Anime & Manga > Guru Guru - Il girotondo della magia
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Autore: Osage_No_Onna    26/03/2013    2 recensioni
Ciao a tutti! Questa è una storia su GuruGuru, un' anime stupendo che vedevo quand' ero piccola di mattina... I nostri eroi intraprendono un' altro viaggio insieme a nuovi personaggi! E un sentimento amoroso sboccerà tra i protagonisti mentre affronterrano pericoli e conosceranno gioie e dolori.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta, Triangolo
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 Capitolo 3

Nasce un’ amicizia… anzi due!

 

“Bene!”annunciò Terry sorridendo. “Eccoci arrivati a South Cost!”
“Che luogo ameno…”commentò Yumiko seria. Era vero: le temperature aumentavano notevolmente, passando di cinque gradi stenti di South-east Cost a dodici gradi. Si vedevano persone dalla pelle leggermente olivastra e molte più chiome castane e more.
La gente per strada era allegra e chiassosa: dappertutto gente che rideva, parlava, urlava, tutti con un brillio negli occhi molto piacevole a vedersi.
Era giorno di mercato: infatti c’ erano bancarelle con ogni tipo di merce e stand coloratissimi dappertutto. Kokorì si entusiasmò e trascinò a forza il povero Valoroso Guerriero (che pensava “Ma chi me l’ ha fatto fare di portarmi appresso ‘sta fanatica dello shopping?”), gli altri si sparpagliarono per i banconi, mentre Toma e Yumiko si sedettero sotto un arbusto che aveva tutta l’ aria di essere un giovane oleandro.
I due rimasero imbarazzati dal fatto che fossero così vicini, così Toma si mise a rigirarsi i pollici e Yumiko tirò fuori un libro e si mise a leggere.
Il moro la guardò di sottecchi sorridendo: non aveva mai conosciuto una ragazza come lei.
“È interessante quello che stai leggendo?”le chiese Toma sporgendosi per guardare meglio il libro.
“Se ti piacciono le arti magiche, direi di sì. Questo libro parla della magia dei Custodi… dal primo, che poi fu anche un Supremo, fino agli ultimi sei, ossia questa banda di scalmanati vi state portando dietro. Spero che non vi disturbi…”rispose la custode dell’ acqua giustificandosi.
“Disturbarci?”chiese Toma divertito. “Ma no, anzi… ci sarete d’ aiuto per la prossima missione.”
Yumiko si irrigidì per un attimo guardando il copricapo in cuoio di Toma, poi si riscosse e disse: “Se ti interessa, posso anche prestartelo. Il libro intendo, tanto io l’ ho quasi finito. Solo… probabilmente dovrai aspettare un paio di giorni.”
“Davvero? Grazie mille!”si entusiasmò il moro. “E comunque io adoro la magia, per un po’ di tempo sono anche stato un Artefice Magico… poi ho smesso.”racconto abbassando la testa e incupendosi tutto.
“Lo eri? Poi hai smesso? Eppure ti sei presentato come Artefice…”chiese Yumiko dispiacendosi e piegando la testa di lato.
Il moro si ricordò della cosa e bofonchiò un imbarazzato: “È stata una svista. Ho smesso di essere Artefice ad Arahabika… cioè, volevo dire Panfos… lì mi sono specializzato come carpentiere.”
“QUELLA Arahabika? L’ Arahabika a sud del continente di Kopal, la cittadina in cui umani e mostri convivono pacificamente?”chiese la castana incredula.
“Esattamente.”
“Io ho sempre desiderato andarci! Com’ è?”
I due ragazzi continuarono a parlare per un bel po’, ridendo di tanto in tanto, fino a quando una Kokorì piuttosto imbronciata, con tanto di nuvolette di fumo che le uscivano dalle orecchie, si avvicinò a Yumiko e la fece alzare tirandola per un braccio.
“Ma insomma, Koko, che ti prende?”chiese Yumiko incredula e seccata.
“Il Valoroso Guerriero ci sta provando con una davanti a meeeeeee!”si lamentò la streghetta GuruGuru trascinando l’ altra verso quello che aveva tutta l’ aria di essere un negozio di vestiti. Ed era così, constatò contrariata la custode: a lei fare shopping, specialmente di vestiti, non piaceva affatto, trovava più divertente persino passare ore ed ore sullo stesso incantesimo per cercare di memorizzarlo.
“E quindi?”chiese Yumiko che ancora non vedeva il motivo per cui l’ altra la stava trascinando di peso altrove. “Se ti dà così fastidio, dagli una bastonata e vedi come smette.”
“Non posso, sono troppo irritata. Però tu adesso mi aiuti a scegliere un abito che mi aiuti a conquistarlo!”rispose Kokorì entrando da “Sartoria Chic”, un negozio  stucchevole tutto trine e merletti.
“Eeeeeeeeh?!?”disse incredula la ragazza Kajiura, trovando la situazione semplicemente surreale. “Ma se qui in mezzo sono quella che s’ intende di meno d’ abbigliamento!” continuò squadrando critica prima i vestiti da bambolina francese e poi la sua semplice veste di lana azzurra.
“Non dire così!”le rispose la streghetta GuruGuru guardandola dolcemente. “Il tuo vestito è proprio carino e secondo me è stato quello che ha attirato l’ attenzione di Nike!”
“Lo chiami addirittura per nome? Avevo capito che eri innamorata di lui, ma… non pensavo fossi così ardita!”
“Io n-non sono innamorata!”arrossì Kokorì. “È solo che il Valoroso Guerriero mi interessa tanto!”
