l'ultima volta che vi dirò “Grazie.” Si, perchè senza di voi tutto questo non sarebbe mai potuto accadere. Senza i vostri incoraggiamenti, le vostre critiche, i vostri complimenti, tutto questo non sarebbe mai esistito. La mia fantasia non avrebbe mai lavorato, ed io, come mio solito, non avrei mai concluso niente. E invece, eccomi qua, con la lacrimuccia ( (': ) che scende piano piano, solitaria (non è vero, c'è ne sono altre mille) sulle mie guancie guanciose. A dire: “Finito!”; a sbattere le mani facendo uscire tanta tanta polvere da esse. Si ok, sto tirando per le lunghe. Ora che questa mia storia è finita, (alla faccia tua mamma che dicevi che sono un'inconcludente!) e io me ne rammarico. Amo sul serio questa coppia, ma più di tutto e tutti, amo voi ragazzi. Quindi vi faccio i miei complimenti per avermi seguita, recensita, sopportata nei ritardi, non ammazzata per le cavolate anomale che il mio cervello riserva solo ed esclusivamente per voi miei cari. Per avermi letta, insomma. Perchè leggendo questa storia avete letto anche me e i miei pensieri. E sono lieta di questo, sono felice di avervi avuto dentro di me. Sappiate che non ve ne andrete mai, mai
E vi saluto così, per l'ultima volta. (No dai, forse non proprio ultima. Ho così tanti progetti in mente, uhuhuhuh, e poi non potete liberarvi così facilmente di me, buahahaha.) Si dai, sono sfasata, vado a dormire. Ciao bellissimi seguaci, vi voglio bene; il mio cuore e la mia storia ve ne vogliono altrettanto, se non di più.

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > I Cesaroni / Vai alla pagina dell'autore: Laady