“Hai detto tutto. Dai, scegliamo questo vestito in fretta.”
Ma, a quanto pare, “in fretta” per Kokorì voleva dire “due ore”, ossia esattamente il tempo in cui la dolce streghetta impiegò per provarsi sei o sette vestiti, che più che essere capi d’ abbigliamento sembravano un’ accozzaglia di trine, merletti e fronzoli, il tutto chiedendo alla povera Yumiko, che si stufava ogni momento di più:“Secondo te sto bene? È abbastanza grazioso? Sono in ordine? Piacerò al Valoroso Guerriero vestita così?”
Dopo il settimo vestito, la custode si esasperò completamente: non ne poteva davvero più di stare lì dentro. Per cui si rivolse con aria stizzita alla streghetta GuruGuru: “Senti, se proprio ci tieni ad avere il mio parere, quei vestiti erano davvero orribili. A mio avviso, dovresti comprare quello.”
Ed indicò un abitino rosa-lilla dalle maniche a palloncino bianche fermate da un nastro fucsia e con la base della gonna e l’ orlo ricoperti da merletti bianchi.
Kokorì si provò esitante l’ abito, abbinandoci un ciondolo rosso a forma di cuore, due bamboline di vernice rosa e un cappello di paglia con un nastro fucsia, e poi si specchiò.
Rimase stupita nell’ ammirare l’ effetto: tutti gli altri abiti che aveva provato non la facevano sembrare così carina.  
“Grazie, Yumiko! Senza il tuo aiuto non ce l’ avrei mai fatta!”sentenziò alla fine Kokorì allegra, piroettando sul posto e illuminandosi tutta nel vedere i movimenti dell’ ampia gonna del vestito che aveva indosso.
“E di cosa?”rispose allegra l’ altra sorridendo. “Lo vuoi prendere?”
“Sì, certo! Signorina, posso pagare questi vestiti?”chiese la maghetta GuruGuru con la sua voce sottile ad una commessa bionda, pallida e formosa vestita d’ azzurro.
“Certamente! Li vuole tenere indosso?... Sono 150 rin.”rispose quella segnando la spesa su un foglietto e presentando successivamente il conto alla due ragazze.
Yumiko trovò il prezzo esagerato, ma senza batter ciglio tirò fuori 75 rin dicendo a Kokorì: “Su, tira fuori anche tu 75 rin: ci dividiamo la spesa, dato che  l’ abito l’ ho scelto io e lo indossi tu.”
La GuruGuruannuì e pagò il conto, poi uscì tutta contenta dal negozio, ma talmente allegra che il Valoroso Guerriero Nike, tutto preso a chiacchierare con Firer, si voltò a guardarla arrossendo leggermente.
“Kokorì, sei davvero carina con quell’ abito rosa addosso!”disse il sottoscritto per poi tornare di nuovo a conversare.
“L’ ha notato! Ha notato l’ abito nuovo! Vuol dire che ho fatto breccia! Sono così contenta!!”pensò allegra la GuruGuru, mentre dalla sua testa uscivano mille cuoricini rosa e lei assumeva un’ aria abbastanza ebete cominciando a ridacchiare.
All’ improvviso il cielo si oscurò ed un Gipple gigante sbucò fuori dalle colline gridando:“DISGUSTOSOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!”
Dopo aver pranzato in una locanda dai colori vivaci, Edvarg prese un blocco di legno, ci salì sopra e si mise a ballare, come suo solito, la Danza Kita Kita, facendo scoppiare (letteralmente) i passanti dal ridere. Uno di loro fu addirittura portato via perché in preda ad una crisi epilettica.
Prima di ripartire per arrivare ad South-west Cost, i dieci avventurieri passarono la notte in un motel a cinque piani tinto d’ azzurro con sfumature verdastre.
Verso le nove, Yumiko era seduta sul letto e controllava che tutti i suoi prodotti di bellezza per il corpo fossero nel suo baule, quando Kokorì entrò nella sua stanza.
“Ma guarda!”si illuminò la streghetta. “Non sapevo avessi tutte queste creme con te! Posso vederle?”
“Fai pure.”rispose la custode. “Come ti trovi in camera con Terry?”
“Non male… ma io preferisco te. A proposito, grazie mille per avermi aiutato ad acquistare quell’ abito. Era proprio delizioso! Ti sono debitrice. Quando hai bisogno di me chiamami, d’ accordo? Ora vado giù, c’è il Valoroso Guerriero che mi aspetta! Ciao ciao!”
“Capisco.”sorrise la custode. “A domani!”
Nella sua mente, Yumiko sapeva che quell’ avventura le aveva portato qualcosa di positivo: due nuovi amici, Toma e Kokorì.
Guardando la figuretta della streghetta avvolta nella tunica blu scuro che scendeva le scale, la ragazza Kajiura sorrise e cominciò a pensare, ignorando completamente le sue povere creme che giacevano sul letto.

Angolo dell' Autrice
Konnichiwa! Scusate il ritardo, ma ho avuto tanto da fare e altre storie da scrivere! *No,lascusanonreggeMODE.ON*. L' ho notato solo adesso, ma aggiorno questo racconto quasi mensilmente... scusatemi davvero tanto, impazienti lettori e lettrici! *Frinire di grilli e palla di paglia che rotola sospinta dal vento*
Ed ecco una sorpresa per voi: da questo capitolo in poi, lascerò un disegno dei Custodi!
E, ovviamente, non potevo che cominciare con la nostra beneamata Yumiko Kajiura.
Hope you like it!
Image and video hosting by TinyPic Sinceramente, questo capitolo mi è sembrato meno bello degli altri. Voi cosa ne pensate?
Fatevi sentire!
See you!
-Puff
 
 

   
 
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